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RobertoB
Guest
Vidi questa bellissima palma per la prima volta anni fa sul lungolago di locarno, e mi piacque immediatamente quel tocco di esotismo che poteva portare anche nei climi freddi. All'epoca mi informai per ottenere un esemplare, ma hanno un costo a dir poco esorbitante.
Qualche settimana fa, ero con un amico poco versato al giardinaggio in un giardino fronte lago e volevamo mettere qualcosa che si intonasse con i già presenti trachycarpus, che il mio amico adora (soprattutto per la facilità di manutenzione:LOL. "Ma non c'è qualche altra palma come quelle in Liguria?" È stata la domanda che ha scatenato questa nuova avventura alla quale ho deciso di unirmi con una filiale a casa mia
Così volendo spendere poco abbiamo trovato un venditore che commercia anche piante che sono poco più che semenzai e abbiamo ordinato un po' di specie che potenzialmente possono sopravvivere da dividerci.
Ora per le altre non ho patemi, le metterò i posti defilati e o la va o la spacca, ma la jubaea mi piace molto e ne vorrei farne un elemento importante. Mi sono già abbastanza informato, ma se qualcuno la coltiva, qui in nord Italia, delle informazioni di prima mano sarebbero interessanti.
In particolare le domande che mi premono per la messa a dimora sono principalmente due:
Dimensioni, potenzialmente possono raggiungere diametri enormi, ma già quella di locarno era ben più piccola di quanto si legga in giro. Suppongo che nel mio clima lo sviluppo sarebbe ancora più ridotto, ma quello che mi chiedo è quanto. Che diametro dello stipite e della chioma posso ragionevolmente aspettarmi?
Radici, come tutte le palme ha quell'apparato radicale fatto di radici sottili e prevalentemente superficiali, ma io ho esperienza diretta solo di trachycarpus e chamaerops, bestioni di questo genere non ne ho mai maneggiati. Quindi la domanda ai possessori di palme di grandi dimensioni è quanto si espande l'apparato radicale? A quale distanza minima è consigliabile tenerla da un orto che vango ogni anno a circa 20 cm di profondità?
Qualche settimana fa, ero con un amico poco versato al giardinaggio in un giardino fronte lago e volevamo mettere qualcosa che si intonasse con i già presenti trachycarpus, che il mio amico adora (soprattutto per la facilità di manutenzione:LOL. "Ma non c'è qualche altra palma come quelle in Liguria?" È stata la domanda che ha scatenato questa nuova avventura alla quale ho deciso di unirmi con una filiale a casa mia
Così volendo spendere poco abbiamo trovato un venditore che commercia anche piante che sono poco più che semenzai e abbiamo ordinato un po' di specie che potenzialmente possono sopravvivere da dividerci.
Ora per le altre non ho patemi, le metterò i posti defilati e o la va o la spacca, ma la jubaea mi piace molto e ne vorrei farne un elemento importante. Mi sono già abbastanza informato, ma se qualcuno la coltiva, qui in nord Italia, delle informazioni di prima mano sarebbero interessanti.
In particolare le domande che mi premono per la messa a dimora sono principalmente due:
Dimensioni, potenzialmente possono raggiungere diametri enormi, ma già quella di locarno era ben più piccola di quanto si legga in giro. Suppongo che nel mio clima lo sviluppo sarebbe ancora più ridotto, ma quello che mi chiedo è quanto. Che diametro dello stipite e della chioma posso ragionevolmente aspettarmi?
Radici, come tutte le palme ha quell'apparato radicale fatto di radici sottili e prevalentemente superficiali, ma io ho esperienza diretta solo di trachycarpus e chamaerops, bestioni di questo genere non ne ho mai maneggiati. Quindi la domanda ai possessori di palme di grandi dimensioni è quanto si espande l'apparato radicale? A quale distanza minima è consigliabile tenerla da un orto che vango ogni anno a circa 20 cm di profondità?