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MALATTIE DELLE ORNAMENTALI E FLORICOLE - Galleria Fotografica

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
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MALATTIE DELLE ORNAMENTALI E FLORICOLE - GALLERIA FOTOGRAFICA di Alessandro Dellachà (Alessandro2005)

Questa scheda è una raccolta di immagini relative a piante ornamentali e floricole accompagnate da un breve commento

Macchie e maculature

Sono molto numerose le specie fungine agenti di maculature e necrosi fogliari, e tra le più frequenti si annoverano diverse specie di Alternaria e altri funghi appartenenti ai generi Colletotrichum, Septoria, Cladosporium, Ascochyta, etc.. La sintomatologia delle c.d. leaf spots fogliari spesso è abbastanza simile, per cui una diagnosi attendibile non può essere fatta semplicemente in base ad una osservazione superficiale (ad es. attraverso una foto).

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Antracnosi della rosa (Sphaceloma rosarum). In condizioni favorevoli all’interno delle macchie compaiono le strutture di riproduzione agamica (acervuli: vd. sotto). La malattia può essere confusa con la cercosporiosi (Cercospora rosicola) che si manifesta con sintomi simili


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Maculatura fogliare della fotinia (Entomopsorium maculatum) (utente Fili79). La malattia si manifesta con piccole macchie complessivamente rossastre (centro grigio contornato di rosso scuro e alone rosso più chiaro); le macchie si rinvengono su entrambe le facce della foglia. Le macchie possono allargarsi, confluire e causare la caduta delle foglie.


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Virus delle venature della wisteria (WVMV = Wisteria vein mosaic virus) su glicine (utente Ferrofabio0). Si tratta di una virosi trasmessa meccanicamente e con l’innesto. A prescindere dall’aspetto estetico, la malattia non è significativamente dannosa

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Ruggini

Le ruggini sono sostenute da patogeni obbligati dal ciclo vitale che presenta spesso una alternanza tra due ospiti (ciclo eteroico) e con la produzione fino a cinque diversi tipi di stadi sporigeni (spermagonico, ecidico, uredico, teleutico, basidico) con altrettanti tipi di spore, ognuno con funzioni diverse nell’ambito del ciclo stesso. La pianta sulla quale si formano le uredospore e le teleutospore costituisce l’ospite primario.

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Ruggine del pero (Gymnosporangium sabinae): sintomo su foglia consistente in maculazioni ovali di color giallo aranciato sulla pagina superiore con comparsa di puntini scuri (picnidi = spermogoni); picnospore (conidi) emessi dai picnidi.

Sulla pagina inferiore, in corrispondenza della macchia, si sviluppano formazioni su cui compaiono tubercoli a forma di cono (uredosori) che a maturità si aprono rilasciando uredospore, elementi infettivi che nelle ruggini hanno il compito di diffondere il fungo e quindi l’infezione


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Ruggine della rosa. Uredospore (di color aranciato) e teleutospore (scure e provviste di una sorta di peduncolo); su una stessa foglia si possono rinvenire sia uredosori ancora attivi sia teleutospori appena formatisi

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elebar

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Ruggine della rosa. La malattia è causata da un fungo basidiomicete del genere Phragmidium e la specie più comune su rosa è P. mucronatum. Sul dorso della foglia appaiono punteggiature giallastre, in corrispondenza delle quali al di sotto emergono pustole di color aranciato (uredosori che rilasciano le uredospore: foto sopra); a fine estate incominciano a maturare pustole che appaiono di color marrone-nero (teleutosori che producono le teleutospore svernanti: foto sotto)


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Ruggine della viola (Puccinia violae). Sul retro della foglia, in corrispondenza delle macchiettature sul lato superiore, emergono pustole (uredosori) che producono le spore (uredospore: vd. sotto)

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Ruggine del pelargonio su geranio zonale (utente Pat).



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Mal bianchi

I mal bianchi od oidi rappresentano le malattie più frequenti e dannose malattie, e sulle piante ornamentali e da fiore possono colpire le coltivazioni all’aperto come in serra (a cominciare dalla rosa), sia in ambienti climatici umidi che secchi. Sono in grado di svilupparsi entro un ampio intervallo termico e di colpire, oltre le foglie, un po’ tutte le parti epigee, specie quelle più tenere.

Mal bianco (Podosphaera pannosa) su rosa (utente Lilith)

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Mal bianco (Erysiphe orontii) su petunia

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Mal bianco (Erysiphe polygoni) su ortensia (l’insetto giallo è una larva di coccinellide, Psyllobora 22punctata, che si nutre anche del micelio del fungo parassita)



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Mal bianco (Podosphaera spp.) su lauroceraso. Sono visibili le necrosi e in particolare sulla pagina inferiore si intuisce la patina biancastra: il prelievo con osservazione al M.O. consente di rilevare i caratteristici conidi riferibili all’oidio. Su lauroceraso le necrosi sono spesso accompagnate da lacerazioni

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Marciumi da muffa grigia

Ci sono diverse specie di Botrytis, ma la più comune è B. cinerea in grado di svilupparsi su un gran numero di piante, comprese ornamentali come la rosa e il ciclamino, in particolare su fiori e frutti, ma anche su altre parti specie se tenere; è capace inoltre di condurre vita saprofitaria su materiali organici. La botrite è un agente di marciumi. Nella coltivazione della rosa da taglio è da temere sia in serra sia durante la conservazione dei fiori. Il fungo produce una muffetta grigia costituita da un ammasso di ife conidiofore ramificate in alto e portanti numerosi conidi unicellulari.


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A sx: caratteristica muffetta su un acino ormai raggrinzito di uva. A dx: A dx ramificazioni conidiche.


Muffa grigia (Botrytis cinerea) su ciclamino.

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Fusariosi

Il genere Fusarium annovera diverse specie tra le quali F. oxysporum, un patogeno che vive nel terreno e provoca tracheomicosi, ossia malattia che colpisce i vasi di conduzione della pianta che quindi entra in sofferenza, manifestando ingiallimenti, stentato accrescimento e andando spesso a incontro ad appassimento. Generalmente l’andamento della malattia è progressivo, con ingiallimenti delle foglie di uno stelo e disseccamento di un primo ramo a cui seguono deperimenti e morte di altri. In condizioni di forte umidità possono comparire alla base dei rami colpiti feltrosità di color bianco-rosato date dal micelio fungino che produce conidiofori e conidi di due tipi (macroconidi e microconidi: foto sotto). F. oxysporum presenta diverse formae speciales e al loro interno patotipi e razze fisiologiche con caratteristiche patogenetiche diverse

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Fusariosi su margherita (nell’immagine: a sx pianta affetta; a dx varietà resistente)

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Fusariosi su crisantemo

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Malattie batteriche

La piante ornamentali sono soggette ad alcune specie di batteri fitopatogeni: Agrobacterium tumefaciens, agente di tumori, un paio di specie di Erwinia che provocano marciumi molli e necrosi, diverse specie di Pseudomonas e di Xanthomonas che causano maculature fogliari e necrosi.

A. tumefaciens è un battere di cui sono stati isolati numerosi ceppi e varianti biochimiche, è in grado di attaccare moltissime specie; su rosa produce galle informi e di aspetto corrugato soprattutto nella zona del colletto (foto 1: utente Clemrose) , ma può anche comparire sui rami (foto 2). La patogenesi tumorale è dovuta alla trasmissione nelle cellule della pianta ospite di un tratto di DNA batterico che si integra nel genoma dell’ospite inducendo una moltiplicazione cellulare indifferenziata; la proliferazione neoplastica perciò prosegue anche quando la massa tumorale venga rescissa. Questo battere si trova nel terreno dove può sopravvive diversi anni in forma saprofitaria.


Tumore batterico (Agrobacterium tumefaciens) su rosa

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Maculatura batterica (Pseudomonas syringae) su mango (utente T-mauro)

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Fisiopatie

Se le malattie delle piante sono in maggior parte dovute a cause parassitarie, vi sono altri numerosi fattori che possono causare alterazioni e produrre sintomi quali gli stress termici e idrici e le carenze nutrizionali.

Iperidrosi (Oedema) su geranio utente (utente Rob 78t). E’ un fisiopatia dovuta a uno squilibrio idrico: un eccesso di acqua nel terreno non compensata da traspirazione a causa di una U.R. troppa elevata provoca una protrusione delle cellule del mesofillo che si manifesta con piccole intumescenze


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Clorosi ferrica su ibisco (utente Lovely 79). Caratteristica di tale carenza è la decolorazione intranervale mentre le nervature rimangono verdi.


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michelerossi

Giardinauta Senior
cocciniglia su foglia di ficus benjamin.jpeg Ci tenevo - col vostro permesso - ad aggiungere alla bellissima gallerie di immagini raccolte da Alessandro, una foto da me scattata in cui è possibile osservare la cocciniglia che infesta un ficus benjamin.
 
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