sabrina_77
Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti! E' la prima volta che scrivo in questa sezione, ma vi leggo da tempo e spero saprete darmi un parere!
Ieri sera una delle mie gattine (la mia preferita, tra l'altro... abbiamo un rapporto stupendo e, fin da quando era cucciola, mi fa un sacco di fusa e mi segue sempre per casa a mo' di cagnolino! ) a momenti mi mandava al pronto soccorso. Ha un anno e vive a casa mia dall'età di 2 mesi e mezzo; è sempre stata molto vivace, ma mai aggressiva. Ieri sera stavo ricoverando in serra per la notte le mie piantine di pomodoro, quando all'improvviso ho sentito delle grida disperate, come di gatti che se le dessero di santa ragione... in casa! Sono accorsa e c'era Billy, la mia gattina, che era rimasta bloccata con un'unghietta nel calorifero. Probabilmente saltava sul termo per mettersi a guardare fuori dalla finestra, com'è solita fare di sera, e il salto le è andato male. Non è la prima volta che perde la testa in questo modo: fin da piccolissima, va nel panico ogni qual volta si sente "chiusa", anche in situazioni in cui liberarsi è semplicissimo e infatti la sua sorellina non ha alcun problema (ad es. va nel panico se una pallina le resta attaccata alle unghie; magari salta in una borsa o in una scatola e ci gioca tutta contenta, poi improvvisamente inizia a gridare come un'ossessa se non riesce a uscirne al primo salto). In questi casi però accetta sempre l'aiuto dell'uomo, anzi lo cerca e si tranquillizza immediatamente quando arriviamo io o mio marito a "liberarla". Purtroppo ieri non è andata così. Io, forte delle esperienze precedenti, sono andata sul sicuro, parlandole in modo tranquillizzante per poi prenderle la zampina per liberarla, ma non ho fatto in tempo a sfiorarla che mi ha rifilato 2 morsoni ben assestati, uno in una mano e uno nell'altra. Fortunatamente, per passione e per studi, mi intendo abbastanza di animali per cui ho capito che a quel punto andava solo lasciata stare, dunque mi sono occupata piuttosto di fermarmi l'emorragia e medicarmi, ostentando tranquillità per non creare altre situazioni di nervosismo per la gattina, che infatti nel frattempo ha ripreso il controllo di sé e si è liberata. Poi, quando si è calmata, l'ho controllata per bene e per fortuna non ha riportato lesioni (si è rotta l'unghia, ma non nella parte dove ci sono i vasi sanguigni; dunque non ha perso sangue, cammina perfettamente e, a parte lo spavento, è perfettamente incolume). Stamattina però, purtroppo mi sono accorta che le lesioni le ho riportate io: i morsi erano molto profondi, specialmente uno, che mi ha trapassato letteralmente il dito, così a fronte di un principio di infezione, mi è toccato trascorrere la mattina di Pasqua dalla guardia medica. Il medico di turno non ha riscontrato niente di grave, ovviamente, ne avrò giusto per 4-5 giorni con un semplice antibiotico, però io inizio a chiedermi se non sia il caso per Billy di ricorrere a qualche cura per evitarle queste crisi di panico, che immagino anche per lei siano veramente pesanti e stressanti. Non sono frequenti, ma ne avrà circa una ogni 40 giorni, e non mi sembra del tutto normale, anche in base al comportamento degli altri gatti che ho avuto e che ho, che non fanno mai così, o l'hanno fatto al massimo 1-2 volte nella vita. Il veterinario è informato e minimizza, dicendo che dipende tutto dal fatto che è nata in campagna da madre selvatica, e pertanto ha un imprinting materno selvatico, dunque ancor più imprevedibile di un gatto domestico da generazioni. La spiegazione però mi convince solo fino a un certo punto perché l'altra nostra gattina è sua sorella, è nata dalla stessa mamma nella stessa cucciolata e, pur essendo un po' più timidina, non è per niente nervosa. Il veterinario conferma che non ci sono situazioni in casa nostra che possano stressare oltremodo un gatto, dice che è proprio questione di carattere e che non possiamo fare nulla se non soccorrerla quando è in crisi e cercare di tranquillizzarla. Io però ho sentito dire che alcuni proprietari di gatti usano i Fiori di Bach o Feliway per prevenire queste crisi nei gatti nervosi, e che questi prodotti aiutano a farli sentire più tranquilli e sicuri di sé.... il veterinario dice che non servono a un tubo, ma prima di liquidarli vorrei consultarmi anche con voi... Qualcuno di voi per caso ha avuto esperienze analoghe? Come le avete gestite? Mio marito, scherzosamente, dice che dovremmo portare Billy dal comportamentista... ma non vorrei ridurmi a tanto! (a parte che con il mio stipendio di ricercatrice universitaria in prova, e con il suo di insegnante precario, ho paura che lo "psichiatra del gatto" non avremmo i soldi per pagarlo.... ). Scusate per il post lungo, ma volevo darvi più dettagli possibili. Grazie a chiunque potrà aiutarci, ciao!
Ieri sera una delle mie gattine (la mia preferita, tra l'altro... abbiamo un rapporto stupendo e, fin da quando era cucciola, mi fa un sacco di fusa e mi segue sempre per casa a mo' di cagnolino! ) a momenti mi mandava al pronto soccorso. Ha un anno e vive a casa mia dall'età di 2 mesi e mezzo; è sempre stata molto vivace, ma mai aggressiva. Ieri sera stavo ricoverando in serra per la notte le mie piantine di pomodoro, quando all'improvviso ho sentito delle grida disperate, come di gatti che se le dessero di santa ragione... in casa! Sono accorsa e c'era Billy, la mia gattina, che era rimasta bloccata con un'unghietta nel calorifero. Probabilmente saltava sul termo per mettersi a guardare fuori dalla finestra, com'è solita fare di sera, e il salto le è andato male. Non è la prima volta che perde la testa in questo modo: fin da piccolissima, va nel panico ogni qual volta si sente "chiusa", anche in situazioni in cui liberarsi è semplicissimo e infatti la sua sorellina non ha alcun problema (ad es. va nel panico se una pallina le resta attaccata alle unghie; magari salta in una borsa o in una scatola e ci gioca tutta contenta, poi improvvisamente inizia a gridare come un'ossessa se non riesce a uscirne al primo salto). In questi casi però accetta sempre l'aiuto dell'uomo, anzi lo cerca e si tranquillizza immediatamente quando arriviamo io o mio marito a "liberarla". Purtroppo ieri non è andata così. Io, forte delle esperienze precedenti, sono andata sul sicuro, parlandole in modo tranquillizzante per poi prenderle la zampina per liberarla, ma non ho fatto in tempo a sfiorarla che mi ha rifilato 2 morsoni ben assestati, uno in una mano e uno nell'altra. Fortunatamente, per passione e per studi, mi intendo abbastanza di animali per cui ho capito che a quel punto andava solo lasciata stare, dunque mi sono occupata piuttosto di fermarmi l'emorragia e medicarmi, ostentando tranquillità per non creare altre situazioni di nervosismo per la gattina, che infatti nel frattempo ha ripreso il controllo di sé e si è liberata. Poi, quando si è calmata, l'ho controllata per bene e per fortuna non ha riportato lesioni (si è rotta l'unghia, ma non nella parte dove ci sono i vasi sanguigni; dunque non ha perso sangue, cammina perfettamente e, a parte lo spavento, è perfettamente incolume). Stamattina però, purtroppo mi sono accorta che le lesioni le ho riportate io: i morsi erano molto profondi, specialmente uno, che mi ha trapassato letteralmente il dito, così a fronte di un principio di infezione, mi è toccato trascorrere la mattina di Pasqua dalla guardia medica. Il medico di turno non ha riscontrato niente di grave, ovviamente, ne avrò giusto per 4-5 giorni con un semplice antibiotico, però io inizio a chiedermi se non sia il caso per Billy di ricorrere a qualche cura per evitarle queste crisi di panico, che immagino anche per lei siano veramente pesanti e stressanti. Non sono frequenti, ma ne avrà circa una ogni 40 giorni, e non mi sembra del tutto normale, anche in base al comportamento degli altri gatti che ho avuto e che ho, che non fanno mai così, o l'hanno fatto al massimo 1-2 volte nella vita. Il veterinario è informato e minimizza, dicendo che dipende tutto dal fatto che è nata in campagna da madre selvatica, e pertanto ha un imprinting materno selvatico, dunque ancor più imprevedibile di un gatto domestico da generazioni. La spiegazione però mi convince solo fino a un certo punto perché l'altra nostra gattina è sua sorella, è nata dalla stessa mamma nella stessa cucciolata e, pur essendo un po' più timidina, non è per niente nervosa. Il veterinario conferma che non ci sono situazioni in casa nostra che possano stressare oltremodo un gatto, dice che è proprio questione di carattere e che non possiamo fare nulla se non soccorrerla quando è in crisi e cercare di tranquillizzarla. Io però ho sentito dire che alcuni proprietari di gatti usano i Fiori di Bach o Feliway per prevenire queste crisi nei gatti nervosi, e che questi prodotti aiutano a farli sentire più tranquilli e sicuri di sé.... il veterinario dice che non servono a un tubo, ma prima di liquidarli vorrei consultarmi anche con voi... Qualcuno di voi per caso ha avuto esperienze analoghe? Come le avete gestite? Mio marito, scherzosamente, dice che dovremmo portare Billy dal comportamentista... ma non vorrei ridurmi a tanto! (a parte che con il mio stipendio di ricercatrice universitaria in prova, e con il suo di insegnante precario, ho paura che lo "psichiatra del gatto" non avremmo i soldi per pagarlo.... ). Scusate per il post lungo, ma volevo darvi più dettagli possibili. Grazie a chiunque potrà aiutarci, ciao!