Ti sembrerò capzioso, marchese, ma veramente non mi convinci.
Roma, il Pincio, la Sardegna, ma mettiamoci anche Venezia e Bassano del Grappa, sono italiane e sono belle, ma non sono italiane perché sono belle, l’italianità non è deducibile dalla loro bellezza.
Tu non spieghi minimamente in cosa consiste l’Italia e non hai nulla da opporre a chi, dovunque in Italia, sardo, siciliano, lombardo, veneto etc., dica: io non sono italiano ma sono lombardo etc.
In verità, uno che dice: sono italiano, amo l’Italia perché l’Italia è bella, poiché cose belle ci sono dovunque, dovrebbe essere coerente internazionalista, e condannare ogni patriottismo come mistificazione, come faceva la sinistra vera e seria di una volta.
Va da sé che amare una cosa bella non significa essere quella cosa. Io amo le Alpi, ma non sono alpino. Amo le vie, le piazze e le fontane di Roma, ma non sono romano.
Scusa se sono un po’ scolastico, ma tu parli come se l’Italia fosse un dato naturale e non una costruzione storica e politica. E’ vero, è anche un fatto naturale, ma debole. Geograficamente ha un’identità molto più debole della Sicilia o della Val Padana. Storicamente, la sua divisione o la sua appartenenza a organismi più vasti sono la regola. La sua identità unitaria l’eccezione.
L’Italia è la cosa creata dal Risorgimento. E l’idealismo di Mazzini-Mameli è l’unica cosa rispettabile del Risorgimento. Punto.
L’inno di Mameli può non piacere (sui gusti non si discute) ma definirlo una canzoncina o un’insulsa marcetta è roba da ridere, se non fosse da piangere.
Che al di fuori dei valori risorgimentali che l’inno rappresenta, e che, per ragioni storiche evidenti solo quell’inno può rappresentare, l’Italia non esiste, o meglio è solo quel porcaio camorristico che dice Bossi. E in quel caso Bossi e il secessionismo padano avrebbero mille volte ragione.
:rosa:
Oppure, visto il livello degli altri italiani, che non riescono neppure a capire le ragioni del loro inno (come se ce ne potesse essere un altro),
:squint::squint:
forse bisognerebbe togliere il condizionale, e dire che mille volte ragione non ce l’avrebbero, ma ce l’hanno.
E che dire di suo marito???????capirai, posso fare un elenco telefonico A-Z con i personaggi che mi stanno antipatici.
Per non buttarmi sulla politica (è come sparare sulla croce rossa) il personaggio che proprio mi urta è la GREGORACI. Inutile, vacua. Ha un senso quella donna?
Quoto!tutti quelli che sono la domenica in televisione...per fortuna che c'è il giardino e ho altro da fare!
Mara Carfagna e la Brambilla!
?
Non è stupido provare un'emozione
E' stupido giudicare un inno secondo parametri eslusivamente letterari e/o musicali
Ma era chiarissimo che intendevo quello
Ma, mentre il testo è perfettamente significativo, e rappresenta compiutamente nel bene (e forse anche in qualche limite) gli ideali del Risorgimento, la musica non è sempre congruente, e, in alcuni casi, nel refrain soprattutto, non solo è forse modesta da un punto di vista artistico (ma questo - ripeto - non c'entra), ma non è coerente al significato storico dell'inno. Diciamo che la musica manca del senso del tragico.
poi ai gusti personali non si comanda.
...
spero non ti dispiaccia :embarrass
...
non sono 'bossiano' comunque viva la liberta' di pensiero!
per amor di completezza
l'espressione "due ragazzotti nullafacenti" non è libertà di pensiero
è un'altra cosa, a meno di avere del pensiero una strana idea
Che al di fuori dei valori risorgimentali che l’inno rappresenta, e che, per ragioni storiche evidenti solo quell’inno può rappresentare, l’Italia non esiste, o meglio è solo quel porcaio camorristico che dice Bossi. E in quel caso Bossi e il secessionismo padano avrebbero mille volte ragione. Oppure, visto il livello degli altri italiani, che non riescono neppure a capire le ragioni del loro inno (come se ce ne potesse essere un altro), forse bisognerebbe togliere il condizionale, e dire che mille volte ragione non ce l’avrebbero, ma ce l’hanno.
Si tratta anche di personaggi, come no.
Tra Bossi che alza il medio contro l’inno di Mameli e chi dice che l’inno di Mameli è una canzoncina, io dico che Bossi è almeno il meno peggio, perché l’altro è il nulla. Bossi esprime un disegno che si può condividere o no, ma che ha una sua logica. Chi se la prende con Bossi e poi definisce l’inno di Mameli una canzoncina, non sa nemmeno cos’è una canzoncina. Non esprime niente: né serietà, né dignità, né conoscenza storica, né coerenza, solo la vanità di apparire chic con poco.
Ognuno ha le sue opinioni e nessuno può pretendere il monopolio delle sciocchezze.
No, tutto il contrario
Sull’esprimersi chiaramente
Lo prendo come un invito a essere più chiaro, a usare meno paradossi
Sull’uso di certi termini eccessivamente polemici
Non credo di essere più polemico di altri. Sono allergico ai coretti, questo sì. E’ più forte di me.
Poi, ovviamente, a tutti può accadere di sbagliare. Purtroppo, gli errori ognuno è portato a vedere meglio e prima quelli degli altri.
un saluto :Saluto:
per amor di completezza
l'espressione "due ragazzotti nullafacenti" non è libertà di pensiero
è un'altra cosa, a meno di avere del pensiero una strana idea
vi IMPLORO. Aiutatemi. Non lo capisco.... so solo che:
1)l'Inno di mameli a me non piace e mi pare una canzoncina
2) Mi sento molto italiano forse più di certi sbandieratori che se vestono de tricolore e lo appendono in giro
3) Bossi è uno stronxo
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
guarda, idem, e si che c'ho provato
ho pure consultato Spiegamelo, Illuminamelo e Traducilo ma niente...................si sono arresi (uno s'e' proprio rifiutato ma non dico chi, non faccio la spia io-:-...)
a lu sono de lu trombone
viva viva il re borbone
a lu sono de le grancasse
viva viva lu popolo basse
a lu sono de li violini
morte morte a li giacobbini
più o meno dovrebbe essere a cussì, altrimenti verrà il filologolo e corriggerà