Comunque, penso che in Italia, e anche in Francia e in tanti altri luoghi, si dovrà anche capire prima o poi che siccome le risorse del mondo non sono infinite, e i paesi che stanno cercando di uscire da una povertà estrema sono molti (Brasile, Cina, India ecc.), non sarà possibile vivere al tenore a cui hanno vissuto i nostri genitori, questo lo si dovrebbe dire alla gente.
Stefano,sono d'accordo con te,effettivamente bisognerà cambiare un po' di cosette sul sistema di vita attuale;la cosa in se' non la trovo affatto male, perchè una contrazione dei bisogni porta anche ,almeno credo, ad una vita un po' più a misura di persona.
Io seguo molto i movimenti di decrescita felice, perchè credo che abbiano ragione, e ho visto che persone che hanno fatto un cambiamento del genere, leggendo le loro testimonianze vivano un po' meglio di come siamo combinati noi.
Purtroppo,va a spiegaglielo alle persone?Speriamo che ci si riesca prima lo imparino in maniera dolorosa:è facile abituarsi dall avere meno all'avere di più,difficilissimo tornare indietro,anche per le componenti psicologiche,per il senso di umiliazione e di perdita di dignità ,che in realtà è FALSO ,ed è stato inculcato ad arte da quelli che vogliono che uno spenda spenda consumi consumi consumi...
Io ho avuto un'educazione spartana,che mi ha insegnato a non sprecare,ad avere rispetto, a vivere senza eccessi;
La crisi mi da' fastidio perchè il lavoro non è mai proprio sicuro,perchè mi pagano un p' poco e mi spellano le tasse e i balzelli vari.
Per il resto, non seguo le mode ,compro ai mercatini, consumo frutta e verdura di stagione, al mercato da contadini a costo zero (mi alzo prestissimo la mattina per andarci, ma ne vale la pena) compro al mercatino dell'usato i miei vestiti (che poi, si va a scoprire che sono di qualità migliore, perchè prima si usavano le fibre naturali,mentre ora si trovano più difficilmente,e,fra l'altro, ci trovo spesso pure capi firmati...pensate un po').
Solo le scarpe, ovviamente, compro nuove, ma vado sul classico e sullo sportivo (mi vesto spesso in camicia e pantaloni):insomma,i miei bisogni sono concentrati sui libri, sui dischi ,sugli attrezzi per dipingere, per le mie piante ,e per il mio amatissimo micetto (mi sa che lui è molto più ...viziato di me
)
Se andate a vedere bene, siamo prigionieri di un sistema di vita infernale, creato apposta per renderci schiavi.
Ci hanno insegnato a bella posta a consumare senza criterio, a buttare anche se le cose possono essere ancora usate, a non riciclare perchè "è da poveri"(e infatti la raccolta differenziata,almeno qui a Roma,va a schifio), anche gli elettrodomestici e l'elettronica in genere è progettata per avere una certa durata e per essere buttata quando si rompe,e lo fanno facendo pagare le riparazioni care ammazzate o rendendo difficile trovare i pezzi di ricambio.
Ma non vi suggerisce niente la gran massa di pubblcità di banche che fanno condizioni vantaggiosissime ai limiti dell'ìirreale,che ti fanno prelevare i soldi pure se vai in bici, e di finanziarie che sembra che i soldi ve li regalino?Poi,vallo a fare un prestito...e te ne accorgi...perchè i prestiti vanno restituiti e se tu non lo fai ci pensano loro...un po' quello che diceva un'ostetrica che conoscevo alle partorienti che strillavano da dolore"hai goduto prima?Moh soffri!"Disumano,ma realistico.
Quindi senza accorgertene,per stare dietro a tutto questo,devi correre e lavorare fino a sfinirti,senza neanche permetterti il diritto di ammalarti e farti una giusta convalescenza (che non è roba da oziosi ma serve alla salute) e accettare condizioni disgraziate pur di lavorare per sopravvivere (perchè alla fine sopravvivi,non vivi)al fine di pagare i debiti,e le vacanze (che ti puoi fare sempre di meno e sempre più corte e dalle quali torni ancora stanco e inc...)
Forse la decrescita,il ridimensionamento dei bisogni,che per lo più sono indotti,ci renderà un po' più liberi!E forse,paradossalmente avendo meno avremo di più:una vita a misura d'essere umano.