Ho notato un bel po di richieste di aiuto contro L'oziorrinco, ultimamente, così ho cercato di fare un po' di ordine.
L'oziorrinco appartiene all'ordine dei coleotteri, ed è davvero dannoso per le piante. L'insetto adulto è lungo 6-10 mm, ha il corpo di forma ovale, di colore nero lucido, talvolta ricoperto di peluria. L'uovo è ovale, di colore inizialmente bianco, diventa in seguito giallo ed infine grigio scuro. La larva è apode (senza zampe) ha un corpo a forma di arco (a forma di C), di colore bianco e capo bruno-rossastro, ed è lunga circa 1 cm
A sinistra l'adulto, al centro la pupa, a destra la larva. NElla seconda immagine le uova.
Danni
Gli adulti provocano erosioni a forma di mezzaluna sui margini delle foglie, limitando la superficie che la pianta ha a disposizione per la fotosintesi. Le larve invece attaccano sia radici che tuberi sotto terra, provocando in breve tempo il marcire dei tuberi ed il deperimento in genere della pianta..
Le specie
L'Otiorrhynchus sulcatus o Oziorrinco della Vite, specie polifaga, gli adulti si nutrono a spese della Vite, del Lampone, della fragola. Le larve rosicchiano le radici della Vite, della Fragola, della Regina - Margherita (Astro della Cina) Callistephus, del Pholx, della Peonia (Paeonia) e di piante coltivate in serra come il Ciclamino, la Begonia, la Primula, le Cinerarie (Senecio).
L'Otiorrhynchus rugosostriatus è bruno-nero, lungo 5-7 mm, di regola partenogenetico. Danneggia soprattutto le fragole e varie piante da fiore. Gli adulti si nutrono di foglie, senza in realtà rendersi propriamente nocivi. Le larve, invece, scavano cellette alla periferia delle grosse radici o di fusti sotterranei. Le piante colpite manifestano un graduale, ma rapido avvizzimento. La rimozione dei primi centri di infestazione e l'asportazione del terriccio intorno alle radici, sono i primi provvedimenti da adottare nel controllo.
L'Otiorrhynchus cribricollis è la specie più comunemente riscontrabile sull'olivo ma molto polifaga: l'adulto attacca di frequente le Rosacee fruttifere, gli agrumi, il Cotone, il Carciofo, ecc.. Le larve vivono a spese delle radici dell' Erba medica e dell' Artemisia. L'adulto ha abitudini notturne e si ricovera di giorno nel terreno. Se disturbato si lascia cadere al suolo fingendosi morto.
L'Otiorhynchus ligustici attacca insieme al Luppolo anche le Leguminose, soprattutto l'Erba Medica ed il Trifoglio. Se queste piante sono assenti, l'adulto può attaccare la Vite, le giovani Barbabietole, i Piselli, i Cereali, il Fagiolo, l'Asparago ecc
Combatterlo
- Lotta chimica: Utilizzata per il controllo della popolazione adulta, da iniziare alle prime foglie "smangiucchiate". Contrastare una colonizzazione di oziorrinchi non è facile, soprattutto con prodotti chimici, in casi di attacchi gravi, in quanto la fase di attività di questo insetto è molto lunga. Oltre agli insetticidi di sintesi (peraltro abbastanza tossici) a cui questi insetti iniziano a presentare fenomeni di resistenza, sembrano dare risultati parzialmente buoni i prodotti a base di rotenone (I formulati commerciali autorizzati in Italia sono classificati come pericolosi per l'ambiente e, secondo la concentrazione, come nocivo o irritante), o prodotti a base di Piretro
Per le larve è possibile utilizzare un geodisinfestante, ad esempio un prodotto a base di diazinone, che però ha risultati non soddisfacenti.
- Lotta biologica Attiva: Utilizzata per le Larve, che dimorano nel terreno. Il metodo principale consiste nell'utilizzo di Nematodi Entomopatogeni, distribuiti in Italia da BioPlanet (Heterorhabditis Bacteriophora), Intrachem (Steinernema kraussei), Biobest (Heterorhabditis megidis), Koppert (Heterorhabditis bacteriophora).
Queste sono piccolissime larve che vengono consegnate immerse in materiale inerte. Si diluisce il tutto in acqua e poi si bagna il terreno, avendo cura che questo sia umido e "sciolto" o mediamente compatto (Cioè terreno non pressato)
Per combattere gli adulti invece, La Forficula (Proprio le Forbicine ) è utile per predare gli adulti e le uova
- Metodi Alternativi: L'oziorrinco usa nascondersi di giorno per risalire tronco e fusto durante le ore notturne per farsi una scorpacciata di foglie. Potrebbe essere utile mettere alla base del tronco un adesivo, che introappolerebbe gli adulti, meglio se spalmato di colla moschicida. Oppure coprire il terreno con un telo e scuotere la pianta. L'oziorrinco infatti se si sente in pericolo si lascia cadere a terra fingendosi morto.
P.S: Questo post è un Collage di notizie trovate in Rete ed in questo forum, la fonte maggiormente ripresa è Alessandro2005. Se c'è qualche inesattezza me ne scuso anticipatamente, comunicatemela ed editerò il post.
L'oziorrinco appartiene all'ordine dei coleotteri, ed è davvero dannoso per le piante. L'insetto adulto è lungo 6-10 mm, ha il corpo di forma ovale, di colore nero lucido, talvolta ricoperto di peluria. L'uovo è ovale, di colore inizialmente bianco, diventa in seguito giallo ed infine grigio scuro. La larva è apode (senza zampe) ha un corpo a forma di arco (a forma di C), di colore bianco e capo bruno-rossastro, ed è lunga circa 1 cm
A sinistra l'adulto, al centro la pupa, a destra la larva. NElla seconda immagine le uova.
Danni
Gli adulti provocano erosioni a forma di mezzaluna sui margini delle foglie, limitando la superficie che la pianta ha a disposizione per la fotosintesi. Le larve invece attaccano sia radici che tuberi sotto terra, provocando in breve tempo il marcire dei tuberi ed il deperimento in genere della pianta..
Le specie
L'Otiorrhynchus sulcatus o Oziorrinco della Vite, specie polifaga, gli adulti si nutrono a spese della Vite, del Lampone, della fragola. Le larve rosicchiano le radici della Vite, della Fragola, della Regina - Margherita (Astro della Cina) Callistephus, del Pholx, della Peonia (Paeonia) e di piante coltivate in serra come il Ciclamino, la Begonia, la Primula, le Cinerarie (Senecio).
L'Otiorrhynchus rugosostriatus è bruno-nero, lungo 5-7 mm, di regola partenogenetico. Danneggia soprattutto le fragole e varie piante da fiore. Gli adulti si nutrono di foglie, senza in realtà rendersi propriamente nocivi. Le larve, invece, scavano cellette alla periferia delle grosse radici o di fusti sotterranei. Le piante colpite manifestano un graduale, ma rapido avvizzimento. La rimozione dei primi centri di infestazione e l'asportazione del terriccio intorno alle radici, sono i primi provvedimenti da adottare nel controllo.
L'Otiorrhynchus cribricollis è la specie più comunemente riscontrabile sull'olivo ma molto polifaga: l'adulto attacca di frequente le Rosacee fruttifere, gli agrumi, il Cotone, il Carciofo, ecc.. Le larve vivono a spese delle radici dell' Erba medica e dell' Artemisia. L'adulto ha abitudini notturne e si ricovera di giorno nel terreno. Se disturbato si lascia cadere al suolo fingendosi morto.
L'Otiorhynchus ligustici attacca insieme al Luppolo anche le Leguminose, soprattutto l'Erba Medica ed il Trifoglio. Se queste piante sono assenti, l'adulto può attaccare la Vite, le giovani Barbabietole, i Piselli, i Cereali, il Fagiolo, l'Asparago ecc
Combatterlo
- Lotta chimica: Utilizzata per il controllo della popolazione adulta, da iniziare alle prime foglie "smangiucchiate". Contrastare una colonizzazione di oziorrinchi non è facile, soprattutto con prodotti chimici, in casi di attacchi gravi, in quanto la fase di attività di questo insetto è molto lunga. Oltre agli insetticidi di sintesi (peraltro abbastanza tossici) a cui questi insetti iniziano a presentare fenomeni di resistenza, sembrano dare risultati parzialmente buoni i prodotti a base di rotenone (I formulati commerciali autorizzati in Italia sono classificati come pericolosi per l'ambiente e, secondo la concentrazione, come nocivo o irritante), o prodotti a base di Piretro
Per le larve è possibile utilizzare un geodisinfestante, ad esempio un prodotto a base di diazinone, che però ha risultati non soddisfacenti.
- Lotta biologica Attiva: Utilizzata per le Larve, che dimorano nel terreno. Il metodo principale consiste nell'utilizzo di Nematodi Entomopatogeni, distribuiti in Italia da BioPlanet (Heterorhabditis Bacteriophora), Intrachem (Steinernema kraussei), Biobest (Heterorhabditis megidis), Koppert (Heterorhabditis bacteriophora).
Queste sono piccolissime larve che vengono consegnate immerse in materiale inerte. Si diluisce il tutto in acqua e poi si bagna il terreno, avendo cura che questo sia umido e "sciolto" o mediamente compatto (Cioè terreno non pressato)
Per combattere gli adulti invece, La Forficula (Proprio le Forbicine ) è utile per predare gli adulti e le uova
- Metodi Alternativi: L'oziorrinco usa nascondersi di giorno per risalire tronco e fusto durante le ore notturne per farsi una scorpacciata di foglie. Potrebbe essere utile mettere alla base del tronco un adesivo, che introappolerebbe gli adulti, meglio se spalmato di colla moschicida. Oppure coprire il terreno con un telo e scuotere la pianta. L'oziorrinco infatti se si sente in pericolo si lascia cadere a terra fingendosi morto.
P.S: Questo post è un Collage di notizie trovate in Rete ed in questo forum, la fonte maggiormente ripresa è Alessandro2005. Se c'è qualche inesattezza me ne scuso anticipatamente, comunicatemela ed editerò il post.
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