Dipende da quanto è infestato (metti delle foto). Purtroppo per la gramigna non esistono diserbi selettivi per cui (non ora che ormai è quasi dormiente) l'unica soluzione è spennellarla con diserbante totale facendo attenzione a non toccare la festuca. Sradicarla è inutile perchè ha radici e rizomi molto profondi per cui è difficilissimo sradicare la pianta intera e se rimane uno spezzone di radice nel terreno stai sicuro che tempo un mese la pianta si riformerà. E' una brutta bestia e l'operazione descritta per eliminarla molto faticosa.......vien da se che se l'infestazione è notevole purtroppo la soluzione tecnicamente più consona è diserbare tutto e ripartire da zero. Ma vediamo le foto e capiamo bene quanto è estesa
Aggiungo anche un'altra cosa:
alcuni di noi hanno terreni obiettivamente infestati prevalentemente da qualcosa (è la storia del terreno che ha fatto selezione di infestanti negli anni).....c'è chi ce li ha infestati da poe comuni, chi da cyperus, chi da trifogli e oxalys chi purtroppo da gramigna (e questo è il mio caso). Sono tutte infestanti rognose. Alcune possono essere contenute e eliminate nel giro di uno/due anni come cyperus trifogli e oxalys altre purtroppo come poe e gramigne sono ben più difficili da contenere. L'ideale sarebbe sbancare tutto (asportando quindi tutti i semi latenti) e creare un nuovo topsoil. Operazione spesso costosissima e tecnicamente non sempre possibile. Te, come me, vivi in una regione dove è possibile optare (con successo) per l'impianto di macroterme. Queste specie sono, come la gramigna, fortemente invasive e soprattutto lo sono negli stessi mesi della gramigna al contrario della festuca che in estate è inerme difronte all'avanzata della bestiaccia. Dovessi reputare opportuno ripartire da zero, e non volendo ricreare il topsoil nuovo di zecca per vari motivi, ti consiglio di fare come ho fatto io l'anno scorso: scegliere un'essenza (zoysia, stenopharum, cynodon, paspalum) in grado di contenere e, se tenuta bene, soffocare e stritolare tutte le piantine di gramigna che negli anni rinasceranno dal terreno.