Scusate se entro in questa discussione, ma gironzolando sul forum mi è caduto l'occhio sul titolo che era inerente ad argomenti di mio interesse.
Le foto prodotte da Andrea sono indubbiamente relative al ragnetto rosso comune o bimaculato (Tetranychus urticae), perfettamente compatibile con i sintomi rilevabili sulle foglie (anche nelle primissime foto si intuiva, e si vedeva pure un accenno di ragnatela presumibilmente da r.rosso); quelle invece prodotte da Massimo sono di Trombidiidae che hanno da spartire con precedente solo il nome usuale, ma sono molto diversi per tassonomia, grandezza, ecologia, e sicuramente non sono dannosi per le piante.
Per inciso il r.rosso non si interra o si rifugia in ripari lontani ma trascorre la sua esistenza, come uovo e forme mobili, sull'ospite.
Immagino che nessuno degli intervenuti abbia l'abilitazione all'impiego dei Prodotti Fitosanitari, e dunque potrebbe aver inconsapevolmente usato insetticidi che aveva magari da anni nell'armadio e che andrebbero invece smaltiti come rifiuti pericolosi (RUP), tuttavia mi sento in obbligo di informare che il Confidor ha fortissime limitazioni di impiego (attualmente si può usare in serre chiuse da professionisti) e tra pochi mesi sarà definitivamente revocato. Ognuno poi è libero di trarne le dovute conseguenze (dato che sono nuovo qui anche se è 15 anni che scrivo sul forum, preciso ad abundantiam che io non sono un Ispettore Fitosanitario).
I P.F. impiegabili da hobbisti devono portare sulla confezione la sigla PFnPO (Prodotti Fitosanitario non professionale Piante Ornamentali), e tra gli acaricidi acquistabili a mia memoria non ce ne sarebbe manco uno, ma al limite si può ripiegare su etoxazolo che siglato PFnPE, (cioè Piante Edibili) che è in libera vendita, oppure su un prodotto in formulazione Al (cioè già in soluzione con lo spruzzino) che contiene sia pur in minimissima % la sostanza attiva abamectina (è un insetticida/acaricida); peraltro l'impiego di insetticidi tout-court è controproducente perché per lo più uccidono gli antagonisti del r.rosso mentre quello continua a sopravvivere. In alternativa si deve andare sugli antagonisti (generalmente sono altri acari ma predatori) che vengono anche commerciati in buste da appendere ai rami delle piante da proteggere. L'alternativa delle alternative, su piante miniaturizzate con foglie che si possono contare, sarebbe di munirsi di uno straccetto imbevuto di olio di lino o una soluzione di salone molle e passare sotto (e anche sopra) le foglie una per una.