Emy, molto probabilmente il termine prima riferito agli animali è stato esteso alle piante, come successo in altri casi, posso quindi non essere aggiornato. Per quel che riguarda la questione fondamentale, bisogna al solito riferirsi alle singole specie, per es. gli Hemerocallis rimangono in fioritura solo per circa un mese, finito questo periodo non fioriranno più fino alla prossima stagione, caldo o non caldo, ma continuano a vegetare e si devono quindi continuare innaffiare. Esistono piante erbacee provenienti da ambienti con temperature estive fresche in cui la sintesi clorofilliana si blocca a temperature più basse di quelle provenienti dai tropici, ma questo non significa che possono essere lasciate totalmente asciutte come le piante deserticole. Per begonie e gerani, che io non coltivo e quindi conosco molto poco, non mi sembra che si possano sospendere le innaffiature per diverse settimane senza danno, mentre per i Lithops, ad es, si devono sospendere proprio nel periodo più caldo dell'estate. E così via. In conclusione, non è che non si vogliono dare indicazioni generali, è che non si possono dare, se si deve essere corretti, perchè non solo le condizioni di coltivazione variano con la specie, ma anche con l'ambiente. In teoria, senza offesa per nessuno, un buon 'giardinauta' prima di acquistare una pianta, dovrebbe informarsi delle sue caratteristiche generali ed esigenze e valutare se ciò che può offrire può essere sufficiente alla sopravvivenza.
Pietro Puccio
PS: il terreno non deve, salvo casi (specie)particolari, essere costantemente bagnato, ma almeno i primi strati devono potersi asciugare tra le innaffiature; inoltre i tempi di 'asciugatura' del terreno non dipendono solo dalle piante, ma anche (e non poco) dalla umidità ambientale e dalla presenza o meno di ventilazione.