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Fantasmi: miiiiiiiiiii che pauraaaaaaaa!

lobelia

Florello Senior
Eltu, purtroppo siamo costretti ad usare le parole, che riducono molto la portata dell'esperienza, la incasellano. Ma è l'unico modo per trasmetterci delle cose l'uno con l'altro. "Percezione" è la parola scelta perché quella che più s'avvicina. In realtà si partecipa con tutte le fibre dell'essere ed anche con sensi che non sono quelli comuni. Percezione può essere fraintesa, sembrare qualcosa di primitivo, incompleto, rispetto alla "finezza", alla precisione delle sensazioni che si provano ma non abbiamo di meglio.
 

lobelia

Florello Senior
Avete mai provato a "raccontare" un sogno? Quanto d'ineffabile si perde nella trasposizione parlata? Spesso siamo costretti ad aggiungere, a volte a togliere, per chiarirne certi aspetti, e questa "razionalizzazione" taglia l'emozione, la riduce, impoverisce. Purtroppo potremmo trasmettere le sensazioni complete solo facendo entrare l'altro nel sogno ad interpretare il nostro ruolo e nemmeno basterebbe, perché la sua emotività sarebbe comunque diversa dalla nostra: siamo isole di luce alla deriva nell'infinito e ci illudiamo di essere compresi dagli altri. In realtà l'unica cosa che ognuno può cercare di capire è la propria interiorità....in questa fase d'esistenza.
 

amelia

Giardinauta Senior
lobelia ha scritto:
Avete mai provato a "raccontare" un sogno? Quanto d'ineffabile si perde nella trasposizione parlata? Spesso siamo costretti ad aggiungere, a volte a togliere, per chiarirne certi aspetti, e questa "razionalizzazione" taglia l'emozione, la riduce, impoverisce. Purtroppo potremmo trasmettere le sensazioni complete solo facendo entrare l'altro nel sogno ad interpretare il nostro ruolo e nemmeno basterebbe, perché la sua emotività sarebbe comunque diversa dalla nostra: siamo isole di luce alla deriva nell'infinito e ci illudiamo di essere compresi dagli altri. In realtà l'unica cosa che ognuno può cercare di capire è la propria interiorità....in questa fase d'esistenza.
Lobelia, siamo così intimamente vicine su questa visione, che voglio renderti partecipe di un mio pensiero in merito (vd. m.p.)
:love_4:
 
V

veleno65

Guest
"siamo isole di luce alla deriva nell'infinito e ci illudiamo di essere compresi dagli altri. In realtà l'unica cosa che ognuno può cercare di capire è la propria interiorità....in questa fase d'esistenza."

è poetico,ma estremamente triste.vuoi sancire l'innegabilità della solitudine come unica scelta dell'uomo?essere compagni solo del proprio io?eppure il confronto ci fa crescere,come si potrebbe progredire restando isolati?come fai a capire la tua interiorità senza l'aiuto di input esterni? e poi questo fatto dell'incomunicabilità...non so,non lo vedo plausibile...
 

amelia

Giardinauta Senior
veleno65 ha scritto:
essere compagni solo del proprio io?eppure il confronto ci fa crescere,come si potrebbe progredire restando isolati?come fai a capire la tua interiorità senza l'aiuto di input esterni? e poi questo fatto dell'incomunicabilità...non so,non lo vedo plausibile...
Non credo che si parli della solitudine intesa come non avere relazioni o affetti. O del rifiutare o non cercare il confronto con gli altri... Ma della solitudine che subiamo a causa della dimensione materiale che stiamo vivendo.
(ho inteso bene, lobelia?) :embarrass
 

Eltuena

Guru Giardinauta
Anche se "percezione" è un termine riduttivo, è l'unica parola che riesce a definire le nostre sensazioni, siano esse dovute ad Orfeo che ai nostri sensi diurni. E' vero che quando raccontiamo un sogno, il vero significato sta proprio nelle nostre percezioni, nelle parole non dette piuttosto che nella storia che le accompagna. Io, però, mi riferivo a qualcosa di più concreto, di palpabile, di esteriore, ... oserei dire reale.
 

luckybamboo

Florello Senior
lobelia ha scritto:
Avete mai provato a "raccontare" un sogno? Quanto d'ineffabile si perde nella trasposizione parlata?

non solo a parlarne, Lo.
A me succede quasi sempre che appena sveglia un sogno abbia perfettamente senso, ma passati pochi secondi, mentre ritorno con la mente al mondo "reale", perde i particolari, perde colore, perde di significati e di emozioni, semplicemnete perchè tutto nel sogno è diverso da come è da svegli, due mondi paralleli ma diversi, con eprczioni diverse che si eprdono quando, con la mente, tentiamo di portarli "di qua".
E da sveglia ho poi la sensazione ricorrente del "sì, ma era diverso, non ricordo come però..."
semplicemnte perchè non è possibile catalogare" alcune cose, alcune sensazioni, che solo nel sogno prendono significato.
Non so se mi spiego....
come se avessi la sensazione che nel sogno conoscevo qualcosa che qua non conosco
 
R

riverviolet

Guest
Perchè è facile spiegare il proprio amore a qualcuno?
E' semplice esprimere un emozione a parole?
Specificare come si fà e come si respira è semplice?

La maggior parte delle volte, c'è comunicazione solo nel silenzio, fra due persone o con sè stessi.
Quel leggere fra le righe, è molto più significativo delle righe stesse.
 
Ultima modifica di un moderatore:
V

veleno65

Guest
"Perchè è facile spiegare il propri amore a qualcuno?
E' semplice esprimere un emozione a parole?
Specificare coem si fà e come si respira è semplice?

La maggior parte delle volte, c'è comunicazione solo nel silenzio, fra due persone o con sè stessi.
Quel leggere fra le righe, è molto più significativo delle righe stesse."

in musica i silenzi hanno lo stesso valore delle note,ma senza di esse non avrebbero alcun valore...
 
R

riverviolet

Guest
veleno65 ha scritto:
"Perchè è facile spiegare il propri amore a qualcuno?
E' semplice esprimere un emozione a parole?
Specificare coem si fà e come si respira è semplice?

La maggior parte delle volte, c'è comunicazione solo nel silenzio, fra due persone o con sè stessi.
Quel leggere fra le righe, è molto più significativo delle righe stesse."

in musica i silenzi hanno lo stesso valore delle note,ma senza di esse non avrebbero alcun valore...

Certo, ma io nn ho detto solo di silenzio.
I modi per comunicare sono molti. Certo che se ci stiamo riferendo solo a questo tread in particolare allora, è un'altro discorso.

Da parte mia, relativamente a questo tread, ho detto e scritto molto più di quanto avrei dovuto, ho detto quasi tutto, e l'ho fatto a chiarissime lettere.
Forse a qualcuno è servito ad altri no, così come la musica Veleno, ci sono persone che non la capiscono, nè con gli spazi, nè con le note e nemmeno armoniosamente unite insieme.

Ci vuole sensibilità per questa, come ci viole sensibilità per altro.
Magari non si possiede subito, poi la si sviluppa, ma se non c'è, non v'è piacere di ascoltarla.
 

seya

Master Florello
perchè a me ogni tanto la musica alta mi dà fastidio?
soprattutto se scelta da altri?
non è una metafora.
però forse non ho la sensibilità adeguata per apprezzarla tutta.
 

Eltuena

Guru Giardinauta
Mi sembra, che questo tread sia diventato troppo lungo. Chiunque voglia leggerlo, dovrà farlo a puntate. Mi sembra anche che ci siamo allontanati da quello che era all'inizio e che si filosofeggia tanto, perdendo quella nota di semplicità che un post del genere dovrebbe avere. Se deve servire come testimonianza diretta di fatti accaduti o che accadono; se deve servire per chiarire il proprio stato d'animo; se deve servire per non avere ( o averne meno) paura dell'ignoto, sarebbe il caso che se ne iniziasse un altro, o meglio altri due: uno riferito al nostro essere durante i sogni, l'altro ai contatti che qualcuno, più o meno fortunato, ha col mondo dei non vivi.
 

lobelia

Florello Senior
amelia ha scritto:
Non credo che si parli della solitudine intesa come non avere relazioni o affetti. O del rifiutare o non cercare il confronto con gli altri... Ma della solitudine che subiamo a causa della dimensione materiale che stiamo vivendo.
(ho inteso bene, lobelia?) :embarrass

Sì, Amelia. La fusione che viviamo nell'amore è solo apparente perché i sensi ci fanno scudo. Ci sentiamo reali, materiali, perché i sensi c'impediscono di vedere ciò che realmente siamo: concentrati di consapevolezza. Energia pura che sa di essere.
Ciò che cerchiamo negli altri è la conferma. Le cose della vita ci distraggono dalla ricerca di altre fonti, di altri nuclei di energia, fuori da questa realtà, all'inizio di tutte le realtà, antichissimi.
Ma la solitudine di cui parlo io non è fredda, ma un potenziale immenso in un nucleo infinitamente piccolo, bollente di energia compressa come il primordiale nucleo da cui s'originò l'Universo e che è ancora in noi, in quel buco nero dove tutte le galassie vanno ad immergersi. E' un pulsare di vita, un battito d'ali, un vortice di fuoco che dà il moto all'anima e al Cosmo.
Questo nostro mondo trafelato e distaccato spesso ci allontana dal riconoscere l'esistenza del nucleo, consumando le nostre energie, spesso per tutta una vita, dietro la prolissità, la presunzione dei nostri ego, le certezze inutili....
I sogni fanno riaffiorare i nostri ricordi e il nostro sapere antico per questo ci lasciano quel senso di malinconia di qualcosa di perduto, che potremmo ritrovare, se solo ci fermassimo un attimo ad ascoltare i silenzi tra i nostri pensieri.
 

lobelia

Florello Senior
eltu ha scritto:
Mi sembra, che questo tread sia diventato troppo lungo. Chiunque voglia leggerlo, dovrà farlo a puntate. Mi sembra anche che ci siamo allontanati da quello che era all'inizio e che si filosofeggia tanto, perdendo quella nota di semplicità che un post del genere dovrebbe avere. Se deve servire come testimonianza diretta di fatti accaduti o che accadono; se deve servire per chiarire il proprio stato d'animo; se deve servire per non avere ( o averne meno) paura dell'ignoto, sarebbe il caso che se ne iniziasse un altro, o meglio altri due: uno riferito al nostro essere durante i sogni, l'altro ai contatti che qualcuno, più o meno fortunato, ha col mondo dei non vivi.

Vai, Eltu, parti pure col nuovo tread "onirico". Io non provo alcun disagio per la lunghezza raggiunta ma non mi faccio problemi a continuare dove ti va.
Un saluto...
 

lobelia

Florello Senior
Non male, Clo!

Clorophilla ha scritto:
Al di là dei sogni. E' brutto? copiato....

Sarà pure copiato ma non mi sembra malvagio....:froggie_r
Se hai un sogno particolare....(io mi sono esaurita in disquisizioni filosofiche "complessissime" e mi sento la testa vuota!:martello: in questo momento non me ne viene in mente nessuno!)
 

Clorophilla

Florello
lobelia ha scritto:
Sarà pure copiato ma non mi sembra malvagio....:froggie_r
Se hai un sogno particolare....(io mi sono esaurita in disquisizioni filosofiche "complessissime" e mi sento la testa vuota!:martello: in questo momento non me ne viene in mente nessuno!)

Ne ho fatto uno bellissimo questa notte ma non lo ricordo..ricordo solo che sorridevo dormendo (hai presente sentire le labbra che si schiudono fisicamente
ma essere in tutt'altro luogo?). Perchè non lo ricordo?? Del sogno mi è rimasta solo l'emozione, niente memoria.
 

lobelia

Florello Senior
A me è venuto in mente il titolo dell'opera teatrale (tra l'altro magnifica) di Calderon De La Barca: "La vita è sogno". Magari si potrebbe concludere col punto interrogativo...
 
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