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mark96
Guest
ciao a tutti,volevo sapere se,secondo voi la magnolia è acidofila
A me risulta di si', ma si adatta meglio ad altri terreni di camelie, azalee e rododendri
non credo che sia una questine di opinione.
magnolie sono acidofile.
infatti,allora pensavo giusto.....
in che senso, spiegati meglioE' una questione ancora aperta, questa delle piante cosiddette"acidofile"....
Io ne vedo una (soulangeana, intendo) nel cortile di una casa sul percorso per venire in ufficio: è enorme! Non ricordo con precisione, la casa mi sembra abbia 2 piani, la chioma, grandissima, tondeggiante, arriva almeno al primo piano. Non ho idea di quanto grandi possano diventare ma, vedendo quella, di certo non rimangono tanto piccole! Per l'esposizione, in quel caso, non saprei: forse, essendo fra altre case, non prende sole tutto il giorno, quindi mezzombra (all'ombra totale non ne ho mai viste). Adesso è in fiore ed è uno spettacolo (purtroppo non mi è comodo fotografarla!).Però a questo punto presumo che una soulengiana, che tanto alta non diventa, stia più che bene in mezz'ombra sotto a grandi alberi.
Dico giusto?
ok, quindi in conclusione sono acidoflie ma a differenza di alcune di questa categoria si adattano meglio ad altri tipi di terreno.
Però a questo punto presumo che una soulengiana, che tanto alta non diventa, stia più che bene in mezz'ombra sotto a grandi alberi.
Dico giusto?
in che senso, spiegati meglio
è molto interessante
...Il fatto è che per terreno acido si intende comunemente quello di montagna, che risulta dal disfacimento di foglie di alberi ad alto fusto, conifere, muschi, ecc.
Così non mi spiego come mai queste acidofile (soprattutto camelie, gardenie, ortensie e meno azalee e rododendri) siano floridissime in zone come quella dove abito io, la Campania....
La questione è un po' più complessa...
Innanzitutto ci sarebbe da capire di quali magnolie si parla, se le specie/ibridi asiatiche o americane, perchè c'è un po' di differenza.
Comunque, entrambi i gruppi in natura vivono perlopiù su suoli poco calcarei, con in genere un maggior grado di acidità per le specie asiatiche, con comunque alcune eccezioni notevoli (es. Magnolia delavayi) che crescono anche su suoli derivanti da rocce calcaree.
In ogni caso, più che di vere acidofile, come rododendri e camelie, anche per le piante di origine asiatica perlopiù si tratta di piante che amano suoli subacidi: non disdegnano presenza di calcare e terreni neutri o subalcalini, a patto che siano ben dotati di sostanza organica, specie nello strato superficiale di suolo dove tendono ad estendere gran parte delle radici sottili.
Le specie di origine americana, invece, sono molto più tolleranti, adattandosi abbastanza facilmente a suoli anche diversi da quelli acidi.
In conclusione, non sono acidofile: altrimenti in gran parte della pianura padana e soprattutto qui in Veneto, dove i suoli argillosi sono sempre subalcalini e con un contenuto discreto di calcare attivo, non si vedrebbero magnolie, che invece sono presenti e spessissimo anche molto rigogliose...
su questo concordo, anche dalle mie parti dove il terreno è calcareo, spesso nei giardini si notano magnolie (per la maggioranza quelle sempreverdi) che diventano discretamente grandi, piantante a terra come si potrebbe fare per qualsiasi altro albero.in gran parte della pianura padana e soprattutto qui in Veneto, dove i suoli argillosi sono sempre subalcalini e con un contenuto discreto di calcare attivo, non si vedrebbero magnolie, che invece sono presenti e spessissimo anche molto rigogliose...
trattare una magnolia come acidofila?
Non le interessa poi molto (anche alla delavayi), se è vero che nella zona del basso lago Maggiore, dove camelia ed altre acidofile stanno benone, ci sono splendide magnolie, di grandi dimensioni e con fioriture fantastiche... e che, in zona (ma in Svizzera) un grandissimo giardiniere inglese da pochi anni scomparso ne creò la più grande collezione dell'emisfero occidentale, a detta di molti.