Io penso sempre sia importante immaginare cosa succederebbe alla stessa pianta in natura.
Siccome le piante grasse sono "geneticamente programmate" per radicare in caso di distacco di un articolo o anche rottura dell'intera struttura (qui è stata creata con dei tagli, molti animali e insulti possono provocare l'abbattimento di un "tronco") queste piante dopo la cicatrizzazione rigenerano l'apparato radicale stando comunque in una zona a forte insolazione.
dove c'è verde c'è fotosintesi, che la pianta abbia le radici o meno.
Se non ha riserve d'acqua brevemente secca (una talea di rosa buttata per terra a luglio), se ha riserve d'acqua prosegue la sua attività (una pianta grassa nelle stesse condizioni).
Forse un minimo di buio potrebbe stimolare la pianta a cercare una soluzione per uscirne (crescere), ma tra il buio e la luce io preferirei la luce, come appunto avverrebbe in natura.
la mia ha radicato alla luce.
A ogni modo al buio, proprio perchè cerca luce, potrebbe tentare di crescere, ma non potendo fare fotosintesi depauperebbe le sue riserve energetiche.
Nello stesso posto dova ha radicato la mia (stando all'aria per tre mesi) avevo delle pale di fico d'india che oltre ad aver radicato alla pagina inferiore della pala appoggiate su un piatto di plastica (quindi non al suolo), ai margini hanno sviluppato nuovi articoli normalmente colorati, quindi la pianta ha continuato la sua "normale" attività. Quella che è stata consumata a tutti gli effetti è l'acqua di riserva, ma per crescere ha dovuto costruire materia e quindi trasformare l'anidride carbonica in zucchero.