Ciao Lucia, mi fa molto piacere confrontarmi con Te anche se, ad essere sinceri, nel confronto io ho proprio tutto da imparare.
E' vero, anche secondo me la lettura è fondamentale per una corretta coltivazione delle nostre piante. Non parlo tanto dei testi generici (della serie "piante d'appartamento" etc), anche se ne ho diversi, quanto di quelli che si occupano specificatamente di un genere o di una singola pianta.
La Garzantina è un discorso a parte: come hai detto Tu, è un piacere leggerla, è un libro scritto da un vero appassionato (e si sente) che trasmette cultura (e la parola non mi sembra eccessiva), molto al di là dei meri dati tecnici.
Anch'io francamente trovo un pò buffo leggere di concimi a base di frittate (con tutto il rispetto e la simpatia per chi fa questi tentativi). A dire il vero però, ritengo che in questo caso il fine giustifichi i mezzi. In altre parole, secondo me, purché le persone si appassionino di giardinaggio, val bene parlare anche di frittate, piuttosto che non interessarsi affatto del tema. Successivamente, chi adotta questi concimi, per così dire "impropri", con tutta probabilità avrà voglia di migliorare i risultati e approfondire le proprie conoscenze. Per mia esperienza, l'approfondimento molto spesso segue naturalmente ad una prima fase di puro entusiasmo.
Invece non condivido (e non solo io, dal momento che ho sentito pareri analoghi nella visita a Orticola) il fatto di utilizzare il forum per argomenti che nulla hanno a che vedere con il giardinaggio.
Passiamo all'azalea. Preciso che, con l'espressione "pieno sole" non sono stata pienamente corretta. In verità il mio terrazzo non avrebbe l'esposizione ideale per piante acidofile. Ciò che mi salva è la presenza di un altro edificio alla sinistra del mio condominio che, con le prime ore del pomeriggio, proietta la propria ombra evitando un'eccessiva insolazione.
Questa situazione è pienamente accettabile sino a che, con il progredire della bella stagione, l'ombra si fa sempre più rarefatta e le ore di sole aumentano. Parlo in particolare dei mesi di luglio e agosto. In più a Milano sempre più spesso si verificano estati caratterizzate da clima caldo-umido, non certo ideali per le acidofile.
Poichè nella mia scala di tolleranza al clima avverso agli ultimi posti si pongono kalmie e skimmie (che ho rinunciato a coltivare) e poi, nell'ordine, gardenie, rododendri, pieris, azalee e camelie, ho posto queste ultime nei luoghi più a rischio.
E comunque, in questi due mesi, le azalee (non le camelie, per fortuna) si ammalano facilmente, devo moltiplicare i trattamenti preventivi contro le malattie fungine. Questo nonostante mi sia orientata su varietà a foglie piccole, rinunciando per esempio alle bellissine "Palestrina".
Quindi hai perfettamente ragione Tu, la azalee prediligono la mezz'ombra.
E allora perchè mi ostino a coltivare queste piante, se la collocazione non è ideale? Perchè sul mio terrazzo non c'è altro spazio e io non voglio rinunciarvi, le trovo troppo belle. Quindi, come vedi, sono molto meno rigorosa di quanti sembri.
Ciao e a presto. Stefania