teddy63
Esperto Sezz. Rose
Approfittando che nelle FAQ manca ancora una descrizione di questa classe di rose, forse perchè la più conosciuta...mettiamo qui queste considerazioni (scritte a due mani con Luisangela) affinchè tutti possano contribuire, con le foto dei loro boccioli più significativi o delle loro corolle preferite a descrivere le rose più amate o più odiate da noi rodofili!
Gli Ibridi di Tea sono rose estremamente popolari catalogate in genere col nome HT che significa Hybrid of Thea cioè “ibrido di rosa tea”; possono essere chiamate anche “rosai a grandi fiori”.
Molti ritengono che il loro fiore grande, alto e centrato su un gambo robusto e spinoso definisce la “rosa” per eccellenza: sono le più conosciute e diffuse nei giardini odierni, quelle che più di altre con la loro grande ricchezza di forme, rifiorenze e colori affollano i cataloghi dei vivaisti, nonché quelle che si regalano in mazzi dai lunghi steli, riconoscibili per il classico bocciolo conico e turbinato.
Origine
Queste rose nascono attorno alla metà del XIX secolo dal seme ottenuto dall’incrocio tra rose rifiorenti coltivate in Europa (ibridi Perpetui) e le delicate rose cinesi trasportati in Occidente dai vascelli che importavano tè, dalle quali presero origine le così dette “Rose Tea”.
Jack Harkness, conosciuto a livello internazionale come ibridatore e autore, ha scritto che gli ibridi di Tea hanno ricevuto dagli ibridi Perpetui qualcosa della loro vigoria, robustezza e portamento eretto degli steli; dalle Tea hanno preso invece foglie eleganti, crescita persistente (e quindi fioritura continua) e soprattutto la forma dei boccioli ed i lunghi petali dei fiori.
Roy Shepherd nel suo History of the Rose (The Old roses series) scrisse che praticamente tutti i primi ibridi di Tea sono derivati dall’impollinazione di fiori della varietà di rosa Tea. Considerando le numerose variabili che sono connesse con l’impollinazione, fu difficile definire una nuova classe degli ibridi risultanti: i primi ibridi non avevano caratteristiche unificate e ne derivò una certa riluttanza ad accettare una nuova classificazione delle Rose.
A un certo punto però gli ibridi di Tea iniziarono ad evolversi in un nuovo e dinamico territorio. Si è ipotizzato che questo sia accaduto quando Jean-Baptiste Guillot nel 1867 ha scoperto “La France” ( http://www.helpmefind.com/rose/l.php?l=21.20008 ) tra un gruppo di piantine a Lyon-Monplaisir: una rosa dai fiori profumati, di colore rosa argentato, con i petali esterni ricurvi a margini ondulati e quelli centrali appuntiti.
Nessuno è stato in grado di dire con certezza se “La France” sia stato il primo semenzale prodotto da un incrocio naturale tra un ibrido perpetuo e una Tea: lo stesso Guillot non fu in grado di ricostruirne la genealogia, il tutto reso ancor più complicato dalle parentele incerte che caratterizzavano il periodo. L’unica certezza è che una rosa come “La France”, che combinava alcune delle migliori qualità della Tea e dell’Ibrido Perpetuo, sarebbe diventata il prototipo di una nuova classe di Rose.
In The Practical Book of Outdoor Rose Growing, George C. Thomas, Jr. descrive “La France” come "rigida come un Ibrido Perpetuo è una rosa che fiorisce praticamente spesso come una Tea e ha un bel fogliame e profumo".
Henry Bennett, un contadino inglese e allevatore di bestiame, ha avuto il merito di mantenere il collegamento tra l’Ibrido Perpetuo e la Tea.
Egli intravide i benefici dell’impollinazione artificiale di una Tea con l’Ibrido Perpetuo, riportandone e pianificando le parentele e cominciò a promuovere sistematicamente questa nuova classe. Da quel punto in poi la coltivazione di rose cambia radicalmente.
Nel 1879, Bennett presenta un gruppo di dieci varietà distinte, che pubblicizzò come " rosa ibridi di Tea". Una di queste rose si chiamava “Jean Sisley”, in onore di un coltivatore francese che aveva sostenuto l’impollinazione artificiale ma aveva ricevuto poca attenzione da coltivatori francesi del momento.
Dopo aver introdotto le sue rose, Bennett si incontrò con la Horticultural Society di Lione: come risultato della riunione, il francese annunciò la creazione di una nuova classe denominata Hybrides de Thé. Subito dopo i coltivatori francesi e inglesi cominciarono ad enumerare alcune loro rose nella nuova classe. Anche se la Francia accettò la nuova classe ci vollero tredici anni alla British National Rose Society per riconoscerla, infatti fu ufficializzata solamente nel 1893. Ventisei anni dopo l’introduzione della “La France”, hanno citato la rosa come il prototipo del gruppo, senza dubbi la prima a mostrare le possibilità della classe Ibridi di Tea: la data della sua introduzione, 1867, è ancora in uso per separare le vecchie rose da giardino dalle rose moderne.
Fino agli inizi del 1900, le rose tea ibride erano state rosa, rosso, o bianco, ma un netto miglioramento nella gamma di colore è stato apportato quando Monsieur J. Pernet-Ducher, un vivaista francese che aveva già creato molti meravigliosi classici ibridi di Tea tra cui “Gustav Regis” “Mme Caroline Testout”, “Mme Antoine Rivoire”, “Beauté Lyonnaise” e “Mme Ravary”, riuscì ad incrociare la forma semi-doppia del giallo della rosa R. Foetida Persiana con un ibrido perpetuo rosso, 'Antoine Ducher', ottenendo “Soleil d'Or” nel 1900, la prima rosa giallo-arancione. Inizialmente le rose di Pernet-Ducher sono state raggruppate come Hybrid Foetidas o Hybrid Luteas o ancora come Hybrid Austrian Brier in Gran Bretagna. Subito dopo sono stati raggruppati temporaneamente in una classe separata, nota come Pernettiane, dal nome del loro fondatore. Oggi, le Pernettiane si sono fuse nella classe degli Ibridi Tea ed è raro trovare un ibrido di Tea moderno senza R. foetida nel suo dna.
Le coltivazioni di Pernet-Ducher introdussero quello che è descritto nel libro The fragrant year come una peculiare emanazione dei profumi negli ibridi di Tea: Helen Van Pelt Wilson e Léonie Bell scrivono che individualmente queste rose hanno quello che potrebbe essere descritto come un odore sgradevole, ma incrociando con Ibrido Perpetuo e Hybrid Tea si produce un bouquet fruttato incredibile.
Non solo queste rose portano le tinte del giallo puro (“Souvenir de Claudius Pernet”, 1920), il rame e l'arancio, ma anche i profumi di lampone, melone, banana, o la combinazione di albicocco, pesco, susino e nettarina. Il catalogo The Vintage Garden descrive i colori della classe Hybrid Tea come "belli e unici…. i colori della fusione della fiamma, miscelati e sovrapposti, rosa, crema e giallo chiaro, non sempre brillante, ma di solito sottilmente intrigante"
La rosa HT divenne presto una moda dilagante negli ultimi anni dell'800 e nei primi del '900 e questa rincorsa al miglioramento tipologico continuò nonostante gli eventi bellici che coinvolsero tutta l'Europa.
L’introduzione di “Madame Meilland” nota anche come “Peace”, “Gloria Dei” o “Gioia” nel 1945 (simbolo della concordia fra gli uomini dopo gli orrori della guerra), segna il traguardo che separa l’eleganza di vecchi ibridi di Tea da quelli di oggi. Molte delle vecchie varietà conservano il fascino e sono considerati classici. L’ascendenza diviene sempre più complessa nel tempo incrociandosi con altri ibridi di Tea e sostituendo i loro progenitori diretti: l’Ibrido Perpetuo e la Tea.
Gli Ibridi di Tea sono rose estremamente popolari catalogate in genere col nome HT che significa Hybrid of Thea cioè “ibrido di rosa tea”; possono essere chiamate anche “rosai a grandi fiori”.
Molti ritengono che il loro fiore grande, alto e centrato su un gambo robusto e spinoso definisce la “rosa” per eccellenza: sono le più conosciute e diffuse nei giardini odierni, quelle che più di altre con la loro grande ricchezza di forme, rifiorenze e colori affollano i cataloghi dei vivaisti, nonché quelle che si regalano in mazzi dai lunghi steli, riconoscibili per il classico bocciolo conico e turbinato.
Origine
Queste rose nascono attorno alla metà del XIX secolo dal seme ottenuto dall’incrocio tra rose rifiorenti coltivate in Europa (ibridi Perpetui) e le delicate rose cinesi trasportati in Occidente dai vascelli che importavano tè, dalle quali presero origine le così dette “Rose Tea”.
Jack Harkness, conosciuto a livello internazionale come ibridatore e autore, ha scritto che gli ibridi di Tea hanno ricevuto dagli ibridi Perpetui qualcosa della loro vigoria, robustezza e portamento eretto degli steli; dalle Tea hanno preso invece foglie eleganti, crescita persistente (e quindi fioritura continua) e soprattutto la forma dei boccioli ed i lunghi petali dei fiori.
Roy Shepherd nel suo History of the Rose (The Old roses series) scrisse che praticamente tutti i primi ibridi di Tea sono derivati dall’impollinazione di fiori della varietà di rosa Tea. Considerando le numerose variabili che sono connesse con l’impollinazione, fu difficile definire una nuova classe degli ibridi risultanti: i primi ibridi non avevano caratteristiche unificate e ne derivò una certa riluttanza ad accettare una nuova classificazione delle Rose.
A un certo punto però gli ibridi di Tea iniziarono ad evolversi in un nuovo e dinamico territorio. Si è ipotizzato che questo sia accaduto quando Jean-Baptiste Guillot nel 1867 ha scoperto “La France” ( http://www.helpmefind.com/rose/l.php?l=21.20008 ) tra un gruppo di piantine a Lyon-Monplaisir: una rosa dai fiori profumati, di colore rosa argentato, con i petali esterni ricurvi a margini ondulati e quelli centrali appuntiti.
Nessuno è stato in grado di dire con certezza se “La France” sia stato il primo semenzale prodotto da un incrocio naturale tra un ibrido perpetuo e una Tea: lo stesso Guillot non fu in grado di ricostruirne la genealogia, il tutto reso ancor più complicato dalle parentele incerte che caratterizzavano il periodo. L’unica certezza è che una rosa come “La France”, che combinava alcune delle migliori qualità della Tea e dell’Ibrido Perpetuo, sarebbe diventata il prototipo di una nuova classe di Rose.
In The Practical Book of Outdoor Rose Growing, George C. Thomas, Jr. descrive “La France” come "rigida come un Ibrido Perpetuo è una rosa che fiorisce praticamente spesso come una Tea e ha un bel fogliame e profumo".
Henry Bennett, un contadino inglese e allevatore di bestiame, ha avuto il merito di mantenere il collegamento tra l’Ibrido Perpetuo e la Tea.
Egli intravide i benefici dell’impollinazione artificiale di una Tea con l’Ibrido Perpetuo, riportandone e pianificando le parentele e cominciò a promuovere sistematicamente questa nuova classe. Da quel punto in poi la coltivazione di rose cambia radicalmente.
Nel 1879, Bennett presenta un gruppo di dieci varietà distinte, che pubblicizzò come " rosa ibridi di Tea". Una di queste rose si chiamava “Jean Sisley”, in onore di un coltivatore francese che aveva sostenuto l’impollinazione artificiale ma aveva ricevuto poca attenzione da coltivatori francesi del momento.
Dopo aver introdotto le sue rose, Bennett si incontrò con la Horticultural Society di Lione: come risultato della riunione, il francese annunciò la creazione di una nuova classe denominata Hybrides de Thé. Subito dopo i coltivatori francesi e inglesi cominciarono ad enumerare alcune loro rose nella nuova classe. Anche se la Francia accettò la nuova classe ci vollero tredici anni alla British National Rose Society per riconoscerla, infatti fu ufficializzata solamente nel 1893. Ventisei anni dopo l’introduzione della “La France”, hanno citato la rosa come il prototipo del gruppo, senza dubbi la prima a mostrare le possibilità della classe Ibridi di Tea: la data della sua introduzione, 1867, è ancora in uso per separare le vecchie rose da giardino dalle rose moderne.
Fino agli inizi del 1900, le rose tea ibride erano state rosa, rosso, o bianco, ma un netto miglioramento nella gamma di colore è stato apportato quando Monsieur J. Pernet-Ducher, un vivaista francese che aveva già creato molti meravigliosi classici ibridi di Tea tra cui “Gustav Regis” “Mme Caroline Testout”, “Mme Antoine Rivoire”, “Beauté Lyonnaise” e “Mme Ravary”, riuscì ad incrociare la forma semi-doppia del giallo della rosa R. Foetida Persiana con un ibrido perpetuo rosso, 'Antoine Ducher', ottenendo “Soleil d'Or” nel 1900, la prima rosa giallo-arancione. Inizialmente le rose di Pernet-Ducher sono state raggruppate come Hybrid Foetidas o Hybrid Luteas o ancora come Hybrid Austrian Brier in Gran Bretagna. Subito dopo sono stati raggruppati temporaneamente in una classe separata, nota come Pernettiane, dal nome del loro fondatore. Oggi, le Pernettiane si sono fuse nella classe degli Ibridi Tea ed è raro trovare un ibrido di Tea moderno senza R. foetida nel suo dna.
Le coltivazioni di Pernet-Ducher introdussero quello che è descritto nel libro The fragrant year come una peculiare emanazione dei profumi negli ibridi di Tea: Helen Van Pelt Wilson e Léonie Bell scrivono che individualmente queste rose hanno quello che potrebbe essere descritto come un odore sgradevole, ma incrociando con Ibrido Perpetuo e Hybrid Tea si produce un bouquet fruttato incredibile.
Non solo queste rose portano le tinte del giallo puro (“Souvenir de Claudius Pernet”, 1920), il rame e l'arancio, ma anche i profumi di lampone, melone, banana, o la combinazione di albicocco, pesco, susino e nettarina. Il catalogo The Vintage Garden descrive i colori della classe Hybrid Tea come "belli e unici…. i colori della fusione della fiamma, miscelati e sovrapposti, rosa, crema e giallo chiaro, non sempre brillante, ma di solito sottilmente intrigante"
La rosa HT divenne presto una moda dilagante negli ultimi anni dell'800 e nei primi del '900 e questa rincorsa al miglioramento tipologico continuò nonostante gli eventi bellici che coinvolsero tutta l'Europa.
L’introduzione di “Madame Meilland” nota anche come “Peace”, “Gloria Dei” o “Gioia” nel 1945 (simbolo della concordia fra gli uomini dopo gli orrori della guerra), segna il traguardo che separa l’eleganza di vecchi ibridi di Tea da quelli di oggi. Molte delle vecchie varietà conservano il fascino e sono considerati classici. L’ascendenza diviene sempre più complessa nel tempo incrociandosi con altri ibridi di Tea e sostituendo i loro progenitori diretti: l’Ibrido Perpetuo e la Tea.
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