Sei forte, Mammagabry. Buona intuizione, per quanto mi riguarda. Il nome mi ispira molto, infatti le rose con nomi maschili le tropo un po' respingenti.
Adoro quelle del reverendo Pemberton perché mi fanno immaginare un mondo alla Jane Austen (guarda caso ...), con questo signore che lavora intorno alle sue rose in compagnia del giardiniere e di sua moglie, e dà una soave nome ottocentesco alle sue creature come alle sue figlie.
Per inciso, la moglie del giardiniere è diventata una brava ibridatrice: Ann Bentall, creatrice di The Fairy, di Buff Beauty e di Ballerina.
Accidenti, in questo mondo c'è da sprofondare e perdersi ...[/QUOTE
A volte i nomi delle rose si piegano a esigenze come dire "di mercato" come Alain Titchmarsh ,per il mercato italiano Bardolino ,o alcune rose tappezzanti di Kordes che sono state introdotte in Gran Bretagna con il nome delle colline inglesi. Penso che soprattutto per le rose moderne il vero nome sia l'impronunciabile e poco romantico brevetto ,che distingue una rosa in tutti i paesi del mondo