natabruja
Esperta Sezz. Rose
L'uso delle parolacce come intercalare quasi "normale" in una discussione io l'ho scoperto a Milano, ormai molti anni fa.
Era la mia prima sera in un pensionato universitario e c'era la classica assemblea di confronto tra studenti e direttore del pensionato. Uno studente prese la parola e...furono solo parolacce. Io arrossii per la vergogna: venivo da Napoli dove, allora, le parolacce le dicevano solo i ragazzi, tra di loro, mai davanti alle ragazze. Dallo studente il microfono passò al direttore del pensionato ed io mi rasserenai pensando: adesso li metterà a posto usando un linguaggio adeguato. Ma va? Un fiume di parolacce, ed io mi rifugiai in camera più rossa di un pomodoro maturo!
Con il tempo, vivendo e lavorando in questa città, ho capito che l'uso di certe espressioni tipo str o tdc non avevano sempre un senso malevole, piuttosto un uniformarsi ad un linguaggio sbrigativo e di effetto immediato senza tanti giri di parole.
Io stessa lo ho assimilato, senza esagerare e non arrossisco più.!!!
Comunque l'espressione da me più usata nei confronti di un mio collega o collaboratore, per significare la poca brillantezza è sempre stata "tiene 'a capa pè spartere 'e recchie" ovvero: l'unica funzione della sua testa è quella di dividire le orecchie. In senso benevole però!
Era la mia prima sera in un pensionato universitario e c'era la classica assemblea di confronto tra studenti e direttore del pensionato. Uno studente prese la parola e...furono solo parolacce. Io arrossii per la vergogna: venivo da Napoli dove, allora, le parolacce le dicevano solo i ragazzi, tra di loro, mai davanti alle ragazze. Dallo studente il microfono passò al direttore del pensionato ed io mi rasserenai pensando: adesso li metterà a posto usando un linguaggio adeguato. Ma va? Un fiume di parolacce, ed io mi rifugiai in camera più rossa di un pomodoro maturo!
Con il tempo, vivendo e lavorando in questa città, ho capito che l'uso di certe espressioni tipo str o tdc non avevano sempre un senso malevole, piuttosto un uniformarsi ad un linguaggio sbrigativo e di effetto immediato senza tanti giri di parole.
Io stessa lo ho assimilato, senza esagerare e non arrossisco più.!!!
Comunque l'espressione da me più usata nei confronti di un mio collega o collaboratore, per significare la poca brillantezza è sempre stata "tiene 'a capa pè spartere 'e recchie" ovvero: l'unica funzione della sua testa è quella di dividire le orecchie. In senso benevole però!