• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Conoscere i funghi

pluteus

Esperto di piante spontanee
Ciao pluteus,:)
La motivazione che mi ha spinto ad aprire un'altra discussione, e per motivi di praticità le persone che vogliono vedere i funghi commestibili, li trovano li tutti assieme, senza andare a cercare nei 3D..nn e in concorrenza con "conoscere i funghi" anzi lo amplia.. l'ho fatto perchè quando ho un po di tempo, volevo aprire un'altro 3D..con I funghi velenosi e nn commestibili..cosi gli utenti possono guardare sia l'uno che l'altro..Quando avevo aperto il 3D..conoscere i funghi, il mio intento era far conoscere i funghi facendo una premessa..e poi il tutto finiva li.. continuando poi, con un'altro 3D..di funghi commestibili...e funghi velenosi e nn commestibili..il primo l'ho fatto, ora con un pò di tempo..aprirò il secondo..per quello ti dicevo di postare direttamente sull'altro 3D...anzi se vuoi aprilo tu il 3D..funghi velenosi e nn commestibili.. mi farebbe molto piacere:D ..cosi tocchiamo tutta la sfera micologica..e di funghi da far vedere ne abbiamo:)
un salutone:Saluto:


:DCiao T,
Sincerammente sono molto dubbioso, a chi interessano i funghi, almeno lo sforzino di andarseli a cercare ed a guardare in un 3d glielo vogliamo lasciare fare ??
Comunque non voglio sindacare, ma addirittura un 3d con soli funghi velenosi mi sembrerebbe di una noia mortale, te l'immagini 300 foto di inocybi o di panaeolus di seguito??:squint::lol:
Io poi non ho particolari inclinazioni verso i funghi velenosi e di foto ne ho molto poche, a meno che non dotati di valenze estetiche intrinseche a prescindere.
Esempio non ho nessuna foto di amanita falloide mente ne avrò 3000 di amanita muscaria, non so se mi sono spiegato: Non avendo mai avuto ambizioni di scrivermi un trattato di micologia mio, trovando che ce ne siano già in abbondanza, ho quindi trascurato molto la sistematica a favore della didattica spicciola.
Vabbè! visto che ci tieni, metterò qualche foto, che non siano già comprese fra quelle che hai messo te, anche nella discussione "commestibili" .

:Saluto:
 

pluteus

Esperto di piante spontanee
Morchella esculenta : sin. Morchella vulgaris , Morchella rotunda

E' la più comune delle spugnole di primavera, riconoscibile per gli alveoli irregolari, per la forma e per il colore, anche se quest'ultimo carattere può variare anche sensibilmente.
Si trovano anche forme molto chiare, quasi bianche (var. alba Boud.) o giallastro-chiare (Morchella rotunda), e forme anche verdastro-brune (Morchella vulgaris).
Dall'esame dei caratteri microscopici non è però stata evidenziata nessuna differenza sostanziale e tale da giustificarne la separazione tassonomica in generi diversi.

Le Morchelle prediligono suoli leggeri, sabbiosi ed umidi, è per questo che i luoghi di ricerca più indicati saranno le sponde di fiumi, ruscelli, risorgive, lanche e simili, possibilmente nelle zone che vengono esondate durante le piene lasciando uno strato di sabbia e limo al ritiro delle acque.

Compaiono prima a fondovalle, risalendo poi man mano che aumentano le temperature verso le parti più elevate delle vallate.

Gradiscono molto specifiche essenze vegetali, pur non essendone simbionti, quali Olmi, Pioppi bianchi, Frassini, tutti gli alberi da frutto della famiglia delle rosacee (peri, meli, biancospini ecc.)

Sono estremamente mimetiche e si confondono con il sottobosco in modo quasi perfetto, loro saranno lì che vi guardano e voi non le vedrete! Quindi passi lenti e circospetti aguzzando la vista su ogni dettaglio.

Gli ambienti ripariali e golenali sono i più gradevoli da frequentare per una ricerca fungina, ed a precindere dai risultati, sono talmente belli e rilassanti che vale comunque la pena, non fosse altro che per la quantità delle fioriture esistenti in uesto periodo nei sottoboschi, che per la totale assenza di zanzare ed altri insetti molto fastidiosi.

Quando cercarle? Questo è il vero dramma in quanto la stagione delle spugnole è brevissima!!
Nei fondovalle del nord/ovest d'Italia comincia praticamente ora e non dura più di 20/30 giorni.
Man mano che la stagione finisce nei fondovalle prosegue a quote sempre più elevate. Quindi bisogna sbrigarsi!!.

Qualche immagine

Var. Rotunda

DSCF2687-1.jpg


DSCF2661.jpg


Habitat





Var.Rotunda
IMG_0193-1.jpg


DSCF2663.jpg






Habitat


IMG_0115.jpg



IMG_0131.jpg



Var Rotunda
IMG_0200-1.jpg



IMG_0213-1.jpg



Habitat





Var. Rotunda



IMG_0209-1.jpg


IMG_0208.jpg




Continua.....
 

Tmaximo

Esperto Sezz. Funghi, Aromatiche, Identificazioni
:DCiao T,
Sincerammente sono molto dubbioso, a chi interessano i funghi, almeno lo sforzino di andarseli a cercare ed a guardare in un 3d glielo vogliamo lasciare fare ??
Comunque non voglio sindacare, ma addirittura un 3d con soli funghi velenosi mi sembrerebbe di una noia mortale, te l'immagini 300 foto di inocybi o di panaeolus di seguito??:squint::lol:
Io poi non ho particolari inclinazioni verso i funghi velenosi e di foto ne ho molto poche, a meno che non dotati di valenze estetiche intrinseche a prescindere.
Esempio non ho nessuna foto di amanita falloide mente ne avrò 3000 di amanita muscaria, non so se mi sono spiegato: Non avendo mai avuto ambizioni di scrivermi un trattato di micologia mio, trovando che ce ne siano già in abbondanza, ho quindi trascurato molto la sistematica a favore della didattica spicciola.
Vabbè! visto che ci tieni, metterò qualche foto, che non siano già comprese fra quelle che hai messo te, anche nella discussione "commestibili" .

:Saluto:

Ciao pluteus,
Di sicuro Inocybe e Panaelous sono noiosi:)..le tue Amanita muscaria, sono bellissime:D e cosi tanti altri....ma ci sono tanti funghi molto pericolosi da evitare..io di foto ne ho..cercherò di fare un 3D molto semplice senza tanti arzigogoli:)
un salutone
 

pluteus

Esperto di piante spontanee
Morchella esculenta var. rigida

:DHo delle perplessità sulla bontà della determinazione di questi esemplari, d'altronde, valenti micologhi cui le ho sottoposte in visione, mi hanno dato tutti risposte contraddittorie.
Come si può osservare all'interno di uno stesso gruppo, la variabilità è estrema, per quanto riguarda forme e colori. Poichè è evidente che questi funghi sono nati tutti dallo stessso micelio, questo la dice lunga sulla pretesa di voler attribuire a questo genere delle differenziazioni che probabilmente non sono specifiche.


DSCF1421.jpg



DSCF1420.jpg



DSCF1419.jpg




:Saluto:
 

pluteus

Esperto di piante spontanee
Morchella esculenta - Casi di morfologie "strane"

Andando per funghi, capita a volte di imbattersi in esemplari curiosi, ad esempio quello illustrato qui sotto, se fossero cristalli li si definirebbe "geminati" ma, trattandosi di funghi li si dovrebbe definire come due carpofori "concresciuti" o "connati", definizioni orribili, lo so, ma la micologia non sta a preoccuparsi troppo dell'eleganza delle terminologie impiegate:

IMG_2712-1.jpg



Altre volte ci si trova di fronte a veri rebus come quello illustrato qui sotto. Sappiamo quanto si diano da fare i tassonomisti per affibbiare nuove definizioni a varietà di funghi, a volte per una lieve differenza di colore, o di forma o di habitat.
Le Morchelle in particolare sono classificate in una ridda di definizioni surrettizie atte, più che altro a soddisfare la vanità di alcuni che non ambiscono ad altro che vedere il loro nome abbinato ad una nuova varietà di funghi creata da loro, per entrare così nell'olimpo dei micologi citati nelle sacre scritture della micologia.

Questo caso è emblematico, una Morchella "rotunda" nata evidentemente dallo stesso micelio di quell'altra più piccola che sembrerebbe invece una Morchela "conica" o comunque, non una "rotunda"

IMG_2708-1.jpg



Segnalo queste cose, chissà se interessano a qualcuno?, solo perchè questa discussione in origine si intitola "Conoscere i funghi" , a titolo di conoscenza, per l'appunto.

:Saluto:
 

Tmaximo

Esperto Sezz. Funghi, Aromatiche, Identificazioni
ciao pluteus,
L'ultima foto sempre rotunda è..gli alveoli nella M.conica sono disposti in file verticali:D..nn in maniera confusa come la rotunda:)
un salutone:hands13:
 

pluteus

Esperto di piante spontanee
Melanoleuca subalpina

Proprio in questa stagione, se vi capitasse di passeggiare per pascoli di alta quota

IMG_1308.jpg


Vi potreste imbattere facilmente in questi funghi che sono solitamente ignorati dai più, quando va bene...., se non presi bellamente a calci o a bastonate per mera ignoranza, come mi capita di vedere spesso.

Della ricca famiglia delle Melanoleuca, la subalpina è la più grande, e a stretto parere mio anche di gran lunga la più buona.

E' un fungo facile,in questi habitat, ed a queste quote non dà assolutamente adito a confusioni con altri funghi simili e velenosi, forma amplissimi "cerchi delle streghe", basta trovarne uno per riempire una gerla di funghi.

La tassonomia di questo fungo è stata ed è tuttora molto tribolata, cosicchè a secomda della fonte consultata, vi capiterà di trovarlo definito con una pletora di sinonimi, tra i quali, i più comuni sono:

-Leucopaxillus lepistoides
-Melanoleuca polioinaequalipes
-Melanoleuca substrictipes
-Melanoleuca evenosa
-Melanoleuca subalpina

Secondo me anche il Leucopaxillus giganteus, se non è un sinonimo, le eventuali differenze sono di carattere impercettibile.

Vediamo questo fungo nelle sue fasi di evoluzione:

Appena nato è bianchissimo, la cuticola è asciutta e setosa il profumo è molto gradevole

IMG_1313.jpg


IMG_1314.jpg



Appena pochi giorni dopo il colore tende al crema o al nocciola chiaro, in queste condizioni il fungo è ancora ottimo
IMG_1329.jpg


IMG_1332.jpg



Con condizioni di tempo asciutto e ventilato la cuticola del cappello comicia a fessurarsi visibilmente
IMG_1352.jpg



Dopodichè il cappello si estroflette completamente per permettere la liberazione delle spore che nel frattempo saranno maturate completamente. A questo punto il fungo va lasciato dove sta in quanto avrà assunto un odore sgradevole e non sarà più commestibile

IMG_1349.jpg



Il nostro fungo è arrivato a fine carriera, la cuticola ha iniziato a secernere un siero giallastro indice della decomposizione dei tessuti ormai in atto.

IMG_1320.jpg


IMG_1354-1.jpg

:Saluto:
 

GORLA

Florello Senior
caspita come ci passerei volentieri solo guardando le foto mi sembra di sentire l atmosfera del posto il venticello i colori sembra di essere la ,grazie per le foto anna
 

liligen

Florello
Ah vedo queste foto, finalmente!

Come li hai cucinati, Pluteus?

È quello che mi importa! :food: :lol:

Bellissime queste montagne! :love:

Beato te! :love_4:
 

pluteus

Esperto di piante spontanee
Ciao Lili,Intendi dire gli ultimi, quelli tutti bianchi?? La morte loro è alla griglia e poi spolverizzati con un trito a crudo di prezzemolo e aglio salati leggermente e conditi con un filo d'olio di oliva extravergine, ... una delizia!!Le montagne sono quelle del Gran Paradiso prese dalla Valsavarenche a quasi 2000 mt. di altezza, ma penso che in Quebec di montagne come quelle ne abbiate a migliaia.....Un abbraccione
 

liligen

Florello
Ciao Lili,Intendi dire gli ultimi, quelli tutti bianchi?? La morte loro è alla griglia e poi spolverizzati con un trito a crudo di prezzemolo e aglio salati leggermente e conditi con un filo d'olio di oliva extravergine, ... una delizia!!Le montagne sono quelle del Gran Paradiso prese dalla Valsavarenche a quasi 2000 mt. di altezza, ma penso che in Quebec di montagne come quelle ne abbiate a migliaia.....Un abbraccione

Ciao Pluteus!:love_4:

Sì, quelli delle ultime foto...quelli che non sono troppo vecchi, però!:lingua:

Oooooooooh! Mi va questo modo di cucinarli! :food::food::food:

Ti sbagli per le montagne del Québec. Il più alto monte fa 1650 m. e il secondo, 1268...:embarrass

Un abbraccio! :love_4::flower:
 

pluteus

Esperto di piante spontanee
Phallus impudicus

Questo curioso fungo estivo/autunnale è abbondante nelle stazioni di crescita e del tutto assente altrove, il che fa sì che parecchi fungaroli potrebbero giurare di non averlo mai visto.
Ha un cugino primo quasi identico, il Phallus adriani, decisamente più raro, perchè cresce in habitat ancora più ristretti e selettivi, a me infatti non mi è mai capitato di vederne uno.
Cresce in ambienti ricchi di materiale organico vegetale in decomposizione. Dalla pianura fino alle alte quote, l'ho trovato anche oltre i 2000 mt.

Gli habitat sono i più diversi, dai boschi misti di latifoglia, alle pinete anche in purezza, dalle faggete ai boschi planiziali, insomma è un fungo di bocca buona ma di gusti difficili per i siti di crescita. Ci sarà una ragione, ma ancora non la si conosce.

La sua caratteristica più nota è l'odore pestilenziale di carne putrefatta che emana, cosicchè se ce ne fosse anche uno solo nei paraggi, lo potreste recepire a naso, immediatamente, e fin già da una discreta distanza.​

Si sviluppa da un primordio ricoperto da una gelatina trasparente ricoperta da una
pellicina bianca che lo fanno vagamente rassomigliare ad un uovo, ed a questo stadio pare che sia commestibile, e che i cinesi ne vadano pazzi.

DSCF3409-1-1.jpg

Questi primordi, se il suolo è molto ricco in nutrienti possono arrivare alle dimensioni di una arancia, ed in questa condizione il fungo non puzza ancora​
ma emana un leggero profumo, direi, rafanoide, ma qui i pareri sono contrastanti.

Dopo poco la pellicola esterna si rompe sulla sommità e comincia a crescere il carpoforo

IMG_3012.jpg


A questo stadio il fungo può raggiungere anche i 30 cm di altezza, anche se in media non supera i 20 cm.
Il cappello è ricoperto da una mucillagine scura che è la parte che coniene le spore mature e che è la responsabile dell'odore del fungo, allo scopo di attrarre le mosche che posandovisi sopra si imbrattano le zampe ed hanno così la possibilità di diffondere le spore anche a lunga distanza.​

IMG_3014.jpg


Con il passare del tempo il fungo perde completamente questa mucillagine ed anche il suo odore caratteristico, e diventa completamente bianco, e leggerissimo avendo perso quasi tutta l'acqua nei suoi tessuti, e sembra fatto di polistirolo.
DSCF3408-1.jpg

La famiglia delle Phallales comprende diversi altri esemplari accomunati dalle stesse caratteristiche organolettiche, ma rinvenibili un po più raramente.

Avrò modo di ritornare sull'argomento.​












 

pluteus

Esperto di piante spontanee
Xerocomus rubellus

Di tutta la ricca famiglia degli Xerocomus, il Rubellus è quello che si nota di più, per il suo inconfondibile colore lampone/ciclamino nel cappello e, quando è molto giovane anche nel gmbo, e per i tubuli di un bel giallo, direi "crema pasticcera" o se vogliamo "Zabaione".

E' classificato come commestibile, ma da solo non merita nemmeno di essere cucinato, tuttalpiù in un misto di funghi se proprio vi scarseggia la materia prima, altrimenti laciatelo nel bosco a rallegrare con i suoi colori il sottobosco.

L'habitat di questo funghetto è la boscaglia di latifoglia mista a brughiera dove si possono trovare moti altri funghi sicuramente più interessanti dal punto di vista gastronomico.
DSCF0219.jpg




IMG_2081.jpg




DSCF0224.jpg




DSCF0945-2.jpg




IMG_2082.jpg


Mi scuso per la cattiva qualità delle foto, vedrò di fare di meglio.​
 

pluteus

Esperto di piante spontanee
Xerocomus badius

A quale fungarolo non sarà capitato una volta di trasalire dall'emozione di essersi imbattuto in una fungaia traboccante di Boletus aereus, ma dopo essersi chinato per raccogliere il primo, di venire travolti dalla delusione cocente......tutti X.badius!!!

La confusione è facile, visti dall'alto ed in mezzo a foglie secche ed erbe di sottobosco, distinguere uno dall'altro al volo non è facilissimo, neppure per il fungarolo esperto.

La deusione, comunque, passa subito, e ci si mette di buona lena a raccogliere ed a riporre nel cestino, in quanto questi funghi sono altrettanto buoni dei più blasonati boleti edulis, aereus ecc.

Lo X.badius infatti è il migliore della ricca famiglia dei Xerocomus, e l'unico che valga veramente la pena di ricercare e di raccogliere.

Il suo habitat è vasto, cresce in boschi misti di latifoglia, ma anche in pineta, meno nelle abetaie di montagna.

Comincia a comparire verso fine luglio per proseguire fino a dicembre inoltrato se le condizioni atmosferiche saranno state clementi .

Non lo si può confondere con nessun fungo velenoso simile, in cucina è versatilissimo e si adatta a qualiasi preparazione

Quando comincia ad essere un po avanti nella maturazione è meglio eliminare il gambo che sarà diventato legnoso, e la parte dei tuboli, cioè la "spugnetta" o "la barba" nel gergo popolare.

Ora una cattrllata di immagini nelle varie situazioni di crescita:

DSCF0194-1.jpg




DSCF0201-1.jpg



DSCF0225.jpg




DSCF0217-1.jpg


DSCF0191.jpg


DSCF0202.jpg



:Saluto:
 

pluteus

Esperto di piante spontanee
Xerocomus parasiticus

Un curioso appartenente alla grande famiglia degli Xerocomus che ha stabilito vincoli simbionti anzichè con ua essenza vegetale, con un altro fungo, lo Scleroderma citrinus, su base specializzata ed esclusiva. Infatti non risultano esservi altri Scleroderma che vengano parassitati da questo fungo, nè che vi siano altri habitat dove questo fungo possa svilupparsi.

Questo Xerocomus risulta essere commestibile, come tutti gli appartenenti alla famiglia,
ma sia per le dimensioni molto ridotte di questi esemplari, sia per il loro sapore scarsamente attraente dal punto di vista gastronomico, è consigliabile lasciarli sul posto dirigendo la propria ricerca ad obbiettivi più interessanti.


DSCF0211.jpg




:Saluto:
 

pluteus

Esperto di piante spontanee
Xerocomus armeniacus

Ecco un altro bell'esemplare di questa nutrita famiglia. Il nome deriva dal latino armerniacus=albicocca, il che farebbe supporre un'attinenza con il colore caratteristico di questo frutto, invece la grande variabilità cromatica di questo fungo fa si che molto raramente il suo colore sia pertinente con il suo nome.
L'esemplare illustrato qui sotto invece, il caso vuole che fosse proprio di un bel colore albicocca matura.

L'habitat specifico dello Xerocomus armeniacus sono i boschi termofili di latifoglia, infatti nelle mie zone di ricerca caratteristiche, non mi è mai capitato di vederne uno.
Questo esemplare è frutto di un ritrovamento casuale nella Riviera ligure di levante, al quale non ne è mai seguito un secondo.

E' considerato un discreto commestibile, scartando il gambo che è molto legnoso, e si dice che sia un fungo molto comune nelle zone di crescita.

DSCF3221-1.jpg


:Saluto:
 

Tmaximo

Esperto Sezz. Funghi, Aromatiche, Identificazioni
Ciao Pluteus,
Ottima carrellata..:)metto una mia foto di,
Xerocomus armeniacus
2w6bdoz.jpg
 
Alto