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Potatura estrema acero giapponese

il Dublinese

Aspirante Giardinauta
Qualche anno fa ho piantato un acero giapponese che aveva una bella forma con 3 rami primari. Un paio di anni dopo la messa a dimora il ramo centrale si è seccato e ho dovuto eliminarlo e sono rimaste 2 branche primarie. Dei 2 rami primari quello a sinistra non ha rami secondari tranne che in cima e alla base e non si sta sviluppando tanto, a differenze del ramo principale di destra che sta crescendo in spessore (vedi foto).

acero foto.jpg

A parte il ramo primario nel mezzo che si è seccato non ho mai avuto problemi con l'acero, che cresce costantemente e produce ogni anno sane foglie verde, bronzo, rosso come mi aspettavo da questa tipologia di acero palmato e che ha raggiunto l'altezza perfetta per quella parte di giardino. Perô per migliorare la forma pensavo di fare una potatura drastica poco sopra la base delle 2 branche primarie dove di sono formati un paio di anni fa dei rami secondari e altri rami nel fusto, che vorrei far sviluppare sostituendo i 2 rami principali attuali. In pratica pensavo di tagliare buona parte dei due rami principali (parte rossa di immagine sotto) e lasciare solo rami inferiori nati alla base dei rami principali e gli altri rami nati dal fusto recentemente vicino alle 2 branche primarie (parte verde immagine) sperando possano crescere in modo piu' armonioso, anche in altezza, rispetto all'attuale conformazione dell'acero.

acero potatura.jpg

A parte che ora è un po' tardi per una potatura drastica ed è meglio aspettare il prossimo inverno, cosa ne pensate? Ha senso fare questa operazione di potatura? Oppure è meglio non fare nulla per non danneggiare la pianta? Si possono fare altri tipi di potatura per dare una forma migliore dell'acero giapponese ora asimmetrico e spoglio nel mezzo?

Grazie!
 
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danielep

Florello Senior
Ciao,

la potatura che hai scelto va bene, ma non è il periodo giusto.
Aspetta il prossimo autunno.

Ste
Sono d'accordo! Goditi il foliage e SUBITO (IMMEDIATAMENTE) DOPO pota, mettendo mastice sulle ferite. In inverno la linfa è già in circolazione nell'acero giapponese...;) Se vuoi contenerlo un po' puoi intervenire in giugno cimando i rami con le foglie mature. Non fa danni anzi stimola a vegetare più in basso!
 

il Dublinese

Aspirante Giardinauta
Grazie mille dei consigli.

Per evitare uno shock eccessivo sto valutando di tagliare un ramo un anno e l'altro l'anno successivo, ma credo che procederò come segue:

1) Per ora non faccio nulla e al massimo do un po' di fertilizzante appena escono i germogli.
2) A fine Maggio/Giugno quando l'acero ha già le foglie e la ninfa è stabile faccio una leggera potatura di ritorno alla cima, in particolare al ramo principale a sinistra, sperando che questo stimolerà il ramo a mettere epicormici e rametti in basso.
3) Dopo il foliage, a Novembre, faccio il taglio drastico dei due rami principali che proponevo mettendo mastice sulle ferite.
4) Incrocio le dita che la prossima primavera l'acero non sia morto e non cresca solo in larghezza ma anche in altezza! :)
 
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il Dublinese

Aspirante Giardinauta
Dovendo fare una potatura drastica a un acero, ed essendo un giardiniere dilettante, ho aperto una discussione chiedendo consigli. Come sempre ho ricevuto ottimi suggerimenti, ma anche il consiglio di mettere mastice dopo la potatura.

Dato che, come si intuirà dal mio nickname, vivo in Irlanda ho cercato il mastice nei vari vivai e negozi di giardinaggio di Dublino e tutti mi hanno detto che non lo vendono dato che non ha nessuna utilità e al massimo vendevano solo minuscoli contenitori di mastice per bonsai. Anche su Amazon .co.uk (a differenza di Amazon .it) non si vedono mastici per potatura generici, ma solo minuscoli barattolini per bonsai.

In un vivaio un agronomo irlandese che ha vissuto in Italia mi ha spiegato che solo in Italia si mette il mastice di “default” dopo potature e non si spiegava il perché dato che tecnici e arboricoltori sono tutti concordi sulla sua inutilità. Mi diceva anche che aveva “litigato” con alcuni giardinieri italiani che usano il mastice da innesti, che è impermeabile e va usato solo per innesti, dopo le potature geeriche.

Mi spiegavano che il mastice non andrebbe messo perché non aiuta a chiudere le ferite e non protegge dall’ingresso di spore di funghi o altri patogeni che provocano marciumi del legno e anzi è stato dimostrato che, al contrario, li attirano e li proteggono al loro interno perché crea un perfetto ambiente umido, protetto dagli agenti esterni, caldo quanto basta, ideale per lo sviluppo dei patogeni eventualmente presenti.

Inoltre mi dicevano che la presenza di questi prodotti ostacola il naturale accrescimento dei tessuti del collare che hanno il compito di chiudere la ferita e un taglio ben fatto, anche se grande, rimargina più rapidamente se viene lasciato all’aria.

Sapete dirmi come è nata questa “mania” del mastice post potatura in Italia? Ha veramente senso usare il mastice e si sbagliano tutti gli altri? Voi perché lo usate?
 
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il Dublinese

Aspirante Giardinauta
Sono d'accordo! Goditi il foliage e SUBITO (IMMEDIATAMENTE) DOPO pota, mettendo mastice sulle ferite. In inverno la linfa è già in circolazione nell'acero giapponese...;) Se vuoi contenerlo un po' puoi intervenire in giugno cimando i rami con le foglie mature. Non fa danni anzi stimola a vegetare più in basso!
ok su tutto, ma sono perplesso sull'uso del mastice. Nei giorni scorsi lo ho cercato e in tutti i vivai e negozi di prodotti per giardinaggio me ne hanno sconsigliato l'uso. E' veramente indispensabile utilizzarlo? Nel parlo in questo thread per non andare off topic.
 

danielep

Florello Senior
ok su tutto, ma sono perplesso sull'uso del mastice. Nei giorni scorsi lo ho cercato e in tutti i vivai e negozi di prodotti per giardinaggio me ne hanno sconsigliato l'uso. E' veramente indispensabile utilizzarlo? Nel parlo in questo thread per non andare off topic.
Mah? Boh? La nuova tendenza è contraria all' uso del mastice. Io sono all'antica e provengo dal bonsai... Su tagli grossi a fine stagione lo metterei. In stagione, coi rami tiralinfa, l'acero rimargina tranquillamente e forma un bel "callo"!!!
 

danielep

Florello Senior
Ho risposto anche sulla discussione originaria. La seguente è una copia:

Mah? Boh? La nuova tendenza è contraria all' uso del mastice. Io sono all'antica e provengo dal bonsai... Su tagli grossi a fine stagione lo metterei. In stagione, coi rami tiralinfa, l'acero rimargina tranquillamente e forma un bel "callo"!!!

P.s. aggiuntivo :In bonsaistica si usa anche stagnola adesiva.
 

il Dublinese

Aspirante Giardinauta
Ho risposto anche sulla discussione originaria. La seguente è una copia:

Mah? Boh? La nuova tendenza è contraria all' uso del mastice. Io sono all'antica e provengo dal bonsai... Su tagli grossi a fine stagione lo metterei. In stagione, coi rami tiralinfa, l'acero rimargina tranquillamente e forma un bel "callo"!!!

P.s. aggiuntivo :In bonsaistica si usa anche stagnola adesiva.
Si, come dicevo nel thread sul mastiche che è stato rimosso (non so perchè) il mastice per bonsai si trova nei vivai, nei negozi di giardinaggio e online all'estero, mentre il mantice da usare dopo potature apparentemente si trova solo in Italia, dove se fa un grande uso nonostante sia sconsigliato da tecnici e arboricoltori.

Dunque, seguiro' tutti i consigli, ma non userò il mantice dopo la potatura dato che, come mi pare di aver capito a meno di smentite, usare mastice dopo la potatura non aiuta a chiudere le ferite e non proteggono dall’ingresso di spore di funghi o altri patogeni che provocano marciumi del legno, ma anzi li attirano e li proteggono al loro interno. Inoltre la presenza di questi prodotti (alcuni dei quelli a base di bitume, e dunque fitotossici) ostacola il naturale accrescimento dei tessuti del collare che hanno il compito di chiudere la ferita, e un taglio ben fatto rimargina più rapidamente se viene lasciato all’aria.
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

il mastice si usa per lo stesso principio per cui su una ferita si mette un cerotto.
Una ferita aperta è una porta aperta ai patogeni e, di conseguenza, il cerotto tiene pulita l'area.
Lo stesso vale per il mastice. I tagli grossi (sopra ai 5 cm di diametro) impiegano molto tempo per fare il callo e le probabilità, specie in presenza di umidità, che la ferita "si infetti" sono maggiori che non mettendo una protezione.
Se non vuoi usare il mastice puoi creare una pasta con verderame ed acqua e spennellare quella sul taglio. Puoi usare cenere di legna. Puoi usare anche polvere di cannella. In pratica metti un antifungino che evita il proliferare di batteri sul taglio.

L'evitare la proliferazione dei batteri è anche uno dei motivi (non il solo) per cui si fanno le potature nel periodo invernale. In inverno è meno probabile che ci siano patogeni. D'altro canto in inverno è più facile che il clima sia freddo e piovoso, di conseguenza il mastice evita che il freddo e l'umidità entrino nel taglio.

Ste
 

il Dublinese

Aspirante Giardinauta
Ciao,

il mastice si usa per lo stesso principio per cui su una ferita si mette un cerotto.
Una ferita aperta è una porta aperta ai patogeni e, di conseguenza, il cerotto tiene pulita l'area.
Lo stesso vale per il mastice. I tagli grossi (sopra ai 5 cm di diametro) impiegano molto tempo per fare il callo e le probabilità, specie in presenza di umidità, che la ferita "si infetti" sono maggiori che non mettendo una protezione.
Se non vuoi usare il mastice puoi creare una pasta con verderame ed acqua e spennellare quella sul taglio. Puoi usare cenere di legna. Puoi usare anche polvere di cannella. In pratica metti un antifungino che evita il proliferare di batteri sul taglio.

L'evitare la proliferazione dei batteri è anche uno dei motivi (non il solo) per cui si fanno le potature nel periodo invernale. In inverno è meno probabile che ci siano patogeni. D'altro canto in inverno è più facile che il clima sia freddo e piovoso, di conseguenza il mastice evita che il freddo e l'umidità entrino nel taglio.

Ste
Ciao,

Anche io sapevo dell'uso del mastice, ma quando ho scoperto che si usa ormai solo in Italia per potature (all'estero lo si usa solo per bonsai e raramente per innesti) non so cosa pensare. Cercando su siti, guide e forum in inglese nessuno tra tecnici, arboricoltori e semplici appassionati ne consiglia l'uso negli ultimi tempi.

Ho trovato molto interessante scoprire che il mastice non sia venduto in nessun vivaio o negozio di giardinaggio a Dublino e quando lo ho cercato online su siti inglesi e irlandesi (e nel Regno Unito e in Irlanda il giardinaggio e' una ossessione come lo e' il cibo in Italia!) ho trovato solo minuscole boccette di mastice per bonsai, mentre in italia si trovano online tanti mastici per potature di qualunque tipo. Forse c'e' stata una evoluzione in questa tecnica e l'Italia e' rimasta indietro oppure in Italia si è all'avanguardia. Io sono un assoluto principiante in giardinaggio e non so onestamente cosa credere.

Comuqnue sia, è un vero peccato che mi sia stata eliminata, e "inglobata" dopo in questo thread, la discussione sull'uso del mastice post potatura che avevo aperto su questo forum. A prescindere dalla potatura del mio acero, sarebbe stato interessante allargare il dibattito su questo tema e sentire piu' punti di vista.
 
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