La sonda di cui parla - se ho inteso bene- è un'asta di metallo che affonda nel terreno e rileva il livello di umidità della terra (alcune anche il pH). Di fatto sostituisce il famoso "dito" da infilare in terra per capire se è il caso di innaffiare o meno.
Una volta inserita nel terreno, l'ago della sonda oscillerà tra secco e bagnato.
Esattamente come il controllo manuale non è esatto, può restituire valori non corretti ( da qui la mia domanda sulle osservazioni ripetute in posti diversi del vaso) ma serve solo a dare un'indicazione di massima di quanta acqua c'è ancora nel vaso.
Personalmente la preferisco al dito per questioni igieniche (terra sotto le unghie) e tecniche (arriva ben più in profondità)
Ovviamente, una volta letta la misurazione, ci si regola con le innaffiature a seconda della pianta: per una calathea non aspetto che il sensore vada sul minimo, per il lyrata posso invece temporeggiare
Con tante piante in giro per casa, penso che siano stati 10€ ben spesi