D
Don Camillo
Guest
Buona sera.
intervengo nella discussione essendo in linea di massima concorde con coloro che salterebbero subito al 7 gennaio.
ho quasi sempre trascorso le festività lavorando, Natale compreso,alcune volte ho trascorso il Natale in un rifugio invernale in alta quota nel silenzio e nella solitudine più assoluta abbandonando anche mia moglie che di solito invitava tutti e poi si sbatteva per cucinare e pulire con gli altri comodamente sprofondati sui divani.quando ho convinto mia moglie a non diramare inviti, nessuno ci ha invitato , scuse varie , andiamo fuori a pranzo, vengono degli amici ecc. ecc. eh! che siamo? la mensa dei frati!
quando ero bambino finita la guerra si sentiva molto di più la festività, ma eravamo anche forse più religiosi(in molti casi forzatamente) e certamente più poveri e poi...........
l'arrivo della tredicesima era l'occasione per acquistare quello che ti occorreva maggiormente. per esempio ; mia madre ed una sua amica che aveva un bambino della mia stessa età e taglia acquistarono un cappotto unico per ambedue i bambini pagando ognuna la metà, di conseguenza il cappotto si indossava a turno anche la domenica , una volta a ciascuno toccava di mettere il cappottino di pelle di coniglio, ora si dice Lapin, più sciccoso.
certamente il fattore economico , il paesino piccolo, il prete che aveva un grandissimo ascendente sul popolino molto più ignorante , poco istruito , il freddo che era più pungente di adesso , la bandella che la notte della vigilia girava per le stradine del paese suonando la PIVA, i mandarini che me li comperavano solo a Natale, avvolti nella carta velina, li sbucciavi e mettevi la buccia sulla stufa a legna e l'olio contenuto nella buccia evaporava profumando il locale, insomma tutto contribuiva ad una certa atmosfera che oggi non si ritrova più.
oggi è Natale tutti i giorni , abbiamo a disposizione cibo in quantità, abbigliamento di ogni tipo ma siamo incazzati neri, abbiamo perso quella tranquillità che derivava dalla semplicità della vita di allora.
scusate la lungaggine.
Buon Natale.
intervengo nella discussione essendo in linea di massima concorde con coloro che salterebbero subito al 7 gennaio.
ho quasi sempre trascorso le festività lavorando, Natale compreso,alcune volte ho trascorso il Natale in un rifugio invernale in alta quota nel silenzio e nella solitudine più assoluta abbandonando anche mia moglie che di solito invitava tutti e poi si sbatteva per cucinare e pulire con gli altri comodamente sprofondati sui divani.quando ho convinto mia moglie a non diramare inviti, nessuno ci ha invitato , scuse varie , andiamo fuori a pranzo, vengono degli amici ecc. ecc. eh! che siamo? la mensa dei frati!
quando ero bambino finita la guerra si sentiva molto di più la festività, ma eravamo anche forse più religiosi(in molti casi forzatamente) e certamente più poveri e poi...........
l'arrivo della tredicesima era l'occasione per acquistare quello che ti occorreva maggiormente. per esempio ; mia madre ed una sua amica che aveva un bambino della mia stessa età e taglia acquistarono un cappotto unico per ambedue i bambini pagando ognuna la metà, di conseguenza il cappotto si indossava a turno anche la domenica , una volta a ciascuno toccava di mettere il cappottino di pelle di coniglio, ora si dice Lapin, più sciccoso.
certamente il fattore economico , il paesino piccolo, il prete che aveva un grandissimo ascendente sul popolino molto più ignorante , poco istruito , il freddo che era più pungente di adesso , la bandella che la notte della vigilia girava per le stradine del paese suonando la PIVA, i mandarini che me li comperavano solo a Natale, avvolti nella carta velina, li sbucciavi e mettevi la buccia sulla stufa a legna e l'olio contenuto nella buccia evaporava profumando il locale, insomma tutto contribuiva ad una certa atmosfera che oggi non si ritrova più.
oggi è Natale tutti i giorni , abbiamo a disposizione cibo in quantità, abbigliamento di ogni tipo ma siamo incazzati neri, abbiamo perso quella tranquillità che derivava dalla semplicità della vita di allora.
scusate la lungaggine.
Buon Natale.