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per amor di Pace, per amor di Verità

xst84

Giardinauta Senior
gli economisti ( dal governatore della banca d'Italia ai consiglieri degli organismi di controllo) ci dicono come dobbiamo fare. ne sanno più di noi. ma spalleggiano i politici. le loro direttive sono strettamente collegate con quelle della politica, che è profondamente corrotta e, in tutti i casi, difetta di trasparenza nella comunicazione di quelli che essa giudica gli intenti e/o veri interessi da mettere in pratica. come possiamo fidarci, quindi, della bontà di ciò che dicono gli economisti ?
quando qualcosa non va, quando c'è un conflitto (non chiamatela crisi, o chiamate crisi un'altra cosa), i contendenti possono invocare due tipi di pace.
la pace che è sinonimo di tregua temporanea, di tranquillità delle armi e delle orecchie, di sollievo dalla tempesta. e quella, più profonda, che nasce dalla discussione, dal confronto, dal superamento degli errori e dalla comprensione profonda dei motivi di quelle che erano le parti* . Secondo voi quale delle due applicano gli economisti ?


*(sono parti sia quelle appartenenti che quelle non appartenenti a un gruppo o insieme assegnato oppure no. Da questi non ben definiti tipi di parti nascono molti errori ed equivoci più o meno casuali. Se l'errore/equivoco trans cittadinico nasce dalla politica e dall'economia, si può ancora definire naturale ?)
 
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Olmo60

Guru Master Florello
nel tra parentesi scrivi troppo criptico, come vuoi che ti si risponda....comunque oggi leggevo questo: (22; 20); (1,2; 4.5)

22= 22 per cento di laureati di età tra 25 e 34 anni in Italia.
Contro la media Ocse del 40 per cento. Dati Rapporto Education at a Glance 2014.
57 per cento in Russia, 58 Canada, 66 Corea del sud. nel 2020 la Turchia ci supererà.

20= calo del 20 per cento delle iscrizioni rispetto a un picco registrato negli ultimi 10 anni. dati Anvur dicono che il divario aumenterà.

1,2= percentuale del prodotto interno lordo che l'Italia investe in ricerca scientifica e sviluppo contro la media europea del 2. Usa e Germania 3, Giappone intorno al 3,5 Corea del sud 4,5 per cento. la Cina ha aumentato gli investimenti nella media del 20 per cento.

4,5 sta a indicare il numero di ricercatori ogni 1000 occupati. Italia.
la media europea 7,3 quella dei paesi Ocse 7,7 Spagna 7,1 Germania e Regno Unito 8,1 Francia 9,2, Svezia 10,7 Corea del sud 12,8 Finlandia 16,1

possono fare qualcosa gli economisti?
vogliono fare qualcosa i politici?
gli errori non si superano se non si sono capiti.
 

miciajulie

Fiorin Florello
sarò semplice e semplicista
gli economisti non applicano alcuna pace. anzi, stanno facendo una durissima guerra. tanto più dura perché deve sembrare invisibile. ed è l'economia a dare le direttive alla politica. la politica le accetta, nonostante qualche timida ribellione che subito sopisce da sé, sapendosi più debole
 

rocco.co

Guru Giardinauta
Bho .. l'economia è uno strumento per favorire lo sviluppo di questa o quella categoria di persone, strumentale all' ideologia di chi ha il potere di esercitare il proprio credo...
Chi da potere di esercizio a draghi lagarde e affini?
Non credo siano i cittadini a ragione di leggi elettorali arzigogolate ed incomrensibili quando non addirittura disattese e mi piacerebbe capire chi chi cchicchirichi
 

garofano

Maestro Giardinauta
Sono d'qaccordo con Miciajulie,e in più aggiungo che i politici...se fanno tanto l'affaracci loro,e basta.
 

xst84

Giardinauta Senior
se qualcuno mi dice che una religione o una teoria economica è meglio di un'altra, mi vedo nella battuta del prete, che appena celebrato un matrimonio, dice a lui: "ora puoi mandare un sms alla sposa"
si ride perchè il prete non dovrebbe cambiare il cerimoniale, perchè la chiesa si basa su delle verità che in quanto tali dovrebbero essere immutabili: il terrore è sacro. Oh, ma non è più terrore: chi sono quelli che ci dicono di pregare perchè si risolva la crisi di vocazioni dei preti? gli stessi che hanno grosse partecipazioni azionarie nelle compagnie telefoniche internazionali.
c'è anche quella dei due infanti nudi. Lei dice a lui: posso toccarlo ? e lui: no! quarda come hai ridotto il tuo...
una battuta, una situazione che dovrebbe essere sempre ricordata a chi crede che stato e chiesa siano due cose differenti
l'altra parte può far parte di noi, per nazionalità, censo, etnia, località o estrazione sociale, cultura ecc, oppure no. le elite giocano molto su questa ondivaghezza, decidono loro se dirlo e quando. voglio dire, uno può sbagliare, non confluire, non capire. ma non può sbagliare in conseguenza del fatto che gli economisti sono dei santoni, sono dei religiosi. e lo fanno passare per diritto naturale, le leggi che sono così perchè noi siamo così.
l'economia e la religione sono delle mise en abyme, per esse noi siamo lo sbaglio dello sbaglio, di uno sbaglio che ci hanno messo sulle spalle. Ma non è vero che abbiamo litigato per nulla. E' stato per un "nulla" che non esiste, non esiste neppure nelle nostre menti.
le parti, le parti
 
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xst84

Giardinauta Senior
per scoprire le parti, basta analizzare cosa succede nel forum

ci sono la lametta e le vene intorno a un oggetto comune, la barba, poniamo
ci si chiede se la barba di due giorni (in genere ce la si fa subito) possa venir via con l'ultima lametta, anche nuova
infuriano dei dubbi, allora le vene concludono che se basta una lametta per tagliare le vene, basterà tagliare le vene per dimostrare alla lametta che funziona


nella mia città sono morte molte persone in passato per la pertite
ci sono ancora i giacimenti disseminati, mai bonificati
si può dire che intitolare una strada alle vittime della pertite ha risolto il problema ? e cosa cambiava se la intitolavano tout court alla pertite ?


i vetri rotti fanno male
i carboni ardenti pure
ma i vetri ardenti fanno "più" male?



(e a proposito di storpiare un nome o un concetto e poi rimangiarselo, mi sembra come chiudere la bottiglia dopo che la grappa è uscita dal bicchiere)
 

Olmo60

Guru Master Florello
succede, se e quando, si perde di vista l'oggetto barba. e le vene è bene che lo sappiano.

ma sempre meglio parti che si confondono, anche che barano, alla loro estinzione.
 

Olmo60

Guru Master Florello
c'era un senzatetto che si considerava spacciato dal punto di vista economico, e pur di non smentire la propria convinzione diceva a tutti di non patire mai la fame.
 

xst84

Giardinauta Senior
Sparatoria in Virginia, le due telecamere e il tabù infranto - Corriere.it

Spiegano bene. Aprono i cuori impietriti.
Sono convinto che niente esorcizza il cuore del male nelle società cosiddette avanzate più del freddo cerebro degli studiosi e dei massmediologi, capaci di gridare all'uccisione del momento nudo, sacro, di parlare di attacco alla dignità della rappresentazione, senza ricorrere a facili effetti emotivi.
Paladini della coscienza collettiva, hanno, e meno male, una posizione definita, ad esempio contro i tabù ma anche contro gli eccessi. E' un presidio tranquillizzante quello che ci permette di sapere che la società che si estremizza è l'anormale che si normalizza. (Anche la parola esorcizzare l'hanno usata loro a quel modo)
 
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xst84

Giardinauta Senior
Si somigliano ma non si odiano.
Non si somigliano ma si copiano.
Prendete Piergiorgio Odifreddi. E' uno showman che dice agli altri che sono degli showman: basti pensare a come Odifreddi tratta Wittgenstein: è un artista, un esteta. E il perchè è facile da capire, Wittgenstein dice tutte le direzioni che non si possono prendere, mentre Odifreddi il senso lo trova, se non altro per lui stesso. E' un segreto da diffondere, come essere amati: Odifreddi ha un polo di attrazione per ciò che dirà.
Anche Aldo Grasso, ha trovato a un certo punto, molti anni fa, la strada da seguire: non è ciò che fa o da dove lo dice, è più sottile. Ha un misterioso centro che convalida tutto ciò che dice, una direzione unitaria che informa le sue idee. Ma non è quella di Odifreddi, anche se condivide con Odifreddi la sicurezza ontologica di ciò che non svanisce. I due non si amano, anche se potrebbero.
Lo stesso non può dirsi di Gian Antonio Stella e Vittorio Sgarbi. Si sono occupati di faccende molto diverse, uno di inchieste sulla casta, ha dissezionato l'alienazione dei politici che quando li scoprono, saltano come le pecore sopra il letto; l'altro di arte, parlamento e ha provato a fare il sindaco in uno sperduto paesino, quindi non si somigliano. Però, anche se non lo pensereste, si stimano, o perlomeno uno, Gian Antonio Stella, stima la forma di scrivere dell'altro e lo ha manifestato pubblicamente, tanto per non creare dubbi su ciò che li assimila un po', nella prefazione a uno dei tanti libri d'arte di Sgarbi.
Io non penso che sia il sistema a fare di questi scherzi. Nell'universo non può succedere di tutto, in un lasso di tempo ragionevolmente lungo o, se vogliamo, infinito.
 

Olmo60

Guru Master Florello
almeno prima s'aveva il cosmo come specchio delle somiglianze, e ora ci dovremmo accontentare di una puntata del Costanzo sciò?
 

miciajulie

Fiorin Florello
Si somigliano ma non si odiano.
Non si somigliano ma si copiano.
Prendete Piergiorgio Odifreddi. E' uno showman che dice agli altri che sono degli showman: basti pensare a come Odifreddi tratta Wittgenstein: è un artista, un esteta. E il perchè è facile da capire, Wittgenstein dice tutte le direzioni che non si possono prendere, mentre Odifreddi il senso lo trova, se non altro per lui stesso. E' un segreto da diffondere, come essere amati: Odifreddi ha un polo di attrazione per ciò che dirà.
Anche Aldo Grasso, ha trovato a un certo punto, molti anni fa, la strada da seguire: non è ciò che fa o da dove lo dice, è più sottile. Ha un misterioso centro che convalida tutto ciò che dice, una direzione unitaria che informa le sue idee. Ma non è quella di Odifreddi, anche se condivide con Odifreddi la sicurezza ontologica di ciò che non svanisce. I due non si amano, anche se potrebbero.
Lo stesso non può dirsi di Gian Antonio Stella e Vittorio Sgarbi. Si sono occupati di faccende molto diverse, uno di inchieste sulla casta, ha dissezionato l'alienazione dei politici che quando li scoprono, saltano come le pecore sopra il letto; l'altro di arte, parlamento e ha provato a fare il sindaco in uno sperduto paesino, quindi non si somigliano. Però, anche se non lo pensereste, si stimano, o perlomeno uno, Gian Antonio Stella, stima la forma di scrivere dell'altro e lo ha manifestato pubblicamente, tanto per non creare dubbi su ciò che li assimila un po', nella prefazione a uno dei tanti libri d'arte di Sgarbi.
Io non penso che sia il sistema a fare di questi scherzi. Nell'universo non può succedere di tutto, in un lasso di tempo ragionevolmente lungo o, se vogliamo, infinito.

ma quanto è falsato... beh per essere onesta è meglio dire falso, quanto è costruito per noi spettatori-pesciolini rossi facili all'abbocco, ogni personaggio che arriva in tv e dice delle cose (le dice anche nei libri, ma la tv si sa è più usata delle librerie)? chi sono poi davvero queste persone? di certo non quel che ci mostrano, che vogliono darci a vedere. per conoscenza diretta, quel che dicono è solo una parte di quello che (forse) sanno. conoscono il proprio limite. di uomini. non prendiamoli per eroi, non lo sono. tengono famiglia.
 

xst84

Giardinauta Senior
Piergiorgio Odifreddi e Ludwig Wittgenstein hanno discettato il significato matematico da attribuire alla espressione :
12/12 ****
17/12 ****
con **** incognita
Il confronto, niente più che uno scambio di battute, si è svolto in luogo imprecisato, sabato scorso.
Ecco come è andata:

ODIFREDDI: "La data di nascita non determina niente, non è mai una causa.
Che sia in regola oppure no rispetto all'evento che la causò, anch'esso un accidente, è un caso.
Ecco perchè non credere ai numeri o alla data di nascita, o a ciò che c'è a monte"
segue elenco di fatti non cabalistici avvenuti tra il 1935 e il 1936

WITTGENSTEIN: "o credi alla data di nascita o a ciò che la causò
anche quando la si causò potrebbe essere la causa
(ad esempio che la data di nascita sia in regola rispetto alla causa)"
segue elenco di fatti avvenuti tra il 1935 e il 1936
 

xst84

Giardinauta Senior
Wittgenstein e Odifreddi hanno correttamente individuato nell'incognita, pur nell'abissale incolmabilità delle rispettive risposte, la data di nascita di una persona importante( poniamo, il Papa), e hanno usato la stessa incognita per il concetto di limite dei valori applicati a quella persona (o, che è lo stesso, della persona in questione) verso due date (valori) diverse(-i), che si influenzano a vicenda ma di cui solo una è necessariamente quella vera cioè causa della seconda, e non co-cogenti e coesistenti come nella natura ondulatoria e corpuscolare di uno stesso dato fisico (poniamo, la luce).
 
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