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Le Nostre Donne Italiane Non Possono Girare Liberamente :e' Una Vergogna

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

binuccio

Guru Giardinauta
e infatti l'apprezziamo molto. vuoi incominciare tu a parlarne e a dire la tua? sarebbe un bel modo per RICOMINCIARE IN MANIERA PACIFICA questo post, anche dopo essersi scannati. se qualcuno vuole intervenire ben venga! ma credo a questo punto che se si vuole discutere confrontandosi -come giustamente affermi- bisogna anche saper ascoltare l'altro . si può criticare senza offendere e rispettando chi la pensa in modo diverso. appellandomi a quanto detto, ringrazio fenice per questo nuovo tentativo di dialogo.
 

Fenice

Giardinauta
sto riascoltando il programma.

ricordo che ci fossero anche delle interviste alle donne che han subito violenza, ma non mi pare. forse erano due puntate :confuso: chissà se la caricheranno più avanti.

cmq intanto ricomincio a postare un po' di dati da cui si può partire e rifletterci.

Violenza e maltrattamenti contro le donne dentro e fuori la famiglia (2)
Ricerca di Istat e Ministero per i Diritti e le Pari Opportunità, finanziata con i fondi del Programma Operativo Nazionale 'Sicurezza' e 'Azioni di sistema' del Fondo Sociale Europeo - anno 2006

A chi si rivolgono le vittime di violenza da partner? Nel 33,9% dei casi a nessuno. Il 36,9% ne parla agli amici e il 32,7% ai familiari. Solo il 2,8% si rivolgono ai centri antiviolenza, e il 4% agli assistenti sociali e ai consultori. Nonostante le violenze la separazione da un partner violento è difficile. Solo il 19,5% delle donne ha vissuto separata per almeno un periodo dopo violenze ripetute. Di queste però, solo una su quattro non è più tornata a vivere dal marito/convivente.
Le donne che hanno assistito alla violenza contro la madre da parte del padre sono più frequentemente vittime di violenza da adulte (58,5% contro 29,6%). Così come la quota di uomini violenti con la propria partner è pari al 30% tra chi ha assistito a violenze in famiglia, contro il 6% di chi non ha assistito o subito violenze da bambino. Un triste ciclo destinato a riprodursi, se è vero che delle 674mila donne madri, che hanno subito violenze ripetute dal partner, nel 61,4% dei casi i figli hanno assistito.

Il rapporto di Telefono Rosa di ottobre 2007
Violenza psicologica più che fisica


Prima ancora degli abusi fisici le donne subiscono dagli uomini atti di violenza psicologica. E' la
tendenza emersa nei primi mesi del 2007 sulla base delle denunce ricevute da Telefono Rosa.
I dati mettono a confronto segnalazioni giunte da donne italiane e donne straniere.
Complessivamente, il campione ha interessato quasi 500 donne (64 straniere). In un caso su due (48%), le denunce delle italiane (e più o meno allo stesso livello per le straniere, 42,2%) hanno riguardato violenza psicologica. Lungo l'intero 2006 si era registrato 39,6% e 33%. Le percosse fisiche (al primo posto fra le non italiane, 45,3%) si è attestato finora al 30,6%. (28,3% e 35,1% lo scorso anno). A seguire, trovano spazio significativo le minacce (19% e 17,2%) e i comportamenti di abuso legati a fatti di condizionamenti economico (10,7% e 17,2%). La violenza sessuale registra fra le italiane il 4,3% delle denunce mentre fra le straniere il 3,1%. Gli atti persecutori, invece, il cosiddetto stalking il 3,1% per entrambe le categorie.(Ansa, 11 ottobre)

Il rapporto Urban
Condotto in 25 città italiane


"Un fenomeno pervasivo ed endemico". Questa la violenza contro le donne in Italia oggi, secondo il secondo rapporto Urban, presentato l'11 giugno a Roma e redatto sulla base di oltre 22mila interviste ai cittadini di 25 città italiane coinvolte nel progetto europeo (Genova, Trieste, Carrara, Pescara, Torino, Milano, Salerno, Cosenza, Bari, Siracusa, Catanzaro, Caserta, Misterbianco, Crotone, Taranto, Mola di Bari, Cagliari, Brindisi).

Il 12% delle donne intervistate ha subito una violenza fisica o psicologica almeno una volta nel corso della vita. Ma la ricerca analizza soprattutto il contesto in cui la violenza si genera e il radicamento culturale che consente alla violenza di attecchire. Il 98% degli intervistati è consapevole del problema e la maggior parte ne ha sentito parlare dalla televisione. A prevalere è una lettura "passiva e fatalista" del fenomeno. Tra le cause riportate maggiormente compare la predisposizione genetica dei soggetti violenti, certi comportamenti delle donne, la bassa istruzione, il modo in cui gli uomini considerano le donne, o più semplicemente "perché l'uomo è fatto così".
Secondo Maura Misiti, una delle curatrici della ricerca, rispetto alla precedente rilevazione Urban, datata 1999, si consolida tra gli intervistati la consapevolezza di come "la crescente autonomia femminile e la crescente presa di coscienza dell'asimmetria dei rapporti di potere, possa comportare alterazioni nei rapporti uomo-donna, dove la violenza è un tentativo di ristabilire il potere di un'identità maschile in crisi". Una visione stereotipata del fenomeno è più radicata tra le persone anziane e poco istruite, come pure la maggiore tolleranza verso le violenze. Al contrario, ad essere più intolleranti sono le donne giovani, laureate e occupate.

Interessante il divario tra la percezione dei servizi che dovrebbero aiutare le vittime e quelli che nella realtà di tutti i giorni sono più sollecitati dalle vittime stesse. Secondo il 50% degli intervistati dovrebbe essere servizi sociali, famiglia, polizia e volontariato a farsi carico del problema. Ma nella realtà dei fatti, secondo le 1.200 donne vittime di violenza intervistate, la grande maggioranza dei casi si risolvono tra le mura domestiche, cercando supporto tra i familiari e le reti amicali. E solo nei casi più gravi con l'intervento delle forze dell'ordine. Tre le soluzioni proposte dagli intervistati: più prevenzione, più controllo delle forze dell'ordine e più centri antiviolenza.

I risultati preliminari del rapporto dell'OMS
Studio mondiale sulla salute delle donne e la violenza domestica


24 mila donne, provenienti sia dalle zone rurali che urbane di dieci Paesi del mondo (Bangladesh, Brasile, Etiopia, Giappone, Namibia, Perù, Samoa, Serbia e Montenegro, Tailandia e Tanzania) sono state intervistate per realizzare il primo studio mondiale Oms che analizza le conseguenze delle violenze domestiche sulla salute delle donne. Questi risultati sono stati resi noti a luglio.
I risultati dello studio, condotto in collaborazione con la London School of Hygiene and Tropical Medicine, diversi istituti di ricerca nazionali e associazioni di donne, parlano chiaro: il 30-50% delle donne che hanno subito un abuso ne portano le conseguenze a lungo termine. Le donne che hanno subito violenza sono più soggette ad avere una salute fragile, sia fisicamente che mentalmente. Spesso, anche anni dopo, sono soggette a pensieri suicidi, sviluppano forme depressive, soffrono di dolori cronici, confusione mentale e disturbi vaginali. Inoltre, sono più alte le probabilità che contraggano malattie sessualmente trasmissibili e che sperimentino un aborto.
L'impatto della violenza sulle donne si è rivelato piuttosto omogeneo, indipendentemente dal Paese di appartenenza e dalla condizione sociale, culturale ed economica in cui vive la donna. Neppure la gravidanza, solitamente percepita come un periodo di relativa protezione per la donna, risparmia coloro che vivono con partner violenti: il 4-12% delle donne incinte sono state picchiate durante la gravidanza. Nel 90% dei casi, la persona che esercita violenza è il padre del bambino che stanno aspettando, e il 25-50% di esse ha preso pugni e calci direttamente sulla pancia.

In termini di prevenzione e intervento, uno dei problemi principali è che queste violenze rimangono nascoste: il 20% delle donne intervistate ha ammesso infatti di non averne mai parlato prima. Molte donne che hanno cercato aiuto rivolgendosi alla polizia e alle istituzioni sanitarie hanno poi subito un incremento della violenza.

Lo studio contiene anche una serie di raccomandazioni e indicazioni che l'Oms ha voluto dare ai Paesi per mettere a punto sistemi e strategie di prevenzione: integrazione dei programmi di prevenzione della violenza con quelli di formazione e informazione sanitaria rivolti ai bambini e ai ragazzi; formazione degli operatori sanitari a riconoscere i sintomi di violenza nelle donne e a intraprendere azioni mirate a proteggerle e a supportarle; attuazione di programmi di informazione e di supporto alle donne che denunciano violenze; diffusione di iniziative volte a rendere la società in generale consapevole del problema della violenza domestica e a indurre una denuncia sociale nei confronti delle persone violente. (fonte: Istituto Superiore di Sanità)
 
Ultima modifica:

binuccio

Guru Giardinauta
è un bel brutto quadro, ma è la realtà.
ti dico come la penso: la donna ha paura e non denuncia. ha paura di ritorsioni, minacce di morte, ha paura di essere abbandonata, di non essere capita, ripudiata. E allora si tiene tutto dentro. si tiene il marito violento, lascia che sua figlia/o venga violentato, si lascia morire dentro.
Direi che la PAURA purtroppo ha un ruolo fondamentale sulla soluzione di questo grave problema.
Poche righe, per ora.
spero che chi continua il post ne scriva di più (eche vada tutto bene).
 

=Todd=

Aspirante Giardinauta
...
Se però la moderazione - che rappresenta per me lo spirito del sito - assume quelle idee, avanzate già a pagina uno, almeno parzialmente anche sue, e se cerca di suggerire ai lettori che io abbia inserito posti impossibili, facendoli sparire ecc., allora per me si spiega a questo punto l'assenteismo e la mancata presa di posizione che io mi sarei aspettato già a pagina uno.

Io cmq con un forum penetrato da un tale spirito non voglio aver niente a che fare.
Meno male che ce ne sono altri, presumibilmente non di inclinazione verso la destra estrema. Anzi, ne sono sicuro, alcuni mi sono già stati segnalati, per cui vorrei ancora ringraziare.


Grazie e ciao.

Questo (che sono anche le mie idee) da cosa l'hai dedotto? Te l'hanno suggerito? :eek:k07: Perche non mi pare di essere entrata AFFATTO nel merito della questione, nè in un senso nè nell'altro, tanto che tu abbia potuto dedurre quali sono le mie idee. O perchè non abbiamo "censurato"? Censurare discussioni su temi di sinistra è fascista mentre si deve fare con quelle su temi di destra? :slow:
Se avessi avuto un minimo di pudore avresti evitato di inserire nuovamente il tuo post offensivo. Oppure dire a qualcuno che è anche peggiore dell'offesa precedente che gli avevi fatto non è offensivo, secondo te?

Le tue idee ti assicuro che puoi esporle, difenderle e anche gridarle, senza necessità di essere offensivo (vedi Marchese, che non ricordo lo sia mai stato).

Grazie delle ammissioni.
Guarda che sei invece entrata nella materia; posso ricordarti il tuo post n° 132?

...
Caro Todd, prima che intervenissi tu la discussione era molto CIVILE
...

Hai definito civile la discussione nonostante il fatto che a pagina 1 partisse come ho riportato in post n° 265:

Ciao Aseret,

(OT: Aseret per עשרת הדיברות ?)

Ho riportato 6 dei 10 post della prima (!) pagina di questo thread. Tutt’e 6 esprimono opinioni di forte stampo razzista (chiaro non tutti in egual misura), e su pagina 2 ss. va avanti così (anche se alcune voci di protesta si alzano, meno male).

13/10/2007

….

per la cronaca sono stati presi i due rumeni che a spresiano (treviso)hanno violentato una quarantenne l'anno scorso...in centro paese l'hanno tirata dentro un cespuglio e uno l'ha violentata fino a che non si e' stufato mentre l'altro faceva da palo..la poveretta si e' trascinata alla cabina telefonica e ha chiamato il marito che l'aspettava col suo bambino..scusate ma mi vengono i brividi..e' uno schifo.:astonishe
non so...che cosa hanno intenzione di fare..e poi criticano le guardie padane altroche' ce ne vorrebbero in ogni citta'..guardie padane,abbruzzesi ,emiliane,napoletane...almeno come deterrente.. d'altronde in qualche maniera ci si dovra' pur difendere!

è un'indecenza, siamo costrette ormai a vivere nel terrore.se un tempo giravo da sola la sera senza problemi, adesso ci penso 1000 volte e piuttosto rimango a casa...............
purtroppo le istituzioni non sono present sul territorio per poter fronteggiare una situazione così allarmante.........che schifo


Troppi stranieri sono entrati illegalmente in Italia, e troppi stranieri sono rimasti in virtù di leggi in loro favore.

Chi ci rimette sempre sono le donne che subiscono questi attacchi violenti da questi immigrati, che al loro paese se comettono atti del genere rischiano anche la pena di morte.Quindi bisogna subire???? Scandaloso!!!!:hands13:

....
ma come possiamo proteggerci?

Possiamo solo sperare crudelmente che la vittima del prossimo stupro sia una parlamentare o una sua figlia: così finalmente si degneranno di fare qualcosa anche per noi comuni mortali, invece di dire "ma poverini!" agli stupratori.
Che però nel loro paese col cavolo che stuprano, voglio proprio vedere se ad esempio in arabia saudita uno stupratore se la cava come in Italia con un quarto d'ora di telegiornale e l'obbligo di firma!

Non servono leggei più severe: le leggi ci sono già. Ma in Italia c'è la certezza dell'impunità, in nome di una falsa tolleranza che è invece generatrice di tensioni sociali fortissime. Chi sbaglia invece deve pagare, da qualunque paese venga.


Possono essre prese con la violenza es.scaraventate su una macchina e poi chissa' cosa le combinano sti porci, abituati a non rispettare le leggi neanche nel loro Paese e qui a farla da padroni visto che non c'e' controllo e sicurezza.Ognuno anche extracomunitario si sente in dovere non di essere ospite e quindi di rispettare le leggi da noi esistenti.C'e' molta democrazia e liberta' che purtroppo lele la liberta' altrui e le done poi sono e restano un bersaglio piu' facile per questi delinquenti.La giustizia in Italia neanche a parlarne, si parla sempre bla' bla' bla' ma senza risultai efficaci anzi per lo piu' gli fanno indulti e siamo talmente clementi che ci ha pensato il nostro Clemente a farli uscire.Erano troppi e ora sono ancora troppi ad essere liberi e a delinquere, perche' la maggior parte delimquera' acnora.Che dire viva l'Italia e non so se a noi piace cosi' com'e'?Siete d'accordo?Ciao a presto


Tutti i post sono altamente manipolatori perché hanno come presupposto una falsa prima premessa.


Il discorso base dei post è:

1. I crimini gravi (specie la violenza sulle donne) in Italia avvengono (per la maggior parte, per la maggioranza qualitativa, assoluta o anche per la loro totalità, a dipendenza del gusto del poster) per mano straniera / extracomunitaria.
2. In Italia ci sono tanti / troppi stranieri, e i crimini gravi sono in crescita.

Conclusione: L’Italia è un paese sempre più rischioso, specie per le “nostre figlie”, perché ci sono tanti / troppi stranieri che commettono reati gravi.


Facendo ciò, si ricorre ad elementi della retorica più spregevole dell’estrema destra. Per me è impossibile capire come uno che pubblica dei post del genere non si renda conto in che compagnia sia.

Mi piace questo thread perché mette in evidenza che qua c'è chi segue esattamente la logica e l’approccio operati dall’estrema destra fin dalla sua esistenza negli anni venti del secolo scorso.

Si parte coscientemente da premesse sbagliate, che vengono spacciate come ultima novità pericolosa da pubblicare perché alla società moderna e allo stato democratico parlamentare (l’Italia) non va bene una pubblicazione di ‘verità assolute’ (in questo contesto si inseriscono anche, a scelta, la presunta esistenza di massonerie e certi gruppi che hanno preso il controllo dello Stato, che ‘ci’ depriva di risorse, ci vuole tassare in modo osceno, ecc. ecc.).

Si tenta a tutti i costi di discreditare il sistema parlamentare vigente (ossia lo Stato italiano), perché 'assente e incapace di difendere i suoi cittadini', quindi si ritiene sciolto il Contratto Sociale di Rousseau, si ritiene ormai approvato che la ragion d'esistere dello Stato non esiste più; per creare un ORDINE NUOVO dove la posta in gioco dev'essere cambiata.

Si crea un ingroup - outgroup, si fa riferimento a 'loro' e 'noi', e a un 'o con loro o con noi'. Che il 'noi' sta per le vittime aggredite, e il 'loro' per i 'porci' (cito) e gli aggressori.

Voci di protesta vengono stroncate raccontando di eventi singoli (chiaramente molto tristi), che pur essendo privi di qualsiasi significatività statistica, vengono ritenuti idonei per fornire giustificazione alle false premesse.
A chi protesta viene richiesto di fornire cifre e prove per confutare le premesse avanzate; quando egli poi lo fa correttamente, viene o caricato con insulti o accusato di professorismo cioè di essere un saputello che vuol far sembrare che sa, e, quando non funziona più niente, egli viene dato per pazzo. Cifre per provare a sua volta le false premesse non vengono fornite volentieri.

Non si è nemmeno timidi di avanzare delle goffe menzogne nei confronti dei protestatori, e, dopo insulti pubblici e privati (quindi anche nascosti al pubblico), parzialmente anche volgari, ci si lagna del tono che si deve subire.

A questo si aggiunge la logica del branco di cui membri si affermano a vicenda.


Qua, in questo thread, la metodologia era questa, e Davoust ha assolutamente ragione, era la stessa identica metodologia negli anni 20 e 30, quando si trattava di discussione con partiti di destra nel Reichstag di Weimar, e la stessa identica logica per ‘convincere’ il pubblico di aderire a idee fasciste o naziste.



...
Censurare discussioni su temi di sinistra è fascista mentre si deve fare con quelle su temi di destra? :slow:
...

Nessuno di quelli che hanno criticato le posizioni avanzate dalle persone a pagina 1 ha mai detto che non esistessero ideologie violenti anche nella sinistra politica, Elena. Il numero dei morti che ha fatto Mao si possono contare in decine di milioni di persone, e anche le BR non erano uno scherzo, e lo sappiamo tutti.
Di questo però, in questo thread, non si parlava, o mi è sfuggito del tutto.

Mi associo a quanto avanzato dal Marchese sull'esercitazione del tuo ruolo come moderatrice.

Grazie e ciao.
 

binuccio

Guru Giardinauta
todd, anzichè seguitare con questa storia, ti invito a riflettere su quanto citato da fenice. potrebbe essere un modo pacifico di ricominciare il post in maniera adulta e civile.
 

aseret

Florello Senior
Aggiungo a quello che detto Binuccio, che spesso una donna sopporta i maltrattamenti perchè non ha un proprio lavoro o teme la solitudine, autoconvincendosi di non valere niente e di non meritare niente di meglio.
Chi non si ribella di solito ha convissuto con la violenza nella sua famiglia di origine e ritiene quasi normale che ci sia e si colpevolizza.
Spesso la molla alla ribellione scatta quando la violenza si rivolge anche contro i figli.
 

=Todd=

Aspirante Giardinauta
Scusa Todd, ma l'ot del mio nome che significa? è scritto in modo poco chiaro per me. Grazie.


Ciao Aseret,

עשרת הדיברות è il termine ebraico per i 10 comandamenti.

Si legge aseret ha dibrot,

עשרת aseret è il numero 10 (come عشرة ashara in arabo), quando riferito ad un sostantivo.

דיברות (dibrot) è il plurale che deriva da דבר (diber o anche davar, di cui il plurale è דברים dvarim, infatti עשרת הדברים è un sinonimo di עשרת הדיברות) che significa parlata, parola, cosa, ma anche segnale che conduce.


Pensavo avessi scelto apposta il tuo nick.


Ciao, buona serata
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
Grazie delle ammissioni.
Ammisioni? :fifone2: Cosa ho "ammesso"? :squint:
Guarda che sei invece entrata nella materia; posso ricordarti il tuo post n° 132?
Hai definito civile la discussione nonostante il fatto che a pagina 1 partisse come ho riportato in post n° 265
CVD (come volevasi dimostrare)!Pur senza dire assolutamente NIENTE, le mie "dichiarazioni" sono state strumentalizzate! :rolleyes:
Nessuno di quelli che hanno criticato le posizioni avanzate dalle persone a pagina 1 ha mai detto che non esistessero ideologie violenti anche nella sinistra politica, Elena. Il numero dei morti che ha fatto Mao si possono contare in decine di milioni di persone, e anche le BR non erano uno scherzo, e lo sappiamo tutti.
Di questo però, in questo thread, non si parlava, o mi è sfuggito del tutto.
E' questo nesso che mi sfugge: constatare che ci sono molti stranieri delinquenti e raccontare esperienze vissute (inizio discusione) DOVE è ideologia violenta? :confused: Mica bisogna essere di estrema destra per farlo, spero ne convenga anche tu, pur con tutti i MA e gli ANCHE del caso. O no?

Mi associo a quanto avanzato dal Marchese sull'esercitazione del tuo ruolo come moderatrice.

Grazie e ciao.
Cioè, nella pratica, dovrei chiudere? Non sarebbe censura in questo caso? :rolleyes:

Ciao Aseret,

...


Pensavo avessi scelto apposta il tuo nick.
Mica siamo acculturate come te, il nick è semplicemente il suo nome scritto "alla Leonardo"! :D
 

Picara

Giardinauta Senior
Io ho conosciuto diverse donne che hanno subito percosse, e probabilmente anche stupri, da parte dei mariti/compagni. Al di la della paura, che è comune a molte, per tante c'è un senso di colpevolezza. Scatta un meccanismo che fa pensare "E' stata colpa mia, ma lui non è cattivo". Credo che dipenda da un forte senso di insicurezza che provano queste donne, ed il rapporto con il partner non le aiuta a superarlo.
 

aseret

Florello Senior
Ma guarda quanti significati può avere il mio nome letto al contrario...quasi quasi lo modifico anche nella realtà!
Grazie, per la spiegazione.:flower: :flower: :flower:
 

aseret

Florello Senior
Io ho conosciuto diverse donne che hanno subito percosse, e probabilmente anche stupri, da parte dei mariti/compagni. Al di la della paura, che è comune a molte, per tante c'è un senso di colpevolezza. Scatta un meccanismo che fa pensare "E' stata colpa mia, ma lui non è cattivo". Credo che dipenda da un forte senso di insicurezza che provano queste donne, ed il rapporto con il partner non le aiuta a superarlo.

Sì, un senso di colpa che ha radici lontane e profonde, purtroppo,che le spinge ad assumersi colpe che non hanno e a giustificare il compagno sempre e comunque: retaggio di un certo tipo di educazione?!?
 
S

scardan123

Guest
Non so, io ho chiesto a mia madre visto che è la sola donna di casa. lei sostiene che bsogna sempre essere in due: uno che picchia, e una che si lascia picchiare. Basta che manchi anche una sola di queste condizioni, che già non ci sono violenze domestiche.
La cosa mi persuade.

Però ammetto che in casa mia le donne hanno sempre avuto reddito e istrizione pari a quella degli uomini, il che già oggi non è il 100% dei casi, e quache generazione fa sicuramente era una vera eccezione.
 

binuccio

Guru Giardinauta
può darsi! è anche vero che molte mamme (non tutte, grazie a Dio!!) di chi ha più o meno trent'anni ha vissuto da casalinga, all'ombra dell' 'uomo che porta a casa i soldi' . certo, questo tipo di relazione coniugale mette addosso alla donna le responsabilità della famiglia, dei figli, della baracca, che se la donna se ne va CROLLA. e allora rimane a casa e magari subisce le peggio porcherie, perchè se no rimane sola, deve abbandonare i figli, etc.. insomma, ci sta che alla base del comportamento di alcune, molte donne, ci sia questo bisogno di unità che va mantenuta a tutti i costi, anche se la sua famiglia o rapporto di coppia è malsano. e questa immagine si trasmette ai figli, così magari la donna x che ha vissuto questo tipo di condizione familiare è molto probabile (ma fortunatamente non è matematico) che ricrei per sè lo stesso tipo di relazioni, proprio perchè fanno parte della sua cultura familiare.
(spero di essere stata chiara.. ho fatto certi periodi contorti!!!)
 

GIUSEPPE GLADIATORE

Florello Senior
Questo è un tema molto delicato, Qui in Spagna è quasi una moda maltrattare o addirittura uccidere la moglie, la ragazza o la compagna, e quasi sempre, avviene quando già si sono separati...Il tribunale detta che l'uomo non si può avvicinare alla donna per 200 o 300 metri, adesso non mi ricordo bene...
Allora dico!!?? queste povere donne ( dico povere, perchè è una vergogna da parte di quei soggetti, e non mi và di chiamarli uomini.)
come devono comportarsi??? Denunciare??!! Se poi vengono trucidate lo stesso?! sopportare i ricatti, le violenze fisiche e psichiche, che anche queste sono da condannare forse più delle fisiche...
È un vero dilema!!! poi mettiamo quelle che non hanno un lavoro, e dipendono solo ed esclusivamente dal marito, e tendono sempre a giustificarlo, un pò le radici maciste anche da parte della donna...
è diventato come dicevo un caso nazionale, comunque da un pò di anni a questa parte qualcosa si stà muovendo,molto lentamente, almeno ci sono moltissime più denunce di anni passati.... E questo, mi rende veramente felice, dato che per me la donna è un essere da trattare con i guanti, in tutti i sensi, nel nucleo familiare, nei distinti lavori, nella politica, dapertutto...è un bene senza fondo...VIVA LE DONNE.
 

binuccio

Guru Giardinauta
grazie giuseppe, sei un cavaliere!! :) ma se le donne si fortificassero? io ribadisco che andrabbero fatti più corsi di difesa personale.. (anche se per il problema relativo alle mura di casa non c'è corso che tenga...) ma non solo dal punto di vista fisico, soprattutto da quello psicologico!! educare le donne, le ragazze a rispettarsi!
 

Permalosa

Giardinauta Senior
l'altra sera all'ora di cena il tg 1 stava dando questa notizia:
http://www.rainews24.it/notizia.asp?newsid=74995
quando hanno trasmesso il video dell'aggressione che trovate qui
http://www.elperiodico.com/default.asp?idpublicacio_PK=46&idioma=CAS&idnoticia_PK=452174&idseccio_PK=1021&h=

Mi è ribollito il sangue nelle vene..non potevo credere ai miei occhi,quella povera ragazza sul sedile ferma a prendersi le botte..incredibile e quel deficiente che se ne sta a due sedili di distanza che non interviene..fa finta di nulla mentre l'altro le assesta un calcio in faccia.ovvio che se c'ero io nell'altro sedile anche se avessi voluto intervenire quel violento saccagnava di botte tutti, ma urlare,chiamare qualcuno non costa nulla...son senza parole.
 

*Chiara*

Aspirante Giardinauta
Si, è una cosa veramente teribile...Io ora giro con lo spray al peperoncino sempre a portata di mano perchè mi è capitato che andando all'università un tipo mi ha seguita per tutta la strada. Questo qui continuava a commentare e a fare proposte, ma io non osavo rispondergli male perchè, ovviamente, non c'era nessuno in giro e i negozi erano ancora chiusi. Quando finalmente sono arrivata si è arrabbiato tantissimo, poi mi ha afferrata e ha tentato di baciarmi. Io gli ho dato un pugno nello stomaco e poi sono scappata dentro...Ovviamente questo ha gettato la mia povera mamma nello sconforto e per un periodo mi teneva al cellulare durante tutto il tragitto dalla stazione all'uni (20 minuti...). Comunque in quella zona non sono stata la prima, altre mie compagne di laboratorio mi avevano già accennato fatti simili...Una mia amica va addirittura in giro col tazer...:(
 
Stato
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