Una delle prime cose che ho letto sui forum di orchidee è stato che capisci se stai coltivando correttamente una pianta se dopo 2 anni è ancora viva e magari fiorisce, a 2 anni inizi ad avere i primi meriti delle loro condizioni, fino a 2 anni è ancora frutto di chi l'ha coltivata prima.
Ovviamente non è vero sempre e comunque ma sicuramente è un punto di partenza per ragionare sulle condizioni che stiamo dando alle nostre piante, e su quanto siano o meno adeguate alle loro esigenze, non crediamo di aver capito se la pianta gradisce o meno in 2 mesi, è quasi sempre un periodo troppo breve se gli errori non sono estremi.
Le radici che vanno ovunque meno che nel substrato che gli abbiam preparato, non sono per forza indice di odio da parte della pianta, magari cercava umidità maggiore e si avvicinava alla sorgente di umidità, o magari per altri motivi, ti racconto cosa ho trovato in questi giorni tra le mie piante
Ho fatto un po’ di ordine e rinvasi in serra, son ferma solo perché ho finito il bark, si coltivo ancora in bark
Ho trovato phal con radici ovunque, una in particolare aveva il vaso pieno dì radici, quindi le nuove le ha mandate in giro per il mondo, due radici in particolare erano finite nel substrato dei vasi vicini, ed avendo io il braccino corto con le annaffiature, le aveva messe nelle due phal piccole che avevano lo sfagno come composto, radice piazzata nel centro pieno degli altri vasi, in profondità.
È vero trovi molte informazioni in rete su quali siano le condizioni delle piante nel loro habitat, ed è vero che fa molto fico riportarlo e in molti ridicono in vari contesti le stesse cose, spesso sono semplici copia e incolla
È anche vero che ogni tanto trovi qualcuno che ti dice, pochi, che noi non siamo il loro habitat e che quindi alcuni parametri vanno ritoccati.
Vedi soprattutto percentuali di umidità, visto che abbiamo temperature diverse e non siamo sempre in grado di dare le stesse condizioni, molte volte si tratta di utilizzare i parametri originari solo come punto di partenza e poi ritoccare.
Io coltivo in maniera molto approssimativa, ho cominciato con qualche pianta regalata in casa, poi pian piano il tutto è cresciuto
, quindi la mia tecnica è quella del, compero la pianta, la metto sul ripiano e vedo che succede.
Ho imparato che non c’è una regola vera e propria su come si fa cosa, una volta impostate le condizioni di base, molto dipende da come noi ci comportiamo
Io bagno poco, quindi i miei composti saranno diversi da quelli utilizzati da chi bagna tanto
Però adesso, dopo vari anni, ho reimpostato il sistema nebbia in serra, ho visto esplodere alcune piante..limitate dal mio braccino corto, e sono corsa a rinvasarne altre per evitare marciumi
Anni fa mi è capitato di parlare con un ragazzo/giardiniere che gestiva il verde e i fiori di una grossa struttura turistica in zona equatoriale, quindi ad altissima piovosità e temperature costantemente intorno ai 30, sai qual era il suo problema maggiore, che le phal ibride nei vasi col bark gli marcivano, sai invece come prosperavano alla grande le Vanda piazzate su pali che portava in giro per la struttura come arredamento
Con le phal ha risolto utilizzando il carbone di legna, in alcuni posti tropicali le phal le chiamano le orchidee del carbone
Il punto è contestualizzare.
Insomma il difficile è quando mischi troppo e vuoi gestire tutto con un solo bottone e con una regola uguale per tutti.
Io continuo a mischiare, anche se lo faccio meno, ho imparato ad ascoltare i consigli di tutti e a calibrarli alle mie abitudini, e sbaglio lo stesso, e poi ho l’angolo degli esperimenti, quelli facili, tipo tante phal ikea con tanti composti diversi e vediamo che succede :LOL:
Gli oncidium non ho imparato a coltivarli!!!