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esiste ancora l'amicizia?

scardan2

Maestro Giardinauta
Non avevo capito che ha il 30%.
Potresti comprare la sua quota e quindi mandarla via, tenendo 50% tu e 50% i marito ?
Anche per questi motivi sono contrario a proprietà condivise con amici/fidanzate. Quando i soldi si mettono dentro un rapporto di amicizia o di amore, di solito il mix diventa esplosivo.
 

belvedere

Giardinauta Senior
la maggiorparte delle persone gradiscono una frequentazione se non implica impegni di alcun tipo. es. vedersi per fare shopping, fare quattro risate mangiando una pizza ecc.

oppure se è "l'altro" quello disponibile a fare inviti a casa propria, piuttosto che ad ascoltare, sostenere ecc.

una relazione equilibrata e adulta, in cui sentirsi liberi anche di esprimere dissenso, preoccupazioni ecc. ecc. è cosa rara.
Nat79 parla di riconoscenza. secondo me è più corretto definirla reciprocità.
Non è che uno debba aspettarsi di essere ricambiato. non si misurano certe cose col bilancino.
Può capitare che oggi sia giù io e domani lo sia tu... non sempre uno è al top per essere vicino all'altro.... però nell'insieme del rapporto c'è equilibrio.
Ma se i due ruoli sono cristallizzati (uno che consola/aiuta e l'altro che chiede favori/sostegno) allora qualcosa non funziona per il verso giusto.... significa che l'altro ci sta frequentando per semplice opportunismo.

Io continuo a credere nell'amicizia. guardo a me stessa e penso che sicuramente non sono l'unica a desiderare certe cose.
però non temo neanche di essere misantropa, avere una corte di frequentazioni inconsistenti non mi interessa proprio.

PS Mai mischiare i sentimenti (amore/amicizia) con gli affari. rischi che vadano a rotoli entrambi!
 
Ultima modifica:

Violetta516

Maestro Giardinauta
come marco credo che sia meglio non mescolare mai amicizia e affari, vanno a finir male l'una, gli altri o tutti e due. Quando ci sono interessi di mezzo molte persone si trasformano, i rapporti si alterano e perdono in spontaneità e limpidezza. Credo che l'amicizia se di amicizia parliamo, dovrebbe restare incontaminata da ogni altro interesse, soprattutto se si tratta di soldi.
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
è ovvio che sentendo solo la mia campana non siate sicuri di quello che dico, ma cercherò di raccontarvi meglio.
è vero, già dall'inizio lei non era favorevole al fatto che io avessi una fetta più grande e ha cercato in tutti i modi di avere un garante per la sua fetta, ma non ci è riuscita si è appena separata e la famiglia di origine non l'appoggia, ma io avendo avuto una brutta esperienza con la società che aveva fatto mio marito ho preferito pensare con il cuore spento e il cervello acceso e le ho detto di non preoccuparsi per i soldi che li mettevo io, anche la sua ma che comunque avremmo preso le decisioni sempre insieme, ed è quello che ho sempre fatto
io sono una persona( forse devo dire purtroppo ) generosa e non le ho fatto MAI notare tutto quello che pagavo, mentre lei quando vedeva che io facevo un'assegno si isolava e/o scappava, nel vero senso letterale della parola, ed io che sono una persona che non ama " i casini" preferisco SEMPRE chiarire le cose, i dubbi , i problemi appena si creano appunto per evitare quello che poi è successo.
avrei preferito che lei facesse quello che faccio io, e non stare sempre a pensare alle quote societarie, che non sono tutto in una società, o meglio nella mia società.
per farvi capire la discussione( anche se io non c'ero) vi posso dire che lei si è arrabbiata con mio marito, che non fa qusto di lavoro, era un pò lento a servire e lei si è arrabbiata, quando lui le ha risposto lei le ha detto che non poteva dirgli niente perchè ha il 30% e che la sera non sarebbe venuta a lavorare, e Qui è scattata la mia furia
Qui scatta la mia richiesta di Riconoscenza, può essere che dopo essermi comportata come vi ho già detto, Tu decidi di non venire a lavorare perchè ti arrabbi con lui, mentre la tua socia sono Io, e faresti una cosa del genere a Me?!
volete sapere la sua risposta? "Lui non deve entrare mai più in cucina!"
neanche una parola di scuse per me, niente! mi ha detto solo che le sembra di avere 2 soci e non una sola, ma non è così io sono una persona che riflette molto sulle cose, che ascolta i consigli di tutti ma poi decide da sola
non so ho sbagliato qualcosa?
cambia cuoca e possibilmente .........a questo punto non socia........sempre solo dopo attenta ponderazione .........molte volte ci si dimentica che il "sentir amicizia" nostro è praticamente sempre diverso dal "sentir amicizia" degli altri

L'amicizia vera esiste, ma difficile coniugare amicizia e soldi.
Il dio soldo rovina sempre tutto.
Forse e dico forse, il sentirsi in difetto economicamente ha fatto scattare un senso di continuo debito nei tuoi confronti.
Comunque se è questo che sente, meglio sciogliere la società perchè difficile che certi strappi si ricuciscano.
Il fatto che tu ti sia sempre comportata, riflettendo con la tua testa, non vuol dire che anche lei lo abbia fatto e tantomeno riconosciuto.
L'amicizia è un dare senza chiedere niente in cambio, considerando dono tutto ciò che arriva.
Ci sono amicizie, o pseudo tali, che si guastano per una difesa a spada tratta verso chi si pensa sia maltrattato, solo per una presa di posizione infantile e pretestuosa oltre che presuntuosa.
Ci sono amicizie che si guastano per lunghi silenzi, per non accettare che l'altro abbia una sua vita all'apparenza tutta rosa e fiori.
Ci sono amicizie che si guastano, perchè non si chiarisce da subito quel neo che è nato e piano piano diventa un pallone e per giunta nero.
Ci sono amicizie che si guastano per 'fame' di potere, perchè ci si sente esclusi dalla gestione, perchè ci si sente in difetto non potendo partecipare appieno.
Anche io ho una società, siamo in tre, amici sul lavoro ma non fuori, una accezione della parola amicizia.
In ufficio ognuno ha le sue responsabilità e il capitale apportato è uguale, le decisioni le prendiamo assieme, ma non siamo coinvolti emotivamente, non mi aspetto e non si aspettano niente di più. Comprensione si, nei casi in cui serve, siamo esseri umani.
Io sostituisco la mia socia, nei casi di malattia o problemi vari e lei fa lo stesso con me.
Ma le assenze per diletto, fanno accumulare sulla scrivania pacchi di carta, nessuna sostituisce o fa per l'altra se questa è fuori per we lungo.
Però l'amicizia quella vera, ti da il massimo è difficile da trovare e costruire e mantenere, ma quando c'è è un salvavita
manca anche un altra questio .......(come sopra) quasi sempre esiste in amicizia una persona che la vede in maniera diversa difficilmente esiste una vera amicizia "alla pari" c'è sempre che si sente più amico del quanto l'altro si senta amico tuo........e in certe cose valutare e rivalutare
e riponderare è sempre molto poco...........
 

Pin

Master Florello
manca anche un altra questio .......(come sopra) quasi sempre esiste in amicizia una persona che la vede in maniera diversa difficilmente esiste una vera amicizia "alla pari" c'è sempre che si sente più amico del quanto l'altro si senta amico tuo........e in certe cose valutare e rivalutare
e riponderare è sempre molto poco...........


Ma allora non è amicizia, se io mi sento + amico vuol dire che non ho trovato reciprocità, che mi aspetto qualcosa e in amicizia non si deve aspettare niente, non si deve dare per ricevere.
L'amico/a è colui che c'è, che ti aspetta, che ti tiene così come sei senza volerti cambiare, che ti dice con gentilezza hai fatto/detto una caxxata, che dopo che tu te la sei presa ti porta a farci una risata sopra. E' colui che ti porta a parlare, ti fa ragionare, aspetta i tuoi tempi. Ti è amico per come e per quello che sei, pur dicendoti apertamente e direttamente i tuoi difetti e riconoscendo e apprezzando i tuoi pregi e magari ne scopre altri.
L'amicizia non usa la bilancia.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Nat mi pare che nello specifico ti abbiamo fornito vari elementi su cui pensare

Mentre sull’argomento generale vorrei aggiungere un paio di considerazioni
Innanzitutto che bisogna distinguere l' amicizia ideale da quella reale, necessariamente perfetta la prima, quanto imperfetta la seconda
Poi che chi si isola mi appare “ arrogante” per due ragioni:
- suppone che a sbagliare siano sempre gli altri con il sottinteso corollario di essere migliore
(.. a chi non è mai capitato di essere ipocrita, falso, egoista, prepotente, arrogante, insensibile, persona che non sa cosa sia l'empatia....)
- tende a generalizzare giudicando l'intero MONDO o LA MAGGIORANZA delle persone indegne di fiducia e prive di diritto al confronto e portatrici solo di disvalori

Se si parte da un presupposto di umiltà personale, di essere noi stessi pieni di difetti, allora anche tanti amici "a metà", imperfetti, varranno quanto un amico solo e splendido.
Perchè comunque saranno una grande risorsa , avranno sempre e comunque qualcosa da insegnare, meriterà comunque la loro frequentazione
Credo che se uno ha vissuto o testimoniato cosa siano le umane miserie, sia più disposto a passare sopra, a lasciare correre, a cercare un compromesso ed imparando a comprendere ed accettare il prossimo imparerà a volersi bene

Okkei....come sono andata?
Suona bene o un pelo ipocrita?
Perchè le prediche mi riescono, è la pratica che mi frega

Secondo me non esiste un'amicizia ideale scissa da quella reale: cosa vuol dire?
non è che uno dice: "ora mi cerco un amico così e così" e poi quello che trova non corrisponde alle aspettative...l'amicizia nasce per caso con persone che, per affinità, per sensibilità, per ideali, ci assomigliano: su questa base di feeling si cresce, nelle diversità là dove sono diversità costruttive: ma se la diversità si evidenzia su dei -fondamentali- allora nascono le "giuste" divergenze...cosa sono i fondamentali? sono i nostri PRINCIPI.
(Se per me la sincerità è un fondamentale, posso scusare una volta, due, un amico insincero...ma poi?)

Capita tra amici di essere ipocriti? può darsi: e qui il vero amico fa il primo passo per i chiarimenti e si scusa: il valore delle scuse per me è altissimo: è la premessa indispensabile all'amicizia: persino Gesù Cristo ha detto "ama il prossimo tuo COME te stesso", quindi riconosce "te stesso" come paragone, anche la legge dispone benefici ma solo se c'è pentimento...

Chi si isola sceglie. Secondo me sceglie le persone sulle quali può contare e quelle che sente inaffidabili. Questo lo trovo normale e persino salutare.. chiudersi per me non vuol dire disprezzare il mondo: anzi, è dare all'altro l'opportunità di riflettere sui suoi sbagli e vedere se veramente ci tiene alla nostra amicizia.

non ci sono amici perfetti e amici imperfetti: ci sono amici leali o no.

Naturalmente tutto dipende dal significato che diamo alla parola "amicizia".:)
 

gabriele'78

Giardinauta Senior
ot mod off - chi mal fa, mal pensa -
ot mod on

ot mod off - e chi va a mal pensa, mal fa - ...e due :squint: ot mod on


Secondo me non esiste un'amicizia ideale scissa da quella reale: cosa vuol dire?
non è che uno dice: "ora mi cerco un amico così e così" e poi quello che trova non corrisponde alle aspettative...l'amicizia nasce per caso con persone che, per affinità, per sensibilità, per ideali, ci assomigliano: su questa base di feeling si cresce, nelle diversità là dove sono diversità costruttive: ma se la diversità si evidenzia su dei -fondamentali- allora nascono le "giuste" divergenze...cosa sono i fondamentali? sono i nostri PRINCIPI.
(Se per me la sincerità è un fondamentale, posso scusare una volta, due, un amico insincero...ma poi?)

Capita tra amici di essere ipocriti? può darsi: e qui il vero amico fa il primo passo per i chiarimenti e si scusa: il valore delle scuse per me è altissimo: è la premessa indispensabile all'amicizia: persino Gesù Cristo ha detto "ama il prossimo tuo COME te stesso", quindi riconosce "te stesso" come paragone, anche la legge dispone benefici ma solo se c'è pentimento...

Chi si isola sceglie. Secondo me sceglie le persone sulle quali può contare e quelle che sente inaffidabili. Questo lo trovo normale e persino salutare.. chiudersi per me non vuol dire disprezzare il mondo: anzi, è dare all'altro l'opportunità di riflettere sui suoi sbagli e vedere se veramente ci tiene alla nostra amicizia.

non ci sono amici perfetti e amici imperfetti: ci sono amici leali o no.

Naturalmente tutto dipende dal significato che diamo alla parola "amicizia".:)

condivido ogni singola parola! ot mod off - anche tu me garbi sempre de più :D - ot mod on

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rocco.co

Guru Giardinauta
Secondo me non esiste un'amicizia ideale scissa da quella reale: cosa vuol dire?
non è che uno dice: "ora mi cerco un amico così e così" e poi quello che trova non corrisponde alle aspettative...l'amicizia nasce per caso con persone che, per affinità, per sensibilità, per ideali, ci assomigliano: su questa base di feeling si cresce, nelle diversità là dove sono diversità costruttive: ma se la diversità si evidenzia su dei -fondamentali- allora nascono le "giuste" divergenze...cosa sono i fondamentali? sono i nostri PRINCIPI.
(Se per me la sincerità è un fondamentale, posso scusare una volta, due, un amico insincero...ma poi?)

Capita tra amici di essere ipocriti? può darsi: e qui il vero amico fa il primo passo per i chiarimenti e si scusa: il valore delle scuse per me è altissimo: è la premessa indispensabile all'amicizia: persino Gesù Cristo ha detto "ama il prossimo tuo COME te stesso", quindi riconosce "te stesso" come paragone, anche la legge dispone benefici ma solo se c'è pentimento...

Chi si isola sceglie. Secondo me sceglie le persone sulle quali può contare e quelle che sente inaffidabili. Questo lo trovo normale e persino salutare.. chiudersi per me non vuol dire disprezzare il mondo: anzi, è dare all'altro l'opportunità di riflettere sui suoi sbagli e vedere se veramente ci tiene alla nostra amicizia.

non ci sono amici perfetti e amici imperfetti: ci sono amici leali o no.

Naturalmente tutto dipende dal significato che diamo alla parola "amicizia".:)

Ma no Olmo...non è che uno "si cerca un amico" secondo un modello ideale
ma è quell'uno che deve aspirare ad essere l'amico ideale
Una rivoluzione copernicana : il centro del mondo è l'altro non io!
E l'altro son tutta la cerchia di amicizie, quelle profonde e quelle leggere, poichè tutte meritano e contribuiscono

Per quanto riguarda la lealtà....:confuso:
per me lealtà è correttezza nel rapportarsi, palesando i propri sentimenti ed aspetti negativi oltre a quelli più piacevoli...
lealtà non è statica coerenza, poichè ogni amicizia si sviluppa con il passare del tempo e con le esperienze maturate ...non si può stabilire un punto comune immutabile
A meno che si parli di amicizie superficiali, per cui condividere l'amore per il gusto pistacchio può anche essere un' intesa sufficiente ed immutabile

Confronto come strumento per sviluppare l'amicizia e risolvere le comprensioni senz'altro, sul perdono laico la pensiamo diversamente, prometto di sforzarmi a comprendere il tuo punto di vista:love_4:

Chiudere al mondo è male invece. Punto e basta. Prrrrrrrrissimissimissimo!:lingua:
 

natabruja

Esperta Sezz. Rose
Io capisco Nat79. E’ una delusione grandissima, forse più che se riguardasse un familiare, per il fatto che, nei confronti di quest’ultimo, resta sempre il vincolo “di sangue” che ti porta a trovare delle giustificazioni.
L’amicizia è fatta di reciprocità ha detto qualcuno più sopra, ma anche no. Io sono più propensa a credere che nell’amicizia, come nell’amore, c’è sempre uno che da di più. Ma non esiste la bilancia! La bellezza di questi sentimenti è che, nonostante la consapevolezza di questo, continui ad amare e a donarti con lo stesso trasporto. Le differenze, i pesi, spesso sono solo specificità del carattere di ognuno, o anche limiti!
Detto questo, io non mi sono ancora ripresa dopo quattro anni da una cocente delusione di una mia ex amica ormai. Tanto è che ancora questa notte l’ho sognata che mi chiedeva di ritornare a lavorare con lei ed io accettavo….ma si può essere più imbecilli?
Anche per me l’errore è stato quello di mischiare amicizia e interessi economici. Pensavo che niente avrebbe potuto intaccare la nostra amicizia ventennale fatta di telefonate e corse nelle ore più impensabili, di domeniche passate a riguardarle i conti della sua azienda, quando lei aveva bisogno di me, o della sua mano nella mia quando ero in ospedale sottoposta ad una terribile terapia e lei mi portava i quadri colorati per rallegrare le pareti della stanza, quando io avevo bisogno di lei. Queste cose non potrò mai dimenticarle. Mai! Ma non dimentico neanche quando alla vigilia di Capodanno mi mandò una mail per dirmi che aveva deciso di rompere la nostra società (io ero socia di minoranza) senza un minimo di spiegazione, sapendo che restavo senza lavoro e con due figlie ancora all’università! E’ finita “ai materassi”, con gli avvocati al posto delle pistole!
Nonostante questo io credo ancora nell’amicizia, sentimento nobile, proprio perché disinteressato. Ti doni senza pretendere nulla in cambio, ascolti senza pretendere di parlare, parli senza timore di essere frainteso, stai in silenzio e ascolti il silenzio dell’altro…
So che potrei “cascarci” ancora ma mi…butto, sennò che vita è, sempre in guardia col bilancino…no no!
Per la cronaca e a costo di scontentare rocco.co: io alla mia ex-amica non ho saputo concederle neanche il perdono laico…
Nel tuo caso, cara Nat79, mi pare che le premesse non indichino altra strada che quella di separarvi, almeno professionalmente. Quando comincia così è difficile che le cose tornino come prima. Poi, se riuscirete a conservare una bella amicizia al di fuori del lavoro, ancora meglio!
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
Ma allora non è amicizia, se io mi sento + amico vuol dire che non ho trovato reciprocità, che mi aspetto qualcosa e in amicizia non si deve aspettare niente, non si deve dare per ricevere.
L'amico/a è colui che c'è, che ti aspetta, che ti tiene così come sei senza volerti cambiare, che ti dice con gentilezza hai fatto/detto una caxxata, che dopo che tu te la sei presa ti porta a farci una risata sopra. E' colui che ti porta a parlare, ti fa ragionare, aspetta i tuoi tempi. Ti è amico per come e per quello che sei, pur dicendoti apertamente e direttamente i tuoi difetti e riconoscendo e apprezzando i tuoi pregi e magari ne scopre altri.
L'amicizia non usa la bilancia.
appunto.......... è quello che ci "aspettiamo" quello che io/noi pensiamo .......quanto è difficile trovarli......quando si parla di altri mica sempre anzi quasi mai hanno la nostra testa e fanno i nostri ragionamenti o meglio "potrebbero" averli per altre persone che non siamo noi.......
 

Olmo60

Guru Master Florello
Ma no Olmo...non è che uno "si cerca un amico" secondo un modello ideale
ma è quell'uno che deve aspirare ad essere l'amico ideale
Una rivoluzione copernicana : il centro del mondo è l'altro non io!
E l'altro son tutta la cerchia di amicizie, quelle profonde e quelle leggere, poichè tutte meritano e contribuiscono

Per quanto riguarda la lealtà....:confuso:
per me lealtà è correttezza nel rapportarsi, palesando i propri sentimenti ed aspetti negativi oltre a quelli più piacevoli...
lealtà non è statica coerenza, poichè ogni amicizia si sviluppa con il passare del tempo e con le esperienze maturate ...non si può stabilire un punto comune immutabile
A meno che si parli di amicizie superficiali, per cui condividere l'amore per il gusto pistacchio può anche essere un' intesa sufficiente ed immutabile

Confronto come strumento per sviluppare l'amicizia e risolvere le comprensioni senz'altro, sul perdono laico la pensiamo diversamente, prometto di sforzarmi a comprendere il tuo punto di vista:love_4:

Chiudere al mondo è male invece. Punto e basta. Prrrrrrrrissimissimissimo!:lingua:

ok: sinceramente ti dico che sono bugiarda, mi approfitto (quando posso) e sono anche invidiosa..Ti paleso i miei lati negativi, ma sono leale, quindi mi ritieni un'amica lo stesso.....:D...(vedi a cosa porta non avere principi?)..:love_4:
 

Pin

Master Florello
appunto.......... è quello che ci "aspettiamo" quello che io/noi pensiamo .......quanto è difficile trovarli......quando si parla di altri mica sempre anzi quasi mai hanno la nostra testa e fanno i nostri ragionamenti o meglio "potrebbero" averli per altre persone che non siamo noi.......


Ma è importante che non abbiano la nostra testa, è importante che siano complementari.
Se un amico/a avesse la mia testa ci picchieremmo a sangue.
Se io avessi la testa del mio amico........................non sarei IO, sarei lui e ti assicuro che adosso a me il lui sarebbe una catastrofe, mentre nella nostra diversità ma complementarità siamo due persone che sono AMICHE
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
Ma è importante che non abbiano la nostra testa, è importante che siano complementari.
Se un amico/a avesse la mia testa ci picchieremmo a sangue.
Se io avessi la testa del mio amico........................non sarei IO, sarei lui e ti assicuro che adosso a me il lui sarebbe una catastrofe, mentre nella nostra diversità ma complementarità siamo due persone che sono AMICHE
frase e contesto "quasi mai hanno la nostra testa e fanno i nostri ragionamenti".......
ragionano diversamente e potrebbero farli per altri non verso di noi ........
insomma considerare amici degli altri e non noi ........"triangola" il ragionamento?
tu pensi che lui/lei siano tuoi amici ......ma lui/lei considera amico un altro e non te
 

gabriele'78

Giardinauta Senior
Ma è importante che non abbiano la nostra testa, è importante che siano complementari.
Se un amico/a avesse la mia testa ci picchieremmo a sangue.
Se io avessi la testa del mio amico........................non sarei IO, sarei lui e ti assicuro che adosso a me il lui sarebbe una catastrofe, mentre nella nostra diversità ma complementarità siamo due persone che sono AMICHE

mi vien da pensare che non stai bene con te stessa :confuso: se un amico avesse la mia testa io ci starei bene, e se fosse un'amica ci proverei pure :ciglione:

io mi reputo una persona onesta e sincera, con saldi principi morali e altruista di natura... per legge della complementarità dovrei star bene con un amico disonesto, falso, amorale ed egoista :confuso: ...naaaaaaaaaaaaaaaaa
 

Vagabonda

Florello Senior
non so ho sbagliato qualcosa?
sì: come ti hanno già detto, amicizia e affari non vanno d'accordo (con qualche caso). Amizia, affari E coniuge ancor meno.
Lei è una tua socia; carta canta, non amicizia e sentimenti. QUante ore deve fare? Quanti giorni? Non basare il suo lavoro con i favori extra lavoro. Sono cose diverse. Una persona che lavora ha diritti e doveri, stop.
Altro errore; essere intervenuta a difesa di tuo marito. Magari aveva ragione lei, magari tuo marito davvero rallenta il lavoro, magari rende il lavoro in cucina più difficile, o se la sbrigavano fra loro, o tu ti mettevi in disparte e controllavi effettivamente come stavano le cose. Se tuo marito è un fulmine a prendere figli e portarli in giro o parlare coi fornitori, non è detto che sia un bravo assistente di sala o quello che fa.
Dimenticate, tutti, i rapporti interpersonali, al lavoro si lavora e basta.
 

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Master Florello
frase e contesto "quasi mai hanno la nostra testa e fanno i nostri ragionamenti".......
ragionano diversamente e potrebbero farli per altri non verso di noi ........
insomma considerare amici degli altri e non noi ........"triangola" il ragionamento?
tu pensi che lui/lei siano tuoi amici ......ma lui/lei considera amico un altro e non te

No è come se mi dicessi che si possono avere due mogli o due mariti, perchè due fanno un intero.
Calma non intendo l'esclusiva o il possesso dell'amico/a, ma se è MIO amico/a fa i ragionamenti con la sua testa che servono alla mia, se poi non mi considera sua amica.......................non dura, l'amicizia è anche reciprocità.
Ciò non toglie che lui/lei possa avere altri amici al di fuori della mia sfera, e per me vale altrettanto, ma ricordiamoci che in queso caso vale il rispetto delle idee e delle confidenze.
E' anche in questo caso che si riconosce l'amicizia vera
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
No è come se mi dicessi che si possono avere due mogli o due mariti, perchè due fanno un intero.
Calma non intendo l'esclusiva o il possesso dell'amico/a, ma se è MIO amico/a fa i ragionamenti con la sua testa che servono alla mia, se poi non mi considera sua amica.......................non dura, l'amicizia è anche reciprocità.
Ciò non toglie che lui/lei possa avere altri amici al di fuori della mia sfera, e per me vale altrettanto, ma ricordiamoci che in queso caso vale il rispetto delle idee e delle confidenze.
E' anche in questo caso che si riconosce l'amicizia vera
parlare di amicizia è difficilissimo troppe menti e troppi "sentire"........
troppe sfacettature individuali sulla stessa definizione di "amico"
possiamo partire dall'assunto che sia chi ti conosce talmente bene che nonostante i nostri difetti
ci voglia lo stesso "bene" .......
ma nella realtà ci stanno amici che aiuteresti e amici a cui daresti anche il cuore e loro darebbero a te il loro (quelli al max del termine "amico")
e questa "amara realtà " si scontra con l'individualità dei ragionamenti ....appunto individuali
tanti un enormità ......ma l'altro assunto che va ribadito è che quando si parla di soldi o economia il termine "amico" quello max e vero .....è davvero raro e quando c'è è pure, per questo, appagante e bello .......quando c'è.......
 

rocco.co

Guru Giardinauta
@Natabruja
Secondo me ci sono princìpi dai quali poi si discende sino al particolare e non l'inverso:
un episodio non fa la norma, come una rondine non fa primavera, un amico scorretto non fa il mondo pieno di persone stronxe , uno zingaro non è per forza un ladro, un arabo un terrorista
Personalmente aspiro ad omologarmi al modello descritto ma neppure io ci riesco

@Olmo, non lo sei ciò che hai detto
Ma se lo fossi ( e ne ho a iosa di amici così, come di ladruncoli di strada e puxxane) cercherei di cogliere il meglio di te tralasciando o confrontandomi sul resto
Non perchè io sia una brava persona, ma semplicemente perchè chiunque a 'sto mondo merita considerazione almeno nell'ascolto, nel caffè insieme, nel sostegno morale, nel conforto nella malattia ...perchè il riguardo che oggi uso per i più "piccoli dei miei fratelli" domani, se mi va bene, lo usaranno a me o ai miei figli o ai miei cari
E' la cosapevolezza di essere io per prima fallibile e criticabile che mi spinge a perdonare per essere perdonata, accettare per essere accettata
E lo dico da laico convinto
E tu sei antipatica mentre io so di essere bugiarda ed invidiosa approfittatrice e pure gelosa all'occorrenza:inc::lingua:
 

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Master Florello
mi vien da pensare che non stai bene con te stessa :confuso: se un amico avesse la mia testa io ci starei bene, e se fosse un'amica ci proverei pure :ciglione:

io mi reputo una persona onesta e sincera, con saldi principi morali e altruista di natura... per legge della complementarità dovrei star bene con un amico disonesto, falso, amorale ed egoista :confuso: ...naaaaaaaaaaaaaaaaa


Se un amico avesse la mia testa quando vedrebbe dove sbaglio e mi aiuterebbe? Se piangessi sulla sua spalla piangerebbe con me per lo stesso motivo. su cosa ci sarebbe confronto e complicità?
Essere complementare significa avere quello che manca all'altro, non essere l'opposto.
Il mio amico/a non deve essere come me, io sto molto bene con me stessa, ma non starei assolutamente bene con un'altra me stessa, non avremmo niente da dirci o da scambiarci
Ciò prescinde dai valori e dai principi che posso avere, non diversi dai tuoi, e certo non starei bene con una persona senza gli stessi, come non sarò mai amica di un amorale, falso e disonesto.
 
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