In un libro che mi ha consigliato Rita (grazie!!) trattando di giardini aridi e di piante che devono crescere autonome senza irrigazione dopo che sono attechite, si parla di come fare il buco e la fossetta al momento della piantagione.
Di come fare le buche qualcosa avevo già letto sul forum, soprattutto nel forum delle rose, e ricordo i consigli di Scardan di fare le buche abbastanza grandi e di non essere pigri perchè questa fatica verrà poi ripagata.
Ma della fossetta????
Io non sapevo praticamente niente e così vi riporto un po' di quello che ho letto per sapere della vostra esperienza e della vostra pratica.
La fossetta è quello scavo che si fa intorno alla pianta affinchè venga trattenuta l'acqua dell'irrigazione e la pianta possa procurarsi una profonda riserva di umidità.
La fossetta deve misurare almeno 60 cm di diametro e 20 di profondità per contenere da 20 a 30 litri d'acqua.
Andrà riempita subito dopo la piantagione. L'acqua avrà così modo di penetrare profondamente.
L'irrigazione fatta nella fossetta eviterà poi che venga bagnata solo la superficie del terreno e il formarsi di radici superficiali a scapito di quelle profonde.
Di come fare le buche qualcosa avevo già letto sul forum, soprattutto nel forum delle rose, e ricordo i consigli di Scardan di fare le buche abbastanza grandi e di non essere pigri perchè questa fatica verrà poi ripagata.
Ma della fossetta????
Io non sapevo praticamente niente e così vi riporto un po' di quello che ho letto per sapere della vostra esperienza e della vostra pratica.
La fossetta è quello scavo che si fa intorno alla pianta affinchè venga trattenuta l'acqua dell'irrigazione e la pianta possa procurarsi una profonda riserva di umidità.
La fossetta deve misurare almeno 60 cm di diametro e 20 di profondità per contenere da 20 a 30 litri d'acqua.
Andrà riempita subito dopo la piantagione. L'acqua avrà così modo di penetrare profondamente.
L'irrigazione fatta nella fossetta eviterà poi che venga bagnata solo la superficie del terreno e il formarsi di radici superficiali a scapito di quelle profonde.