GeneROSA
Giardinauta
E’ da circa un paio d’anni che mi sono accostata al giardinaggio. Uso questo termine in maniera impropria perché in realtà coltivo le mie piante in terrazzo. Ho sempre pensato di non aver il pollice verde, non potete immaginare quante stelle di Natale, quante mini rose, quante felci sono “volate” nell’immondizia! Mi ci è voluto un po’ di tempo e soprattutto di attenzione per capire che una pianta non è solo un complemento d’arredo e di certo non basta ingozzarla d’acqua !
Le piante mi sono sempre piaciute, ho sempre amato osservarle, vedere come seguono puntuali il ciclo delle stagioni, come camminano al nostro fianco..
Si ammalano, crescono, vivono, si riproducono e muoiono esattamente come noi.
Ho iniziato a porre più attenzione, a cercare di capire perché una piantina mi moriva, o al contrario era in buona salute : si trattava di averne cura, di comprenderne le esigenze, proprio come accade a noi. Quello che mi ha spronato e l’aver tratto in salvo una rosellina che era ormai spacciata. Era un momento molto difficile della mia vita personale, e quella piccola creatura semplicemente mi ha fatto comprendere che dobbiamo avere cura anche di noi stessi, ci si può rialzare quando si cade.
Così ho iniziato la lettura di parecchi testi di garden teraphy, e mi si è aperto davanti agli occhi un mondo affascinante e incredibilmente veritiero.
La filosofia interiore del giardinaggio è un soggetto spesso trascurato della nostra società ossessionata più per la materia piuttosto che per lo spirito.
Proviamo a chiedere a qualsiasi giardiniere perchè gli piace prendersi cura delle piante e ci dirà : " E' il modo in cui mi fa sentire".
Se insistiamo dirà che gli fa dimenticare tensioni e preoccupazioni, gli permette di smettere di pensare e di immergersi nell'atto; la filosofia orientale chiama questa profonda concentrazione "diventare uno" con l'azione in questione. Ci porta una profonda pace.
Il giardinaggio è un modo naturale e rinfrescante di migliorare la sensibilità alla vita, di diventare coscienti della misteriosa trasmissione spirituale che avviene tra la natura e gli uomini.
Con questa sensibilità, gli alberi prendono una personalità unica, i fiori ti richiamano al loro essere essenziale, gli animali e gli insetti ti mostrano la loro vita privata, e gli uccelli ti includono nel loro gioco.
Molti di noi sono così abituati a correre, con il corpo e con la mente, che si dimenticano che la natura è proprio qui davanti ai nostri occhi e alla portata delle nostre orecchie.
Tutto quello che è necessario per vederla e sentirla è rallentare, anche se solamente per cinque minuti : rimanere tranquilli in un giardino è rimanere tranquilli nel cuore.
Le piante mi sono sempre piaciute, ho sempre amato osservarle, vedere come seguono puntuali il ciclo delle stagioni, come camminano al nostro fianco..
Si ammalano, crescono, vivono, si riproducono e muoiono esattamente come noi.
Ho iniziato a porre più attenzione, a cercare di capire perché una piantina mi moriva, o al contrario era in buona salute : si trattava di averne cura, di comprenderne le esigenze, proprio come accade a noi. Quello che mi ha spronato e l’aver tratto in salvo una rosellina che era ormai spacciata. Era un momento molto difficile della mia vita personale, e quella piccola creatura semplicemente mi ha fatto comprendere che dobbiamo avere cura anche di noi stessi, ci si può rialzare quando si cade.
Così ho iniziato la lettura di parecchi testi di garden teraphy, e mi si è aperto davanti agli occhi un mondo affascinante e incredibilmente veritiero.
La filosofia interiore del giardinaggio è un soggetto spesso trascurato della nostra società ossessionata più per la materia piuttosto che per lo spirito.
Proviamo a chiedere a qualsiasi giardiniere perchè gli piace prendersi cura delle piante e ci dirà : " E' il modo in cui mi fa sentire".
Se insistiamo dirà che gli fa dimenticare tensioni e preoccupazioni, gli permette di smettere di pensare e di immergersi nell'atto; la filosofia orientale chiama questa profonda concentrazione "diventare uno" con l'azione in questione. Ci porta una profonda pace.
Il giardinaggio è un modo naturale e rinfrescante di migliorare la sensibilità alla vita, di diventare coscienti della misteriosa trasmissione spirituale che avviene tra la natura e gli uomini.
Con questa sensibilità, gli alberi prendono una personalità unica, i fiori ti richiamano al loro essere essenziale, gli animali e gli insetti ti mostrano la loro vita privata, e gli uccelli ti includono nel loro gioco.
Molti di noi sono così abituati a correre, con il corpo e con la mente, che si dimenticano che la natura è proprio qui davanti ai nostri occhi e alla portata delle nostre orecchie.
Tutto quello che è necessario per vederla e sentirla è rallentare, anche se solamente per cinque minuti : rimanere tranquilli in un giardino è rimanere tranquilli nel cuore.