Datura rosa
Guru Master Florello
Entrata in una stanza che non si usa quasi mai, stavo staccando la tende per lavarla quando….orrore!!!!!: in alto, sul bordo di un’anta della finestra c’era un “qualcosa” di strano e inquietante….. Ho realizzato poi che doveva trattarsi di un ooteca ma quali abitanti conteneva???
Ero in casa da sola e, basita, non sapevo che pesci prendere. Dopo tanti tentennamenti, sono ricorsa al “flit”, lo spray che uso contro gli “ammazzasomari” (calabroni o vesponi giganti) quando mi entrano in casa.
Ne ho spruzzato un poco e, poi, calzati dei guanti da cucina e munita di busta da freezer l’ho catturata.
Prendendola si è aperta ed ho inserito il tutto in un barattolo di vetro per fotografarlo
Ho poi liberato il tutto in giardino senza, purtroppo, molte speranze che i piccoli insettini potessero sopravvivere.
Essendo senza connessione non potevo chiedere aiuto per l’identificazione o l’individuazione diretta degli “intrusi”. Mi ripromettevo, quindi di farlo successivamente.
Il discorso sembrava accantonato quando, giorni dopo, mentre toglievo per sostituirli dei fiori che avevo reciso in giardino e messi in un vaso in casa, vedo passeggiare, spostandosi anche abbastanza velocemente da fiore a fiore, un ragnetto bianco con due strisce rosse ai lati del corpo che mi ricordava qualcosa.
(Anche questo "visitatore" è stato liberato in un vaso in giardino e chi sa dov'è ora!!!)
Sono andata a rivedere le foto che avevo fatto al piccolo “condominio” insediatosi in casa e mi è saltata agli occhi la somiglianza di un piccolo abitante con il ragno appena visto sui fiori e devo dire che ho sperato che fosse un sopravvissuto alla mia caccia.
Riottenuta la connessione ho fatto una ricerca ed ho trovato che trattavasi di Misumena vatia, una specie di ragno della famiglia dei Tomisidi.
Dalle informazioni che seguono (tratte da Wikipedia ed altri siti che si occupano della materia che inserisco per chi fosse interessato) ho potuto desumere che si tratti di una femmina.
Sono detti comunemente ragni-granchio, (in inglese crab spiders) in primo luogo per la somiglianza fisica in quanto hanno le due paia anteriori di zampe allargate verso l'esterno come le chele di un granchio; in secondo luogo per la forma del corpo appiattita e spesso spigolosa, e inoltre per la capacità che hanno di camminare di lato e anche all'indietro. Vengono anche chiamati ragni dei fiori perché l'habitat principale è nei fiori, o sotto le corolle, dei prati e dei giardini di tutto il mondo.Al pari di molte specie dei Tomisidi sono ragni cacciatori; essi, infatti non costruiscono la tela ma tendono agguati sulle piante e sui fiori, sfruttando l'omocromia dei loro colori con i petali dei fiori per mimetizzarsi. Attaccano anche prede grandi e temibili come le api. È tipico di varie specie appostarsi sulle foglie, nei fiori o sotto di essi e all'avvicinarsi di un insetto, scattare, afferrarlo con le zampe e immobilizzarlo con un morso velenoso. Questo tipo di attacco risulta estremamente efficiente. Ben poche prede riescono a divincolarsi e fuggire quando le zampe anteriori si chiudono sul collo e sull'attaccatura delle ali del malcapitato insetto. La tipologia di preda comprende qualsiasi insetto osi avvicinarsi ai fiori: annoverano fra esse anche Xylocopa (grosse api nerastre con ali iridescenti) e cavallette lunghe oltre 4 centimetri. Se riescono a prendere più prede di quante ne possano suggere, le conservano nei pressi del luogo di appostamento. (Wikipedia)
Le femmine hanno il torace rosa, mentre i maschi ce l'hanno marrone. Le uova vengono attaccate alle piante in un piccolo astuccio piatto e la femmina le sorveglia fino alla morte.
L’unica cosa che mi lascia perplessa è che la “ragna” madre doveva essere un poco mentalmente disturbata per scambiare la mia finestra per una pianta e forse una “primipara” priva di esperienza perché l’ooteca non era piatta ma “bombata”!!!!!
Ero in casa da sola e, basita, non sapevo che pesci prendere. Dopo tanti tentennamenti, sono ricorsa al “flit”, lo spray che uso contro gli “ammazzasomari” (calabroni o vesponi giganti) quando mi entrano in casa.
Ne ho spruzzato un poco e, poi, calzati dei guanti da cucina e munita di busta da freezer l’ho catturata.
Prendendola si è aperta ed ho inserito il tutto in un barattolo di vetro per fotografarlo
Ho poi liberato il tutto in giardino senza, purtroppo, molte speranze che i piccoli insettini potessero sopravvivere.
Essendo senza connessione non potevo chiedere aiuto per l’identificazione o l’individuazione diretta degli “intrusi”. Mi ripromettevo, quindi di farlo successivamente.
Il discorso sembrava accantonato quando, giorni dopo, mentre toglievo per sostituirli dei fiori che avevo reciso in giardino e messi in un vaso in casa, vedo passeggiare, spostandosi anche abbastanza velocemente da fiore a fiore, un ragnetto bianco con due strisce rosse ai lati del corpo che mi ricordava qualcosa.
(Anche questo "visitatore" è stato liberato in un vaso in giardino e chi sa dov'è ora!!!)
Sono andata a rivedere le foto che avevo fatto al piccolo “condominio” insediatosi in casa e mi è saltata agli occhi la somiglianza di un piccolo abitante con il ragno appena visto sui fiori e devo dire che ho sperato che fosse un sopravvissuto alla mia caccia.
Riottenuta la connessione ho fatto una ricerca ed ho trovato che trattavasi di Misumena vatia, una specie di ragno della famiglia dei Tomisidi.
Dalle informazioni che seguono (tratte da Wikipedia ed altri siti che si occupano della materia che inserisco per chi fosse interessato) ho potuto desumere che si tratti di una femmina.
Sono detti comunemente ragni-granchio, (in inglese crab spiders) in primo luogo per la somiglianza fisica in quanto hanno le due paia anteriori di zampe allargate verso l'esterno come le chele di un granchio; in secondo luogo per la forma del corpo appiattita e spesso spigolosa, e inoltre per la capacità che hanno di camminare di lato e anche all'indietro. Vengono anche chiamati ragni dei fiori perché l'habitat principale è nei fiori, o sotto le corolle, dei prati e dei giardini di tutto il mondo.Al pari di molte specie dei Tomisidi sono ragni cacciatori; essi, infatti non costruiscono la tela ma tendono agguati sulle piante e sui fiori, sfruttando l'omocromia dei loro colori con i petali dei fiori per mimetizzarsi. Attaccano anche prede grandi e temibili come le api. È tipico di varie specie appostarsi sulle foglie, nei fiori o sotto di essi e all'avvicinarsi di un insetto, scattare, afferrarlo con le zampe e immobilizzarlo con un morso velenoso. Questo tipo di attacco risulta estremamente efficiente. Ben poche prede riescono a divincolarsi e fuggire quando le zampe anteriori si chiudono sul collo e sull'attaccatura delle ali del malcapitato insetto. La tipologia di preda comprende qualsiasi insetto osi avvicinarsi ai fiori: annoverano fra esse anche Xylocopa (grosse api nerastre con ali iridescenti) e cavallette lunghe oltre 4 centimetri. Se riescono a prendere più prede di quante ne possano suggere, le conservano nei pressi del luogo di appostamento. (Wikipedia)
Le femmine hanno il torace rosa, mentre i maschi ce l'hanno marrone. Le uova vengono attaccate alle piante in un piccolo astuccio piatto e la femmina le sorveglia fino alla morte.
L’unica cosa che mi lascia perplessa è che la “ragna” madre doveva essere un poco mentalmente disturbata per scambiare la mia finestra per una pianta e forse una “primipara” priva di esperienza perché l’ooteca non era piatta ma “bombata”!!!!!
Ultima modifica: