pa0la
Florello
in questo momento non mi sento neanche di scegliere di farmi meno male possibile poichè qualsiasi cosa scelga, sia rinunciando a qualcosa che accettando questo qualcosa, so che tanto soffrirò o quantomeno starò male
Esattamente qui sto
E' il quotidiano però che in larga misura governa le nostre viteovviamente queste non mi sembrano affatto delle scelte e penso che non lo siano, sono il quotidiano
pensandoci c'è una persona che conosco che ha un problema con le scelte, ossia con le porte che poi si chiuduno nel caso tu ne faccia una... non per niente il problema comporta una sostanziale immobilità nella sua vita talmente sostanziale che non sà assolutamente cosa fare di se stessa
Sto cercando di sentirmi libera di chiudere una porta, un portone doppio e bello pesante :storto:
quando ci si trova ad un bivio (che non sia la merenda dei bambini) ma se chiudere o meno una situazione disperante, se rinunciare o meno ad una relazione o se dire no o si ad un lavoro ad una casa ecc.... ecc.... in fondo non siamo mai così liberi penso io... non siamo mai liberi di fronte al bisogno di un minimo di soddisfazione personale di un minimo di gratificazione o rispetto al proteggerci dal dolore
ma non so se questa si possa chiamare mancanza di libertà perchè in fondo siamo così nella nostra umanità e non possiamo fare a meno di questa umanità... questa è la nostra mancanza di libertà... le nostre qualità così umane
stò delirando.... ma ho preso molto sole
non ti preoccupare, pure io sto delirando e non ho preso sole neanche un po'
(grazie della risposta)