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Insulti e dintorni

new dawn

Guru Giardinauta
Fin da piccola ho sempre amato le lingue, la linguistica, la parola, il senso. Mi piacevano le differenze fra le lingue e fra i significati, le etimologie, i dialetti eccetera eccetera.
Micia, ci sei?
Un insulto incontrato da poco, che non mi era familiare, mi ha fatto pensare al diverso peso e alle sfumature di significato che hanno le parolacce, dal sud al nord, da città a città, a volte da quartiere a quartiere.
Poi negli ultimi tempi, in cui se ne fa parecchio uso, certe parolacce squisitamente locali sono diventate di uso comune in tutta Italia. Ho sentito esterrefatta eleganti giornaliste usare delle frasi volgarissime a Napoli, che evidentemente nel percorrere alcune centinaia di chilometri si erano - come dire? - depurate della loro indicibilità.

Alcuni termini addirittura hanno visto capovolto il loro senso. Prendiamo la parolaccia più gentile: "fesso". Se la usavo mi arrivava istantaneamente un ceffone (e non la usavo mai infatti).
Ma ora dire che qualcuno è fesso, quasi sempre si associa a una specie di tenerezza, di indulgenza. Perché significa che non è furbo e non è cattivo.

Un'altra parolaccia che da bambini amavamo di nascosto era "fetente", che forse nella lingua napoletana più antica era molto offensiva; mentre ora viene accompagnata da un sorriso complice e da una pacca sulla spalla. Cioè vuol dire sei una simpatica canaglia; ancora meglio funziona l'accrescitivo "fetentone".

La famosa e strausata esse.ti.erre, comme tutte quelle associate agli escrementi, è senza appello: se sei uno s.t.r. non meriti perdono. Anzi, viene utilizzata spesso per distinguere. Per esempio: è stupido ma non è uno str., è cattivo ma non è str.. Cioè è qualcuno con cui ti puoi confrontare faccia a faccia, non è un pezzo di m..

Nel caso si tratti di donne, invece, una femmina catalogata così dagli uomini può star certa di essere una gran seduttrice, e di averne fatti arrabbiare molti ...

Per arrivare alla fine a T.d.c., la cosa mi appare controversa. A Napoli non è poi così cattiva.
Il tidiccì me lo immagino un bambinone, un po' viziato da mammà, che ancora a trent'anni sfila cinquanta euro dal portafogli dei genitori e nessuno gli dice niente.
Tra poco si metterà in società con un amico per aprire un sushi bar e perderà un sacco di soldi ... del padre. Però è affettuoso, si sveglia tardi si fa una doccia ed esce.
Il vero tdc il guaio lo fa quando si sposa. Il tdc sposato fa subito un figlio (anche prima) e presto si separa perché la moglie non ce la fa più a sopportarlo. Allora se ne va in Messico dove si fa arrestare mentre sniffa, e non se ne sa più niente.

E come sono i vostri str e tdc?
 

e.leo

Maestro Giardinauta
Forse sbaglio ma se per "Un insulto incontrato da poco, che non mi era familiare, mi ha fatto pensare al diverso peso e alle sfumature di significato che hanno le parolacce....." ti rierisci al mio dovermi vergognare, per come l'ho imparato io e per come l'ho sempre inteso, vuol dire semplicemente -sciocco/sciocchino-.Di solito si usa in una conversazione amichevole e non ha niente a che vedere con t.d.c.
 

Vagabonda

Florello Senior
Forse sbaglio ma se per "Un insulto incontrato da poco, che non mi era familiare, mi ha fatto pensare al diverso peso e alle sfumature di significato che hanno le parolacce....." ti rierisci al mio dovermi vergognare, per come l'ho imparato io e per come l'ho sempre inteso, vuol dire semplicemente -sciocco/sciocchino-.Di solito si usa in una conversazione amichevole e non ha niente a che vedere con t.d.c.

Ma perchè, la tua risposta era "amichevole"? Stavi avendo una conversazione "amichevole" al tavolino di un bar con un tuo vecchio e caro amico? No, stavi rispondendo ad un utente, e la tua risposta non era "amichevole" ma risentita. Quindi il significato, in quel caso, assume la forma offensiva. Essendo io mezza lombarda uso il "testina" (e spesso aggiugno "di quiz")spesso e in maniera ironica, ma non mi permetterei mai di scriverlo in un contesto pubblico, rivolgendomi ad un utente, con la scusa che è "amichevole".

"Chi non dà retta, chi ha atteggiamenti bizzarri, capricciosi. Diminutiva di testa nel senso che una testa di ridotte dimensioni funziona meno bene di una normale oppure si intende il pene e dunque testina di (di cazz.o) vale come una persona un po' stolta, che non è una testa di cazz.o ma ne assume determinati atteggiamenti" http://books.google.com/books?id=T1IYab4YvzcC&lpg=PA365&hl=it&pg=PA366#v=onepage&q&f=false
 
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Pin

Master Florello
Il mio str. di solito è amichevole, dipende poi dal tono che gli do'. il tdc, no è quasi sempre un insulto.
E credo che ogni parola o parolaccia, abbia il significato che gli da il tono che si usa.
Quando mio figlio era piccolo, per non usare 'parolacce' gli dicevo 'ma che furbo', evidentemente aveva recepito il tono perchè il 'furbo' lo usava per insultare i suoi amici.
Credo che la parolaccia nel nostro dialetto, non sia considerata insulto, mentre lo è quella in dialetto diverso.
Per esempio mi da + l'idea di insulto td mi.nc..... che non tdc.
A genova non si usa tsta di belin, ma si usa sei una belina, belinata, ma sempre intesa come sciocca, sciocchezza. Almeno da noi.
 

daria

Master Florello
Il mio uso della parolaccia e' assimilabile ad un intercalare, e generalmente intercalo fra le 4 mura di casa o dell'azienda, team famigliare, quindi intercaliamo allegramente tra di noi:Dsenza offesa per nessuno.

Al di la' del fatto che si puo' tranquillamente mandare a cagare qualcuno senza scriverlo a chiare lettere, sono d'accordo sul fatto che scriverlo e' pure peggio dal momento che l'offesa esula dall'argomento trattato e colpisce direttamente l'autore.

Azz!! :D :eek:k07:
 

Miche

Aspirante Giardinauta
t.d.c. affettuoso?
Se do del t.d.c. dalle mie parti è estremamente offensivo e non lo direi nemmeno a mio fratello.
str. se ci si rivolge all'interlocutore è offensivo, se si parla in seconda persona è la versione eufemistica di f.d.p. ma non viene detto sempre con cattiveria, anche se ha una accezione certamente negativa. Nei rapporti con l'altro sesso ha una valenza negativa decisamente rafforzata.
La donna seduttrice da noi ha lo stesso nome lombardo della femmina del maiale, mentre l'uomo di facili costumi viene definito con la parola "becco" seguita da suffisso accrescitivo, ed è tutt'altro che un complimento.

Riguardo il "fesso", credo che altrove si traduca con il nome del contenuto del sacco scrotale. Non è nulla di che, ma eviterei di apostrofare così un omone grande e grosso.

Mandare a cagare qualcuno non è più considerato offensivo, così come mandarlo a dar via qualcos'altro, ma conta moltissimo il contesto e la confidenza che si ha con la persona. Se mando a cagare il professore, anche scherzando, di sicuro l'esame non lo passo. Se lo faccio con un mio amico o parente, anche se non lo faccio ridendo, la cosa passa quasi inosservata anche se è poco gentile.

Immagino che a molti non diranno niente i termini "bìgol" e "impestàt", che sono prestiti dal lombardo e sono le maggiori offese che si possono rivolgere a un bergamasco. Se venite a Bergamo e qualcuno vi rivolge questi epiteti vi conviene allontanarvi alla svelta...
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
ci sono parole che inizialmente nella loro "storia" erano insulti e poi con evoluzione "moderna /frequenza di "ascolto"/e scuse più o meno plausibili di chi le ha dette sono entrate nei normali discorsi quotidiani come eufemismi della "presa in giro" o in modalità più o meno scherzosa ........ma rimane inequivocabile che essendo questo un forum pubblico e sociale ed essendo i nostri interlocutori (a parte qualche raro caso ) amici e in confidenza solo nella lista sul nostro profilo o persone lontane di cui in effetti sappiamo poco del loro carattere reale , o di altre regioni o di altri dialetti .......per una semplice quanto mai reale esigenza sarebbe sempre meglio usare del buon e sacro rispetto nello scrivere i post (almeno in pubblico) dato che in ogni caso il forum noi lo usiamo, ma non è nostro e sopratutto per non renderlo volgare dato che chi ci legge dà LA SUA interpretazione dei nostri scritti..... nel bene ed anche nel male.
 
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new dawn

Guru Giardinauta
t.d.c. affettuoso?
Se do del t.d.c. dalle mie parti è estremamente offensivo e non lo direi nemmeno a mio fratello.

str. se ci si rivolge all'interlocutore è offensivo, se si parla in seconda persona è la versione eufemistica di f.d.p. ma non viene detto sempre con cattiveria, anche se ha una accezione certamente negativa.
Nei rapporti con l'altro sesso ha una valenza negativa decisamente rafforzata.
Immagino che a molti non diranno niente i termini "bìgol" e "impestàt", che sono prestiti dal lombardo e sono le maggiori offese che si possono rivolgere a un bergamasco. Se venite a Bergamo e qualcuno vi rivolge questi epiteti vi conviene allontanarvi alla svelta...

Interessante, molto divertente. Chissa quanti altri termini regionali esistono! E quante valenze diverse

Pin: credevo che belìn, una paroletta così graziosa, fosse una terribile parolaccia da voi:D
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
... La donna seduttrice da noi ha lo stesso nome lombardo della femmina del maiale, mentre l'uomo di facili costumi viene definito con la parola "becco" seguita da suffisso accrescitivo, ed è tutt'altro che un complimento...
Qui in Toscana "intercaliamo" molto :fischio:, anche in conversazioni per niente "concitate" per cui l'offensività di un termine dipende molto dal contesto e dal tono in cui viene detto, più che dalla parola in se stessa.
Per la cronaca, qui "becco" sarebbe il cornuto, quindi non "l'uomo di facili costumi" ma "il marito della donna di facili costumi"! :D

...Immagino che a molti non diranno niente i termini "bìgol" e "impestàt", che sono prestiti dal lombardo e sono le maggiori offese che si possono rivolgere a un bergamasco...
La traduzione per gli extra-berghem sarebbe censurabile? :fifone2:
 

new dawn

Guru Giardinauta
Qui in Toscana "intercaliamo" molto :fischio:, anche in conversazioni per niente "concitate" per cui l'offensività di un termine dipende molto dal contesto e dal tono in cui viene detto, più che dalla parola in se stessa.
Per la cronaca, qui "becco" sarebbe il cornuto, quindi non "l'uomo di facili costumi" ma "il marito della donna di facili costumi"! :D

La traduzione per gli extra-berghem sarebbe censurabile? :fifone2:

Impestàt mi fa pensare ai Promessi Sposi
 
M

mammagabry

Guest
si e se ti guarda troppo male vattene!!
bigol se non sbaglio e' sinonimo di belin,che poi da regione a regione la "permalosita media" cambia parecchio,quindi un sinonimo di un insulto che da una parte offende parecchio in un altra regione se la prendono di meno.
Str... una volta a roma ci scendevano dalla macchina e ti lasciavano li per terra negli ultimi decenni grazie anche ai film e' diventato piu' "divertente" e piu' tollerato,ma attenzione ci sono ancora tanti tradizionalisti!!!
Ricordo che a palermo fra amici era un continuo prendere a parolazze e mazzate cosi' per ridere,mentre qua in abruzzo un po' di meno e sopratutto da piccoli crescendo le stesse persone smettono di dirsele,pero' si rutta di brutto!!!!
le parolacce all'incirca sono le stesse dette pero' in versione dialettica di originale non conosco granche' a parte frrreeeeghte che pero' quasi nessuno considera volgare a parte le situazioni "ufficiali" dove devi fare il precisino,e' un po' usato come il soccimel a bologna e il mmmiiiiiiiiiiiiiiiiiii a palermo
 

Commelina

Master Florello
anche a Roma si intercala parecchio, caxxo!!!! l'insulto per eccellenza secondo me è alim..cci tua.... che a me farebbe subito salire la rabbia inconsulta, mentre invece vedo nei film che è usato (fin dai tempi del monnezza) quasi come un normale intercalare un po' colorito.
str e t.d.c. sono equivalenti e assolutamente negativi, mai solo scherzosi, assimilabili al f.d.p. che però risulta un insulto rafforzato rispetto ai primi due perchè con f.d.p. all'insultato si riconosce anche un grande dose di cattiveria che è quasi inesistente in str e t.d.c.
Qui in paese della provincia romana si usano molto le maledizioni tipo vammorìammazzato, con una infinita e fantasiosa gamma che va dalla cannonata in petto a te.possi.scapicollà e così via.
La più divertente che ho ricevuta io (quando moooolti anni fa giravo imperterrita con il libretto rosso) è stata "te possino impiccà colle budella de Mao" ..... non è meravigliosa?

da bambina la sberla la prendevo se dicevo "imbecille" oppure "cretino" e non sapevo neanche cosa significassero :lol:
 

new dawn

Guru Giardinauta
stupendo l'insulto anti-Mao, Commy!

Molte frasi romane mi fanno pensare alle nostre. Nel senso che noi del sud esprimiamo rabbia e insulti non col concetto, ma col suono. Vuoi mettere vammoriamm... che peso specifico ha rispetto al tenue belin. E purtroppo non posso citare una parolaccia napoletana che è stato molto duro per me imparare perché è veramente volgarissima (ma poi ce l'ho fatta!). E questa parola ha un suono così duro e concentrato che a dirla ti passa subito la rabbia.

Insomma, insulti come sfogo e insulti come offese.
Quante cose interessanti stanno venendo fuori :D

L'abruzzese di Mammagabry pure è inedito.

Invece figlio 'e ndrocchia non è offensivo, significa uno fino fino, un furbacchione, Floria. Niente di grave:)
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
...La più divertente che ho ricevuta io (quando moooolti anni fa giravo imperterrita con il libretto rosso) è stata "te possino impiccà colle budella de Mao" ..... non è meravigliosa?

da bambina la sberla la prendevo se dicevo "imbecille" oppure "cretino" e non sapevo neanche cosa significassero :lol:
Ahahahah :D meravigliosa davvero! :D

Questo fatto della sberla da bambina mi ha fatto ricordare un "aneddoto" della mia infanzia; ho fatto la prima e la seconda elementare dalle suore e ricordo che una volta in classe qualcuno disse una parola che fece scandalizzare tutti (sottolineo che avevamo ben sei o sette anni); la maestra non la sentì e chiese a qualcuno di ripetergliela e quello glielo disse in un orecchio perchè non se la sentiva di ripeterla a voce alta: "cu.lo"! :fifone2: Che innocenti eravamo, pur così "grandi", eh? :storto: I "bambini moderni" imparano a dire ben di peggio anche prima di dire mamma! :squint:
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
Qui in Toscana "intercaliamo" molto :fischio:, anche in conversazioni per niente "concitate" per cui l'offensività di un termine dipende molto dal contesto e dal tono in cui viene detto, più che dalla parola in se stessa.
Per la cronaca, qui "becco" sarebbe il cornuto, quindi non "l'uomo di facili costumi" ma "il marito della donna di facili costumi"! :D

La traduzione per gli extra-berghem sarebbe censurabile? :fifone2:

Anche qui per becco s'intende uomo cornuto ed è una parola molto molto offensiva. Qui più che t.d.c si usa testa di minc@@@ e anche questa è ed è stata sempre offensiva.
 

Picantina

Fiorin Florello
Quando ho iniziato il terzo anno delle superiori la prof di italiano e latino, che era in malattia, venne a trovarci con la scusa di presentarsi e le sue prime parole furono: "Siete degli imbecilli" e lo scrisse anche alla lavagna. Noi ci guardammo in faccia con l'espressione di chi pensa ma non può dire, ma si leggeva.....
Allora ci spiegò che imbecille deriva dal latino baculum che significa bastone, quello usato da chi necessita di sostegno, ergo noi eravamo senza il sostegno della cultura.
Ma al momento qualcuno il bastone glielo avrebbe dato volentieri in.......e anche poi perché se lo meritava tutto.

I bambini moderni? Confermo, dicono cose che neppure io dico (a meno che non sia fuori dalla divina grazia):eek:
 
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