• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

*Il Femminismo*

Hiveramour

Giardinauta Senior
Il termine "femminismo" è entrato nell'uso e nel senso corrente grazie a Hubertine Auclair a partire dal 1882. Prima di allora designava una malattia maschile (tipo "femmineo", femminuccia). La prime femministe lottarono in Francia per il diritto al divorzio (1872-81)
Il movimento femminista, con questo nome, è venuto alla ribalta internazionale negli anni '60, con l'intento di modificare radicalmente la divisione sessuale dei ruoli maschili e femminili e quindi di rimettere in discussione, in tutti gli aspetti del vivere associato, una gerarchizzazione umana che assegna un meno o un più ai diversi individui in base a meri rapporti di potere che trovano fondamento proprio nella sessualità maschile e nelle sue proiezioni sociali e politiche.

tratto dal bolscevico

Tuttavia noi abbiamo molte tracce nella musica italiana di questo disagio fortissimo.. tra cui:

La bambola (Patty Pravo)

Volevi un amore grande (Loredana Bertè)

ma la cosa esce pure negli anni successivi..nel 92 Mia Martini porta al festival di San Remo "Gli uomini non cambiano"
http://www.youtube.com/watch?v=IsYP2dXDOM4

La donna ad oggi è ancora in secondo piano? Se penso che in Italia lo stupro è diventato reato solo negli anni 70 , credo che il movimento femminista abbia subito una pesante paralisi dopo il copo d coda del 68 e ad oggi oggi la donna è più in pericolo che mai, più isolata, meno cosiderata, rassegnata a quelle poche conquiste ottenute... Poco più di un anno fa si è tentato di passare una legge che distingueva in termini di pena lo stupro verso una ragazza vergine piuttosto che quello verso una "non"... Che fine hanno fatto Anna Maria Mozzoni... Sibilla Aleramo, luce Irigaray??
 

lidia1809

Guru Giardinauta
Credo che le donne non siano ancora considerate uguali agli uomini, di strada ce n'è ancora tanta da fare.
Come esempio ti riporto le famose Quote Rosa in politica........più chiaro di così!
immagina poi che io vivo in Sicilia, dove credimi, la gente non è così avanti come crede, qui sulle donne si ci scandalizza per moooooooooolto poco!
 

Hiveramour

Giardinauta Senior
ho sentito Lidia attraverso un'associzione di cui faccio parte che in alcuni paesini dell'entroterra siciliana ,alcune donne sono cacciate dal proprio paese se commettono atti che la piccola comunità considera non conformi alla posizione di sottomissione femminile...
 

lidia1809

Guru Giardinauta
Cacciati dal paese non lo so.................ma sicuramente vengono etichettate a vita, vengono ripudiate dalla famiglia, insomma una situazione medievale!
Alcune se si sposano il giorno delle nozze i genitori per esempio non ci vanno.....

Il problema è che non si tratta di atti veramente vergognosi, ma cose che nel resto d'Italia sono normali!
 

RosaeViola

Master Florello
Cacciati dal paese non lo so.................ma sicuramente vengono etichettate a vita, vengono ripudiate dalla famiglia, insomma una situazione medievale!
Alcune se si sposano il giorno delle nozze i genitori per esempio non ci vanno.....

Il problema è che non si tratta di atti veramente vergognosi, ma cose che nel resto d'Italia sono normali!


Però quando io affermo, come un po' di tempo fa in una discussione nel forum, che non abbiamo il diritto di discutere i costumi dell'Islam in materia donne, soprattutto se consideriamo i due differenti mondi di cui parliamo (il nostro si dice avanzato nei costumi e in tutto il resto) mi dicono che esagero.
Mah...

Questo tipo di cose, soprattutto in un paese occidentale, che ostenta una ricchezza economica e culturale (badate, ho proprio detto ostenta) non dovrebbero esserci, eppure ci sentiamo superiori a popoli che hanno culture apparentemente molto diverse, ma a mio modo di vedere non sono così lontani da noi e non solo per la realtà a cui ti riferisci tu Lidia, ma proprio in generale.

Anche nel profondo nord, le donne CREDONO di essere emancipate e parificate all'uomo nei diritti ma non è così.

Un fatto sintomatico è il pensare di esserlo solo perchè in occasione dell'8 marzo le donne sono libere di uscire da sole e far bisboccia, poi per gli altri 364 giorni, è ancora il marito a fare le regole in molte cose.
Non parliamo dei posti di lavoro, perchè anche lì c'è da stendere una trapunta pietosa.

Ripeto, ma noi non siamo occidente? Non siamo un paese tecnologicamente, culturalmente ed economicamente avanzato?

Allora perchè esistono ancora questi fatti?

Quanto han fatto le nuove madri per far evolvere culturalmente le figlie?

In che modo le donne vengono ancora cresciute col senso di colpa e con il riflesso di un universo negato e sottomesso?

Ma per le donne, cosa significa essere libere ed emancipate?
 

lidia1809

Guru Giardinauta
Infatti io non mi posso meravigliare di ciò che accade nei paesi islamici perchè lo vedo con i miei occhi ogni giorno.................ma su delle italiane!
L'unica differenza è che qui bene o male abbiamo un pò più di libertà nel vestirci!

Io vengo per fotuna da una famiglia moderna, ma ho avuto compagne di classe che prima di sposarsi erano PROPRIETA' del padre e poi sono diventate proprietà del marito, il cui unico compito era di stare in casa, fare figli e far trovare la cen pronta al marito. Ma stiamo scherzando?
Ho detto compagne di scuola e non amiche perchè queste persone non escono, non hanno vita sociale..............
 

Hiveramour

Giardinauta Senior
Però quando io affermo, come un po' di tempo fa in una discussione nel forum, che non abbiamo il diritto di discutere i costumi dell'Islam in materia donne, soprattutto se consideriamo i due differenti mondi di cui parliamo (il nostro si dice avanzato nei costumi e in tutto il resto) mi dicono che esagero.
Mah...

Questo tipo di cose, soprattutto in un paese occidentale, che ostenta una ricchezza economica e culturale (badate, ho proprio detto ostenta) non dovrebbero esserci, eppure ci sentiamo superiori a popoli che hanno culture apparentemente molto diverse, ma a mio modo di vedere non sono così lontani da noi e non solo per la realtà a cui ti riferisci tu Lidia, ma proprio in generale.

Anche nel profondo nord, le donne CREDONO di essere emancipate e parificate all'uomo nei diritti ma non è così.

Un fatto sintomatico è il pensare di esserlo solo perchè in occasione dell'8 marzo le donne sono libere di uscire da sole e far bisboccia, poi per gli altri 364 giorni, è ancora il marito a fare le regole in molte cose.
Non parliamo dei posti di lavoro, perchè anche lì c'è da stendere una trapunta pietosa.

Ripeto, ma noi non siamo occidente? Non siamo un paese tecnologicamente, culturalmente ed economicamente avanzato?

Allora perchè esistono ancora questi fatti?

Quanto han fatto le nuove madri per far evolvere culturalmente le figlie?

In che modo le donne vengono ancora cresciute col senso di colpa e con il riflesso di un universo negato e sottomesso?

Ma per le donne, cosa significa essere libere ed emancipate?

Non potevi scrivere di meglio...... L'8 Marzo è la vostra caramella per farvi stare tranquille...
 

lidia1809

Guru Giardinauta
Immagina che io l'8 marzo neanche esco di casa perchè mi vergogno delle stupidaggini che vedo fare in giro...............
 

RosaeViola

Master Florello
Non potevi scrivere di meglio...... L'8 Marzo è la vostra caramella per farvi stare tranquille...


No prego, per me l'8 marzo ha dei significati ben diversi e penso che fortunatamente anche per altre donne è così.

La libertà nel vestire, l'uscita dell'8 marzo, una certa libertà nei costumi è il contentino che viene dato alle donne italiane che si fan bastare queste facezie per sopportare tutto il resto delle iniquità a cui sono esposte.
 

RosaeViola

Master Florello
Immagina che io l'8 marzo neanche esco di casa perchè mi vergogno delle stupidaggini che vedo fare in giro...............


Figurati io Lidia.
Semmai per me l'8 marzo era una giornata da trascorrere in corteo, una giornata con una forte connotazione politica, ma mica la libera uscita dal serraglio.
 

LunaImmobile

Giardinauta
quoto tutto quanto avete detto..
secondo me lo spirito del movimento femminista si è pian piano perso,assumendo una connotazione puramente "esteriore" per così dire.
Ci si occupa pochissimo di violenza sulle donne,soprattutto di quella domestica,ma vogliamo che le donne possano far parte regolare dell'esercito,perchè così crediamo di raggiungere chissà quali obbiettivi..
mi sembra che ci sia stata una trasformazione negativa,come se il movimento venisse in qualche modo incalanato in una dimensione in cui potesse dare meno fastidio.
C'è un forte "scollamento" (scusate la parola brutta,ma non me ne venivano altre) tra una nicchia di associazioni che si trovano quotidianamente ad affrontare problematiche serie,che meriterebbero delle discussioni approfondite e delle risposte altrattanto forti,dal femminismo leggero.
 
S

scardan123

Guest
Nella mia famiglia le donne hanno sempre avuto le palle. Posso dire palle senza venire censurato?
I miei genitori fanno lo stesso lavoro allo stesso livello/grado, insomma perfettamente uguali. Nonne e bisnonne si sono fatte due guerre mondiali reggendo la famiglia, coi mariti via (appunto in guerra) o morti (appunto per la guerra, che allegria!). Gestivano e amministravano in totale libertà e con piena competenza, figli e figlie avevano tutti ricevuto la stessa istruzione, anche se in alcuni casi per le figlie erano state chieste autorizzazioni speciali perché non era normale per l'epoca.
Nessuno ha mai parlato di femminismo o parità o rivendicazioni: semplicemente non era un argomento di discussione, era una realtà scontata. Non c'è mai stata per generazioni alcuna superiorità maschile o femminile nell'istruzione, nello stile di vita, etc, ma sempre parità, e autonomia.
 
Ultima modifica di un moderatore:

RosaeViola

Master Florello
Nella mia famiglia le donne hanno sempre avuto le palle. Posso dire palle senza venire censurato?
I miei genitori fanno lo stesso lavoro allo stesso livello/grado, insomma perfettamente uguali. Nonne e bisnonne si sono fatte due guerre mondiali reggendo la famiglia, coi mariti via (appunto in guerra) o morti (appunto per la guerra, che allegria!). Gestivano e amministravano in totale libertà e con piena competenza, figli e figlie avevano tutti ricevuto la stessa istruzione, anche se in alcuni casi per le figlie erano state chieste autorizzazioni speciali perché non era normale per l'epoca.
Nessuno ha mai parlato di femminismo o parità o rivendicazioni: semplicemente non era un argomento di discussione, era una realtà scontata. Non c'è mai stata per generazioni alcuna superiorità maschile o femminile nell'istruzione, nello stile di vita, etc, ma sempre parità, e autonomia.

Beh, hai una bella storia alle spalle ma diciamo che, forse, la tua famiglia è abbastanza anomala per quei tempi e per quanto mi riguarda, penso di poter dire che queste realtà erano soprattutto di ceti più abbienti rispetto alla media del tempo.

I miei genitori provengono da famiglie contadine. Mia nonna paterna ha vissuto entrambe le guerre, orfana di madre a 16 anni, si ritrovò con le sorelle di primo letto da crescere e a coadiuvare la sua matrigna con i fratelli nati dal secondo matrimonio del mio bisnonno (una decina mi pare).
Ti assicuro Scardan, che l'ultima cosa che si sarebbero sognati, anche se avevano tanta terra di loro proprietà, era di far studiare le figlie femmine.
Per loro c'era solo la possibilità di lavorare in casa, lavorare nei campi e sottomettersi alla volontà del padre prima e del marito poi.

La realtà di cui parli, secondo me, è la realtà di un ambiente della borghesia giuliana medio-alta e non si può certo dire che la realtà più generale fosse quella che tu descrivi.
 

Hiveramour

Giardinauta Senior
Non penso sia nemmeno una questione di famiglia borghese o meno.. Mia nonna viveva in una famiglia benestante che ha sempre messo in primo piano i maschi, i loro interessi, la loro importanza... I fratelli si mia nonna sono sempre stati tutelati dalla famiglia e oserei dire venerati... I fratelli di mia nonna hanno disertato tutti nella seconda guerra, coperti dalla famiglia.. Mi nonna ha fatto una vita d'inferno con mio nonno. E' stata catapultata dall'autorità del padre a quella del marito... Mio nonno era un uomo che ha sempre trattato mia nonna come una serva. Un fascista convinto delle sue idee, con una visione della donna da medioevo... solo poco prima della sua morte si era reso conto che la donna verso il 2000 poteva pure avere diritto al voto...
 

LunaImmobile

Giardinauta
anch'io credo che le differenze tra classi in questo caso siano molto sottili.
L'unica differenza è che nelle famiglie borghesi/benestanti era tutto coperto da un velo di ipocrisia,una pura facciata da mostrare all'esterno.Poi,nell'intimità delle abitazioni,sicuramente le cose andavano diversamente.
 
S

scardan123

Guest
Sì, anch'io penso che la stupidità sia ugualmente distribuita nei diversi ceti.
Dico stupidità perché dire "discriminazione di una donna in quanto donna" mi sembra una lunga perifrasi per dire -in sintesi- stupidità.
 
S

scardan123

Guest
Significa che dire "discriminare una donna in quanto donna", è un modo lungo e contorto per dire "fare una cosa stupida": io discrimino tra chi sa fare e chi non sa fare, tra chi è competente e chi non lo è.
Se ad esempio stai male e vai da un medico, cosa ti interessa: che ti sappia curare, o che sia uomo piuttosto che donna???
Penso a quegli immigrati che hanno rifiutato le cure di medici donne, perché erano donne: allucinante.
O chi pensa che per forza di cose tutte le donne che non sono brutte non possono essere intelligenti.
etc etc
 
A

ambapa

Guest
Significa che dire "discriminare una donna in quanto donna", è un modo lungo e contorto per dire "fare una cosa stupida": io discrimino tra chi sa fare e chi non sa fare, tra chi è competente e chi non lo è.
Se ad esempio stai male e vai da un medico, cosa ti interessa: che ti sappia curare, o che sia uomo piuttosto che donna???
Penso a quegli immigrati che hanno rifiutato le cure di medici donne, perché erano donne: allucinante.
O chi pensa che per forza di cose tutte le donne che non sono brutte non possono essere intelligenti.
etc etc
Adesso ho capito...quoto in pieno.
 
Alto