Markhus 93
Giardinauta
Buongiorno a tutti,
Non scrivo nel forum da anni e mi scuso per fare capolino in un momento di bisogno, ma ricordo che ci sono tante persone competenti che forse potrebbero darmi qualche dritta che mi serve davvero in questo periodo di apprensione. Vi racconto la storia, mi scuso ma sarà lunga.
Sfamo qualche gatto randagio che viene a trovarmi nella mia veranda di tanto in tanto. Tra loro c’era questa gattina nera bellissima. Ho appurato che ha avuto almeno 3 gravidanze, ma non abbiamo mai visto cuccioli, solo segni dell’allattamento. Quella che sembrava l’ennesima gravidanza presentava la stranezza che ovunque la micia si sedesse, lasciava macchie bianche/giallastre. Capisco che qualcosa non va, chiamo il veterinario che mi dice che va visitata e sicuramente operata. Il problema è che la micia è randagia, si fa avvicinare poco, viene a farci visita di rado.
Passa un mese abbondante, la micia riappare con l’addome enorme. Riesco a metterla nel trasportino e la portiamo al veterinario. Diagnosi di piometra a cervice chiusa. Non ci penso e acconsento a intervenire.
Il recupero si allunga a causa del fatto che alcuni punti interni hanno ceduto e dopo una settimana dall‘intervento hanno dovuto riaprire la ferita e riparare l’ernia risultante. Passano 8 giorni, togliamo punti collare e passiamo altri 3 giorni in casa. La piccola mangia, gioca, tutto sembra andar bene. Il veterinario ci ha detto che avremmo potuto iniziare a farla uscire, ed essendo comunque randagia, alla prima occasione, dalla veranda ha scavalcato nel giardino del vicino, dove scorrazzano altri randagi, e vi rimane tutto il pomeriggio. Grave errore da parte mia.
È rientrata la sera, tutta bagnata perché fuori c’era un temporale. L’ho portata dentro e asciugata tempestivamente, ma il danno ormai era fatto. Nei 3 giorni successivi mi accorgo che è diventata letargica, occhi lucidi, nasino secco, raffreddore e occasionalmente vomito. Nonostante questo continua ad alimentarsi, a bere e ad espletare le relative funzioni in modo praticamente impeccabile a quanto vediamo nella cassetta.
La porto a far visitare, ha la febbre e sicuramente vomita di tanto in tanto a causa della tosse, dice il veterinario. Ci rimandano a casa con una terapia di rocefin/bentelan per 5 giorni. Al terzo giorno la micia non migliora: pur continuando ad alimentarsi e idratarsi, occasionalmente vomita, ha smesso di giocare, dorme la maggior parte del tempo e sembra russare, come se avesse il raffreddore. Torniamo dal veterinario, facciamo una lastra, tutto nella norma a parte un po’ di gas intestinali. Facciamo le analisi del sangue e il test per le malattie infettive. Risulta positiva alla fiv oltre ad avere un’anemia ed una formula leucocitaria alterata. La reidratano, mi dicono di continuare la terapia per altri 5 giorni aggiungendo anche 10 giorni di ferfolix. Oggi è il terzo giorno di cura, stamattina alle 5 la micia ha rimesso nuovamente anche se non sembra stare malissimo, sto aspettando si liberi la linea per chiamare il veterinario, ma sono demoralizzato: temo che stia iniziando la fase terminale della malattia malgrado la presunta giovane età (sembra avere all’incirca 3 anni) e che questi episodi di vomito mi impediscano di somministrarle l’integratore che ora come ora sarebbe bene assimilasse. Non so se sperare ancora, so che ogni caso è a sé stante ma volevo sapere se qui qualcuno ha avuto esperienze con quest’infezione. A livello emotivo non è una cosa per niente facile da gestire per me, ma sto facendo del mio meglio.
Grazie e scusate per il racconto lunghissimo.
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Non scrivo nel forum da anni e mi scuso per fare capolino in un momento di bisogno, ma ricordo che ci sono tante persone competenti che forse potrebbero darmi qualche dritta che mi serve davvero in questo periodo di apprensione. Vi racconto la storia, mi scuso ma sarà lunga.
Sfamo qualche gatto randagio che viene a trovarmi nella mia veranda di tanto in tanto. Tra loro c’era questa gattina nera bellissima. Ho appurato che ha avuto almeno 3 gravidanze, ma non abbiamo mai visto cuccioli, solo segni dell’allattamento. Quella che sembrava l’ennesima gravidanza presentava la stranezza che ovunque la micia si sedesse, lasciava macchie bianche/giallastre. Capisco che qualcosa non va, chiamo il veterinario che mi dice che va visitata e sicuramente operata. Il problema è che la micia è randagia, si fa avvicinare poco, viene a farci visita di rado.
Passa un mese abbondante, la micia riappare con l’addome enorme. Riesco a metterla nel trasportino e la portiamo al veterinario. Diagnosi di piometra a cervice chiusa. Non ci penso e acconsento a intervenire.
Il recupero si allunga a causa del fatto che alcuni punti interni hanno ceduto e dopo una settimana dall‘intervento hanno dovuto riaprire la ferita e riparare l’ernia risultante. Passano 8 giorni, togliamo punti collare e passiamo altri 3 giorni in casa. La piccola mangia, gioca, tutto sembra andar bene. Il veterinario ci ha detto che avremmo potuto iniziare a farla uscire, ed essendo comunque randagia, alla prima occasione, dalla veranda ha scavalcato nel giardino del vicino, dove scorrazzano altri randagi, e vi rimane tutto il pomeriggio. Grave errore da parte mia.
È rientrata la sera, tutta bagnata perché fuori c’era un temporale. L’ho portata dentro e asciugata tempestivamente, ma il danno ormai era fatto. Nei 3 giorni successivi mi accorgo che è diventata letargica, occhi lucidi, nasino secco, raffreddore e occasionalmente vomito. Nonostante questo continua ad alimentarsi, a bere e ad espletare le relative funzioni in modo praticamente impeccabile a quanto vediamo nella cassetta.
La porto a far visitare, ha la febbre e sicuramente vomita di tanto in tanto a causa della tosse, dice il veterinario. Ci rimandano a casa con una terapia di rocefin/bentelan per 5 giorni. Al terzo giorno la micia non migliora: pur continuando ad alimentarsi e idratarsi, occasionalmente vomita, ha smesso di giocare, dorme la maggior parte del tempo e sembra russare, come se avesse il raffreddore. Torniamo dal veterinario, facciamo una lastra, tutto nella norma a parte un po’ di gas intestinali. Facciamo le analisi del sangue e il test per le malattie infettive. Risulta positiva alla fiv oltre ad avere un’anemia ed una formula leucocitaria alterata. La reidratano, mi dicono di continuare la terapia per altri 5 giorni aggiungendo anche 10 giorni di ferfolix. Oggi è il terzo giorno di cura, stamattina alle 5 la micia ha rimesso nuovamente anche se non sembra stare malissimo, sto aspettando si liberi la linea per chiamare il veterinario, ma sono demoralizzato: temo che stia iniziando la fase terminale della malattia malgrado la presunta giovane età (sembra avere all’incirca 3 anni) e che questi episodi di vomito mi impediscano di somministrarle l’integratore che ora come ora sarebbe bene assimilasse. Non so se sperare ancora, so che ogni caso è a sé stante ma volevo sapere se qui qualcuno ha avuto esperienze con quest’infezione. A livello emotivo non è una cosa per niente facile da gestire per me, ma sto facendo del mio meglio.
Grazie e scusate per il racconto lunghissimo.
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