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limonene

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

roberto poggiali

Aspirante Giardinauta
Salve. ho acquistato essenza di arancio dolce per fare dei trattamenti contro sputacchina e afidi.
Avrei bisogno di sapere come diluirla e con quale prodotto addizionarla
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Forse era il caso di effettuare una valutazione non superficiale prima dell'acquisto, e non chiedere dopo non sapendo che fare.

Altrimenti, come diceva Galileo, fiat experimentum. Consiglierei di fare i test su piantine di poco valore economico per vedere se funziona senza fitotossicità, e che non siano edibili ovvero evitando di consumarle visto che non si può stabilire l'intervallo di sicurezza dal trattamento).

Io ti posso dire che esistono prodotti fitosanitari a base di olio essenziale di arancio dolce (si ammette che tra i vari componenti la sostanza attiva sia il terpene D-limonene), ma sono stati assoggettati a revoca e attualmente sono consentiti solo per usi eccezionali da professionisti provvisti dell'apposita abilitazione per acquisto e uso dei P.F..
Il motivo delle restrizione nasce da un report dell'EFSA (l'Autorità Europea per la sicurezza alimentare). Qui sotto uno stralcio:
"E' stata recentemente [2013] pubblicata la conclusione dell'Efsa sull'olio di arancio, insetticida di origine naturale contro le mosche bianche del pomodoro e dello zucchino, dove si evidenzia che a oltre quattro anni dalla presentazione della domanda di approvazione europea alle autorità francesi, il numero di lacune (data gap) nel dossier è ancora rilevante".

Se vuoi provare a fare il piccolo chimico cerca la scheda di sicurezza di uno dei due P.F. in commercio in Italia a base di olio essenziale di arancio dolce e vedi la composizione.
I P.F. a base di olio essenziale di arancio dolce contengono, oltre la sostanza attiva in genere al 6%, anche altri componenti (coadiuvanti, coformulanti): alcooli, antiossidanti, idrocarburi aromatici, allo scopo di diluire, conservare e ottimizzare l'azione della molecola attiva.
 
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roberto poggiali

Aspirante Giardinauta
Prima di chiedere qui ho cercato nel web trovando sia il prodotto a base di limonene per il quale è necessario il patentino, sia tutta una serie di indicazioni e proposte di rimedi “empirici” a base di estratto di arancio dolce.
Non ho ne’ l’eta ne’ la voglia di ascoltare le lectio magistralis di nessuno, specie se alla fine non servono a nulla se non a chi le pronuncia per incensarsi della propria spropositata cultura!
Cultura che se non si accompagna ad un po’ di modestia, risulta solo col dimostrarsi antipatica quanto arrogante!
Nel merito, dato che ci sono molte aziende che producono oli essenziali e montagne di persone che adoperano e pubblicizzano l’uso di vari estratti o prodotti “ naturali” come “pesticidi”, bastava che lei, caro professore, si limitasse a non rispondere o dire che non è a conoscenza di risposte alla mia “stravagante” richiesta di “aiuto”!
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Abbiamo capito il personaggio.
Evidentemente sei portato a scambiare divulgazione su base scientifica per supponenza; il difetto è tuo, non mio.
Perciò passo e chiudo: neanch'io ho interesse a scambiare informazioni con chi si affaccia per fare domande che non possono avere una risposta perché non c'è risposta diversa dall'esaminare la composizione di ciò che è utilizzato per la difesa delle piante; salvo irritarsi se gli si spiega ciò. Se questo non ti piace allora appunto sperimenta per conto tuo.
 
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roberto poggiali

Aspirante Giardinauta
Abbiamo capito il personaggio.
Evidentemente sei portato a scambiare divulgazione su base scientifica per supponenza; il difetto è tuo, non mio.
Perciò passo e chiudo: neanch'io ho interesse a scambiare informazioni con chi si affaccia per fare domande che non possono avere una risposta perché non c'è risposta diversa dall'esaminare la composizione di ciò che è utilizzato per la difesa delle piante; salvo irritarsi se gli si spiega ciò. Se questo non ti piace allora appunto sperimenta per conto tuo.
Di “professori” nella mia vita ne ho conosciuti molti..,, alcuni piacevoli, altri meno. Lei non fa davvero parte dei primi! Meglio un “analfabeta” simpatico e conscio dei propri limiti che un “laureato” che gode semplicemente nello stare in cattedra senza saper dialogare con il “discente” o con chi non sia alla sua “altezza”!
Buon monologo “ professore “...
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
In un passato lontano sono stato professore (esattamente nelle discipline fitopatologiche), e su questo forum è da 15 anni che provo a fare divulgazione e informazione su ciò che conosco.
Raramente ho ricevuto, nella prima o seconda veste, esternazioni come la Sua semplicemente perché per provare a darLe una risposta non banale ho fatto diverse ricerche che Le ho riportato, dal momento che la difesa delle piante si fa con prodotti omologati né più né meno che come con i farmaci della medicina o veterinaria, e gli infusi e i rimedi faidate in realtà non fanno parte della produzione o lotta biologica benché sia così titolata questa sezione.
Dunque ciò che Lei giudica 'monologo', per me è 'statistica'.

Posso anche scusarmi se sono apparso dottrinario, ma non Le sarà difficile comprendere che come Lei non ha l'età né voglia per ascoltare lectio magistralis, neppure io ho voglia di prendere lezioni di educazione immotivate.

P.S.
Chiedo scusa agli Amministratori per la personalizzazione. Non so per mia o altrui suscettibilità o a causa del periodo, ma ultimamente osservo un sovra-le-righe per cui mi chiedo se valga la pena per me continuare a intervenire.
 
Ultima modifica:

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
un paio di premesse - terra terra -

considerate che sono abbastanza nervosetta ultimamente quindi spiego un po' sull'acidino, cercherò di addolcirmi per non essere fraintesa, il mio scopo è spiegare -- mi rendo conto che scrivo peggio del solito.. abbiate pazienza

la prima cosa da farsi quando nasce un disputa sul "modo" di porsi sul forum, sarebbe rileggersi cercando di avere un punto di vista esterno, e mettersi al posto di chi si sente dire le cose che scriviamo, senza il background che ci è proprio, e da lì provare a capire


punto primo -

--- utente nuovo, ho preso sta cosa e non so come usarla

-- sig utente nuovo, converrà, magari analizzandola, che la sua domanda manca del 99% delle informazioni di base necessarie a dare una risposta seria, nel senso che qualsiasi risposta su come utilizzare il prodotto da lei citato genericamente ma non definito, sarebbe un'indicazione fatta male, superficiale, e che potrebbe creare danno, pertanto vivamente sconsigliata


punto secondo -

-- sig esperto vero
legge la domanda .. ragiona sulla superficialità della stessa, diventa viola dalla rabbia per la superficialità con cui si affronta un argomento importante, articolato e anche pericoloso...
poco diplomatico all'apparenza, ma probabilmente solo freddamente tecnico, dà una spiegazione ben argomentata ma troppo tecnica, con piccola ripresa della superficialità con cui è stata fatta la domanda....

probabilmente bastava dire.. sig utente nuovo, servirebbero maggiori informazioni specifiche riguardo il prodotto, frase che mi ritrovo a scrivere spessissimo... a volte con gentilezza.. altre tipo falce su un prato :D

e lì scatta la rissa

punto terzo --

- sig utente nuovo
lei ha studiato tante pagine su internet, ma se questa informazione la tiene per se e non argomenta adeguatamente la domanda, chi le risponde non ha la sfera di cristallo, non sa le informazioni che lei ha già preso e non può argomentare in merito, quindi senza una minima base su cui organizzare la risposta che lei vorrebbe, perchè è impossibile darla come lei vorrebbe,
il sig esperto vero le dice di fare piccole prove su piccole parti per non rischiare danni e cita alcune pubblicazioni tecniche, che ovviamente a lei non interessano, ma potrebbero servire a chi leggerà in futuro
mi sembra supponente dire che non si è risposto perchè non si sapeva farlo,

c'è un detto riguardo alla domanda sbagliata.. a cui risponde una risposta non giusta,

tutto il resto è ovvio

aggiungo

io sono di parte,
sig esperto vero, a volte è un po' troppo diretto per il livello poco tecnico di molte richieste, come sarebbero se le facessi io del resto
ma leggendo ho imparato tante cose negli anni, a volte ho dovuto farmi qualche ricerca per capire meglio, perchè sono molto capra sull'argomento

l'utente medio, come me, vorrebbe che dalla domanda.. va bene questo per le rose?

lei rispondesse dicendo dose da utilizzare, (senza che si sia specificato il prodotto), quante volte al giorno somministrarlo (si al giorno perchè vorremmo risolvere il tutto in giornata) e soprattutto nome e cognome del problema, senza nemmeno aver messo una foto
e la rassicurazione che entro domani mi potrò mangiare 2 kg di ottime fragole (si anche se prima parlavo di rose alla replica successiva dove mi si chiedeva la foto ho aggiunto già che c'ero anche le fragole)



quindi

sig utente nuovo, nel caso volesse, a me è rimasta la curiosità del nome e cognome del prodotto, perchè non so nemmeno di che si tratta così me lo cerco e imparo qualcosa
così verifico se, come mi è successo anni fa con un prodotto a base di resina di pino, bio eco amico... ho ucciso la pianta(una phal cui tenevo molto) ma la cocciniglia ha continuato a diffondersi, perchè mi ero limitata a leggere l'etichetta frontale, senza approfondire
il prodotto ha una formulazione uguale per tutti oppure come sembra, viene citato solo la componente "simpatica" soprassedendo a tutto il resto
con le conseguenze riportate se lo si utilizza senza approfondire.

e non ci aggiungo un volemose bene perchè sono acida e milanese

:ciao:
 

roberto poggiali

Aspirante Giardinauta
Semplicisticamente, invece di acquistare il non economico prodotto Prev-Am Plus della Nufarm, ho chiesto consigli, come fosse un più "comune" estratto di aglio o macerato di ortica, sul modo di poter usare il facilmente reperibile olio essenziale di arance dolci. Ho trovato indicazioni sull'uso di "limonene" associato a latte o olio bianco e consigli sull'utilizzo di max 4 gtt/litro o 10ml/ha……..
Speravo in un qualche "aiuto"……. I miei esami li ho già sostenuti e le relative valutazioni pure! Credevo di essere entrato in un forum di appassionati di giardinaggio, orticoltura, frutticoltura, ecc., non di essere tornato sui banchi di scuola o di dover ricevere sarcastiche valutazioni……
Con questo chiudo questa sterile quanto antipatica e imprevista discussione.



http://timesicilia.it/la-grande-sco...sticida-naturale-ricavato-dalle-bucce-arance/

…..
" Noi, per saperne di più sul limonene abbiamo chiesto ‘lumi’ a MarioPagliaro (nella foto sopra) chimico, primo ricercatore al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), il cui gruppo di lavoro ha condotto studi approfonditi sull’uso dell’olio di arancia da utilizzare come fitofarmaco. Un lavoro nell’ambito di particolari attività di ricerca che Pagliaro, uno dei chimici italiani più citati al mondo, chiama “di bioeconomia”.

Ma veramente l’olio di arancio è utilizzato come pesticida anche in Italia?

“Sì, e da tempo. Inoltre non è solo un pesticida, ma è anche un potente fungicida e combatte con grande efficacia gli acari e altri organismi infestanti. In Italia il primo fitofarmaco a base di olio di arancia è stato approvato nel 2015, ed oggi è utilizzato nella difesa di un vasto numero di colture orticole, floreali e ornamentali tanto in serra che in pieno campo, ma anche in quella della vite, dell’olivo, del pesco e degli stessi alberi di agrumi: che, infatti, sintetizzano questo terpene nella buccia dei frutti innanzitutto come forma di difesa”.

Incredibile. E come funzionerebbe?

“Essenzialmente per contatto dopo essere stato formulato dai chimici in modo da massimizzarne l’efficacia. Come i farmaci, infatti, i pesticidi contengono uno o più principi attivi che poi vengono formulati con altre sostanze per dare al prodotto finale certe caratteristiche. In breve, l’olio di arancia che è insolubile in acqua viene emulsionato sempre in acqua con un tensioattivo. Questo fa sì che gli agricoltori possano diluirlo e applicarlo facilmente sulle piante. Una volta giunto a contatto con i patogeni, la bassissima tensione superficiale consente al limonene, che è un potente solvente delle sostanze oleose, di penetrare e sciogliere sia le parti idrorepellenti del corpo degli insetti, sia la membrana fosfolipidica delle spore e dei miceli degli organismi fungini. Questo provoca una veloce disidratazione degli organi vitali tanto degli insetti che dei funghi, e la loro rapida morte. Ci sono poi altri effetti biochimici su certi tipi di insetti e di virus di cui parliamo nelle nostre pubblicazioni”.

A proposito di virus, il bio-pesticida a base di limonene riusce a combattere la Tristeza?

“Gli studi degli effetti sui virus delle piante sono in corso. Quello che posso dire è che una pianta trattata con bio-pesticidi a base di limonene acquista vigore e vitalità”.

Ci sono effetti sulle api?

“Sulle api l’effetto è minore di quello osservato con gli insetti fitofagi ed è limitato al solo momento dell’irrorazione. Le api hanno sofferto e soffrono della persistenza nei campi di molti pesticidi di sintesi. L’olio di arancia invece è completamente biodegradabile, e dopo l’irrorazione bastano 3 giorni perché scompaia integralmente dalle colture. Dopo di che l’olio di arancia è invece molto attivo contro gli acari e le formiche. Ed infatti è sempre più utilizzato in molti insetticidi naturali in Nord America dove le persone vivono in gran parte in ville e villette”.

Lei parla di limonene, ma non stavamo parlando di olio di arancia?

“Esatto: olio di arancia dolce. Costituito per oltre il 90% da limonene. Il nome ingenera un po’ di confusione perché il limonene è anche il componente principale, seppure in percentuale minore rispetto all’olio di arancia, dell’olio essenziale di limone. Entrambi sono utilizzati da secoli tanto in cucina che per produrre profumi e prodotti per la cura della persona”.

Il limonene è contenuto nelle bucce degli agrumi?

“Sì”.

In quali agrumi?

“In tutti gli agrumi. Ma la maggiore percentuale, fino al 95%, è contenuta nella buccia delle arance bionde”.

Allora si può usare questo olio di arancia e dire che si pratica l’agricoltura biologica. E’ così?

“Certo. Infatti tutti i bio-pesticidi a base di olio di arancia approvati in gran parte dei Paesi europei sono autorizzati tanto per l’agricoltura convenzionale che per quella biologica. Come dicevo, l’olio di arancia infatti è completamente biodegradabile: dopo l’irrorazione bastano pochi giorni perché scompaia integralmente dalle colture”.

E la Xylella? L’olio di arancio funziona anche contro la Xylella che in Puglia ha portato alla distruzione di migliaia di olivi?

“Sì. E’ stato approvato con urgenza nel 2015 per 120 giorni, fino al 9 settembre di quell’anno, per l’impiego temporaneo su olivo contro cicaline e ‘sputacchine’ che fanno da vettore del batterio Xylella fastidiosa. Il biopesticida uccide rapidamente la gran parte degli insetti che trasportano il batterio e lo inoculano nelle piante. Oggi l’autorizzazione è scaduta, ma non sarei sorpreso dal sapere che gli agricoltori pugliesi continuano ad utilizzarlo”.

Siamo molto curiosi: chi produce l’olio di arancia? Le solite multinazionali della chimica?

“No. Lo producono aziende specializzate nella produzione di bio-pesticidi. Tipicamente, emulsionano 50-60 grammi di olio di arancia dolce in acqua usando tensioattivi non tossici, e poi si aggiungono altre sostanze co-formulanti che agiscono in sinergia con il limonene”.

Chi è che oggi produce i biopesticidi a base di olio di arancia?

“La Spagna. E lo produce con arance biologiche”.

La Sicilia, terra di agrumi dai tempi degli arabi, potrebbe produrre bio-pesticidi a base di olio di arance, magari verticalizzando la produzione: succo di arancia e limonene?

“Assolutamente sì. Da tempo sostengo che la Sicilia si deve dotare di un istituto per la bio-economia e per l’energia solare. Nella nostra Isola opera già il Parco scientifico e tecnologico. Si tratta di ottimizzare l’esistente, puntando, contemporaneamente, sulla ricerca e sulla creazione di imprese che potrebbero operare nel settore della bio-economia. Penso al limonene e alla produzione bio-pesticidi. Ma anche alla valorizzazione delle pectina, oggi molto richiesta dal mercato, una sostanza che si trova nei limoni e nelle arance”.

Lei insiste molto su questa bio-economia, che sarebbe con l’energia solare e il turismo, uno dei tre assi del nuovo sviluppo siciliano. Ci spiega di cosa si tratta?

“Certo. Nella bio-economia le sostanze e i materiali che oggi utilizziamo per i più svariati fini e che ancora oggi provengono in gran parte dal petrolio attraverso la petrolchimica prima e la chimica fine dopo, non si otterranno più dal petrolio: ma da materie prime biologiche, in primis dalle piante. L’olio di arancia che sostituisce i pesticidi di sintesi ne è un esempio. Ma ce ne sono ormai tanti altri: pensi alle bio-plastiche al posto della plastica convenzionale, o ai cosmetici naturali al posto di quelli di sintesi. Non si tratta di una novità: prima dell’invenzione della gomma sintetica a partire dal petrolio, gli pnenumatici si producevano con il caucciù. Ad essere completamente cambiata è la chimica: che è divenuta capace di isolare i componenti delle materie prime biologiche per processarli poi con estrema selettività e per farne sostanze e prodotti persino più efficaci dei corrispondenti prodotti di sintesi. Esattamente come sta avvenendo con le energie rinnovabili e le nuove tecnologie dell’energia: che ci danno energia di qualità migliore, oltre che più pulita, di quella che otteniamo bruciando combustibili fossili”.

E se i nostri lettori volessero saperne di più?

“E’ sufficiente che si procurino una copia del nostro ‘Orange Oil’ che fa parte del Green Pesticides Handbook Essential Oils for Pest Control pubblicato di recente da un noto editore scientifico internazionale”."
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
io però da tutto ciò non ho capito la composizione del prodotto che hai per le mani
perchè un estratto in quanto tale non è una "cosa" univoca, come minimo ha delle concentrazioni che cambiano a secondo del prodotto

esempio banale il limoncello parte anche lui dall'estrazione delle essenze oleose dalle bucce degli agrumi....
quasi sempre gli estratti sono idroalcolici
insomma.. estratto non è una definizione univoca è questo il problema per definire i protocolli di utilizzo

e il trattato aggiunto non aiuta a capire come utilizzarlo, infatti anche tu hai chiesto chiarimenti

cercherò

:ciao:
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Comprendo e apprezzo, Spulky, il tuo sforzo in quanto moderatrice, e condivido anche parecchio di quanto hai scritto nel tuo lungo primo intervento, tuttavia quando la discussione slitta sul personale le cose diventano difficili.

Il sig. Poggiali ha giudicato inaccettabile la mia prima risposta paragonandola per tono a quella di un antipatico docente verso uno scolaretto, io ho giudicato esorbitante e ingiustificata la sua replica per i riferimenti espliciti alla persona assai pesanti nei modi e nei termini.

Va da sé che nei forum non ci si conosce, tuttavia dato che frequento questo sito da tempo mi sento in obbligo di una spiegazione nei confronti dello staff anche a fronte delle mie future scelte, solo marginalmente influenzate da questo incidente.

La mia sensazione è che, specie negli ultimi tempi, si siano moltiplicati i messaggi talmente, diciamo così, ingenui, da apparire quasi una presa in giro verso chi si interessa e intenderebbe dare un aiuto.
C'è infatti chi presenta la foto di una foglia secca e protesta se nessuno gli diagnostica la malattia e come curarla; poi quelli delle foto assolutamente sfocate di insetti o addirittura che chiedono l'ID degli insettini neri che hanno sulle piante e allegano le foto del proprio terrazzo dove ci stanno i vasi; ancora c'è chi si risente se gli si dice che il tal prodotto è revocato o non lo può usare; infine la schiera dei fautori dei faidate che se muovi osservazioni rischi di aprire una polemica ideologica.
Fino a qualche anno fa eravamo in due ad avere il "grado" di esperti in fitopatologia, poi l'altro utente immagino si sia ritirato; non so il motivo, forse per stanchezza a fronte appunto del suddetto stato di cose, dacché notavo che talora rispondeva quasi con irritazione, e ciò con una frequenza maggiore di quanto non capiti anche a me.

Insomma non è sempre facile cogliere le intenzioni e il senso delle richieste, a maggior ragione se chi ha una competenza non la implementa nel quesito.
Leggo ad es. adesso del Prev-Am Plus e dell'articolo sugli olii essenziali: in realtà avevo risposto comunque nel merito, solo che se lo avessi saputo avrei quanto meno circoscritto il mio intervento.

Visto che l'argomento interessa pure a te - così non vado totalmente OT - posso aggiungere che quel prodotto attualmente può essere impiegato con precisati limiti (i c.d. "usi eccezionali", di norma per un max di 6 mesi; richiede l'apposita abilitazione all'uso), e solo contro determinate malattie e fitofagi di definiti fruttiferi e ortive.
Sugli olii essenziali ci sono molti studi e sperimentazioni, ma sono riportati in pratica solo in letteratura scientifica; quello d'arancio agisce disgregando i fosfolipidi delle pareti e membrane cellulari, quindi provocando disidratazione e morte sia di insettini a corpo molle sia di ife e spore fungine. Gli olii da erboristeria, come quello di neem (molto gettonato negli interventi sul forum) sono però cosa ben diversa da quelli formulati come prodotti fitosanitari: dunque non esistono prove sperimentalmente testate che ne comprovino efficacia, e forniscano indicazioni sui dosaggi e modalità di impiego.

Concludo.
Penso che non mi ritirerò dal forum, ma limiterò i miei interventi alla sola diagnosi di avversità importanti e su sintomatologie chiaramente decifrabili. Eviterò di suggerire rimedi: ormai gli hobbisti possono solo acquistare solo quelli non professionali e sarebbe inutile tentare di discutere con gli amanti dei rimedi casalinghi (detersivi, infusi, macerati e simili).

Saluti a tutto lo staff.
 

roberto poggiali

Aspirante Giardinauta
Non volevo più intervenire nel merito, ma, poiché il “professore” mi tira per la giacca non posso non replicare facendo notate che non mi sono posto all’altezza del suo scranno, da utente terra terra di questo forum quale sono. Credo tuttavia che però sia frequentato comunque da tanti hobbisti che lo stesso professore ha deciso infinedi snobbare a causa del divario culturale che ha realizzato esistere...
Il “professore “ evidentemente ha scoperto di aver confuso un forum frequentato anche da semplici amanti della campagna, con le sue amate aule universitarie e le conseguenti alte disquisizioni accademiche indegne di certa “plebaglia”!
Io faccio il medico e so, se voglio, farmi capire dai pazienti, parlando in modo semplice ed essenziale.
Piu facile è fare il dotto e parlare senza farsi capire o più semplicemente “rifiutarsi” di entrare nella stessa lunghezza d’onda dell’ignorante interlocutore....
Il nostro amato “ professore “, come previsto e facilmente prevedibile, ha fatto il suo altisonante, quanto sprezzante monologo!
C’ è chi gioca a fare il “piccolo chimico “ e chi il “grande professore“!
 

roberto poggiali

Aspirante Giardinauta
io però da tutto ciò non ho capito la composizione del prodotto che hai per le mani
perchè un estratto in quanto tale non è una "cosa" univoca, come minimo ha delle concentrazioni che cambiano a secondo del prodotto

esempio banale il limoncello parte anche lui dall'estrazione delle essenze oleose dalle bucce degli agrumi....
quasi sempre gli estratti sono idroalcolici
insomma.. estratto non è una definizione univoca è questo il problema per definire i protocolli di utilizzo

e il trattato aggiunto non aiuta a capire come utilizzarlo, infatti anche tu hai chiesto chiarimenti

cercherò

:ciao:
Si tratta di estratto puro di bucce di arancio dolce e quindi con un altissima percentuale di limonene che, come da articolo immagino dell’ordine del 90%..
Non ne conosco il metodo di estrazione ma essendo pubblicizzato per uso umano esterno, immagino si tratti di un distillato ...t
Magari dovrei usarlo per tali soli scopi o magari qualcuno lo ha già usato positivamente nell’0rto che so..., unendolo a sapone Marsiglia e acqua in percentuali z-y.....
Grazie
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
Non volevo più intervenire nel merito, ma, poiché il “professore” mi tira per la giacca non posso non replicare facendo notate che non mi sono posto all’altezza del suo scranno, da utente terra terra di questo forum quale sono. Credo tuttavia che però sia frequentato comunque da tanti hobbisti che lo stesso professore ha deciso infinedi snobbare a causa del divario culturale che ha realizzato esistere...
Il “professore “ evidentemente ha scoperto di aver confuso un forum frequentato anche da semplici amanti della campagna, con le sue amate aule universitarie e le conseguenti alte disquisizioni accademiche indegne di certa “plebaglia”!
Io faccio il medico e so, se voglio, farmi capire dai pazienti, parlando in modo semplice ed essenziale.
Piu facile è fare il dotto e parlare senza farsi capire o più semplicemente “rifiutarsi” di entrare nella stessa lunghezza d’onda dell’ignorante interlocutore....
Il nostro amato “ professore “, come previsto e facilmente prevedibile, ha fatto il suo altisonante, quanto sprezzante monologo!
C’ è chi gioca a fare il “piccolo chimico “ e chi il “grande professore“!

allora
sig medico, quindi sicuramente in grado di comprendere meglio di me tutto quanto detto, se non altro in termini teorici

ci sta tutta l'incomprensione iniziale, ma poi basta
continuare ad attaccare a livello personale con appellativi utilizzati allo scopo denigratorio altri utenti/membri dello staff, si perchè gli "esperti" comunque tali sono, non è ne educato ne ammesso

quindi finiamola qui
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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