Ho visto l'articolo indicato da
cri1401. Quando ho letto a proposito del lapillo "...Semplicemente, spinge un po’ troppo le piante... Al di là di questo, con alcune succulente di mia semina uso ancora questo substrato, giusto per velocizzare un po’ la crescita nei primi anni. In tutte le altre composte, invece, il lapillo l’ho abolito. Tende ad assorbire l’acqua, come la pomice, e la trattiene troppo a lungo." mi sono chiesto che tipo di lapillo abbia mai usato. Tutti i coltivatori di Roma e dintorni hanno usato e usano il lapillo. Non faccio eccezione io che ho tutte le cactacee coltivate in lapillo in purezza e tutta 'sta spinta proprio non la vedo! Se ci pensiamo un attimo, le piante in lapillo puro si possono assimilare a una coltivazione di tipo idroponica: se non metti acqua e concime le piante "vivacchiano" ma non crescono. Poi non spiega perche la torba sia usata da tutti i vivaisti malgrado le sue deleterie qualità; basta aver frequentato qualche vivaio di succulente per capirlo: condizioni climatiche (temperatura, luce, umidità) e di coltivazione assolutamente irripetibili in casa o in una piccola serra fanno si che la torba diventi un substrato come tanti, col pregio di essere economico! Anni fa in Germania coltivavano succulente in torba di cocco: costava piu il substrato che la pianta che c'era coltivata e infatti è stata eliminata; adesso si trova qualcosa coltivata in pula di cereali....
E, poi, la sabbia di fiume...o mettersi a misurare il valore del pH della torba...
servono i RIS di Parma.
La verita è che 'ste piante si adattano a vivere in ogni porcheria di substrato gli diamo, hanno una resilienza alle nostre "ricette per il terriccio perfetto" che noi nemmeno ce la sognamo. Altro che percentuali.