Non distinguo più tra giornalisti, showman, dirigenti sportivi, pubblico comune, da tempo tutti questi hanno assunto il ruolo di testimoni che parlano di avvenimenti molto diversi con le stesse voci di circostanza. Lo stesso tono immutabile è al di là dell'adesione, comprova.
Non succede più niente da sé, indipendentemente da chi lo vuole, ma gli ultras di Catania fanno il gioco di tutti, di farci credere che ancora qualcosa succede da sé e non per consenso unanime e per qualcuno. L’informazione è solo una parte del potere, eppure informazione e istituzioni hanno un bisogno disperato di ciò che succede davvero, inaspettatamente, o che almeno è creduto come tale, dell'opera del balordo o dei gruppi isolati. Niente è meglio del fatto terribile perché nessuno in questo caso potrebbe credere che è stato fatto al di fuori di quelli che sono inquadrati in tv o che se ne prendono la colpa. Io trovo però sempre troppo ingenuo che a fare sia solo una categoria, e ancora, che qualcuno ( terroristi o teppisti ) si ritenga più causa di altri perché avrebbe più motivi per odiare e se ne assume quasi automaticamente la colpa. Per le piccole meschinità private neghiamo tutti da vigliacchi, ma per i grandi disastri si trova sempre un gruppo di ultras o un Bin Laden….che avrebbe sempre qualche motivo per agire alla luce del sole nonostante prenda tutti di sorpresa…il sistema è sempre quello, il modo prende spunto dai modelli più evoluti e di successo.
Se diciamo che c’è un sistema di truccare le partite e poi vinciamo un mondiale la fiducia ne uscirà immunizzata e moltiplicata per cento, e soprattutto nessuno collegherà le due cose, perché ciò che accade da sé ha l’ultima parola e trionfa sui dubbi ed è come se fosse il modo inquirente che inquina la fiducia della gente e il fatto vero e iil calcio genuino che può emergere.
Tutto questo…per un partita di pallone, l’indignazione che riconduce il pallone alle sue vere dimensioni di un nonnulla su scala sociale, ma sulla cui sopravvalutazione fino a un istante prima abbiamo costruito dei trionfi fittizi, imperniato addirittura delle vite come delle eterne scommesse sportive, è quello il sistema, e nessuno distingue più la realtà dalla finzione, i più bravi di tutti che sono solo bravi a fare “credibilmente” accadere ciò che è deciso dalle federazioni ( ecco la nuova frontiera dell’essere campioni, il vincere per accordo nazionale o più), ecco le vittorie mondiali per premiare l'adorazione , la fede da record e concentrata di un popolo, perché se siamo arrivati primi un motivo di gambe ci sarà, e i giocatori sono sempre nelle sedi delle società per essere sempre come Orzowei e non per prendere istruzioni sul da farsi, sul come giocare; la nostra pazzia più pazzia degli altri va riconosciuta eleggendoci a turno i migliori, premi di massa per masse credenti di per sé, prima e dopo i fatti come gli atti di violenza allo stadio.
Tutta questa serietà ( queste voci alzate perché non succeda più, come se non dovesse accadere più ), i comici seri che analizzano e solidarizzano col brutto momento da superare insieme, fa pensare alle stesse persone che quando si gioca e si affronta una partita di pallone non sono affatto serie, perché non è una cosa seria…
‘ste cose accadono sempre nella zona franca in positivo o in negativo, uno Stato che è creduto sicuro o un luogo di incontro che è creduto un colabrodo e tutti in entrambi i casi lo sanno che è così, finchè deve cambiare di nuovo tutto perché il mangue dei guadagni si rinnovi..e nessuno decide quando è tempo, tutto avviene per caso, prevedibiole ma non previsto, per causa di qualche cretino ventenne o invasato ex alleato,in un settore non ben controllato: con somma vigliaccheria, avviene sempre in queste situazioni di presunta forza o vera debolezza accettata da tutti, così tutti poi accuseranno la mancanza, la soglia di attenzione lasciata cadere per mancanza di pericoli e minacce oppure la fatalità che tutti sapevano e nessuno diceva niente, con vigliaccheria perché un fatto nuovo non succede mai dove non gli viene facile, un" tutto può accadere perché mai accaduto " in cui i controlli e gli inasprimenti di pena ci sono solo dopo, o le bombe di carta sparse o le buste di antrace..
una società complessa come la nostra e che si regge sui ruoli che sono efficaci in base alla scaricabilità sul diretto responsabile ( o più spesso, irresponsabile ) ha perso il concetto di esecutore materiale, basta la percezione della pochezza di provincia ( immaturi bulletti che non si rendono conto delle loro atrocità ) o il concetto di transnazionalità ( organizzati criminali che lo fanno contro un bersaglio che esiste da secoli ) per non pensare ad altri
quelle stesse poche immagini a testimonianza dei fatti esprimono la verità ufficiale, ciò che tutti dicono in quel senso, il giro stretto delle immagini direttamente in rotazione nelle nostre coscienze suscettibili rappresenta come meglio non si potrebbe, e come nessuno scrittore potrebbe far vivere altrettanto bene, ciò che dobbiamo pensare
E tutto corrisponde, gli ultrà sono giovani si sa da sempre ma di più ora che Gianni Riotta sollecita l’identikit dei responsabili, e ( infatti ) giovani sono per le immagini che vengono trasmesse, in qualsiasi modo vengano trsamesse
nel 1945 Sartre dava a Céline del venduto ai nazisti, perché il male di chi non dovrebbe farlo perché mai lo crederemmo deve sempre succedere per accordo, si credeva allora, oggi ci si mangia in altro modo, dicendo le cose giuste e confermando ciascuno a suo modo, ciascuno coi suoi mezzi l’accaduto, da Franco Di Mare nelle innocenti trasmissioni mattutine, a Michael Moore nei suoi documentari “agguerriti” e “coraggiosi", a Dan Brown che nelle interviste post codice da Vinci parla del ruolo permeante della NSA in America, ( si viene creduti più facilmente se si parla di fatti propri, della madrepatria ) naturalmente prima del fattaccio ….tutta gente con l’aureola che siccome dice la verità per una cosa, dobbiamo credere che la dica per tutte le altre cose; e che è creduta per sfumature diverse, uno perché è piccolo, uno perché è onnipotente, uno perché è contro…ecc ecc la casistica si inventa e si aggiorna, non importa se per domenica o per lo tsunami e i telefonini o le web-cam non prendono mai quando c’è da salvare delle vite, d’altronde il gestore ti aveva avvisato, rassegnati, non fare l’eroe, funziona solo per te….
il fatto di cronaca nera rafforza la grande menzogna internazionale perchè sono le stesse persone che ce ne informano, li affrontano e descrivono con gli stessi toni della condanna e dell'approvazione o dello scetticismo da suddito della corona d'Inghilterra... ogni cosa non dice mai il suo contrario e n on ci indirizza a pensarla in un certo modo, quando mai, accade, mai insieme capi e cittadini che chiedono l'espiazione
la società va sempre più verso ciò che si deve dire: i ringraziamenti come associazione, se ti danno la ribalta, non è più questione di non dimenticare nessuno, i ringraziamenti vanno dati in un una certa forma, che autorizza chi ti fa parlare anche se tu non ne parli, con gentilezza e molta asetticità nel non collegare argomenti diversi, guai a dire che vincono e perdono tutti allo stesso modo, le notizie devono restare scollegate: tu giri canale e non gliene frega niente, ma decidiamo che sant'Agata deve fare il Pulvirenti e rinunciare e solidarizzare muta e penitente quasi che gli servisse ufficializzare il posto dove sono avvenute simili brutalità, come se non fosse potuto avvenire in qualunque altro posto: come se si potesse non tifare più per lei
in conclusione, tutto è come sembra !