allora ho finito di fingere di lavorare.
Ho pure cenato e scannerizzato -per poi eventualmente postarlo- il mio diploma di Laurea casomai mi venisse lo sghiribizzo di fare la Prima Donna (e di andare poi al Gay Pride).
Devo aver detto altrove o prima che in altri paesi una discussione simile non avrebbe ragione d'essere, per motivi di progresso culturale e di legislazioni moderne e propositive che tutelano i cittadini e non già gli interessi privati e di casta. Tuttavia siamo qui e quindi proseguiamola.
Il 3D è iniziato con la ricerca di chiarimenti circa il concetto di "omofobia", poi vabbuò, si è passati ad affrontare l'argomento aprendolo a ventaglio e non è stato certo un male.
Tuttavia se volessimo ritornare sul tema credo che dovremmo prendere coscienza di alcune realtà, ahimè puramente politiche.
Correggetemi se sbaglio.
Il costume e la "cultura" italiana di oggi sono frenati e indirizzati da (bassa) politica e mass media (dove i secondi troppo spesso sono servi della prima). Il fatto che ancora si faccia a coltellate su matrimoni gay e coppie di fatto dimostra che questi traguardi raggiunti da anni in paesi più liberi sono per noi non già obiettivi ma scogli invalicabili.
Buona parte dell'opinione pubblica è condizionata ancora profondamente da propaganda populista e da dogmi religiosi.
L'Italia è un paese conservatore e diciamocelo chiaramente, piuttosto bigotto e un bel po' fascistello per patrimonio genetico: va da sè che la sinistra è sempre stata, è ancora, e ancora per molto sarà, trincerata su posizioni antagoniste ed antifasciste che le impediscono di essere il motore del progresso sociale e culturale. Si appella a valori assoluti di uguaglianza, tolleranza e garantismo ormai secondo me tutto fuorchè attuali. Peace and love non funzionano granchè nell'era della globalizzazione, questo è certo. i pullmini da hippie sono ormai da rottamare.
Dall'altro lato vediamo che i movimenti destroidi-populisti ancora perseverano su (contro) valori nazionalisti, xenofobi, machisti (il celodurismo per esempio) e anticomunisti. Oltre ad una vicinanza inquietante al dogmatismo Vaticano.
Un gran casino, sono 60 anni che è un gran casino. Ora oltre ad essere un gran casino è anche un gran casino molto patetico.
Ritornando a bomba,fintanto che si permetterà -e magari in nome di una non ben definita libertà di espressione- a figuri discutibili e che sono magari deputati, senatori o più o meno alte figure politiche (o addirittura -ORRORE- religiose) di esternare impunemente sentimenti "fobici", non penso proprio che il cittadino medio avrà modo di seguire esempi edificanti e -magari- di acquisire una coscienza sociale che vada oltre il paternalismo o la condanna episodica e pubblica di eventi ahimè eclatanti.
Alla fine però siamo tutti, nessuno escluso, tolleranti e tutti abbiamo amici omosessuali o extracomunitari.
Spero di essermi spiegato con decenza.