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Magnolia Satisfaction -

FedericoTN90

Aspirante Giardinauta
Buongiorno,
ho una Magnolia Satisfaction comprata ad aprile 2024 a Trento che devo mettere a dimora nella mia casa in campagna in Salento. Essendo la prima volta vorrei chiedervi se l’iter che vorrei seguire è corretto.
Periodo di messa a terra: inizio ottobre
Posizione: parzialmente soleggiata (visto il forte caldo nei mesi estivi)
Buca: 1m x 1m
In fondo alla buca: strato di pietra pomice di 5/7 cm (eventuale strato sottostante con cocci di terra cotta rotti) + pezzi di pala di fico d’india
Terriccio: ph 4-5 (o 5-6?) mischiato con torba bionda inumidita (acida quindi) e pietra pomice (per areazione e rilascio umidità). Calcolo 1,5/2 kg di torba per metro quadrato di terra.
Pacciamatura: pino e abete, 2/3 cm di altezza a distanza di qualche cm dal tronco
Fertilizzanti: sangue secco in primavera (extra azoto); fertilizzante a base di potassio in autunno (specie se piovoso). Ogni tanto acqua miscelata con fondi di caffè.

Ritenete corretto questo iter? Avete altri suggerimenti o consigli?
Grazie mille in anticipo.
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Sicuro di non poterla tenere a Trento? Io proprio nel Salento non ce la vedo.
Vabbè che non ci sono più le stagioni di una volta, ma sta peggiorando verso più caldo che più freddo.
Generalmente le Magnolie resistono bene alle basse temperature, temono solo le gelate primaverili, ma con qualche accorgimento possono reggere anche i climi rigidi. Ho paura che, in un clima salentino che va dal mite inverno al torrido estivo (fonte Wikipedia), il terreno non riesca a mantenere il fresco e l'umidità di cui hanno bisogno. Ovviamente tu che sei del luogo sarai a conoscenza delle effettive condizioni climatiche del luogo d'impianto, quindi correggi pure questi miei dubbi.
Ho altre perplessità sulla preparazione che hai mente di fare e a conferma, per non dire castronerie, ho riesumato un Gardenia dove un vivaista esperto di magnolie consiglia, riassunto come segue:
"- terreno profondo, fertile, piuttosto argilloso, fresco e ben drenato. Alcune, come varietà e ibridi di Soulangeana, Stellata e Liliiflora, sono resistenti al calcare (ph 8).
- Impianto con letame ben maturo, o altro concime organico, sul fondo.
- Concimazioni in autunno e fine inverno con letame maturo, cornunghia, stallatico, organferro o altro organico, distribuito più lontano dal tronco man mano che la pianta cresce e le radici capillari si allontanano dal tronco.
- Irrigazioni nei primi due anni è indispensabile bagnare bene, gli anni successivi soltanto se non piove a sufficienza, soprattutto in primavera-estate."
La miscela di fondi di caffé, personalmente, la destinerei al mucchio del compost.
 
Ultima modifica:

FedericoTN90

Aspirante Giardinauta
Sicuro di non poterla tenere a Trento? Io proprio nel Salento non ce la vedo.
Vabbè che non ci sono più le stagioni di una volta, ma sta peggiorando verso più caldo che più freddo.
Generalmente le Magnolie resistono bene alle basse temperature, temono solo le gelate primaverili, ma con qualche accorgimento possono reggere anche i climi rigidi. Ho paura che, in un clima salentino che va dal mite inverno al torrido estivo (fonte Wikipedia), il terreno non riesca a mantenere il fresco e l'umidità di cui hanno bisogno. Ovviamente tu che sei del luogo sarai a conoscenza delle effettive condizioni climatiche del luogo d'impianto, quindi correggi pure questi miei dubbi.
Ho altre perplessità sulla preparazione che hai mente di fare e a conferma, per non dire castronerie, ho riesumato un Gardenia dove un vivaista esperto di magnolie consiglia, riassunto come segue:
"- terreno profondo, fertile, piuttosto argilloso, fresco e ben drenato. Alcune, come varietà e ibridi di Soulangeana, Stellata e Liliiflora, sono resistenti al calcare (ph 8).
- Impianto con letame ben maturo, o altro concime organico, sul fondo.
- Concimazioni in autunno e fine inverno con letame maturo, cornunghia, stallatico, organferro o altro organico, distribuito più lontano dal tronco man mano che la pianta cresce e le radici capillari si allontanano dal tronco.
- Irrigazioni nei primi due anni è indispensabile bagnare bene, gli anni successivi soltanto se non piove a sufficienza, soprattutto in primavera-estate."
La miscela di fondi di caffé, personalmente, la destinerei al mucchio del compost.
Grazie mille per il prezioso supporto e le dettagliate indicazioni. Ahimè non mi è possibile tenerla a Trento viste le dimensioni che raggiungerà, ma ho visto che altre tipologie di magnolia sono presenti in Salento, seppur, nel periodo estivo, accusano un po’. La vorrei piantare accanto a un gelso di modo da evitare di esporla per tutto il giorno alla luce diretta: magari per i primi anni in cui è più fragile appongo una protezione per ripararla dai raggi solari nei mesi di luglio e agosto.
Un dubbio frutto della mia inesperienza: l’impianto è la struttura e composizione della buca, corretto? Quindi dovrei fare una buca profonda con dei materiali per il drenaggio e mettere alla base, prima del terreno, quanto da te indicato nella sezione “impianto”?
Grazie ancora! Incrocio le dita :)
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
I giardinieri inglesi considerano le magnolie come grandi arbusti piuttosto che alberi, vista la loro lenta crescita.
Non conosco nello specifico la varietà che coltivi tu e nemmeno le dimensioni che ha ora, ma personalmente nutro dei dubbi sull'impianto vicino al gelso. Le magnolie hanno radici piuttosto superficiali e temo che la vicinanza con un albero molto vigoroso possa creare competizione, una volta stabilizzata e ambientata. Poi dipende da cosa significhi "accanto ad un gelso".
Le mie perplessità riguardano le alte temperature che si protraggono per mesi ormai, le stagioni asciutte con scarsità di precipitazioni, anche invernali. Le piante entrano in sofferenza qui al nord, soprattutto perché non piove più molto in autunno/inverno, non mi figuro al sud.
Comunque, vedi tu, fa' un tentativo.
L'impianto significa proprio quello. Una domanda: la buca 1x1 m è perché la pianta è già grande, o è una precauzione per il futuro?
Secondo me non ti serve creare un substrato per acidofile, se la terra non è calcarea. Se il suolo del tuo giardino è normalmente argilloso, tutt'al più puoi migliorarlo con l'aggiunta di materiale drenante (ghiaino, sassi, ecc...) e compost/ammendante da sacco. Il letame ben maturo in fondo alla buca, o da mescolare alla terra durante la preparazione, serve a garantire nutrimento nel tempo, in quanto questa essenza viene descritta come vorace. Infatti viene consigliata una concimazione in autunno e fine inverno anche oltre la proiezione della chioma, proprio per la superficialità dell'apparato radicale che si creerà nel tempo.
Ovviamente per il primo paio di anni dovrai sostenerla con particolari attenzioni (ombreggiature e irrigazioni) affinché si consolidi e ambienti per bene. Ciò non eviterà che le foglie non presentino maculature, si secchino o cadano, ma almeno garantiranno la sopravvivenza. Speriamo.
 

FedericoTN90

Aspirante Giardinauta
Il tronco del gelso si trova a 4/5 metri di distanza, la chioma molto folta arriverebbe a 1 metro di distanza dalla magnolia. Non saprei come fare a metterla parzialmente in ombra de non in questo modo. Provero’ a distanziarla ancora un po’.
1m x 1m solo per mia premura, su questo non ho alcun riferimento: la pianta è questa allegata.
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
File troppo pesante. Ridimensiona a 800*600 pixel.
Ok, si tratta di una pianta ancora piccola, all'ombra a 4-5 m di distanza dal gelso potrebbe starci.
Secondo me puoi ridimensionare la buca senza arrivare al metro in profondità, ma solo in larghezza e poi tenendo ben pacciamata con materiale organico la superficie aiuterai il miglioramento del suolo anche da sopra.
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
Sembra una pianta in buona salute. Per ora, se sei già in Salento, tienila in ombra e, per aiutarla ad arrivare all'autunno, potresti procedere a interrarla provvisoriamente così com'è, col vaso e tutto, fino ad un paio di cm dal bordo. Agendo in questo modo, potresti anche irrigare più spesso, in caso le temperature si mantengano ancora alte, ma il terreno attorno al vaso e non direttamente la pianta, così le faresti sentire il fresco senza annegarla quotidianamente.
 

FedericoTN90

Aspirante Giardinauta
Sembra una pianta in buona salute. Per ora, se sei già in Salento, tienila in ombra e, per aiutarla ad arrivare all'autunno, potresti procedere a interrarla provvisoriamente così com'è, col vaso e tutto, fino ad un paio di cm dal bordo. Agendo in questo modo, potresti anche irrigare più spesso, in caso le temperature si mantengano ancora alte, ma il terreno attorno al vaso e non direttamente la pianta, così le faresti sentire il fresco senza annegarla quotidianamente.
Anche dietro suggerimento del vivaio che me l’ha venduta, l’idea era quella di metterla in terra a breve, verso metá ottobre, anche perchè le radici stanno iniziando a fuoriuscire.
 

lisyy

Esperta in identificazione delle piante
In attesa che la stagione estiva riduca la sua morsa e arrivi l'autunno, il finto impianto, come ti ho indicato sopra, potrebbe dare sollievo alla pianta e non lasciare solo le pareti del vaso di plastica a protezione delle radici, soprattutto se in Salento le temperature si manterranno ancora alte a lungo: a ottobre mancano ancora 2 mesi.
 
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