Ciao Rabdosia, spero di poterti aiutare anche se io personalmente non coltivo stelle alpine... a Ravenna, non potrei. Quando ero meno esperta (non che adesso sia un'esperta... diciamo "quando di piante non capivo proprio nulla!"

) provai a portarmene a casa una pianta dalle Dolomiti (comprata dal vivaio, ovviamente, non rubata!!!! colgo l'occasione per ricordare che in natura sono protette e che è vietatissimo raccoglierle) ma la poveretta è deceduta dopo lenta agonia malgrado le cure assidue

. Detto ciò, io in Trentino ci lavoro, dunque trascorro là vari giorni a settimana, e di stelle alpine ne ho viste un bel po', ma non in valle: come spontanee le trovi ad almeno 1.500 metri di altitudine, meglio se oltre. Detto ciò, alcuni riescono a coltivarle a Trento (che è sulle Alpi, ma ti assicuro che d'estate non ha l'aria "frizzantina" che uno si immagina quando pensa alla montagna, anzi fa un caldo che si crepa!), e questo vuol dire che sicuramente un modo c'è per coltivarle anche a Lecco. Secondo me la cosa migliore è tenerla in pieno sole finché le temperature sono accettabili, per poi ombreggiarla quando si alzano. Non ha bisogno di molta acqua e anzi teme molto i ristagni idrici. In montagna, come giustamente intuivi tu, si accontenta dell'umidità della notte e anzi viene rovinata quando ci sono dei temporali, però se la coltiviamo fuori dal suo clima sicuramente dobbiamo fornirle un po' d'acqua al piede quando la terra è proprio secca. Pensando a dove cresce, direi che la concimazione deve essere organica (non so se sia un caso, ma in tutti i luoghi dove l'ho vista come spontanea, nei pressi si aggiravano tante simpatiche mucche....

). Fra i sassi va sicuramente bene, anche se ripeto, a mio avviso quando batterà il sole estivo dovrai ombreggiarla. Tienici informati... spero tanto che ce la farai e se sì, voglio riprovare anche io! Ciao!