Caro Conte,
aprendo una parentesi seria e breve, sono anch'io d'accordo: i sottovasi servono essenzialmente a non sporcare o non bagnare sotto e attorno ai nostri vasi.
Anch'io sospetto che pur tenendoli nelle condizioni più favorevoli affinché dispensino umidità alla pianta, il contributo non possa essere un gran che.
Laddove ho potuto oppure dovuto mettere dei vasi nel giardino condominiale, i sottovasi li ho tolti, perché penso che la terra sia una riserva di umidità tale, da non richiedere altri stratagemmi per tenere le piante nelle condizioni migliori, anzi il sottovaso, sarebbe solo una barriera fra la pianta ed il suo oasi, quindi .......
Sul balcone invece, non mi limito a tenerci le piante, ma spesso mi metto su di una sdraio (nel poco spazio che rimane) e leggo. Anni fa purtroppo avevo una persona due piani sopra il mio che manifestava il suo affetto per le piante abbondando con l'acqua, spesso questo interrompeva le mie amene letture.
(fine della breve parentesi seria, scusate la lungaggine, ritorno in regime di OT)
Oggi che ciò non più accade, penso che chi ha inventato il sottovaso sia un portatore di pace (soprattutto nei condomini) e di civiltà, un Santo insomma.
Me lo immagino in un dipinto rinascimentale, mentre fra le mani trattiene delicatamente un vasetto di geranei, mentre sul capo quella che a prima vista sembra un'aureola ..........
Ovvio che quando un "sotto" non esiste e ciò che può fuoriuscire dal vaso non sporca ciò che innanzi s'è pulito, il sottovaso così utile in ben più critiche circostanze sarebbe davvero sprecato e quindi meglio conservarlo sigillato nella sua elegante confezione.
Talvolta, oh me blasfemo, ho usato i più grandi durante le operazioni di rinvaso, come raccoglitore del terriccio, per evitare di sporcare il tavolo su cui ho lavorato, già protetto dai quotidiani vecchi.
Ma giuro che appena finito il sottovaso è stato ripulito, tornando alloriginale splendore d'un tempo.
Pulisco spesso i miei sottovasi, perché se divenissero sporchi finirebbe disonoratamente la loro funzione e non me ne darei pace.
Per farlo adotto particolari tecniche, invento particolari attrezzature, stabilisco particolari giorni del mese.
Avrei già usato la lavastoviglie per lavarli, ma non vorrei abraderli, né contaminare con residui di cibo o di detersivo i miei cristallini sottovasi.
Anzi, forse un giorno abolirò le piante, che col loro terriccio sono la causa del loro lento, ma continuo loro sporcarsi.
Poi mi dedicherò soltanto ad essi ed indirò delle mostre e dei concorsi, che verranno propagandati in una sezione apposita a cui siete già tutti invitati (i moderatori di Giardinaggio.it ne sono entusiasti).
Quindi votatemi!
Per quanto riguarda il nome del partito, siccome "Partito del sottovaso" o "Partito della difesa del sottovaso" o "Partito ecc." mi sembrano tutti un po' vaghi e oltre ad essere nomi troppo lunghi, non riescono a descrivere l'alto contenuto sociopolitico della questione, ho deciso di chiamarlo soltanto ......."Partito", anche se qualcuno suggerisce "Fuori dal vaso".
(finito anche l'OT)
Un saluto a tutti.