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Giardino, terrazzo, balcone

  • Creatore Discussione Beppe degli Amaretti
  • Data di inizio
R

Roberta

Guest
Antonio quanta passione ci metti nel giardinaggio e sai trasmetterla benissimo!
Hai descritto accuratamente la vostra proprietà e devi averla trasformata in un posto da sogno! 155 varietà di rose :eek: uhauuu, perchè non metti qualche foto? ;)

Io ho un terrazzo di circa 70 mq dove ho una 50ina di piante "nomadi" :D nel senso che è come se avessero le rotelle, le sposto in continuazione a seconda dell'esposizione, degli abbinamenti, dei vuoti da coprire.
Ho sempre avuto la passione per le piante e il verde in generale, ma solo da quando abito in questa casa con il terrazzo ho potuto dare sfogo ai miei istinti :rolleyes: Il mio sogno però sarebbe di avere una casa anche solo con un pezzetto di giardino :cool:

Ancora complimenti per ciò che hai realizzato!
 
D

davipietro

Guest
accidenti, è quasi imbarazzante per me scrivere queste poche righe sul mio hobby soprattutto dopo aver letto i vostri interventi.
rispetto a voi sono ancora allo stato embrionale del giardinaggio.
ma tant'è, tocca anche a me.
premetto subito che nonlascerei mai l'appartamento in cui vivo, grazie anche agli splendidi vicini di casa.
ma se potessi avere un giardino come quello dei miei suoceri, accipicchia.....
dunque: ho sempre vissuto in appartamento e fin da piccolo dovevo alzarmi sui piedini per vedere il paesaggio oltre la barriera verde fatta di piante.
grazie alla nonna, per fortuna avevo anche la possibilità di scorazzare per cortili animali e fienili. va da sè che son cresciuto con la convinzione che anche il "verde" deve essere trattato al pari degli animali.
vi risparmio gli anni devastanti (soprattutto per le piante di mammà) dell'adolescenza.....
quando mi sono sposato (urca! 9 anni, arrggggh) ho preteso che un'azalea ed un'ortensia facessero parte della mia dote e piano piano il succedersi delle stagioni ha accompagnato il lento crescere del piacere del giardinaggio (sempre da balcone). si apprezza il ritorno della primavera quando fuori dalla finestra si vede una timida fioritura e non solo meno nebbia. e si apprezza anche il lento crescere dell'interesse verso quella strana ortensia che fa tutto da sola, ma che cmq i vicini osservano dal cortile.
bella scusa il compleanno della moglie (peraltro mica tanto dedita al verde): le è piaciuto il pieris e l'anno dopo pure il croton. alla fine ho dovuto confessare: il giardinaggio stava sempre più prendendo spazio tra i miei interessi, come fosse un'attrazione fatale.
e quando vedo una pianta o un fiore mi fermo per sapere e caripire informazioni in modo quasi avido, quasi invidioso di non aver ancora quella pianta o quel fiore.
quando sento qualcuno dire "siamo già a giugno e nemmeno me ne sono accorto" mi vien un pochetto il magone perchè vuol dire che manca qualcosa che ti accompagna nel trascorrere del tempo. è come passare il tempo senza accorgersi che qualcosa cmq accade anche se quella giornata è come quella precedente.
ecco perchè il giardinaggio mi sta prendendo sempre più: ha il potere di farti vivere giorno dopo giorno, con la sensazione che non puoi star con le mani in mano; c'è sempre qualcosa da fare, qualcuno cui pensare, un progetto da mettere in piedi e realizzare.
in questi giorni, quando arrivo a casa ho un pensiero in testa: alzare le tapparelle e vedere come stanno le mie piante, cosa hanno fatto di bello mentre io non c'ero.
e quando vedo che la camelia è fiorita, quando vedo che altri 2 tulipani sono belli ritti, quando vedo che quella strana pianta rifilatami dalla suocera ha inaspettati fiori rosa e bianchi, quando alla fine mi accorgo che i mesi sono passati in modo "utile" per le mie pianticelle ma anche per la mia vita, allora sorrido e penso che "nonostante i suoi inganni,travagli e sogni infranti, questo è pur sempre un mondo meraviglioso".
grazie mamma.
 
M

Maria A.

Guest
Innanzitutto, vorrei ringraziarti, Antonio, per l'entusiasmo che riesci a trasmettere.
Come ti ha già detto qualcuno veramente hai regalato anche a me un attimo di evasione, con la vista del tuo bellissimo giardino (a proposito, complimenti.... riesci a mettere qualche foto?).

Quanto a me.... la passione del giardinaggio credo me l'abbia trasmessa per prima mia nonna, che riusciva a coltivare (in barattolo...) praticamente di tutto. Aveva nostalgia del bel giardino lasciato in Abruzzo, e cercava di recuperare come poteva.
Io le stavo sempre dietro e cercavo di imparare. Poi andammo a vivere in una casa con dei davanzali molto stretti, niente spazio nemmeno per i grossi barattoli di nonna.
Ma riuscimmo lo stesso a far crescere in un vaso minuscolo una fucsia bellissima e una begonia bella come non ne ho più viste.
Poi mi sono sposata, c'è stato il mio primo balcone e lì ho cominciato a "sfogarmi". Mi sono resa conto di essere "piantedipendente" anch'io. Ora ho una terrazza abbastanza grande, da cinque anni in evoluzione (e non è ancora finita). Cerco di imparare quello che posso, sperimento, cambio, sono contenta per le soddisfazioni e resto male per le delusioni. Per esempio, quest'anno ho perso quasi tutte le piante che ho provato a seminare. Ho scoperto invece di essere bravissima con le talee, ho piazzato pezzetti di rametti vari un pò dappertutto e hanno presto tutti quanti, quest'estate avrò una selva di salvie.
Dedico alla cure delle mie piante (o a scrivere, leggere o pensare di piante) praticamente tutto il tempo libero (purtroppo poco). Il mio sogno? Un giardino vero, con la terra scura, morbida e profumata da sentire tra le dita delle mani e dei piedi...
 
A

Adrma

Guest
Che bello leggere i vostri messaggi. Mi avete fatto venir voglia di raccontare la mia esperienza. ..
Allora: fino a quattro anni fa vivevo a Napoli e avevo un balcone di 8 metri per 2 pieno di gerani, l'unica pianta che conoscevo, facile da curare, senza problemi, tante fioriere pensili in fila indiana, clima mite, e vai così...
Quando, nel 2000, da Napoli mi sono trasferita a Milano lo shock è stato grande.
Ma quando con il mio fidanzato (lombardo) abbiamo deciso di trovare casa a Saronno e scegliere un appartamento con 90mq di terrazzo, devo dire che avevo due sentimenti contrastanti, uno di entusiamo per quello che avrei voluto fare, l’altro di paura dovuto alla profonda ignoranza in tema di verde: non sapevo assolutamente da dove cominciare. Di piante non ne capivo niente (gerani a parte), mi piacevano, ma mi, anzi “ci” mancavano le basi per iniziare.
E se chiamassimo un giardiniere? “No, dai, facciamo da soli, è più divertente, ci stancheremo ma almeno impareremo qualcosa”, proposi.

E così è cominciato il tutto. Prima di tutto facciamo un disegnino e decidiamo l’allocazione dei vasi.Ok. E le piante? Che piante? Quante piante? E poi per innaffiarle? Lo butto l’innaffiatoio, non serve più? Ma no, esistono gli impianti di irrigazione!..... si ma quanto ci costa questo “scherzo”? Scusa, andiamo al vivaio e vediamo di farci consigliare.

Vivaio... altro che vivaio, una bolgia infernale di gente in trance che spinge carrellini ricolmi di piante piantine arbusti terre candele vasi e vasetti. Fortunatamente alla fine troviamo un tipo del vivaio che ci viene incontro e, dopo aver attentamente guardato il nostro disegnino (che ovviamente ci siamo portati appresso con tanto di misure) ci mostra le piante più adatte (leggo nomi latini che non mi dicono nulla tipo cornus alba, viburnum, photinia, )...poi “vedete voi le piantine piccole da mettere sul davanti - Le piante e tutto il resto ve lo portiamo noi con il furgone” dice l’uomo, “però ad interrare e sistemare terra e piante nei vasi dovete fare da soli, noi purtroppo non abbiamo tempo”.

Avevamo comprato qualcosa come 12 arbusti, una trentina di piante più piccole, circa 15 sacchi da 5kg di terra, e 10 vasi lunghi un metro e pesantissimi. E ora come si fa, o meglio, chi lo fa?
Incominciamo le grandi manovre, questa la mettiamo qui, quest’altra lì, no questa è blu la mettiamo vicino a quella rosa, no però questa è più delicata e la mettiamo dove c’è meno vento, no questa è acidofila e la mettiamo insieme all’altra acidofila...

Avevamo solo i rudimenti, ma non ci importava. Era troppo bello..Il nostro terrazzo lo stavamo costruendo da soli, con il nostro gusto e soprattutto con le nostre forze.
Poi il “santo” fidanzato ha fatto l’impianto di irrigazione (io facevo il l’aiutante, mi limitavo cioè a passare gli attrezzi e a reggere i tubi).

E così, quattro anni fa, il nostro terrazzo ha iniziato a prendere vita e colore.
Dalla fatica alla passione il passo è stato breve: zappiamo, potiamo, curiamo, nebulizziamo, innestiamo, abbiamo cominciato a comprare libri di giardinaggio, ad informarci, a visitare giardini, poi io ho iniziato a frequentare questo impareggiabile sito..ed eccomi qua.
Guardandomi il pollice, noto che il suo naturale color rosa beige sta iniziando a mutare camaleonticamente in un “verde pallido”, e di questo non posso che sentirmi soddisfatta.
Per finire questo romanzo (mamma mia ma quanto ho scritto....), credo che amare le piante sia come amare gli animali. Solo quando hai una pianta o un’animale da accudire puoi comprendere se davvero l’ami e vuoi prendertene cura.
Io l’ho capito, e mi sento fortunata di aver scoperto questa grande passione.
Un abbraccio
Adriana
 
T

Tania

Guest
La mia é una storia un po' di alti e bassi... fin da quando abitavo con i genitori ho sempre tenuto le pianticine e ricordo pure la prima che il mio cane ha mangiato (da tanto non ci pensavo ). Poi mi sono trasferita in un'altra casa con un mega giardino e purtroppo lavorando tanto non ho mai fatto granché e delegato a parenti più esperti che vivono nello stesso caseggiato!
Ora, dopo la nascita di mia figlia, abbiamo insieme scoperto il giardino... piantato fiorellini vari,fragole,e poi le orchidee... ed incredibile vedere la gioia che prova nel vederli crescere... e così con lei sto cominciando a riempire la casa e prendermi cura anche del giardino!
Ed é semplicemente una cosa meravigliosa...
Devo ammettere che qui ho imparato parecchio e quindi colgo l'occasione di ringraziarvi!

Ciao, Tania
 

Asclepias

Giardinauta Senior
Ciao a tutti, appena rientrato dal mio lungo viaggio di lavoro fra Umbria e Marche, seppure in ritardo, mi premuro di augurare buona Pasqua (è sempre valido!) e ringrazio quanti hanno avuto la bontà e il piacere di leggermi. Ho letto qualcosa di voi in viaggio, ma non ho avuto tempo di rispondere. Lo farò, anche personalmente, a tutti.
Intanto ciao e verdiamoci ancora
Antonio
 
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