• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Giardino, terrazzo, balcone

  • Creatore Discussione Beppe degli Amaretti
  • Data di inizio
B

Beppe degli Amaretti

Guest
Allora.... comincio io.
Fino ad un paio di anni fa' credevo che il giardinaggio fosse più un passatempo che una passione ed ero convinto che fosse un qualcosa per vecchie babbione/i.
Ho vissuto per 30 anni con i miei genitori e mia madre nel giardino che avevamo dava l'impressione che il giardinare fosse più un dovere che un piacere, ma non ho mai approfondito.
Poi con Paola sono andato a vivere in un condominio e ho cominciato a soffrire lo spazio ristretto della vita di appartamento, ma del verde nessuna nostalgia. Poi abbiamo deciso di cambiare e abbiamo comprato una casa con un giardino di 300mq ca. Non ci sono ancora andato a vivere, perchè tra ristrutturazione e arredo è passato qualche anno e non ho ancora finito di arredare, ma una volta a settimana (normalmente il Sabato)ci vado per controllare lo stato delle piante. Quando l'ho comprata il giardino era una specie di giungla e l'idea di poter creare un qualcosa da zero mi ha dato lo stimolo per leggere, informarmi ed imparare l'arte del giardinare. Paola invece del verde non importa nulla e i lavori di giardinaggio sono solo miei, anzi lei, avendo il terrore degli insetti, vorrebbe solo piante verdi e inodori.
Pur "praticando" saltuariamente mi sono reso conto che la cura delle piante non può essere solo un dovere, si deve aggiugere una certa dose di passione, di amore e questo viene spontaneamente, è come curare i propri figli, non è sufficiente dargli da mangiare o le medicine quando c'è ne bisogno. Devi aggiungere del sentimento. E' così che in questi due anni ogni mia visita nella nuova casa comincia con il giro di tutte le piante del giardino, passandole in rassegna una ad una, anche solo per valutarne lo stato di crescita. In attesa dell'esperienza mi limito a "fare" il minimo indispensabile (anche perchè fondamentalmente sono pigro) ma credo, con una punta di orgoglio, di aver, ad esempio, potato le mie rose come da manuale. Certo di errori ne ho fatti e ne' faro' ancora.
Ma gli insuccessi non mi frenano, anzi.
Ho sistemato una zona acidofile che mi piace molto e non vedo l'ora della fioritura, anche se non mi dispiace osservarla anche in altre stagioni.
Ora sto' progettando un piccolo laghetto (quelli in vetroresina) da inserire nel giardino e non vedo l'ora di realizzarlo.
Insomma, sono un giardiniere "della domenica", anzi del sabato, ma spero di diventarlo presto anche per gli altri giorni.
Ciao.
Beppe.

P.S. Ora, caro Antonio, dicci di tuo.
 

Eltuena

Guru Giardinauta
Fino a qualche anno fa, non distinguevo una camelia da una rosa. Mia madre aveva un piccolo terrazzo e coltivava le sue belle piante, ma non mi interessava. Poi, ho avuto la possibilità di comprare casa con giardino e a poco a poco ho iniziato. Ho letto e leggo libri, articoli su riviste, i consigli del forum ecc. Qualcosa ho imparato (qualche giorno fa sono andata con delle amiche alla fiera cittadina di piante e ho fatto la mia bella figura. Ho riconosciuto un sacco di piante ed ho spiegato alcuni metodi di coltivazione) ma moltissimo devo ancora imparare e memorizzare. Il mio giardino alcune volte mi sembra piccolo, piccolo, altre volte invece mi sembra normale. Ogni anno penso di essere a buon punto con la sua sistemazione ma puntualmente sposto, elimino e compro piante nuove. Probabilmente non finirò mai. Proprio al forum mi hanno consigliato di non essere frettolosa, di passeggiare e guardarmi intorno per capire cosa voglio. Il consiglio lo trovo giusto ma la mia impazienza ha il sopravvento.
Ciao
 
B

Bre

Guest
Ciao
io penso che sia una passione perche' adoro vedere i fiori e le piante/piantine/piantone crescere, adoro gli abeti, e un giorno sogno di avere un bel frutteto con orto rigoglioso accanto
io pero' per ora non ho nulla di mio, un cortile a casa del mio boy che adoro, cioe' gli ho fatto di tutto, sistemato aiuola, piantato enne piante e piantine qua e la' e semino un casino, mi prendo un po' di sgridate perche' i gerani li ho gia' presi e qui e' ancora troppo presto per metterli fuori, ho preso il basilico ma fino a fine aprile rimarra' dentro casa, in cucina... insomma la voglia di fare e' tanta ma... devo aspettare! invece a casa del mio papy c'e' un giardinetto ma e' off-limits, persino da bambina gli avevo chiesto un pezzettino dove mettere qualcosa, mi bastava 1 mq. invece nada, solo vasi, e poi le talee che faccio ora, qualcuna viene bene e viene subito rilevata dal papy (mi ha gia' "rubato" una rosa rosa profumata e 2 dico ben 2 ortensie..... per non parlare delle palmette...) e dire che le mie talee sono tutte da piante in vaso.....
eh beh! mi piace molto lo stesso, magari un giorno riusciro' a prendere una casa MIA con un pezzettino di giardino
ma per ora... smakkete a tutti ;)

eh Beppe per me ci metti anche un po' di amaretti alle piante, per questo vengono cosi' bene, sentimento si' ma per me... gli dai anche i... biscottini!! ;) ;) smakkete
 
B

Beppe degli Amaretti

Guest
Bre, mi spiace ma gli amaretti non li divido con nessuno!!! ;)
Ciao.
Beppe.
 

Joy

Giardinauta
Io sono arrivata da alcuni anni al giardino (grande) dopo molti anni di lavoro intenso in una terrazza (grande) di Milano dove mi ero fatta da me anche l'impianto di irrigazione goccia-goccia.
Negli anni ho spalato, mescolato, zappato e quant'altro, tonnellate di terra. Ho comperato centinaia di piante che ho fatto girare come trottole da un vaso all'altro da un angolo all'altro del giardino perche' mai soddisfatta dei risultati; in effetti dato il mio empirismo ho imparato sulla mia pelle che non tutto cresce ovunque e sta bene insieme. Ora ho letto e leggo molto di piu' sull'argomento ed ho cercato di crearmi delle basi teoriche anche frequentando corsi di giardinaggio (dico per professionisti)anche se il mio scopo e' unicamente imparare per il mio giardino. Ora comincio ad accorgermi che quando parlo di giardinaggio la gente mi guarda strano, temo che la mia passione si stia trasformando in mania ma a me va bene cosi'. Niente di meglio che una giornata passata in giardino (peraltro sgobbando come un negro)per svegliarsi il giorno dopo con le ossa rotte ma ben rilassata.
Di solito mi occupo da sola di quasi tutto, occasionalmente mi aiuta uno dei miei figli (entrambi e' quasi impossibile bloccarli nello stesso momento)e per grossi lavori di potatura o simili chiamo un'impresa.
Tutti da sorvegliare attentamente per limitare i danni. L'ultima volta che mio marito si e' provato a tosare l'erba si e' portato via una rosellina, qualche pervinca e una decina di cariopteris che avevo interrato in autunno molto piccoli e sembravano rametti secchi (!!)D'altra parte da uno che confonde le bettulle con i gerani c'e' poco da aspettarsi.
Ciao, Joy
 

Asclepias

Giardinauta Senior
Sono del clan di Giardinaggio da quasi due mesi e leggo periodicamente quasi tutto. Mi interessa tutto (tranne il bonsai!) e mi chiedo da diversi giorni che interlocutori ho in altri computer? In sostanza a cosa dedicano la loro passione "verde": ad un giardino (grande, medio, piccolo), ad un terrazzo, ad un semplice balcone , ad una finestra fiorita?
L'interrogativo sottintende ad altro chiarimento: quanto dedicato al vostro "pollice verde"? E' pura passione, semplice, spontanea o consapevole e informata preparazione?
A scanso di equivoci, dico che ho il massimo rispetto e ammirazione per tutti: da chi coltiva il profumato basilico o le belle violaciocche sulla finestra a chi si occupa di un grande giardino. Lo fate da soli o con l'aiuto di familiari o esperti?
Perdonatemi se cerco di approfondire la conoscenza ed entrare nel vostro privato, ma mi sembra piuttosto interessante per l'impegno e la passione che ognuno conferisce a questa piacevole attività.
Se poi se ne presenterà l'occasione, mi farà piacere dirvi del mio giardino, dei problemi, delle fatiche, le ricerche, le aspettative, le ansie, le gioie, le emozioni.
Intanto grazie e auguri a tutti. By by da Antonio (è questo il mio vero nome ;) ;) ;) ;) , forse)
 
E

EMY

Guest
Allora: io ho solo un terrazzino di mt. 4 x 3, che riempio di piante e fiori. Cerco di sfruttare anche gli spazi verticali appendendo le piante al soffitto, inoltre uso i portavasi da appendere alle ringhiere in doppia fila...per non parlare di quello che c'è in casa :D . La mia passione verde è arrivata gradualmente, un lieve stupore davanti ai miracoli delle semine dell'orto di mio padre, un amore cresciuto pian piano osservando la vita delle creature silenziose che ci circondano e di cui molto spesso nessuno si accorge. Adesso questo Amore è diventato Passione, è Attenzione e Lavoro, è Lacrime di delusione per un insuccesso e Sorrisi di soddisfazione per un bocciolo, o una gemma, una nuova foglia... Cerco di informarmi, di leggere, di fare corsi per trattare le piante nel miglior modo possibile, ma le cose da sapere sono così tante... Va da sè che il mio cervello pensa in verde in continuazione, se fosse per me lavorerei la terra, ma non posso permettermelo. A volte penso che questa mia passione mi sta prendendo troppo, ma vedo che non sono l'unica... o sbaglio? ;)
 
P

Peterpat

Guest
Ciao cari giardinauti e membri tutti!
Io faccio parte del forum da circa due mesi però ho poco tempo per il computer.
Quando sono a casa (il sito lo vedo dal lavoro, come adesso) e ho un po' di tempo libero preferisco stare in terrazzo con le mie piantine.
Ho un terrazzo piccolino, una L di 3X4 ma ho sempre qualcosa da fare. Faccio, disfo , provo, mi diverto un sacco-a parte quando trovo i ragni bianchi sugli oleandri- e modestamente ho il terrazzo più bello del palazzo (beh, siamo solo in sei...).
La mia passione per la terra è nata da piccola e mi ha portato a scegliere un percorso di studi un po' difficile per una donna ma di grandi soddisfazioni. La terra mi tranquillizza, mi attrae e anche se sono stanca e stressata riesco sempre a trovare un minuto per le mie piante, per controllarle ed accudirle.
Mi auguro di poter dedicare più tempo in futuro a questo sito perchè è molto bello e mi sta insegnando tante cose interessanti.
Pat
 

Scatolina

Guru Giardinauta
Sempre avuta, fin da piccolissima. Inizialmente la mia era pura curiosità, ossevazione e deduzione.
Poi negli anni mi sono persa cause varie ed ho riscoperto il verde da poco (da quando cioè vivo sola ed ho un "giardino").
Ho cominciato col riempire casa di vasi e piante... esperimenti e "casi disperati" da salvare. Poi il mio giardino da finire. Per ora c'è un piccolo alberello al centro, un rametto di rosmarino in un angolo e una bignonia nata spontanea fortunatamente a ridosso della ringhiera. Il mio motto è "se non puoi vincerle unisciti a loro" e cosi le pianticelle nate spontanee le sto tenendo quasi tutte (ho una cicoria dall'anno scorso
). E poi come per Eltu non ho fretta e mi guardo intorno aspettando "l'ispirazione" per mettere quella o quell'altra pianta.... (anche se cosi facendo credo che il giardino non lo finirò mai!)

Scat
 
Y

yanomami

Guest
occuparsi delle piante deve essere u piacere e non u n dovere,altrimenti è meglio lasciar perdere,
si deve avere con esse,un rapporto quasi di amore,in quanto dipendono da noi,esse ci ricambiano con il loro effetto verde e delle splendide fioriture,
c'è chi in un fiore ci vede il mondo, chi in un prato una tavolozza che, la natura dipinge con foglie e petali,
c'è chi ci ha fatto una professione ,chi per hobby.
ma una cosa e certa tutti hanno in comune l'amore per la natura,ed alla fine si diventa come drogati,certo di piante ma drogati,io in un luogo senza piante non saprei vivere,
eppure vedo moltissime case dove non esiste neanche una primula.
secondo me e un arte che uno o ha dentro o non ha,io credo di aver preso da mio nonno paterno,in quanto nessun altro ha la mia stessa passione,il mio limite?
non ho un buon rapporto con le piante grasse ,con me non vivono,e non le conosco,in compenso mi vengono molto bene ,i bonsai e le peonie,altresi le camelie ed i cornus.
dire cosa mi piace in assoluto'
noon c'è una cosa in particolare,ma mi piacciono molto i colori dell'autunno,e quelli della primavera.mi piacciono i profumi intensi.
 

taty

Giardinauta Senior
Eh eh...una bella serie di domande questa, dunque, la mia passione per il mondo verde ce l'ho sempre avuta, amo la natura, se mi chiedessero preferisci mare, montagna, o campagna, beh non ho mai saputo rispondere, perchè in estate adoro immergermi sott'acqua a scoprire ricci di mare e pesciolini in branco, ma trovo rigenerante anche camminare sugli alti pascoli di montagna, in autunno perdo il mio sguardo sulle vallate tutte color pastello,marrone,giallo,arancio, una soavità per l'anima, e in inverno la neve, le montagna tutte bianche, incontrare una coppia di daini in mezzo ai monti, o uno scoiattolo nel bosco...è roba da favola...pensa che i miei genitori hanno abitato per poco piu' di un anno in uno splendido paesino in montagna (Cn) io avevo 4 anni e 1/2 e andavo alla mattina presto con il pastore e il suo gregge di pecore sui pascoli, tornavo a meta' mattina , mia mamma era convinta che la mia vita sarebbe stata quella da quanto ero felice...

Ecco penso di aver reso l'idea...per la pratica di tutti i giorni, non saprei cosa dire, nella casa a Casale (Tv) abbiamo un po' di giardino ma non è tutto nostro, ho tutto nei vasi, ed è solo 1anno che ho iniziato a comprare piante piante, e tante me le hanno regalate...pero' ora siamo in una fase di passaggio...ci stiamo trasferendo in Liguria...dove avremo finalmente un piccolo pezzo di terra, ma tutto nostro!E poi c'è la casa dei nonni, vicino a dove abbiamo preso la casa, dove ogni tanto mi diverto a portare qualcosa...ma ci sarebbe da perdersi...
Basta smetto qua...perchè il mio virus alle mani per lo scrivere si è gia' manifestato anche troppo....
ciaooo Taty
 

Ornella.48

Maestro Giardinauta
Sono molto in sintonia con quello che scrive Taty, sono una "naturalista" per indole e convinzione, mi va bene tutto, mare montagna laghi purchè non sia edificato e l'orizzonte sia libero e visibile.
Quindi la mia non è tanto passione per il giardinaggio in sè, ma amore per la natura in tutte le sue forme. Infatti quando stavo in appartamento avevo solo una fioriera in idrocoltura e praticamente nulla sui balconi (anche perchè erano piuttosto piccoli). Per me giardinaggio vuol dire essenzialmente poter uscire di casa e avere a che fare con uno spazio libero. Sono anche abbastanza pigra per quello che riguarda potature, concimazioni, semine. In giardino mi capita spesso di perdermi a guardare il lombrico, la farfalla o la lucertola e il mio ideale sarebbe limitarmi a contemplare la natura, invece di gestirla.
Dal punto di vista pratico, ho a disposizione circa 400 mq di terreno, su cui devono convivere la casa, due box, un ripostiglio, una roulotte, il passaggio per le auto, uno spazio per due cani tenuti liberi. Di conseguenza quello che mi rimane in pratica è solo una striscia di terreno larga circa 80 cm e lunga circa 25 metri! Questo è quello che io chiamo "giardino" :D
Ho cominciato ad occuparmene quando sono entrata in possesso della casa alla morte dei miei genitori, gli altri componenti della famiglia non se ne occupano tranne mio marito per i lavori pesanti, ho una conoscenza molto superficiale delle piante e delle tecniche collegate, cambio spesso idea su quello che piace e non mi piace, ma cerco di saperne il più possibile perchè non mi va di vedere le piante morire.
Ma la cosa fondamentale per me è poter uscir dalla porta di casa e trovarmi a contatto con la terra.
 

Asclepias

Giardinauta Senior
Ciao, cari amici che avete prontamente colto la proposta espressa alcuni giorni fa di conoscerci meglio, almeno di comprendere le motivazioni, la qualità e l'intensità del nostro impegno e della passione che anima tutti i "Pollici verdi". Ritenendo, come dicevo, che è sempre ammirevole e considerevole ogni espressività rivolta sia al piccolo vaso come al gran giardino.
Il mio interesse per la natura nasce da molto lontano (non parto da Adamo ed Eva!) e ritengo di esserne in possesso geneticamente, per essere sicuramente discendente di quegli arabi che hanno fatto della Sicilia un vero e straordinario giardino. Sono nato in un piccolo paese di campagna e i giochi erano all'aperto: le bocce erano arance, le pesche acerbe erano auto da corsa che si facevano andare in canalette dell'irrigazione (in dialetto=arabo "saie"), le scoperte erano i formicai e le cicale, la merenda era con pane e piselli aprendo i baccelli direttamente dalla pianta, la frutta si mangiava sugli alberi. Scoperte, insegnamenti (quante disgustose foglie d'oleandro abbiamo messo in bocca e non siamo morti!), emozioni di fioriture e raccolti, un complesso di imput che rimane dentro per tutta la vita (e spero anche di mio figlio).
Ho avuto la fortuna di svolgere professionalmente un lavoro che mi ha portato sempre a contatto con l'ambiente, la natura, l'arte, lo spettacolo e la comunicazione e poi il mio impegno sociale e culturale mi ha particolarmente stimolato a ideare, coordinare e realizzare iniziative di promozione e tutela del verde: "Treviso in fiore" nata in un complesso monastico sconsacrato e poi aperto a tutta la città e concentrata, quindi, per molti anni nel razionale recupero e valorizzazione di un giardino pubblico periferico abbandonato ma d'autore (Gianantonio Selva, 1700). Almeno 6000 eventi di ogni genere ed espressività con architetti, esperti, florovivaisti, artisti, scuole, associazioni, privati.
Con il mutare delle amministrazioni locali e l'avvento dei "verdi padani", la manifestazione è stata soffocata e tutte le diffuse e notevoli disponibilità umiliate.
Scegliendo di sfruttare la mia professionalità liberamente, ho avuto anche l'incentivo a mettere in pratica le mie passioni ed esperienze, dedicandomi per lunghi periodi all'anno ad una proprietà di mia moglie in una bellissima valle laterale alla Costa d'Amalfi a 450 metri d'altitudine e a 7 chilometri dal mare: un bel palazzetto del '700 e un giardino di circa 3000 metri a terrazze rivolte a sud. Un vigneto abbandonato da quasi 15 anni divenuto un enorme roveto, quasi totalmente bonificato in 2 anni, create scale di passaggio e livellamenti con mezzi di fortuna (fascine di canne), La piantagione è iniziata da 5 anni con tante idee confuse, il recepimento di molti consigli, letture, analisi, confronti, qualche progetto di massima. Da circa 2 anni il giardino ha preso forma e comincio concretamente a cogliere i frutti dell'impegno, della costanza e della fatica.
Pochi numeri per elencare le varietà presenti a tutt'oggi (di cui tengo un aggiornato inventario computerizzato anche sulla dislocazione di ciascuna pianta):
38 alberi da frutto (dalla pesca al giuggiolo e alla noce), 22 di agrumi (uno dei miei fiori all'occhiello), 45 alberi ornamentali, 120 arbusti e cespugli (16 varietà di ortensie e una decina di salvie e lavande), 30 rampicanti, 15 tappezzanti e ricadenti, 140 fra erbacee, bulbose, tuberi e rizomi, 25 aromatiche, 18 orticole, una ventina di annuali, 15 grasse, 155 varietà di rose (forse il vero fiore all'occhiello).
Quasi tutti i lavori li ho attuati da solo, con qualche aiuto per qualche lavoro pesante o tecnicamente difficile o necessario, come in queste settimane che sto alzando tutti i muretti a secco per una livellatura stabile (avremmo dovuto farlo all'inizio, ma le idee non erano chiare) con l'aiuto di un giovane muratore, oppure per la potatura corretta delle viti superstiti (di cui una pianta di quasi cento anni) che utilizzo a scopo essenzialmente ornamentale ma da cui traiamo anche qualche ettolitro di vino.
Un impegno notevolissimo, com'è facile capire, che ha molte motivazioni e finalità: l'utilizzo di una proprietà in un luogo ameno e sereno in modo non convenzionale ma che nelle vicinanze ha illustri esempi ispirativi (villa Cimbrone e villa Rufolo di Ravello) , la ricreazione della mia famiglia e soprattutto mia, le opportunità di sensibilizzazione al bello di amministratori e gente comune, obiettivi didattici-conoscitivi.
Ci sono giornate che salto il pranzo, che lavoro con la pioggia o sotto il sole cocente, rientro in casa trasumanato, addormentandomi su un divano ancor prima di lavarmi. E poi ancora ore a leggere, confrontare, appuntare per capire meglio le posizioni più giuste (alcune piante anche da me girano come trottole, spesso con esiti fatali), le semine, i trattamenti antiparassitari, le concimazioni, le annaffiature. E mi addormento con tante consapevoli pensieri ma con la gioia e soddisfazione delle prime gemme, dei profumi dei fiori e della terra, del volo di uccelli e farfalle, della ripresa di una pianta difficile.
In pratica sto dedicando moltissimo della mia vita al giardino, alle emozioni che procura e alle sue difficoltà, ma felice di fare qualcosa di mio, di nostro, per noi e per gli altri
Un giardino che a me piace chiamare "Giardino botanico sperimentale" per la quantità, l'eterogeneità e la provenienza delle piante (dal pistacchio al mirto, dal sorbo degli uccellatori alle betulle) per verificarne le possibilità di attecchimento e crescita in un territorio diverso da quello d'origine.
E' anche per questo che a Rita ho chiesto i vostri apporti alla "Banca del seme" per arricchire le varietà e le provenienze, per avere un po' del vostro sentimento nel mio giardino, nel mio cuore.
Scusate la lungaggine, ma non riesco ad essere più sintetico, abbiate pazienza ma "quando ce vò, ce vò!".
Ringrazio, saluto caramente e porgo molti auguri di buona Pasqua a tutti.
Antonio
 
G

gloriamamma

Guest
Bello tutto cio' che hai scritto Antonio,trasmetti entusiasmo e gioia per la natura
 
A

*Ale*

Guest
Io ho un giardino tutto mio da circa 7 anni, prima del giardino c'era una grande vigna di proprieta' di mio nonno ma essendo anziano ha deciso di togliere tutte le piante di vite anche se con immenso dispiacere anche da parte mia, il mio giardino ora e' 18x78, e' tutto circondato da una siepe alta circa 2 metri mista con di tutto di piu', fior di pesco, lauro, alloro, rosmarino e tante altre piante di cui purtroppo non so i nomi, per il resto ho piante che diventeranno altissime tipo olmo, quercia, pioppo comune, pioppo bianco (o argentato) e cipressino, tiglio, ippocastano (che a me piace tanto) e noce. In piu' al centro del prato abbiamo una grande albicocca di piu' di 30 anni che fa ancora tanti frutti buonissimi e che ora e' tutta in fiore, abbiamo 2 prugne e 1 ciliegio (bruttino). In fondo al prato ho fatto 2 montagnole di terra molto dolci e irregolari che si sono amalgamate e tutte ricoperte di erba come il resto del prato, sulle montagnole per dare un po' di movimento e veridicita' ho piantato qua e' la dei crochi misti di diverso colore che in primavera quando fioriscono donano un tocco bellissimo al prato anche se di breve durata, qua' e la ho dei cespugli di diverse piante, ho una pianta di tamerice rosa/rossa e una pianta bianca, il mio sogno sarebbe piantare una mimosa, un olivo e 1 cedro del libano, ho macchie di tulipani e narcisi ai bordi della siepe. Per tenere io ordine tutto questo c'e' mio papa' che e' in pensione da 1 anno e mezzo e che taglia il prato, la siepe, toglie le erbe infestanti, innaffia il tutto anche tutti i giorni quando ce ne e' bisogno, lui non ama tanto il giardino ma credo che piano piano gli piacera', io sono l'addetta alla potatura, sposto le piante quando non mi soddisfano e ne pianto sempre di nuove anche se ormai non si cammina piu'. La mia grande passione sono sempre state le piante grasse e a dir la verita' il fatto del giardino mi e' stato inizialmente imposto in quanto nessuno si e' offerto di fare un eventuale orto al posto dell'uva quindi poiche di orto non ne capisco niente ho deciso prima di seminare tonnellate di erba (e' stato difficilissimo farla vivere) poi piano piano e' venuta la siepe, poi glia alberi grandi, c'e' voluta tanta pazienza e fatica fisica, le erbacce infestanti all'inizio erano una infinita', io e mia mamma passavamo le domeniche in ginocchio ad estirparle, tanta fatica pero' ripagata da tantissime soddisfazioni, in particolare ora che e' tutto verde ed in fiore, tanti colori, tanti profumi inebrianti, non ci credevo ma e' stata veramente una esperienza super.
Baci Alessia
 
P

Peterpat

Guest
Caro Antonio,
mi ha colpito molto la tua e-mail.
Grazie per quello che hai scritto, mi hai fatto fare un enorme volo verde fuori dal mio ufficio: dalla Sicilia alla Costiera Amalfitana passando per Treviso, :rolleyes: che invece oggi trasmette solo il suo solito grigiore padano.
Ciao
Patrizia
P.S. Sei molto fortunato ad avere il tempo per tutte queste magnifiche coltivazioni... ma come fai???
:confused:
 

spot

Maestro Giardinauta
Io non pensavo di avere passione.
Ho sempre vissuto in appartamento e il massimo erano i gerani alle finestre e qualche tronchetto in giro per la casa.
Poi ho incontrato la mia metà. Abbiamo preso un piccolo appartamento in pieno centro storico e un cane. Il nostro obbiettivo principale era quello di trovare una casa da ristrutturare con un pezzetto di giardino per non dover uscire ogni santissimo giorno a portare a passeggio il nostro labrador. E così è nato il tutto. Trovata la casa in campagna e ristrutturata. Il problema è che il pezzetto di giardino equivale a 2979 mq originariamente assegnato alla coltivazione del granoturco. Ci siamo fatti su le maniche e adesso non faccio altro che controllare incessantemente (mania?) ogni pianta, ogni germoglio, ogni successo e ogni insuccesso. Con voi sto imparando davvero molto, ma credo che la cosa che mi frega è che mi piacerebbe riuscire a fare tutto da sola, e quello che più mi piace è il contatto con la natura, con i miei cani (adesso sono due, presto tre), con il vento, il sole e il sudore.
Certo è che mai avrei pensato fosse un hobby così appagante (... e impegnativo). Mio marito mi ha dato carta biamca e mi aiuta nei lavori + pesanti (ieri infatti abbiamo concimato). Vi dirò, non è che si possa ancora chiamare giardino, ma sono sicura che fra qualche anno sarà super. Ovviamente anche grazie a voi tutti.
con affetto
baci
 

Antonella65

Maestro Giardinauta
io credo che la passione per il verde sia genetica (le mie nonne amavano piante e fiori, mia mamma, a dire il vero, ha il pollice killer)
ho iniziato ad interessarmi alle piante per un motivo triste: la morte di mio padre. andavo dal fiorista per acquistare piante e fiori da portare sulla tomba e poi... il fiorista dietro l'angolo è diventato il piccolo vivaio, questo si è trasformato nel grande garden ed ora sono una drogata del verde. purtroppo ho due minuscoli terrazzini (non ci sta neppure un misero tavolino) a nord-est dove tengo di tutto e di più. mia suocera dice che una volta o l'altra finirò di sotto. mio marito mi ha concesso un pezzo di terra in campagna dove ho piantato rose, calicanti, ibischi, lillà, philadelfi, gigli, peonie, iris, giacinti, mughetti, clematidi, oleandri, alberi da frutto, calle, canne, ed ora anche una mimosa! purtroppo la distanza mi trattiene dall'andare spesso. ma un giorno avrò una casetta (piccolina) e un grande giardino e allora: tutte le mie ferite le sa curare il mio badile da giardino (R. W. Emerson)
 
Alto