• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Pasqua senza ulivo per la pace di questa pianta!

M

Minnytù

Guest
Pasqua 2015 senza rami d’ulivo per non diffondere la Xylella fastidiosa :mazza:

Pasqua 2015. Niente ramoscelli d’ulivo per la domenica delle Palme del 29 marzo poiché in questa Pasqua 2015 si vuole evitare la diffusione del batterio della Xylella fastidiosa, la cui epidemia sta distruggendo gli ulivi del Salento. La precauzione è necessaria per evitare che l’insetto vettore del batterio, la sputacchina, possa diffondere l’infezione in tutta Europa.

Dunque meglio non acquistare o scambiarsi ramoscelli d’ulivo proprio nel periodo della Pasqua che coincide con la schiusa delle uova della sputacchina poiché il simbolo della pace rischia di trasformarsi in un vettore di trasmissione del batterio della Xylella fastidiosa che secca gli alberi d’ulivo. Non è a rischio né la salute umana, né la qualità dell’olio extravergine d’oliva, ma gli alberi, il paesaggio, l’ambiente me l’economia di uno dei pilastri del Made in Italy nella Regione Puglia.

Per ora i coltivatori stanno combattendo il diffondersi dell’infezione con il controllo della diffusione del vettore, ovvero l’insetto sputacchina che si contamina e contamina le piante attraverso il suo pungiglione usato per succhiare la linfa dell’olivo. Le misure obbligatorie per la lotta al patogeno prevedono che nella zona infetta siano effettuati interventi di potatura da eliminare per bruciatura previo disseccamento nella zona infetta o per interramento.

Si consideri che l’olivo è una pianta anche millenaria e dunque perdere ricchezze così importanti è devastante per l’intero territorio. E’ fondamentale controllare la diffusione degli insetti che risultano essere, quando giovani, stanziali e vivere sulle erbacce che crescono ai piedi dell’olivo. Le buone pratiche prevedono l’arieggiamento delle piante e il miglioramento dello statoi vegetativo così da rendere gli ulivi più forti e in grado di difendersi da soli dagli attacchi della sputacchina.

Pasqua 2015 senza i rametti d'ulivo
 

Fearan

Maestro Giardinauta
Pasqua 2015 senza rami d’ulivo per non diffondere la Xylella fastidiosa :mazza:

Pasqua 2015. Niente ramoscelli d’ulivo per la domenica delle Palme del 29 marzo poiché in questa Pasqua 2015 si vuole evitare la diffusione del batterio della Xylella fastidiosa, la cui epidemia sta distruggendo gli ulivi del Salento. La precauzione è necessaria per evitare che l’insetto vettore del batterio, la sputacchina, possa diffondere l’infezione in tutta Europa.

Dunque meglio non acquistare o scambiarsi ramoscelli d’ulivo proprio nel periodo della Pasqua che coincide con la schiusa delle uova della sputacchina poiché il simbolo della pace rischia di trasformarsi in un vettore di trasmissione del batterio della Xylella fastidiosa che secca gli alberi d’ulivo. Non è a rischio né la salute umana, né la qualità dell’olio extravergine d’oliva, ma gli alberi, il paesaggio, l’ambiente me l’economia di uno dei pilastri del Made in Italy nella Regione Puglia.

Per ora i coltivatori stanno combattendo il diffondersi dell’infezione con il controllo della diffusione del vettore, ovvero l’insetto sputacchina che si contamina e contamina le piante attraverso il suo pungiglione usato per succhiare la linfa dell’olivo. Le misure obbligatorie per la lotta al patogeno prevedono che nella zona infetta siano effettuati interventi di potatura da eliminare per bruciatura previo disseccamento nella zona infetta o per interramento.

Si consideri che l’olivo è una pianta anche millenaria e dunque perdere ricchezze così importanti è devastante per l’intero territorio. E’ fondamentale controllare la diffusione degli insetti che risultano essere, quando giovani, stanziali e vivere sulle erbacce che crescono ai piedi dell’olivo. Le buone pratiche prevedono l’arieggiamento delle piante e il miglioramento dello statoi vegetativo così da rendere gli ulivi più forti e in grado di difendersi da soli dagli attacchi della sputacchina.

Pasqua 2015 senza i rametti d'ulivo

Bah...non conosco l'argaomento,ma non è che dopo che ho preso l'olivo in chiesa lo riporto in unaltra oliveta...me lo porto a casa e al massimo l'anno dopo lo butto nella spazzatura.
 
M

Minnytù

Guest
Veramente neppure io, l'ho letto su questo sito che vi è una emergenza ed ho pensato di portarlo anche alla vostra conoscenza, poi ognuno fa come più gli garba, anche per la questione dell'importazione massiccia di agnellini di pochi mesi che vengono sgozzati in onore di un dio religioso, almeno si lascino vivere qualche anno, poverini, che sappiano come sia correre, giocare con i loro fratellini, che bruchino un poco d'erba, che assaporino la loro esistenza almeno prima di finire sulle tavole degli italaini credenti.
Spennare gli alberi per una tradizione religiosa che varia da paese a paese di origine e che nessuna è mai accertata storicamente fosse Verità non mi pare una buona ragione, anche gli alberelli di mimosa, per esempio, che vengono depauperati vandalicamente per il giorno dell'8 marzo non mi è mai sembrato Rispettare la natura, il Creato, eppure sono una donna e Credo anche io in un Creatore, ma mille anni luce da ciò che è una religione settaria e che usa queste tradizioni senza alcuna necessità: non è che sgozzando ed ingozzandoti di un povero agnellino ti lavi la Coscienza, magari, anche perchè molto prima di 2000 anni fa, era un rituale tribale non solo sacrificare gli animali per un dio credendo di salvarsi l'Anima, ma addirittura si mangiavano gli esseri umani che si immolavano sempre a qualche divinità credendo di poter mangiare Dio, ciò è chiamato teofagia ed era in uso già nelle tribù degli ominidi primitivi con lo stregone della tribù che richiamava gli Spiriti del Cielo che lo impossessavano prima del rituale cannibale. :D

Nulla però contro i rituali di tutte le religioni, ci mancherebbe, anzi è giusto che ve ne siano quanto le stelle del cielo, in modo che ognuno si senta libero di professare quella che più sente vicino al suo Animo, ma penso che il Rispetto del Creato piaccia di più anche al mio Creatore. :Saluto:
 
Ultima modifica di un moderatore:

Fearan

Maestro Giardinauta
Veramente neppure io, l'ho letto su questo sito che vi è una emergenza ed ho pensato di portarlo anche alla vostra conoscenza, poi ognuno fa come più gli garba, anche per la questione dell'importazione massiccia di agnellini di pochi mesi che vengono sgozzati in onore di un dio religioso, almeno si lascino vivere qualche anno, poverini, che sappiano come sia correre, giocare con i loro fratellini, che bruchino un poco d'erba, che assaporino la loro esistenza almeno prima di finire sulle tavole degli italaini credenti.
Spennare gli alberi per una tradizione religiosa che varia da paese a paese di origine e che nessuna è mai accertata storicamente fosse Verità non mi pare una buona ragione, anche gli alberelli di mimosa, per esempio, che vengono depauperati vandalicamente per il giorno dell'8 marzo non mi è mai sembrato Rispettare la natura, il Creato, eppure sono una donna e Credo anche io in un Creatore, ma mille anni luce da ciò che è una religione settaria e che usa queste tradizioni senza alcuna necessità: non è che sgozzando ed ingozzandoti di un povero agnellino ti lavi la Coscienza, magari, anche perchè molto prima di 2000 anni fa, era un rituale tribale non solo sacrificare gli animali per un dio credendo di salvarsi l'Anima, ma addirittura si mangiavano gli esseri umani che si immolavano sempre a qualche divinità credendo di poter mangiare Dio, ciò è chiamato teofagia ed era in uso già nelle tribù degli ominidi primitivi con lo stregone della tribù che richiamava gli Spiriti del Cielo che lo impossessavano prima del rituale cannibale. :D

Nulla però contro i rituali di tutte le religioni, ci mancherebbe, anzi è giusto che ve ne siano quanto le stelle del cielo, in modo che ognuno si senta libero di professare quella che più sente vicino al suo Animo, ma penso che il Rispetto del Creato piaccia di più anche al mio Creatore. :Saluto:

Non è mi intenzione cominciare qui un dibattito teologico, poichè non credo sia la sede adatta, posso però rassicurarti sullo spennamento degli olivi: in questo periodo gli olivi vanno potati, ed è questo che trovi nelle chiese, le potature; io stessa da anni rifornisco la mia parrocchia con le potature dei miei olivi, che anzi, almeno così non finiscono nel cassonetto e non devono essere smaltiti.

Quanto agli agnelli, per quanto io sia fondamentalmente carnivora sono anni che ho deciso di non mangiare o cucinare cuccioli o cose vive, quindi niente agnelli ne altro. Nel mio piccolo faccio quello che posso, tipo tentare di comprare solo uova bio e carni di animali che abbiano avuto almeno un briciolo di vita dignitosa ( e questo vuol dire anche niente fast food e cibi di dubbia provenienza) ma non è sempre facile o conveniente.
 
M

Minnytù

Guest
Beh! allora è diverso, sei tu stessa la proprietaria degli ulivi e quindi sai bene che non sono infettivi, è bene però che altri donatori di rami infetti siano a conoscenza che donando i loro rami potrebbero donare anche i loro parassiti rischiando di infettare l'Italia intera e noi abbiamo bisogno del nostro olio extravergine che non ha nulla a che vedere con quello che proviene dall'estero già imbottigliato.

Sei una persona responsabile a quanto vedo dal tuo Rispettare gli animali da latte, anche noi in famiglia non desideriamo cagionare un grave danno ai cuccioli in generale, altrimenti sarebbe un controsenso amare solo i nostri cani e gatti e violentare invece altri esserini che hanno solo la colpa di essere mangiabili dalle nostre parti, e poi invece scandalizzarci se oltreoceano se li mangiano e li spellano pure vivi, vivi, sia i cani che i gatti: o ci scandalizziamo anche delle nostre cattive abitudini italiane o è meglio zittire perchè questa si chiama la "morale di nonna peppa!"
 

G.altamurano

Florello Senior
beh l'emergenza Xylella c'è (purtroppo) nel sud salento, nella provincia di lecce
sarebbe un rischio se rami di ulivo provenienti da lì venissero portati altrove
ma se si scambiassero rami tra lazio e toscana, per esempio, non si diffonderebbe mica il batterio che sta in salento...
tra l'altro i rami di ulivo non vengono mica importati da zone lontane, io nella mia città troverò rami proveniente da uliveti in zona...

comunque il problema della Xylella in Salento è serissimo, ma purtroppo vedo che i media nazionali non ne parlano per niente, solo al tg regionale ne sento parlare, e il problema così risulta quasi sconosciuto nel resto d'Italia
 
Ultima modifica:

angelo..

Giardinauta
beh l'emergenza Xylella c'è (purtroppo) nel sud salento, nella provincia di lecce
sarebbe un rischio se rami di ulivo provenienti da lì venissero portati altrove
ma se si scambiassero rami tra lazio e toscana, per esempio, non si diffonderebbe mica il batterio che sta in salento...
tra l'altro i rami di ulivo non vengono mica importati da zone lontane, io nella mia città troverò rami proveniente da uliveti in zona...

comunque il problema della Xylella in Salento è serissimo, ma purtroppo vedo che i media nazionali non ne parlano per niente, solo al tg regionale ne sento parlare, e il problema così risulta quasi sconosciuto nel resto d'Italia
È vero che i media nazionali non è parlano moltissimo ma alcuni giorni fa ho visto un servizio al tg 1 da cui ho appreso la gravità della situazione,mi piange il cuore ha pensare che degli ulivi ultra secolari debbano morire,spero sche si possa trovare una cura ho per lo meno arginare il preblema con la speranza che non diventi un dramma nazionale ce è quello del punteruolo rosso delle palme. Comunque non credo che ci siano rischi con i rametti di ulivo benedetti perche provengono senpre da zone nelle vicinanze delle parrocchie è comunwue si portano in casa dove non ci sono ulivi da contaggiare quindi non mi preoccuperei tanto per questo ma più che altro per la vendita di ulivi ornamentali potenzialmente infetti.
 

G.altamurano

Florello Senior
infatti nei paesi d'origine (america) il batterio attacca altre specie di piante, l'attacco agli ulivi è stato una sorpresa
per evitare il contagio con la vendita di piante infette i vivaisti del salento sono bloccati, non possono vendere più nulla
 
M

Minnytù

Guest
Mi dispiace tantissimo per questa situazione, che già siamo belli messi tutti quanti con l'economia che stà facendo acqua da tutte le parti.
 

Olmo60

Guru Master Florello
sapete da cosa si vede se una pianta (non ulivo) ha subito questo attacco? basta vedere rami che si seccano o c'è qualche metodo per accertare che si tratti di Xilella? in caso di dubbio chi si deve chiamare?
 
Alto