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*Il Femminismo*

daria

Master Florello
Significa che dire "discriminare una donna in quanto donna", è un modo lungo e contorto per dire "fare una cosa stupida": io discrimino tra chi sa fare e chi non sa fare, tra chi è competente e chi non lo è.
Se ad esempio stai male e vai da un medico, cosa ti interessa: che ti sappia curare, o che sia uomo piuttosto che donna???
Penso a quegli immigrati che hanno rifiutato le cure di medici donne, perché erano donne: allucinante.
O chi pensa che per forza di cose tutte le donne che non sono brutte non possono essere intelligenti.
etc etc

giusto scardan, concordo
 

RosaeViola

Master Florello
anch'io credo che le differenze tra classi in questo caso siano molto sottili.
L'unica differenza è che nelle famiglie borghesi/benestanti era tutto coperto da un velo di ipocrisia,una pura facciata da mostrare all'esterno.Poi,nell'intimità delle abitazioni,sicuramente le cose andavano diversamente.

Sì, anch'io penso che la stupidità sia ugualmente distribuita nei diversi ceti.
Dico stupidità perché dire "discriminazione di una donna in quanto donna" mi sembra una lunga perifrasi per dire -in sintesi- stupidità.


Scusate ma dissento.
Parliamo del '900 e anche prima.
State dicendo che a quei tempi i figli dei contadini venivano mandati a scuola?
Non credo proprio. Per non parlare delle figlie.

Il grado di scolarizzazione era elevato solo negli ambienti medio-borghesi/borghesi e non in tutte le famiglie, ovviamente, ma in ogni caso, le donne che han potuto studiare non provenivano certo da ambienti contadini o proletari.

Ma veniamo a giorni più recenti. Negli anni '60 se in una famiglia c'era da mandare un figlio a scuola, era di certo il figlio maschio non fosse altro perchè era mentalità diffusa che fosse inutile far studiare le femmine in quanto votate alla famiglia, per cui l'investire denaro e tempo su una femmina, era tempo sprecato.
Che se ne faceva una donna della scuola quando avrebbe dovuto passare la sua vita a spignattare e a sfornare figli?

E' stato solo con gli anni '70 che le cose si sono un po' modificate ma non così tanto, se non dopo la metà di quel decennio.
 

RosaeViola

Master Florello
Hiver, i figli dei contadini non sono mai andati a scuola prima di un certo periodo ma in compenso i figli della classe borghese, avevano i precettori a casa che insegnavano loro.
Le differenze in questo senso, già nell'800 erano più che evidenti.
Ma anche prima c'erano ed è innegabile.
 

Hiveramour

Giardinauta Senior
Hiver, i figli dei contadini non sono mai andati a scuola prima di un certo periodo ma in compenso i figli della classe borghese, avevano i precettori a casa che insegnavano loro.
Le differenze in questo senso, già nell'800 erano più che evidenti.
Ma anche prima c'erano ed è innegabile.

Sì infatti, comunque pure le famiglie borghesi facevano istruire i figli verso una certa dottrina per non dire politica.. Mica l'istruzione era così libera come oggi..
 

LunaImmobile

Giardinauta
Scusate ma dissento.
Parliamo del '900 e anche prima.
State dicendo che a quei tempi i figli dei contadini venivano mandati a scuola?
Non credo proprio. Per non parlare delle figlie.

Il grado di scolarizzazione era elevato solo negli ambienti medio-borghesi/borghesi e non in tutte le famiglie, ovviamente, ma in ogni caso, le donne che han potuto studiare non provenivano certo da ambienti contadini o proletari.

Ma veniamo a giorni più recenti. Negli anni '60 se in una famiglia c'era da mandare un figlio a scuola, era di certo il figlio maschio non fosse altro perchè era mentalità diffusa che fosse inutile far studiare le femmine in quanto votate alla famiglia, per cui l'investire denaro e tempo su una femmina, era tempo sprecato.
Che se ne faceva una donna della scuola quando avrebbe dovuto passare la sua vita a spignattare e a sfornare figli?

E' stato solo con gli anni '70 che le cose si sono un po' modificate ma non così tanto, se non dopo la metà di quel decennio.

Hiver, i figli dei contadini non sono mai andati a scuola prima di un certo periodo ma in compenso i figli della classe borghese, avevano i precettori a casa che insegnavano loro.
Le differenze in questo senso, già nell'800 erano più che evidenti.
Ma anche prima c'erano ed è innegabile.


Io non intendevo dire che non ci fossero differenza a livello dell'istruzione e delle opportunità per le due diverse classi.
Intendevo dire che spesso,le famiglie medio-borghesi non erano poi così tanto aperte:anche al loro inteno erano fortissime le spinte per fare ricoprire alla donna un ruolo preciso,che non si differenziava molto,a livello concettuale,dal ruolo di moglie per le donne delle classi meno abbienti.
Anche l'educazione che veniva impartita alle figlie contemplava aspetti tesi a far diventare le ragazze delle bravi mogli.
Che poi,a livello di opportunità e di strade da percorrere,ce ne fossero di più per le classi agiate è ovvio..
 

RosaeViola

Master Florello
Certo Luna, ma nel contesto dell'istruzione anche le femmine venivano educate, cosa che nel mondo contadino o proletario, certo non avveniva e non è avvenuto per molti molti decenni.
E' storia davvero recente quella dell'istruzione femminile, molto recente.
 

RosaeViola

Master Florello
no assolutamente... ma abbiamo la possibilità di informarci e sentiamo più campane di allora...


Se veniamo educati a farlo però e mi dispiace dirlo, ma anche in questo senso nella stragrande maggioranza dei casi le figlie femmine sono ancor più penalizzate non tanto per volontà precisa ma per una lunga e deprimente tradizione di madri che a loro volta non sono state educate all'essere prima di tutto persone ma solo femmine.
 

RosaeViola

Master Florello
OT:

Hiver, io ho uno schermo grande ma tu hai una stringa di immagini nella firma che mi obbliga ad andare a leggere il testo dei tuoi post, fin sulla porta del mio vicino di casa.
Puoi rimediare? :cry:
 

lidia1809

Guru Giardinauta
La cosa terribile è che se sta cosa succedeva ai primi del '900..........vabbè tempi passati! ma la disuguaglianza esistono ancora oggi!!!!!!!!!!!!!!! dopo più di 100 anni, 1000 lotte, 1000 teorie..............
 

RosaeViola

Master Florello
Va meglio così Ivana? :D Almeno al tuo vicino sono piaciute le mie iconegif? :lingua:


:love_4: :love_4: :love_4:

In quanto al mio vicino, beh, non credo abbia apprezzato le tue gif, visto che è un rude che ancora brandisce la clava quando impartisce ordini alla sua consorte.
E suo figlio (poco più che 30enne) fa lo stesso con la sua.
 

RosaeViola

Master Florello
La cosa terribile è che se sta cosa succedeva ai primi del '900..........vabbè tempi passati! ma la disuguaglianza esistono ancora oggi!!!!!!!!!!!!!!! dopo più di 100 anni, 1000 lotte, 1000 teorie..............


Già Lidia, ma guarda che uno dei tanti problemi che abbiamo noi donne, è proprio la coscienza di noi stesse, della nostra condizione, della nostra realtà, al punto che non siamo ancora capaci di educare le figlie ad essere donne e non solo femmine, al punto che siamo sempre in prima linea quando si tratta di "far la pelle" ad un'altra donna.
La competitività che arma le donne, è una storia che risale alla notte dei tempi e che ancora non abbiamo capito tutte, attraverso quali nostri meccanismi interiori, passi.
 

LunaImmobile

Giardinauta
Io non intendevo dire che non ci fossero differenza a livello dell'istruzione e delle opportunità per le due diverse classi.
Intendevo dire che spesso,le famiglie medio-borghesi non erano poi così tanto aperte:anche al loro inteno erano fortissime le spinte per fare ricoprire alla donna un ruolo preciso,che non si differenziava molto,a livello concettuale,dal ruolo di moglie per le donne delle classi meno abbienti.
Anche l'educazione che veniva impartita alle figlie contemplava aspetti tesi a far diventare le ragazze delle bravi mogli.
.

Se veniamo educati a farlo però e mi dispiace dirlo, ma anche in questo senso nella stragrande maggioranza dei casi le figlie femmine sono ancor più penalizzate non tanto per volontà precisa ma per una lunga e deprimente tradizione di madri che a loro volta non sono state educate all'essere prima di tutto persone ma solo femmine.

alla fine diciamo la stessa cosa..:eek:k07:
io intendevo esattamente quello che hai scritto:spesso l'educazione che veniva impartita alle figlie (oltre a quella per così dire classica) mirava proprio a trasmettere un modello di donna ben preciso,dove essere una brava moglie e un'ottima padrona di casa costituivano le priorità.
 

RosaeViola

Master Florello
alla fine diciamo la stessa cosa..:eek:k07:
io intendevo esattamente quello che hai scritto:spesso l'educazione che veniva impartita alle figlie (oltre a quella per così dire classica) mirava proprio a trasmettere un modello di donna ben preciso,dove essere una brava moglie e un'ottima padrona di casa costituivano le priorità.


Indubbiamente Luna e con uno scopo millenario ben preciso.
 

seya

Master Florello
non mi sento evoluta, non mi sento di poter fare ciò che voglio e penso.
credo che in Italia ci sia davvero una bella ipocrisia.
altro che emancipazione.
basta guardare la grande differenza degli stipendi tra i due sessi...a parità di dottorato o laurea....non ce la scialiamo di certo, e spesso e volentieri sgobbiamo pure il doppio (e questo non è femmnismo..è realtà dei fatti ahimè).
 
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