E' un bel segno che il gatto stia benone (e, paradossalmente, anche che si ribelli se gli tocchi la ferita... vuol dire che è reattivo; se fosse mogio-mogio e si facesse toccare anche dove ha male, allora ci sarebbe di più da preoccuparsi...). Comunque sì, fai decisamente bene a portarlo lunedì, ottima decisione!
Dei costi dei farmaci veterinari ne parlavo l'altro giorno con un collega inglese, il cui cane (che è con lui in Italia) ha avuto un problema agli occhi dovuto all'età avanzata e dunque è stato operato e deve prendere dei colliri e altri medicinali. Ignaro di come funzionino le cose nel nostro paese (evidentemente in Inghilterra funzionano diversamente), il mio collega si è presentato bel-bello in farmacia con la ricetta del dottore, e gli hanno presentato un conto da paura... Il problema secondo me è questo: anche io quando le mie micette devono prendere Synulox vado in farmacia a dire che mi serve dell'amoxicillina possibilmente con acido clavulanico, faccio vedere la ricetta dimostrando oltre ogni ragionevole dubbio che è per il gatto, e quindi prendo quello che costa meno, poi me lo doso da sola, ma il problema è che le case farmaceutiche marciano sul fatto che il 99.99% degli acquirenti non sa la formula del Synulox e, una volta "agguantato" il generico, non si fida comunque a dosarlo per un gatto. Sì, ha ragione Piera: è speculazione, legata probabilmente al fatto che il mercato del farmaco veterinario è più ristretto (sai quanti sono purtroppo i proprietari che, quando il cane/ gatto/ criceto/ furetto ecc. sta male, non vanno dal dottore?), ma le case produttrici non si rassegnano a questo fatto, e vogliono guadagnarci lo stesso tanto quanto ci guadagnano sui preparati uso umano che hanno più mercato. In questo purtroppo non si può negare che siano complici molti farmacisti che applicano alla lettera le regole, il che andrebbe bene se fosse fatto per tutelare il paziente anziché le case produttrici, e anche un bel po' di medici (è vero che il vet non può prescrivere farmaci per umani, tranne rari casi, ma nessuno gli vieta di dire al proprietario il nome del principio attivo, oltre a quello del preparato commerciale....)