Intanto segui il consiglio di Kttrina.
Esistono appositi Centri autorizzati a cui conferire i rifiuti speciali: per le Aziende e Istituzioni che effettuano lavorazioni e/o ricerca (che tra l'altro hanno obbligo di tenuta di registri di scarico e altri adempimenti) mi risulta che il servizio sia a pagamento.
Io posso dirti che lo smaltimento dei rifiuti è regolato dal c.d. "Decreto Ronchi" del 05/02/1997 e successive integrazioni, secondo il quale i Prodotti Fitosanitari rientrano nei rifiuti speciali (distinti dai rifiuti urbani) e suddivisi in pericolosi e non pericolosi.
I contenitori vuoti dei Prodotti Fitosanitari, risciacquati (bonificati), sono considerati rifiuti speciali non pericolosi, mentre se contenenti in tutto o in parte il prodotto sono classificati come pericolosi.
In un test di corsi per il rilascio del c.d. patentino per l'uso dei fitofarmaci non in libera vendita, alla domanda che hai posto tu ho letto le seguenti risposte alternative:
a) sotterrandoli in un luogo lontano da abitazioni;
b) custoditi in attesa di essere conferiti a Ditte e Centri autorizzati
c) riversandoli nel corso d'acqua più vicino
...e qui la risposta la dà semplicemente il buon senso
Ma la successiva inerente lo smaltimento dei contenitori vuoti cosa risponderesti?
a) puliti e riutilizzati per altri scopi;
b) bonificati e custoditi in luogo non accessibile in attesa di essere conferiti a Ditte ecc.
c) risciacquati, fatti a pezzi e mescolati ai rifiuti urbani
Ciao