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E' possibile morire per una partita???

daria

Master Florello
io ho sentito la TV parlare di 1.500 poliziotti DENTRO lo stadio. Ora domando: con tutta la necessità di tutori dell'ordine pubblico, ha senso immobilizzarne 1500 per UNA partita di calcio?

Non direi che il calcio sia uno sport. E' uno sport per i 22 strapagati che lo giocano (anzi, nemmeno per loro. per loro è semplicemente lavoro). Per tutti gli altri è spettacolo. Che viene pagato da tutti noi. Con il bel risultato di ieri, oltrettutto.
So benissimo la faccenda del Panem e Circenses... Nessuno oserebbe in Italia, per convenienza di tipo politico, chiudere gli stadi. Adesso come
Ma io penso che andrebbe fatto anche per il futuro. Mi sembra tutto una grande pazzia. Che la partita venga data gratuitamente in TV e gli appassionati se la guardino a casa!

Così i poliziotti verranno usati per scopi più utili, non ci saranno più incidenti vergognosi e addirittura mortali (e magari anche il mercato del calcio verrà ridimensionato).



Ma chi ha il coraggio di chiamarlo sport?

perfettamente d'accordo Bruna :)
 
L

Larissa

Guest
Ciao Emanuela,
anche a me fanno imbufalire, ma credo che Alby intendesse (magari sbaglio) quello che anche io sostenevo qualche post sopra, e che riporto:

....In più, lo stadio e le sue adiacenze sembrano venir considerate una sorta di porto franco, per cui evidentemente è diverso se ad aggredire le forze dell'ordine sia un semplice cittadino che sbrocca per la strada, o un "tifoso". durante una partita.
Come se lo stadio fosse - lo sappiamo tutti, quindi è diventato così - quel luogo in cui è in qualche modo lecito solo perchè ormai usuale agire da criminali.
Ieri un giornalista ed ex calciatore riferiva proprio come anche nel linguaggio si rifletta ormai questa mentalità; lo diciamo tutti, quando qualcuno si comporta in modo non consono, volgarmente o aggressivamente: "ma che credi di essere allo stadio?"

Allo stadio si può. Punto.

...

Credo che il rammarico sia - da parte mia è questo - dovuto al fatto che si consideri il comportamento criminale come un'eccezione se questo avviene dentro e nelle adiacenze degli stadi, e questo non è certo un auspicio nè un incitazione alla violenza, che anzi, quando è agita impunemente e immotivatamente da parte delle forze dell'ordine, a me personalmente fa anche più paura (e schifo).
 

daria

Master Florello
Infatti Larissa, e non si capisce in base a cosa, a quale giustificazione, sia lecito tutto.

(ciao bambola) :love_4:
 

milla04

Maestro Giardinauta
Proprio stamattina mi è arrivato un articolo dal sito di Beppe Grillo, in cui si parla della teoria della finestra rotta...

"La finestra rotta, dall’inglese 'broken window', descrive un comportamento sociale. Se viene spaccata la finestra di un edificio è probabile che ne verrà spaccata un’altra. Se le finestre rotte sono due le probabilità che se ne aggiunga una terza aumentano. Se la finestra è invece riparata, il processo di solito si ferma.
L’Italia è il Paese delle finestre rotte. Ogni volta che una nuova finestra viene danneggiata c’è subito la fila per:
- romperne un numero illimitato
- trovare una giustificazione per il nuovo comportamento antisociale
- e, se necessario, legalizzarlo
La legalizzazione del comportamento antisociale, detto più semplicemente reato, dipende dalla sua dimensione. Più gente pratica il reato, più è probabile che il Parlamento legiferi per renderlo ammissibile, o almeno non punibile.
Di norma però questo non è necessario. E’ sufficiente alzare il livello di tolleranza."


Penso che queste parole spieghino più di qualcosa: quando non si riesce ad arginare un comportamento, un fenomeno, una situazione, è sufficiente aumentare gradualmente i livelli di tolleranza e far credere o creare l'illusione mentale che certe cose siano in qualche modo "normali". Lo si fa con l'inquinamento, con i livelli di polveri e gas "scientificamente" indicati come sopportabili senza danno dall'organismo, col risultato che ci ritroviamo adesso con allergie e tumori ai polmoni decuplicati rispetto a qualche anno fa...
Riportando questo discorso alla tifoseria, ritengo che pian piano ci si è assuefatti a scene di violenza: a forza di vederle in tv, riproposte in tutte le salse, a forza di vedere quella gente intervistata e filmata come se fosse solo una cornice naturale del calcio, la parte pittoresca e di grande effetto televisivo (wow, lo stadio in cui gioca il milan pieno di fumo rosso, di scintille, di masse infinite che si agitano, inquadriamole dall'alto, che sono ancora più belle...), ci ritroviamo ora disarmati davanti ad un campo di battaglia in cui le forze dell'ordine sono diventati ostacoli da eliminare altrimenti non ci si può divertire abbastanza.:mad:
 
L

Larissa

Guest
Ciao belladaria,
per quanto riguarda il tuo ultimo quesito... (intrigante), beh... io ci ho pensato, e a differenza di tutto il resto su cui ci siamo già pronunciati, su cui si hanno diversi indizi ed è quindi in parte "spiegabile" (anche se condannabile in toto), posso solo avanzare delle ipotesi, che sottolineo, sono solo mie idee in proposito.

Credo che questo faccia parte di un sistema ben più grande che prescinde dal calcio, un sistema che tende a mantenere quanto possibile lo status quo, per cui la parte "violenta" della società, che quasi sempre si colloca tra gli strati più umili della stessa (e con questo non voglio nè giustificarla nè tantomeno sostenere che tutte le persone non abbienti o ignoranti siano violente, lo sottolineo perchè non sia mai essere fraintesa in questa cosa, mi ferirebbe non poco) è un "bene" (o è "meno peggio") che indirizzi la propria intolleranza e manifesti i propri istinti aggressivi in un contesto circoscritto, limitato e riconoscibile come lo stadio.
Temo cioè che "permettere" con una maggiore tolleranza certe esplosioni aggressive, pur con gli svantaggi che ovviamente comporta, possa in qualche grottesco modo servire a mantenere incanalata la distruttività di alcuni ambienti in certi ambiti, in cui essa appare più "tollerabile" e incida meno sugli equilibri generali, come se fosse una valvola di sfogo, che dovendo pur sfiatare da qualche parte, meglio che sia lì...
Così 'sta gente anzichè, che so, manifestare (magari mettendo a ferro e fuoco una città), denunciare magari con mezzi impropri abusi, violenze, povertà e quant'altro, se ne sta buona buona tutta la settimana e non rompe i cosiddetti.
se poi la domenica, evvabbè, tirano le pietre e fumogeni, odiano il nemico (che è bene sia la squadra opposta, e non "altro"), è il male minore...
 

milla04

Maestro Giardinauta
Larissa, nel post prima del tuo ho parlato proprio dei livelli di tolleranza...
E' sicuramente vero che il tifo sfrenato può costituire in un certo senso una valvola di sfogo più facile da tenere a bada in uno stadio che per le vie della città, ma il problema è proprio in quel livello di tolleranza: quando si permette a una massa di scalmanati di mettere in discussione il concetto di "convivenza democratica" e il rispetto per chi è- con alcune eccezioni, purtroppo...- là per farne rispettare le regole, si creano crepe pericolose: niente di più facile che quelle crepe facciano crollare una buona parte della diga.
 
L

Larissa

Guest
Ciao Milla!
Avevamo postato quasi contemporaneamente...
E sono d'accordo con te.
Lo svantaggio di questo atteggiamento di "tolleranza" di cui parliamo è che appunto può essere (ed è) un'arma a doppio taglio!
Alcuni atteggiamenti non sono totalmente controllabili, esiste sempre la possibilità che una scheggia impazzita (dentro la frangia impazzita di questa società impazzita) anzichè lanciare i seggiolini dello stadio e "basta", si metta a lanciare bombe carta dentro le macchine della Polizia.

Nella totale mancanza di conoscenza delle regole della convivenza democratica di cui parli, ora verosimilmente queste frange hanno esagerato.

E a questo punto sì che lo Stato si dovrebbe muovere (forse).
Io non so se non si sia riuscito ad arginare il fenomeno, o come temo, lo si è volontariamente e (fintamente) sottovalutato.
Fatto sta che ora stanno con le spalle al muro... e spetta anche all'opinione pubblica fare in modo che questa crisi non cada nel dimenticatoio... senza pseudo/soluzioni...
 
P

Piera1

Guest
Proprio oggi ho letto sul giornale che alcuni giorni fa un'ultrà arrestato e rimesso in libertà aveva riso in faccia all'ispettore Raciti, che dire, è inutile sprecare fiato a parlare quando i poliziotti arrestano i delinquenti e poi c'è chi li mette fuori.
questa poesia, dedicata all'ispettore Raciti, era sul sito della polizia

Vi regalo un fiore, perché dai fiori nasce l'amore;

un fiore, per tutte le volte che venite chiamati sbirri;
un fiore, perché non esistono solo persone che vi disprezzano;
un fiore, perché per guadagnarsi il pane, non basta più solo lavorare;
un fiore, perché le croci di cui è affastellata la vostra memoria recano la dicitura "morti" e non "vittime";
un fiore, per tutte (le) volte che vorreste reagire ma siete costretti a subire;
un fiore, per tutte le volte che la vostra dignità viene calpestata;
un fiore per tutto l’odio che vi sputano addosso perché indossate una divisa;
un fiore per tutte le volte che non vi considerano semplicemente umani;
un fiore perché purtroppo è il massimo che posso permettermi;
solo un fiore, perché per rendervi l’onore che meritate non basterebbero tutti i fiori del mondo.
 
Ultima modifica di un moderatore:

milla04

Maestro Giardinauta
Larissa:love_4:

Piera...Aggiungerei un fiore, perchè non si dimentichi che sotto la giacca di una divisa c'è un cuore, una moglie che aspetta ansiosa, dei figli da accompagnare a nanna, un film da guardare insieme sul divano, un bacio ai propri cari sulla porta di casa con l'incertezza di poterlo fare ancora...:flower:
 
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alby80

Giardinauta Senior
grazie larissa.. il mio discorso era proprio in quel senso.. ho estremizzato dicendo ti sparano.. mettiamola cosi.. se tiro una pietra e sfondo una macchina della polizia credo (e spero) mi arrestino e mi condannino per tentato omicidio di pubblico ufficiale.. o no? se sputo in faccia a un vigile per strada non credo mi ringrazi.. forse villipendio della divisa non esiste più ma credo che esista qualcosa come offesa a pubblico ufficiale.. se però le stesse cose le faccio allo stadio sono tranquillamente ammesse.. anzi.. passo dalla parte della ragione perchè non possono toccarmi.. atterrarmi.. portarmi in una macchina.. queste cose non le concepisco. Vorrei tanto che la gente che fa tutte queste ca...te si trovasse davvero in pericolo e avesse bisogno di queste figure (una rapina.. una rissa.. una sparatoria..).. allora diventerebbero le forze dell'ordine e non più i fottuti sbirri?
 
L

Larissa

Guest
grazie larissa.. il mio discorso era proprio in quel senso..

L'immaginavo Alby, e sono contenta che si sia chiarito l'equivoco.

Peraltro, qui in Sicilia, e non è facile spiegarlo, le forze dell'ordine hanno una percezione popolare (che oviamente non è di tutti ma al tempo stesso interessa trasversalmente un pò tutte le fasce sociali) abbastanza particolare... In qualche modo, in quanto "braccio dello Stato", rappresentano per alcuni indistintamente il Nemico, per altri, più blandamente, genericamente "l'autorità", e per questo popolo, che con l'autorità ha un rapporto tutto particolare, è come se abbia una connotazione speciale.
Qui, fare lo "sbirro" (il mio fidanzato è uno di questi, e non essendo siciliano, ed avendo inoltre lavorato un pò in tutta la penisola, ne ha avuto percezione e ha cercato di capirlo e farmelo "sentire") non è essere un'impiegato come gli altri.
Certo, è un lavoro particolare, non è come fare il ferroviere o stare dietro uno sportello alla Posta, ma quello che cerco di spiegare - e mi rendo conto di avere difficoltà a farlo - è che qui ha un impatto diverso.
Come se appunto, identificandosi con l'autorità, a seconda delle persone e del loro personalissimo modo di sentire quest'ultima, scatena da un lato o l'estrema deferenza nel senso di delega totale (tipico) o al contrario, atteggiamenti di opposizione più o meno palesi.
Insomma lo sbirro fa paura perchè rappresenta qualcosa che molti qui non vogliono, un'ingerenza nel quotidiano arrabattamento generale, per cui ognuno per sè e dio per tutti, e chi è più invischiato in un certo tipo di mentalità che non mi va di citare, questa paura la traduce in rifiuto e attacco...

Se poi aggiungi le schifezze di cui talvolta essi stessi si macchiano, (Genova docet) in nome proprio di quella stessa autorità, la miccia è innescata...
La violenza diventa un pretesto per ripagare con la stessa moneta, ed ecco apparire scritte infamanti come "Raciti per vendicare Carlo Giuliani."
 

giubilo

Giardinauta
Effettivamente come detto all'inizio si dovrebbe spingere la cosa in modo che le società di calcio si assumano tutte gli oneri derivanti o necessari per fare business. Si paghino dunque i poliziotti e i danni derivati da facinorosi. Resterà comunque difficile dimostrare che vetrine sfasciate in centro città siano attibiuibili ai tifosi.
Per quel che riguarda quel capoccione di tifoso mi pare che rispecchi l'ignoranza e la lacuna dello stato a livello locale e non verso i giovani o non piu giovani. Che in Italia manchi il senso dello stato è ufficiale. Che i signorotti locali continuino a volere e difendere il proprio orticello mi pare indiscutibile. Che gli stessi, arrivati a coprire posti di responsabilità grazie proprio all'ignoranza coltivata, mi pare d'uopo che debbano ricambiare in qualche modo facendo del danneggiante un santo. Che gli stessi si schermino dietro porporati a cui loro devono il bacio della pietra mi pare consequenziale la non interruzione di feste paesane. Che gli stessi porporati non possano scomunicare i danneggianti mi pare spiegato bene in Gomorra di Roberto Saviano. Il pirletto che banfava difendendo i suoi amici e incolpando i poliziotti e solo figlio dell'ignoranza.
Qui a Torino al tempo degli Ultras ci si dava non poco con i Faithers ma la polizia sapeva e accerchiava. Si organizzavano questi scontri...erano gia studiati. Ragazzi che si menavano tra di loro. Sicuramente barbari ma consapevoli. Quando però si esagerava state tranquilli che pochi provavano a forzare i cordoni . Il cordone si metteva tra gli uni e gli altri. Chi tentava di forarlo non ce l'aveva con il poliziotto, cercava solo di passare. Al massimo si passava al piano B e ci si ritrovava altrove e si continuava con la s*****ttata.
I fatti di Genova cosi come quelli di Catania o come quelli che vengono fatti ultimamente ( 15 anni a questa parte ) non sono giudati da Ultras ma semplicemente macchinazioni guidate. Se poi ci partecipano i pirletti e perchè non si sentono realizzati in altro e pensano di diventare uomini ed eroi diventando sgherro e facendo il favore a chi glielo chiede. Se muori la famiglia ti avrà in gloria godendosi il guadagno dato dalla tua azione.
I poliziotti? Dovrebbero difendersi di più.
Gli stadi? Privatizzati
Gli Ultras? se esagerano a rifare le ferrovie
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Ho letto quello che avete scritto e spero che anche voi abbiate letto i miei post, solo perchè le cose si semplificano.

Non mi era piaciuta la frase di Alby, ed ora, che lui si è spiegato, va tutto bene, è tutto chiaro

però vi suggerirei di non estremizzare, di non esasperare la discussione, altrimente +i si perde il punto e l'obiettività, ed è quella di cui abbiamo bisogno

mi chiedo cosa sia successo l'altro giorno di così grave, so che è stato ucciso un poliziotto, so che un altro è grave in ospedale, che altri sono stati aggrediti, con una manovra strategica, sembra quasi che sia stato tesa una trappola per abbattere i poliziotti (poliziotti che avevano appena testimoniato ad un processo)

e questo è gravissimo

scusate, me lo chiedo e ve lo chiedo, perchè solo 5 giorni prima un altro signore di circa 40 anni è morto, io direi è stato ucciso da altri tifosi, ma non ha sollevato tutto sto clamore

quanti sono i morti da tifoseria accesa, in agguati con armi da taglio dentro e fuori gli stadi ??????


a mio avviso il problema sta nel fatto che in Italia si suddividono i reati contro la persona e/o le cose in settori

truffare è un reato, ma se si truffa nel calcio, è la giustizia sportiva a deliberare, come che il reato non sia lo stesso

ugualmente ci si comporta se si spaccano vetrine o si distruggano stadi

se poi si uccide, non ha importanza, a mio avviso chi si uccide, un uomo è pur sempre un uomo, ed io, sarò limitata, ma considero questo come unità di misura

se si uccide un uomo, che sia in strada per rapina, che sia in casa per rapina, che sia allo stadio o fuori dello stadio, sempre di assassinio si tratta

e chi giudica deve essere sempre un giudice che si occupa di penale, non di sport

mi piacerebbe sapere se concordate con me o no
 

Emanuela Pit

Apprendista Florello
Altra cosa grave, a mio avviso, sta in questi sondaggi

http://www.repubblica.it/speciale/poll/2007/sport/stop_calcio_risultato.html

ieri c'era un 11% che chiedeva di chiudere gli stadi per un breve periodo, fino a stabilire nuove norme più drastiche ed efficaci. Ma poi va portato a termine

ora, dopo una sola giornata è già salito al 30%, tra un mese non si ricorderà nemmeno più dell'ispettore Filippo Raciti, non tutti noi, ma saremo in pochi a ricordarcene
 
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nenne46

Giardinauta Senior
Come detto in un altro post ieri sono stata alla partita di rugby Italia Francia allo stadio Flaminio che si trova a cinquecento metri circa dallo Stadio Olimpico. Lo stesso stadio Flaminio che negli anni 60 fu teatro di scontri terribili tra ultra romanisti e ultra inglesi e che per questo fu chiuso alle parite di calcio.
Ieri la birra scorreva a fiumi, anche dentro lo stadio, la gente strillava, poco visto il cappotto che abbiamo subito, e gli sfottò erano molti (i francesi hanno persino buttato gli spaghetti in campo).
Come è possibile questa differenza di comportamento tra il calcio e il rugby? Eppure molti tifosi erano come me anche tifosi di calcio, si sono sentiti molti "po popo popooopo".
Avete detto nulla è stato fatto per rimediare alla violenza. Allo stadio Olimpico quest'anno non ci sono stati più incidenti rilevanti perché semplicemente hanno attuato quasi tutte le norme previste: cancelli 300 metri prima dello stadio che si superano solo con il biglietto, serpentine e tornelli con il biglietto elettronico e solo dopo controllo di polizia, acquisto del biglietto con presentazione di documenti e chiusura dei botteghini il giorno della partita. Non mi risulta che in nessun altro stadio succeda questo.
Per la proprietà è difficile possa essere privatizzato visto che sotto le gradinate ci sono tutti gli uffici del Coni.
Questa è solo una testimonianza per dire che sono stufa della demagogia che ho sentito in TV da quelli stessi condannati per le nefandezze dei comportamenti (Moggi and co.): se si vuole si può cambiare anche con le leggi attuali.
 

Exper

Aspirante Giardinauta
Cmq sospendere le partite non serve assolutamente a niente, serve solo a danneggiare quei poveri tifosi che vanno allo stadio per godersi una domenica di sport.
 

GIUSEPPE GLADIATORE

Florello Senior
:burningma Quando succedono queste cose mi in....zo tanto, perché non concepisco come possono succedere ancora questi episodi nel XXI secolo......io vivo in spagna e stammattina mentre lavoravo al ristorante, di cui ho tanti amici spagnoli non c'é stato uno che non mi ha commentato quello che é successo in italia, dicendomi che delinquenti siete, mafiosi,teppisti ecc...ecc...in parte hanno ragione perché questi episodi in spagna non succedono MAIIIIIII....allora noi che viviamo all'estero ci tocca difendere l'italia e noi stessi che siamo italiani, io mi sento ORGOGLIOSO di essere italiano, peró quando succedono questi episodi, mi vergogno credetemi.......e c'é ben poco da dire.....solo far silenzio.........ciao.
 

nenne46

Giardinauta Senior
:burningma Quando succedono queste cose mi in....zo tanto, perché non concepisco come possono succedere ancora questi episodi nel XXI secolo......io vivo in spagna e stammattina mentre lavoravo al ristorante, di cui ho tanti amici spagnoli non c'é stato uno che non mi ha commentato quello che é successo in italia, dicendomi che delinquenti siete, mafiosi,teppisti ecc...ecc...in parte hanno ragione perché questi episodi in spagna non succedono MAIIIIIII....allora noi che viviamo all'estero ci tocca difendere l'italia e noi stessi che siamo italiani, io mi sento ORGOGLIOSO di essere italiano, peró quando succedono questi episodi, mi vergogno credetemi.......e c'é ben poco da dire.....solo far silenzio.........ciao.

Ricordagli la corrida e quello che combinano gli ultras inglesi e olandesi all'estero. Solo da uno o due anni le squadre inglesi sono state riammesse nelle competizioni internazionali.
 

fraelucia

Giardinauta Senior
Altro che carcere: due mesi in Africa, in una missione, a dar da mangiare e curare la gente. Un anno in un lebbrosario in India: a curare piaghe e ferite.
Sette mesi in un reparto di oncologia pediatrica in un ospedale: altro che carcere per questa gente!
Sono d'accordo al 2000 %, ce li accompagnerei di persona e li lascerei lì solo con un cambio di biancheria, altro che onore e omertà e simili coperture di semplice brutalità criminale!
 
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