Datura rosa
Guru Master Florello
Mi è capitato di leggere che lo chef Carlo Cracco ha aperto in Galleria a Milano un nuovo ristorante e mi è venuto da riflettere una volta di più sul “fenomeno” della stratosferica importanza che hanno assunto gli chef (una volta denominati cuochi e c’è ancora qualcuno che così preferisce essere chiamato!) negli ultimi tempi.
Una volta relegati nelle loro cucine o, al più, nei mercati, la mattina presto, a scegliere personalmente i migliori alimenti per le loro proposte, e , a volte, in sala per un contatto personale con gli avventori li troviamo oggi un po’ ovunque. In TV come giudici (a volte estremamente “scenografici” con i loro atteggiamenti arroganti e bruschi) nei vari MasterChef giramondo, a risolvere problemi di ristoratori in ambascia, a pubblicizzare paste alimentari, arredamenti , detersivi per lavatrici, in giro per il mondo a trovare cibi non certo a chilometri 0 (patata Taro, zucchero muscovado, uova di montagna, pesce Moro, …………….(***) e leggiamo proposte di pietanze dai nomi ed ingredienti fantasiosi e inusitati a prezzi, rimanendo in tema, un tantino “salati” spesso inversamente proporzionali.
Dal tenore di quanto precede avrete capito che questo “fenomeno” non mi vede particolarmente favorevole anche se in cucina mi piace sperimentare nuove ricette e abbinamenti restando, però, forse troppo sul tradizionale. Ed è per questo che mi spiace non mi sia mai capitato di incontrare persone che avessero avuto accesso diretto a cotanta rivoluzione culinaria mentre mi farebbe piacere conoscere eventuali impressioni dirette riportate.
Inserisco il link all’articolo di presentazione del nuovo Ristorante e resto in attesa di conoscere opinioni sull’argomento.
https://www.dissapore.com/ristoranti/milano-cracco-in-galleria-menu-prezzi/
(***) Patata Taro, tubero di Colocasia esculenta.
Il taro rappresenta l'ingrediente base nell'alimentazione di molte popolazioni dell'Oceania, dell'Africa (cocoyam) e delle isole Hawaii (poï). Si può bollire o grigliare a fette oppure friggerlo ad anelli nell'olio di palma.
Zucchero muscovado = o mascobado, in Italia commercializzato anche con il nome campesino
Lo zucchero muscovado è un tipo di zucchero di canna dal colore scuro, non raffinato, a cui viene aggiunta una percentuale di melassa, che gli conferisce il suo caratteristico sapore.
Uovo di montagna = Spero si tratti di uova bio allevate nelle nostre montagne e non alle misteriose uova di pietra che il Monte Gandeng , in Cina, “depone” ogni 30 anni!!!!:LOL:
Moro oceanico = Dissostichus eleginoides o merluzzo dell'Antartico, un pesce appartenente alla famiglia dei Nototeniidi. Trovato nelle acque del subantartico a nord del 55° S, il nototenide della Patagonia raggiunge una lunghezza di quasi 2 metri. Pare sia molto richiesto nei ristoranti giapponesi, statunitensi ed europei.
Commercializzato come spigola cilena, nasello o mero, il nototenide della Patagonia è il bersaglio di una pesca internazionale intensa e incontrollata. Navi provenienti dalla Norvegia, dall'Argentina, dal Sudafrica e da altre nazioni, nel 1997, hanno pescato circa 100.000 tonnellate di nototenide della Patagonia, dieci volte tanto la quantità permessa dalla Convenzione per la Conservazione della Vita Marina dell'Antartide (CCAMLR). La pesca illegale, incominciata soltanto nel 1993, è stata così intensa che l'intera popolazione di nototenidi della Patagonia è ora in pericolo di estinzione commerciale e biologica. Vengono pescati soprattutto con il palangaro (e in parte con la pesca a strascico), che nella stagione del 1996-1997 ha ucciso anche più di 140.000 albatros e procellarie.
Una volta relegati nelle loro cucine o, al più, nei mercati, la mattina presto, a scegliere personalmente i migliori alimenti per le loro proposte, e , a volte, in sala per un contatto personale con gli avventori li troviamo oggi un po’ ovunque. In TV come giudici (a volte estremamente “scenografici” con i loro atteggiamenti arroganti e bruschi) nei vari MasterChef giramondo, a risolvere problemi di ristoratori in ambascia, a pubblicizzare paste alimentari, arredamenti , detersivi per lavatrici, in giro per il mondo a trovare cibi non certo a chilometri 0 (patata Taro, zucchero muscovado, uova di montagna, pesce Moro, …………….(***) e leggiamo proposte di pietanze dai nomi ed ingredienti fantasiosi e inusitati a prezzi, rimanendo in tema, un tantino “salati” spesso inversamente proporzionali.
Dal tenore di quanto precede avrete capito che questo “fenomeno” non mi vede particolarmente favorevole anche se in cucina mi piace sperimentare nuove ricette e abbinamenti restando, però, forse troppo sul tradizionale. Ed è per questo che mi spiace non mi sia mai capitato di incontrare persone che avessero avuto accesso diretto a cotanta rivoluzione culinaria mentre mi farebbe piacere conoscere eventuali impressioni dirette riportate.
Inserisco il link all’articolo di presentazione del nuovo Ristorante e resto in attesa di conoscere opinioni sull’argomento.
https://www.dissapore.com/ristoranti/milano-cracco-in-galleria-menu-prezzi/
(***) Patata Taro, tubero di Colocasia esculenta.
Il taro rappresenta l'ingrediente base nell'alimentazione di molte popolazioni dell'Oceania, dell'Africa (cocoyam) e delle isole Hawaii (poï). Si può bollire o grigliare a fette oppure friggerlo ad anelli nell'olio di palma.
Zucchero muscovado = o mascobado, in Italia commercializzato anche con il nome campesino
Lo zucchero muscovado è un tipo di zucchero di canna dal colore scuro, non raffinato, a cui viene aggiunta una percentuale di melassa, che gli conferisce il suo caratteristico sapore.
Uovo di montagna = Spero si tratti di uova bio allevate nelle nostre montagne e non alle misteriose uova di pietra che il Monte Gandeng , in Cina, “depone” ogni 30 anni!!!!:LOL:
Moro oceanico = Dissostichus eleginoides o merluzzo dell'Antartico, un pesce appartenente alla famiglia dei Nototeniidi. Trovato nelle acque del subantartico a nord del 55° S, il nototenide della Patagonia raggiunge una lunghezza di quasi 2 metri. Pare sia molto richiesto nei ristoranti giapponesi, statunitensi ed europei.
Commercializzato come spigola cilena, nasello o mero, il nototenide della Patagonia è il bersaglio di una pesca internazionale intensa e incontrollata. Navi provenienti dalla Norvegia, dall'Argentina, dal Sudafrica e da altre nazioni, nel 1997, hanno pescato circa 100.000 tonnellate di nototenide della Patagonia, dieci volte tanto la quantità permessa dalla Convenzione per la Conservazione della Vita Marina dell'Antartide (CCAMLR). La pesca illegale, incominciata soltanto nel 1993, è stata così intensa che l'intera popolazione di nototenidi della Patagonia è ora in pericolo di estinzione commerciale e biologica. Vengono pescati soprattutto con il palangaro (e in parte con la pesca a strascico), che nella stagione del 1996-1997 ha ucciso anche più di 140.000 albatros e procellarie.