Silvio07
Florello
So che l'insufficienza renale è facilmente gestibile, e dipende dalla malattia che la scaturisce la velocità di peggioramento. Forse è meglio approfondire con il tuo veterinario, non significa che i suoi giorni finiranno per l'insufficienza.
Vi ringrazio tutti. Io comunque ora sono più sereno. Vederlo più volte al giorno accasciato, senza sguardo, tutto spelato, dolorante appena lo toccavo, mi faceva stare malissimo. E mi intristiva che io gli davo il latte o l'acqua con la siringa. Mi faceva pensare come era finito, da orgoglioso gatto signorile a un povero malato che non si sapeva alimentare più. Penso al suo carattere, sempre un super partes, padrone della casa. Pretendeva il luogo dove doveva mangiare, e anche da dove doveva bere (beveva solo dal rubinetto aperto!). In campagna spesso incontrava altri gatti, e li fronteggiava difendendo il suo territorio. Oppure quando una volta incontrò un branco di tre cani, e invece di scappare in casa, li ha fronteggiati riportando solo quale ferita. Un bel ricordo è delle prede portate a noi, un volta un geco, un sera un topo. Una volta ha portato a mia madre mentre faceva la doccia un gongilo (grossa lucertola). E questa estate è stato benissimo, anzi, è stato più attivo dell'estate scorsa. Ma poi improvvisamente è crollato tutto, ed è meglio che sia morto, con solo poche ore di agonia. Mi dispiace solo che il suo carattere da signore non lo ha potuto mantenere nella malattia, e si è dovuto arrendere ai dolori. Soffrivo a vederlo debole, e imprecava aiuto a noi. Oggi pomeriggio lo abbiamo messo nel suo trasportino e prima di chiuderlo ha alzato la faccia, ci ha guardato e ci ha miagolato, come per dirci addio, ho finito i miei giorni. Poi si è riaccasciato e ha iniziato ad ansimare. Ora è in cielo. Io non so se la sua piccola anima ci guarda, ma mi piace pensarlo.
Ciao e grazie di tutto!
