garofano
Maestro Giardinauta
Sicuramente conoscete tutti la Grande Dpressione che colpì gli Stati Uniti e di riflesso anche il resto del mondo nel 1929.Viene spesso tirata fuori dagli economisti per fare il paragone con la situazione balorda in cui ci troviamo a vivere oggi.
Manco a farlo apposta,ho letto poco fa un articolo di Maurizio Blondet,che a me sembra interessante.Nell'articolo,in sintesi,non solo si fa un paragone molto analitico tra il momento in cui stiamo vivendo e la Depressione del Ventinove,ma, alla fine della lettura arrivi a concludere,almeno, io ho fatto questo pensiero,che se quella era la grande depressione,per definire la nostra,questa che stiamo vivendo, non bastano gli aggettivi:neanche definirla "enorme" forse puo' rendere l'idea.L'articolista con dati alla mano,illustra la situazione dei disoccupati,e in particolare dei giovani disoccupati,dei "bamboccioni" ,quest'ultimo non sembra solo un fenomeno italiano,pare che ci siano bamboccioni canadesi,australiani,giapponesi,ecc. e dall'esame dei dati,non sembrano quattro gatti,ma una discreta percentuale in ciascuno dei Paesi presi in esame.
Nella seconda parte dell'articolo illustra come le politiche poste in essere dagli Stati Uniti per arginare il fenomeno degli anni Trenta,fossero comunque meglio di quello che si sta facendo,o meglio,NON SI STA FACENDO attualmente.Leggetevelo,se vi va,e poi ditemi che ne pensate:http://www.maurizioblondet.it/la-grande-depressione-la-nostra-non-quellaltra/
Manco a farlo apposta,ho letto poco fa un articolo di Maurizio Blondet,che a me sembra interessante.Nell'articolo,in sintesi,non solo si fa un paragone molto analitico tra il momento in cui stiamo vivendo e la Depressione del Ventinove,ma, alla fine della lettura arrivi a concludere,almeno, io ho fatto questo pensiero,che se quella era la grande depressione,per definire la nostra,questa che stiamo vivendo, non bastano gli aggettivi:neanche definirla "enorme" forse puo' rendere l'idea.L'articolista con dati alla mano,illustra la situazione dei disoccupati,e in particolare dei giovani disoccupati,dei "bamboccioni" ,quest'ultimo non sembra solo un fenomeno italiano,pare che ci siano bamboccioni canadesi,australiani,giapponesi,ecc. e dall'esame dei dati,non sembrano quattro gatti,ma una discreta percentuale in ciascuno dei Paesi presi in esame.
Nella seconda parte dell'articolo illustra come le politiche poste in essere dagli Stati Uniti per arginare il fenomeno degli anni Trenta,fossero comunque meglio di quello che si sta facendo,o meglio,NON SI STA FACENDO attualmente.Leggetevelo,se vi va,e poi ditemi che ne pensate:http://www.maurizioblondet.it/la-grande-depressione-la-nostra-non-quellaltra/