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Dracena con foglie ingiallite dopo travaso

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

le radici "a spirale" sono quelle che corrono in tondo seguendo la circonferenza del vaso.
Se non si tagliano questo "correre in tondo" non si interrompe, anche se le piante vengono messe in abbondante terriccio nuovo.

Io le piante "da appartamento" non le ho mai portate a radice nuda, a meno di non dover effettuare qualche intervento straordinario.
Apro le zolle, spettino le radici ma non faccio mai come con le grasse.
La gestione delle radici di queste piante è molto più delicata rispetto alle piante grasse. Le spinose sopportano tagli vigorosi e, affinché non patiscano, basta la normale cicatrizzazione all'aria. Le piante "da appartamento" hanno radici più tenere, meno soggette a grandi sbalzi idrici, più inclini a far soffrire la pianta se vengono maltrattate troppo.

Ste
 

Amy

Guru Giardinauta
In natura nessuna pianta vive bene a radice nuda ne con la potatura delle radici.
Il contatto con l'aria secca i peli radicali che sono la parte delle radici che assorbe acqua e aria.
Nota Bene: i micropori del terreno che contengono aria sono necessari alla sopravvivenza delle radici così come l'aria disciolta nell'acqua dei fiumi e dei mari è necessaria alla sopravvivenza degli animali acquatici.
Le piante grasse, invece, vivono in terreni poco legati e ricchi di macrosacche d'aria (non micro);
le loro radici sono attrezzate per affrontare anche l'assenza di sostegno da parte del terreno (quante volte un colonnare o una talea cade e non muore, anzi fa altre radici di lato e butta polloni nuovi)
Nelle piante grasse, si puliscono bene le radici dal terreno torboso in cui sono coltivate in serra ma non è necessario farlo nei rinvasi biennali; solo che quando rinvasi il terriccio è talmente sciolto che si stacca da solo dalle radici e quindi vale la pena di cambiarlo con uno più ricco di nutrienti.

L'esperto americano si occupa di bonsai (che in natura non esistono se non in casi particolari) e poi amplia.
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Questo è un tema su cui volevo aprire una discussione a parte. Io penso che lasciare le radici nude - al di là che vada fatto o meno - sia cosa molto difficile. Cioè, se prendo una dracena o un benjamin di 2 metri, è davvero possibile lasciarli a radice nuda? Al dì là che alla pianta faccia bene o male. Mi incuriosisce perchè voi dite che non va fatto, ma quell'esperto americano sostiene di sì (lui viene dal mondo dei bonsai, ma applica queste regole a qualsiasi pianta; ricordate di quando parlavo di quel mezzo di coltivazione particolare con @Stefano-34666?). O comuque, se non a radice nuda, egli sostiene che è fondamentale procedere periodicamente alla potatura delle radici. Booooh...


A spirale sarebbero quelle che si formano imprigionate nella massa delle altre radici?
Allora: i bonsai non sviluppando molte radici posso capire la radice nuda.
La potatura delle radici la si fa nei bonsai se non vuoi aumentare le dimensioni del contenitore.
Le radici a spirale sono quelle che girano in tondo a contatto con la parete del vaso. Oppure si formano al colletto e lo strozzano in piante da vivaio allevate male in vasi inadeguati.
Sfido io a denudare la zolla di una bestia di benjamina di oltre due metri...
 

michelerossi

Giardinauta Senior
Mi è molto chiaro ciò che dite. Al, si chiama così, sostiene che è vero sì che in natura non è prevista potatura delle radici, ma che appunto non sono piante che stanno in natura ma in vaso e che la potatura delle radici è l'unica cosa che consente di non comprimere il potenziale genetico di una pianta e che è il motivo per cui i bonsai sopravvivono secoli e le piante in vaso no.

Voi fate questo (che secondo me è fattibile):


Lui invece questo lo considera un falso rinvaso e suggerisce qualcosa di simile a ciò che fa questa donna:


Cioè quanto meno tagliare di netto la base del pane di un bel po' di centimetri e poi pulire quanto più è possibile.

Guarda questi altri due video:

minuto 4:

minuto 6:

Vostre riflessioni?
 
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Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

tagliare la base della zolla, specie se è molto infeltrita, è una cosa che si fa comunemente.
Non crea grossi danni ed è paragonabile ai tagli verticali per aprire la zolla.
Quello che fa la donna non è sbagliato. Libera le radici e toglie terra da in mezzo. Inoltre è obbligata a fare un'operazione tanto invasiva per rimuovere prima le radici fuoriuscite dal vaso e poi per rimuovere il fondo del vaso bianco che era rimasto imprigionato da rinvasi precedenti.
Ma questo non è lontanamente paragonabile col portare la pianta a "radice nuda". Con questa terminologia si intende un'assoluta assenza di terra ottenuta anche con il lavaggio delle radici.
Questo è un albero "a radice nuda"

1666698212961.png

Spesso in queste condizioni vengono vendute le rose.

Io, di solito, faccio una cosa "a metà strada" tra il primo ed il secondo video. Faccio i tagli verticali, elimino le radici che girano in tondo, libero la terra, allargo la zolla.

Ste
 

michelerossi

Giardinauta Senior
Come diceva @Stefano Sangiorgio con una pianta di 2 metri sarebbe anche difficile portare a nudità le radici. Io finora, data la mia inesperienza, semplicemente estraevo dal vecchio vaso e mettevo nel nuovo senza manco fare tagli laterali... :confused: La cosa che più mi spinge a pensare che sia bene liberare le radici di un po' di terra è la seguente. Prendiamo i due famosi benjamina che ho nella sala d'attesa: sonoin una terra schifosa (vi dirò di più nella discussione dedicata) e quando li rinvaserò ad aprile/maggio (avrei dovuto già quest'anno) non vorrei mantenerla anche perchè - come nota l'americano - con mezzi diversi si creano anche squilibri idrici all'interno del vaso.
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

se però vorrai eliminare buona parte della terra vecchia assicurati che: la primavera sia iniziata, il clima sia mite, la pianta sia in ripresa vegetativa e tu possa mettere le piante all'aperto, in modo tale che gli agenti atmosferici esterni la aiutino a superare questo grande stress.

Ste
 

michelerossi

Giardinauta Senior
Ciao,

se però vorrai eliminare buona parte della terra vecchia assicurati che: la primavera sia iniziata, il clima sia mite, la pianta sia in ripresa vegetativa e tu possa mettere le piante all'aperto, in modo tale che gli agenti atmosferici esterni la aiutino a superare questo grande stress.

Ste
Lo so, lo so: queste sono regole su cui tutti sono d'accordo. Credo che solo i miei falsi rinvasi si possano fare tutto l'anno. L'americano, che addirittura mia ha indicato come periodo giugno addirittura abbina potatura dura dei rami e dopo 2 settimane potatura delle radici. Boh... due stress uno appresso all'altro.
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

sinceramente non condivido le tecniche "dell'americano".
In primis perché non si può generalizzare. Dipende dal clima (in Sicilia a giugno ci sono 40 gradi ed è meglio non potare nulla), dalla tipologia di piante, dalle loro dimensioni etc.
Certo che alcune (tipo la photinia) si potano ad inizio estate ed altre, tipo il ficus benjamin o il bosso, si possono potare a piacimento (tanto è vero che vengono usate per la topiaria). Ma bisogna analizzare caso per caso.

Ste
 
S

susie

Guest
Lo so, lo so: queste sono regole su cui tutti sono d'accordo. Credo che solo i miei falsi rinvasi si possano fare tutto l'anno. L'americano, che addirittura mia ha indicato come periodo giugno addirittura abbina potatura dura dei rami e dopo 2 settimane potatura delle radici. Boh... due stress uno appresso all'altro.
Ma anche questa pratica è normale: quando si riduce l'apparato radicale bisogna ridurre anche quello aereo, rami e foglie. Di solito contemporaneamente e quando la pianta sta cominciando la fase vegetativa. Però si tratta per lo più, credo, di interventi drastici da fare in situazioni particolari. @kiwoncello docet. Io l'ho fatto un paio di volte su una camelia.
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ma anche questa pratica è normale: quando si riduce l'apparato radicale bisogna ridurre anche quello aereo, rami e foglie. Di solito contemporaneamente e quando la pianta sta cominciando la fase vegetativa. Però si tratta per lo più, credo, di interventi drastici da fare in situazioni particolari. @kiwoncello docet. Io l'ho fatto un paio di volte su una camelia.
Ciao,

ma di solito si riducono prima le radici e poi i rami, non si fa il contrario.
Quando si pota qualunque tipo di albero nessuno va a toccare anche le radici.
Se invece si interviene pesantemente sulle radici è buona norma intervenire anche riducendo la parte aerea.

Ste
 

Amy

Guru Giardinauta
Ho letto di interventi di potatura delle radici solo nel caso in cui non ci sia la possibilità di dare alla pianta un vaso più grande, mai 'per il loro benessere'.
 

GreenRob

Aspirante Giardinauta
Quindi, se ho capito bene (e scusate la mia ignoranza sul tema) l'operazione più adatta sarebbe quella di lasciare il vecchio panetto quasi invariato e rimuovere solo la terra ai lati più esterni, lasciando le radici libere in quel punto per permetterle l'allargamento verso l'esterno e impedire la crescita "a spirale" attorno al panetto?

In ogni caso la nudità delle radici (come ho fatto io sulla Dracena) è sempre sconsigliabile?

Ritengo comunque di averla fatta con grande delicatezza senza (credo) grande danneggiamento delle radici.
 
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Amy

Guru Giardinauta
sì, e se le radici sono già a spirale o non si sono mosse dalla forma del vecchio vaso allora le 'rompi' un po', le spettini, le tagli, elimini la spirale e le lasci già dirette verso la nuova direzione che devono prendere; fai lo stesso anche con le radici in fondo al vaso.

La delicatezza va bene, però, devi sapere che ciò che permette alle radici di assorbire acqua dal terriccio sono dei micropeletti (non visibili a occhio) delicatissimi; una volta rotti quelli la radice è inutilizzabile.
E' per questo che si 'rovinano' solo le radici più esterne: in questo modo la pianta ha quelle più interne per continuare a vivere bene e ha tempo di riparare quelle esterne rovinate.

Se non si toccano quelle esterne il rischio è che la pianta nemmeno si accorga del terriccio nuovo e non lo colonizzi continuando a vivere 'nel vecchio vaso'.
 
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