B
Beppe degli Amaretti
Guest
Allora.... comincio io.
Fino ad un paio di anni fa' credevo che il giardinaggio fosse più un passatempo che una passione ed ero convinto che fosse un qualcosa per vecchie babbione/i.
Ho vissuto per 30 anni con i miei genitori e mia madre nel giardino che avevamo dava l'impressione che il giardinare fosse più un dovere che un piacere, ma non ho mai approfondito.
Poi con Paola sono andato a vivere in un condominio e ho cominciato a soffrire lo spazio ristretto della vita di appartamento, ma del verde nessuna nostalgia. Poi abbiamo deciso di cambiare e abbiamo comprato una casa con un giardino di 300mq ca. Non ci sono ancora andato a vivere, perchè tra ristrutturazione e arredo è passato qualche anno e non ho ancora finito di arredare, ma una volta a settimana (normalmente il Sabato)ci vado per controllare lo stato delle piante. Quando l'ho comprata il giardino era una specie di giungla e l'idea di poter creare un qualcosa da zero mi ha dato lo stimolo per leggere, informarmi ed imparare l'arte del giardinare. Paola invece del verde non importa nulla e i lavori di giardinaggio sono solo miei, anzi lei, avendo il terrore degli insetti, vorrebbe solo piante verdi e inodori.
Pur "praticando" saltuariamente mi sono reso conto che la cura delle piante non può essere solo un dovere, si deve aggiugere una certa dose di passione, di amore e questo viene spontaneamente, è come curare i propri figli, non è sufficiente dargli da mangiare o le medicine quando c'è ne bisogno. Devi aggiungere del sentimento. E' così che in questi due anni ogni mia visita nella nuova casa comincia con il giro di tutte le piante del giardino, passandole in rassegna una ad una, anche solo per valutarne lo stato di crescita. In attesa dell'esperienza mi limito a "fare" il minimo indispensabile (anche perchè fondamentalmente sono pigro) ma credo, con una punta di orgoglio, di aver, ad esempio, potato le mie rose come da manuale. Certo di errori ne ho fatti e ne' faro' ancora.
Ma gli insuccessi non mi frenano, anzi.
Ho sistemato una zona acidofile che mi piace molto e non vedo l'ora della fioritura, anche se non mi dispiace osservarla anche in altre stagioni.
Ora sto' progettando un piccolo laghetto (quelli in vetroresina) da inserire nel giardino e non vedo l'ora di realizzarlo.
Insomma, sono un giardiniere "della domenica", anzi del sabato, ma spero di diventarlo presto anche per gli altri giorni.
Ciao.
Beppe.
P.S. Ora, caro Antonio, dicci di tuo.
Fino ad un paio di anni fa' credevo che il giardinaggio fosse più un passatempo che una passione ed ero convinto che fosse un qualcosa per vecchie babbione/i.
Ho vissuto per 30 anni con i miei genitori e mia madre nel giardino che avevamo dava l'impressione che il giardinare fosse più un dovere che un piacere, ma non ho mai approfondito.
Poi con Paola sono andato a vivere in un condominio e ho cominciato a soffrire lo spazio ristretto della vita di appartamento, ma del verde nessuna nostalgia. Poi abbiamo deciso di cambiare e abbiamo comprato una casa con un giardino di 300mq ca. Non ci sono ancora andato a vivere, perchè tra ristrutturazione e arredo è passato qualche anno e non ho ancora finito di arredare, ma una volta a settimana (normalmente il Sabato)ci vado per controllare lo stato delle piante. Quando l'ho comprata il giardino era una specie di giungla e l'idea di poter creare un qualcosa da zero mi ha dato lo stimolo per leggere, informarmi ed imparare l'arte del giardinare. Paola invece del verde non importa nulla e i lavori di giardinaggio sono solo miei, anzi lei, avendo il terrore degli insetti, vorrebbe solo piante verdi e inodori.
Pur "praticando" saltuariamente mi sono reso conto che la cura delle piante non può essere solo un dovere, si deve aggiugere una certa dose di passione, di amore e questo viene spontaneamente, è come curare i propri figli, non è sufficiente dargli da mangiare o le medicine quando c'è ne bisogno. Devi aggiungere del sentimento. E' così che in questi due anni ogni mia visita nella nuova casa comincia con il giro di tutte le piante del giardino, passandole in rassegna una ad una, anche solo per valutarne lo stato di crescita. In attesa dell'esperienza mi limito a "fare" il minimo indispensabile (anche perchè fondamentalmente sono pigro) ma credo, con una punta di orgoglio, di aver, ad esempio, potato le mie rose come da manuale. Certo di errori ne ho fatti e ne' faro' ancora.
Ma gli insuccessi non mi frenano, anzi.
Ho sistemato una zona acidofile che mi piace molto e non vedo l'ora della fioritura, anche se non mi dispiace osservarla anche in altre stagioni.
Ora sto' progettando un piccolo laghetto (quelli in vetroresina) da inserire nel giardino e non vedo l'ora di realizzarlo.
Insomma, sono un giardiniere "della domenica", anzi del sabato, ma spero di diventarlo presto anche per gli altri giorni.
Ciao.
Beppe.
P.S. Ora, caro Antonio, dicci di tuo.