allora, io ho sempre fatto cosi' ed anche io mi son trovato bene! per di piu' e' cio' che un po' ovunque si consiglia ! si consiglia (alcuni) anche di rompere il panetto etc. Ora e' un po' come la storia del taglio dello stelo.
Se si vuole togliere lo sfagno, basta (di norma) INZUPPARLO in modo inverosimile (lasciandolo a mollo in acqua per 5, 10 minuti) e poi lavarlo via (mettendo un passino sotto per raccoglierlo) ...
*** Di solito quando zuppo si "rompe" a meta' tipo calco di gesso lasciando anche la traccia delle radici. Le radici non si ancorano allo sfagno come accade con bark, carta da parati, legno, etc. Lo sfano crea con le sue fibre l'ancoramento (la palla) e bagnandolo si ammorbidiscono e si allargano.
P.S. per la palla di sfagno, ripeto che e' diverso dall'avere sfagno molto compresso ed in una posizione non di buona aereazione (sotto al bark) all'avere una massa di sfagno esposta all'aria (di cui si puo' anche verificare con il dito la % di umidita').
Ora, detto tutto cio', si puo' fare come si vuole! di fatto in caso di rottura del panetto consiglierei di tritare lo sfagno e di mischiarlo al bark (tipo i vasetti di Nardotto se li avete presente). E' si, importante che le radici vengano abituate gradualmente alla differenza di umidita'! si sa che una phal svasata se non riceve umidita' sulle radici per troppo tempo, queste si seccano e/o creano delle stenosi.
Ora, sta a te scegliere
questo e' quanto so e faccio e posso consigliarti! poi il forum e' bello perche' ci sono diverse opinioni ....... ma non tutti concordano pultroppo :O